La storia è quella di un ricchissimo ebreo che commercia in diamanti, abbandonato dalla moglie. Il riccone riesce a rintracciare la figlia avuta da quel suo matrimonio naufragato tanti anni addietro: è una bellissima ragazza che fa la ballerina in un locale notturno. Non le svela di essere suo padre, ma la ricolma di doni.
Un uomo in fuga (Montefiori), inseguito da un prete (Purdom), si ferisce gravemente mentre cerca di scavalcare il cancello di una villa abitata da una ragazza semiparalitica, dal suo fratellino, dalla baby-sitter e da qualche domestico. Condotto in ospedale, i medici disperano di salvarlo, ma, incredibilmente, le ferite si rimarginano e l’uomo, uccisa un’infermiera, elude la sorveglianza. Il prete spiega alla polizia che l’assassino è uno psicopatico al quale, tempo prima in Grecia, uno scienziato ha inoculato un siero che rigenera le cellule: praticamente indistruttibile e immensamente forte, può essere annientato soltanto con una pallottola nel cervello.
Porno-horror girato a Santo Domingo come il successivo “Porno Holocaust”,ma incentrato più sul filone zombi lanciato da Romero ed omaggiato da Fulci l’anno prima.Strutturato come un flashback,risulta assai più efficace del film successivo.Qui sesso e gore sono meglio distribuiti,e la trama pur restando filiforme è strutturata con un pizzico di impegno in più.
I subita sono stati tradotti con google, potrebbero esserci delle imprecisioni.
Ricco e introverso, Francesco vive solo in una enorme villa con la governante Iris, che per riuscire a sposarlo lo asseconda in tutte le sue stranezze. Anche quando il giovane imbalsama il cadavere della fidanzata morta improvvisamente, Iris lo aiuta e il fatto che il giovanotto diventi un maniaco omicida non la spaventa. A por fine all’insolito ménage arrivano un impresario di pompe funebri con l’hobby dell’investigazione e la sorella gemella della defunta fidanzata.
In un’isola greca un uomo, diventato cannibale dopo essere rimasto senza viveri in un canotto in compagnia del cadavere della moglie, stermina una comitiva di turisti.
Fa parte del cosiddetto “periodo esotico-erotico“, attraversato da Joe D’Amato alla fine degli anni settanta con una serie di pellicoleerotiche–hard, girate a Santo Domingo. Per questo motivo, per il mercato estero, furono aggiunte scene hard, com’era d’uso in quegli anni, aggiungendo sequenze di Sesso nero, girato da D’Amato nel 1978 ma uscito nei cinema nel 1980.
Sull’isola di Santo Domingo è in corso un rito tribale. Un uomo sta per morire, dopo essere stato morso da uno squalo. Egli è il padre di Haini, una giovane ragazza del luogo. Al termine del rito i familiari dell’uomo lo uccidono e mangiano il suo cuore, per portarlo sempre con sé e dargli pace eterna.
Sull’isola è presente anche una coppia statunitense in crisi, composta da Paul, uno scrittore che studia le tradizioni del luogo, ed Helen, sessualmente insoddisfatta dal marito e impossibilitata a dargli un figlio.
Haini diviene in poco tempo amica di Helen, che però teme di rimanere troppo presa dalla bellezza del posto e vuole tornare negli Stati Uniti. Paul permette alla moglie di partire e le consiglia di portare anche Haini, che è indecisa tra partire e rimanere nella sua terra. Alla fine decide di partire con Helen
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