Category: Robottoni/Mech/Mecha


Jeeg robot d'acciaio, compie 40 anni il mito dei cartoon anni '80 - Foto -  Giornale di Sicilia

Jeeg robot d’acciaio (鋼鉄ジーグ Kōtetsu Jīgu?) è un manga giapponese a tematica mecha, pubblicato per la prima volta su una rivista dalla Kōdansha nell’aprile del 1975. Gō Nagai si occupò del soggetto e Tatsuya Yasuda dei disegni. La storia tratta del risveglio dal sonno millenario dell’antico popolo Yamatai, governato da Himika e dai suoi tre comandanti: Ikima, Amaso e Mimashi. A contrastarli interviene Hiroshi con Jeeg.
Dal manga è stata tratta una serie televisiva anime di 46 episodi, prodotta dalla Toei Animation sempre nel 1975. La serie è stata trasmessa per la prima volta in Italia nel 1979[1][2], dove ha riscosso un notevole successo, paragonabile solo a quello di altre serie del genere, come UFO Robot Goldrake e le serie di Mazinga. Nel 2007 è uscito in Giappone l’anime Shin Jeeg Robot d’acciaio che riprende la trama del manga di Nagai e che vede un nuovo protagonista, insieme a diversi personaggi storici.
Il professor Shiba, noto scienziato giapponese, durante una ricerca archeologica, scopre una antica campana di bronzo appartenuta all’antico popolo Yamatai, soggetto alla malvagia regina Himika. Una popolazione che ha sempre fatto come regola di vita la sopraffazione dell’uomo sull’uomo. Il popolo Yamatai non si è estinto, si è ibernato nella roccia in attesa di ritornare in vita: solo la magica campana di bronzo gli permetterebbe di conquistare il mondo: per questo il professore decide di nascondere la campana e approfittando di un grave incidente di laboratorio in cui viene disgraziatamente coinvolto suo figlio Hiroshi, gli salva la vita trasformandolo in cyborg e gli miniaturizza nel petto la campana, rendendolo invulnerabile.

 Jeeg - Robot d'acciaio
(1975) on IMDb
Tekkaman.jpg

Tekkaman (宇宙の騎士テッカマン Uchu no Kishi Tekkaman?) è un anime (sottogenere mechagiapponese degli anni settanta. In origine la serie avrebbe dovuto comporsi di 52 episodi ma a causa degli scarsi ascolti, fu interrotta alla 26ª puntata: pertanto essa è priva di un vero e proprio finale. Prodotto nel 1975, è frutto di un periodo in cui la casa di produzione Tatsunoko prendeva spunto dai supereroi americani, realizzando anime come Hurricane PolimarKyashan e Gatchaman: rivisitati e adattati alla cultura nipponica, i prodotti così nati si dimostrarono di grande successo, giungendo in Italia tra la fine degli anni settanta e i primi anni ottanta.


La serie di Tekkaman è ambientata alla fine del XXI secolo, quando l’atmosfera terrestre è diventata talmente inquinata che il decadimento dell’aria respirabile è ormai irreversibile, e all’umanità restano soltanto 3 anni di vita.
L’unica speranza di salvezza per il genere umano è quella di trovare un altro pianeta abitabile e trasferirsi in massa su di esso. Allo scopo viene fondato il Programma di Sviluppo Spaziale, diretto dal dottor Shukura Amachi, il più grande genio scientifico terrestre, che può contare su mezzi e risorse praticamente illimitati per portare a termine l’immane compito.
Un’altra imprevista minaccia grava però sulla Terra: gli alieni di Waldaster, capitanati dal perfido generale Rambos, e agli ordini dell’imperatore Dobrai, vogliono conquistare l’intero pianeta.

Tekkaman, the Space Knight (1975) on IMDb
Ufo Robot Goldrake #03 (6 Dvd) - Tomoharu Katsumata - Mondadori Store

UFO Robot Goldrake (UFOロボグレンダイザー UFO Robo Gurendaizā?) è un anime televisivo di 74 episodi, prodotto dalla Toei Animation dal 1975 al 1977 e basato su un soggetto di Gō Nagai, già autore dell’omonimo manga nel 1975. È stata la prima serie mecha giapponese importata in Italia, dove venne originariamente trasmessa con il nome di Atlas UFO Robot nell’ambito del programma Buonasera con… sulla Rete 2, dal 1978 al 1980, con 71 dei 74 episodi.

Per dare un’idea del successo avuto all’epoca basti pensare che il 45 giri prodotto dalla Fonit Cetra con le sigle della prima serie, Ufo Robot/Shooting Star (firmate con lo pseudonimo Actarus), ottenne addirittura il disco d’oro superando il milione di copie vendute.[1]

Il protagonista della serie è il principe Duke Fleed, fuggito dopo una disperata resistenza a bordo di un avanzatissimo robot da battaglia, Goldrake (Grendizer) dal suo pianeta natale Fleed in seguito all’attacco delle truppe del malvagio Re Vega. Le Forze di Vega infatti si propongono di sottomettere i pianeti invadendoli ed annettendoli al loro impero.

 Atlas Ufo Robot
(1975) on IMDb

Cyborg 009 copertina.jpgCyborg 009 (サイボーグ 009 Saibōgu Zero-Zero-Nain?) è un manga ideato da Shōtarō Ishinomori originariamente pubblicato a puntate nelle riviste Shōnen Magazine e Shōjo Comic in Giappone a partire dal 1964.
Il manga è stato poi fonte di ispirazione per diversi film e quattro serie anime, solo una delle quali (la seconda, prodotta dalla Toei Animation nel 1979) giunta in Italia, doppiata e trasmessa da diverse reti televisive locali durante la prima metà degli anni ottanta. Nel 2007 è stata riproposta dal canale tematico Cooltoon di Sky. La sigla italiana è cantata da Nico Fidenco.
Per quanto riguarda questa serie, disegnata sempre dallo stesso autore, ha solo poche cose in comune con i “Cyborg 009”. Si tratta di una spy story, dove in un futuro alternativo la guerra fredda ha di fatto diviso il mondo in due blocchi, incentrata principalmente sulla figura dell’agente segreto 009-1 Mylene Hoffman.
La confusione sul nome deriva dal fatto che in giapponese “9-1” può esser letto in “Ku-no-ichi” ovvero “donna ninja“.

 Cyborg
(1989) on IMDb

Transformers è una serie di film statunitensi di fantascienza e azione diretti da Michael Bay, basati sui Transformers, giocattoli e serie animate della Hasbro e Takara Tomy degli anni ’80.

La serie è stata distribuita dalla Paramount Pictures (solo negli Stati Uniti, in Italia dalla Universal Pictures) e DreamWorks (solo i primi due capitoli) e prodotta da Lorenzo di Bonaventura, Ian Bryce, Tom DeSanto e Don Murphy. La serie di film vede i protagonisti, sia umani che Transformers, cambiare di volta in volta eccezion fatta per i personaggi principali della serie: Optimus Prime e Bumblebee.

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Transformers (2007) on IMDb

Yattaman – Il film (ヤッターマン Yattāman?) è un film del 2009 diretto da Takashi Miike. La pellicola si rifà alla celebre serie anime Yattaman prodotta dalla Tatsunoko (internazionalmente nota come Yatterman). In Italia il film è stato distribuito nel 2011 al cinema tramite il distributore Officine UBU[1].

Ganchan e la sua ragazza Janet costruiscono straordinari robot e quando il mondo è in pericolo si trasformano in Yatta 1 e Yatta 2, i supereroi Yattaman. L’occasione per una nuova impresa si presenta quando la giovane Shoko chiede il loro aiuto per ritrovare il padre, scomparso in Norvegia mentre era sulle tracce di uno dei quattro frammenti della potente Pietra Dokrostone. Qualcun altro è infatti alla ricerca della mitica Pietra. Si tratta degli acerrimi nemici degli Yattaman: il trio Drombo, composto dalla bellissima e perfida Miss Dronio, e dai suoi tirapiedi Boyakki e Tonzula. I Drombo, con l’aiuto del misterioso Dottor Dokrobei ingaggiano con gli Yattaman una dura battaglia per il possesso della Dokrostone e per il destino del mondo.

 Yattaman - Il film
(2009) on IMDb