Category: *Cartoni Animati


Jujutsu Kaisen 0 ( giapponese :劇場版 呪術廻戦 0 , Hepburn : Gekijōban Jujutsu Kaisen Zero , “Jujutsu Kaisen 0: The Movie”) è un film dark fantasy d’animazione giapponese del 2021, basato sullaserie manga Jujutsu Kaisen 0 , un prequel della serie manga Jujutsu Kaisen , entrambi creati da Gege Akutami . È stato diretto da Sunghoo Park e scritto da Hiroshi Seko , con le star Megumi Ogata , Kana Hanazawa , Mikako Komatsu , Kōki UchiyamaTomokazu Seki , Yuichi Nakamura e Takahiro Sakurai . Il film è prodotto da MAPPA e distribuito da Toho . Segue Yuta Okkotsu , un giovane studente che diventa uno stregone e cerca di controllare lo spirito maledetto della sua amica d’infanzia Rika Orimoto al Jujutsu High insieme ad altri abili compagni. Oltre alla storia incentrata su Yuta e sui suoi amici, lo staff ha deciso di ampliare la narrazione del manga originale aggiungendo nuove scene incentrate sul loro mentore Satoru Gojo e sul suo vecchio amico e nemico Suguru Geto .

Jujutsu Kaisen 0 è stato rilasciato in Giappone a dicembre 2021 e negli Stati Uniti a marzo 2022 e in altre regioni durante tutto l’anno.

Alla sua uscita, il film ha ricevuto recensioni positive basate sulla narrativa accessibile e sulla storia di Yuta. Le sequenze di combattimento create da MAPPA sono state elogiate così come la colonna sonora del film.

 Jujutsu Kaisen 0 - The Movie
(2021) on IMDb
Tanto caro al mio cuore: Amazon.it: vari, vari, vari: Film e TV

Un film di Harold Schuster. Con Beulah Bondi, Burl Ives, Bobby Driscoll Titolo originale So Dear to my Heart. Avventura, durata 92 min. – USA 1948.

Produzione Disney (in parte a cartoni animati) dal romanzo per ragazzi di Sterling North. Protagonista è un bambino che abita nella valle di San Joaquin in California. Un giorno trova un agnellino nero e si affeziona, nonostante i brontolii della nonna. L’animaletto vincerà addirittura un premio alla fiera annuale del paese.

So Dear to My Heart (1948) on IMDb

Collana di DVD “Gli incredibili Supereroi – Gli indimenticabili cartoni Marvel”, sviluppata da RCS Quotidiani e Jetix per raccogliere gli episodi più belli delle serie animate anni 1990 che vedono protagonisti i supereroi Marvel

Edit 9/11/23 completata la collezione

Akira (アキラ?) è un film d’animazione del 1988 diretto da Katsuhiro Ōtomo.

Pellicola di produzione giapponese basata sull’omonimo manga del medesimo autore, pur avendo un diverso sviluppo e un diverso finale.

Considerato il capolavoro assoluto di Ōtomo, Akira fa parte del novero di anime che, con il loro successo, hanno reso l’animazione giapponese popolare in Occidente.[2] La colonna sonora del film venne composta da Shoji Yamashiro ed eseguita dai Geinoh Yamashirogumi.

Dopo la terza guerra mondiale, che ha distrutto Tokyo, nel 2019 l’intera città di Neo Tokyo è preda del caos: in questa città numerose bande di giovani motociclisti si sfidano tra gli aggrovigliati palazzi metropolitani in corse e sfide spesso all’ultimo sangue. In mezzo ad una piazza un uomo cerca di proteggere dalle forze di polizia uno strano essere che presenta il corpo di un bambino e il viso di una persona anziana. Alla fine dello scontro l’uomo viene ucciso sanguinosamente dall’imponente schieramento di poliziotti. Alla vista del sangue il “bambino” urla spaventato causando svariati danni ai palazzi circostanti con le sue grida, dopodiché svanisce sotto gli occhi degli increduli presenti.

Akira (1988) on IMDb

Remi – Le sue avventure (家なき子 Ienakiko?) è un anime giapponese prodotto dalla Tokyo Movie Shinsha nel 1977, tratto dal romanzo Senza famiglia (Sans famille) dello scrittore francese Hector Malot. È stato trasmesso in Italia su Rai 1 a partire dall’ottobre 1979. La sigla era cantata da “I ragazzi di Remì” e firmata da Vince Tempera.

Nato a Londra da una nobile famiglia inglese, Richard Milligan viene rapito ancora in fasce per ordine dello zio che vuol diventare unico erede delle fortune di famiglia. I rapitori lasciano il neonato in Francia a Parigi, dove il signor Gerolamo Barberin lo trova per caso e decide di allevarlo insieme alla moglie, dandogli il nome di Remì. Il padre lavora come muratore a Parigi e manda i pochi soldi che guadagna alla moglie in paese, ma un brutto giorno si infortuna cadendo da un’impalcatura, rimanendo invalido al lavoro. Fa causa al padrone del cantiere spendendo tutti i soldi della famiglia nel processo, ma la perde: la famiglia è completamente rovinata ed è costretta a vendere l’unica mucca per ripagare i debiti.Remì ora è una bocca di troppo da sfamare e il signor Barberin accetta la proposta del signor Vitali, incontrato per caso in una locanda della città, che si dice interessato a prendersi cura del ragazzino ormai di otto anni, e farlo lavorare nella sua compagnia artistica ambulante. La decisione spezza il cuore della madre adottiva, che non accetta la decisione del marito, ma Remì è ormai partito ed è un membro della compagnia Vitali, assieme ai cani Capi, Zerbino, Dolce ed alla scimmietta Joli Coeur

Nobody's Boy: Remi (1977) on IMDb

Risultati immagini per La Linea di Osvaldo Cavandoli dvdLa Linea di Osvaldo Cavandoli è una delle non poche eccellenze italiane che hanno fatto il giro del mondo, e in molti paesi è ancora oggi proiettato e pubblicato a vignette sui giornali. Ma in Italia né la Linea né il suo autore sono circonfusi dall’aura mitica, “cult” e anche iper-culturale che avvolge molti maestri del fumetto e del disegno animato. Tanto che qualche misurato e rammaricato saluto – quando Cavandoli muore, ottantasettenne, qualche mese fa – lo tratta da maestro “dimenticato”.
Cavandoli era un tecnico (anzi un “tennico”, come si dice nella sua Milano). Un disegnatore meccanico nato professionalmente in Alfa Romeo, dove lavorò da apprendista prima della guerra (era nato sul Garda nel gennaio del ’20, visse sempre a Milano). Poche scuole alle spalle, a sedici anni già in fabbrica. Metalmeccanico è anche il destino della sua Linea, che diventa famosa come testimonial delle pentole a pressione Lagostina, verso la fine dei Sessanta, ancora nel pieno fulgore dell’epopea pubblicitaria di Carosello.
Osvaldo Cavandoli, pieno delle sue passioni “tenniche”, bazzicava già da anni nel cinema d’animazione. Aveva collaborato con Nino Pagot, pioniere italiano del settore, e finirà, anni dopo, ad animare i disegni di Altan per realizzare i “corti” della Pimpa. Per Carosello, quando Lagostina lo contatta, aveva già realizzato la Mucca Carolina, pupazzo graficamente non memorabile ma popolarissimo tra i bambini per via dei jingle e dei primi gadget che trasportavano dal video alle case i personaggi della pubblicità.
Rispetto all’universo di Carosello, giocattolesco, fumettistico in senso molto tradizionale, la Linea è comunque un vero e proprio shock. L’immagine è quasi metafisica, il gioco grafico, nel suo svolgimento appunto lineare e ininterrotto, affascina adulti e bambini in maniera indelebile. È quello che si dice volgarmente un’idea geniale. Ma veramente geniale. E che il genio sia un “tennico”, un disegnatore industriale, un milanese modesto e di poche parole che rimase per tutta la vita sostanzialmente appartato rispetto a ogni tipo di ribalta, è cosa che aggiunge ulteriore fascino alla Linea, e colloca Osvaldo Cavandoli in un’area tutta sua della memoria grafica italiana.

Lineman (1972) on IMDb

Regia di Michael Dudok de Wit. Un film Da vedere 2016 Titolo originale: La tortue rouge. Genere Animazione, – FranciaBelgio2016durata 80 minuti. Uscita cinema lunedì 27 marzo 2017 distribuito da Bim Distribuzione. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 4,46 su 5 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Fuori dal tempo, su un’isola deserta, un naufrago cerca la salvezza. Poi dall’oceano arriva una imponente e misteriosa tartaruga. Con le sorprendenti e struggenti musiche di Laurent Perez del Mar e senza dialoghi, una riflessione sull’uomo, sul suo essere incompleto a vivere solo, sul suo legame fortissimo con la natura, sulla vita e sulla morte. Prima co-produzione internazionale dello Studio Ghibli, è una favola metaforica nel descrivere le tappe della natura umana, potente nel suo minimalismo, ipnotizzante nel suo disegno, animato a mano con acquerello e carboncino.

 La tartaruga rossa
(2016) on IMDb

DuckTales è una serie televisiva a cartoni animati statunitense prodotta da Disney Television Animation. La serie, reboot di DuckTales – Avventure di paperi, è stata annunciata il 25 febbraio 2015 e ha debuttato il 12 agosto 2017 su Disney XD.

Dopo non essersi parlati per diversi anni, Paperon de’ Paperoni e Paperino si riavvicinano dopo che quest’ultimo chiede allo zio di badare per una giornata ai suoi nipoti Qui, Quo e Qua. La presenza dei nipoti riaccende la sete di avventura di Paperone, che conduce la famiglia in numerose imprese alla ricerca di tesori e misteri mentre i nipoti, aiutati da Gaia, la dolce nipote della governante di de’ Paperoni, sono decisi a scoprire i veri motivi che portarono gli zii a litigare e allontanarsi l’uno dall’altro, nonché a svelare il segreto dietro la scomparsa della loro madre Della, mentre Gaia fa amicizia con Lena, una ragazza che altri non è che la nipote di Amelia, la temibile nemica di Paperone, la quale ha intenzione di vendicarsi sul suo avversario.

DuckTales (2017) on IMDb
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Risultati immagini per Mickey Mouse - Steamboat Willie

 Steamboat Willie (in italiano piroscafo Willie) è un cortometraggio animato Walt Disney Pictures del 1928, in bianco e nero. Viene spesso indicato come il primo cartone animato di Topolino; in realtà, fu il terzo a essere prodotto dopo Plane Crazy e The Gallopin’ Gaucho, ma fu presentato al pubblico per secondo (dopo Plane Crazy). Fu anche il primo film Disney ad avvalersi della tecnica del sonoro sincronizzato, e quello che maggiormente contribuì a far conoscere Topolino (e lo stesso Walt Disney) al pubblico.
Il cartone animato fu proiettato per la prima volta il 18 novembre 1928 al cinema Colony Theater di New York, al termine del film Gang War, e riscosse un enorme successo.
Insieme a Topolino apparivano nel cortometraggio Minni (già comparsa in Plane Crazy) e Gambadilegno (in Gallopin’ Gaucho era comparso un gatto simile a lui).
Il titolo Steamboat Willie è una parodia di Steamboat Bill Jr., un film di Buster Keaton uscito nel novembre dell’anno prima.
Nel 1998 è stato scelto per la conservazione nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti.

Steamboat Willie (1928) on IMDb
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Locandina Team America

Un film di Trey Parker. Animazione, durata 98 min. – USA 2004. uscita venerdì 13 maggio 2005. MYMONETRO Team America * * 1/2 - - valutazione media: 2,78 su 13 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

«Team America» è la storia di una squadra speciale che combatte il terrorismo girando per il mondo in cerca di coloro che posseggono, e intendono usare, le armi di distruzione di massa. Dovranno vedersela con terroristi mediorientali guidati dal dittatore nordcoreano Kim Jong II (che butterà l’ispettore dell’Onu Hans Blix in un acquario pieno di squali, dai quali naturalmente verrà subito divorato), ma dovranno anche vedersela con Michael Moore e altri personaggi dello showbiz che attaccheranno i ragazzi di Team America perché colpevoli di rovinare il buon nome degli Stati Uniti nel mondo… La ferocia iconoclasta del duo creatore della serie “South Park” non conosce limiti: anche stavolta nel mirino ci sono l’America e le sue mille contraddizioni (una potenza esportatrice di democrazia e guerra al tempo stesso che si affida ad un divo hollywoodiano per salvare il mondo).Il talento comico di Trey Parker e Matt Stone è sempre corrosivo, irriverente e pungente, ma stavolta sembra che il duo sia rimasto senza idee a metà dell’opera. Escludendo alcune sequenze esilaranti, come quella ambientata a Parigi all’inizio del film e l’incredibile (anche tecnicamente) “notte d’amore” che vede protagonisti due pupazzi animati, Team America World Police alla lunga risulta ripetitivo e meno originale della loro opera precedente. Certo, i temi trattati sono parecchi ed anche interessanti, visto che oltre alla evidente polemica contro l’amministrazione Bush, le frecciate al mondo del cinema non si contano, ma la coesione narrativa e la vis comica del passato sembrano francamente un po’ annacquate. Spettacolare la fotografia di Bill Pope, storico collaboratore di Sam Raimi.

Team America: World Police (2004) on IMDb

Risultati immagini per Mio and MaoMio and Mao, conosciuta anche come Mio Mao, è una serie televisiva in animazione stop motion per bambini ideata negli anni settanta da Francesco Misseri.
La prima serie di Mio Mao venne prodotta nel 1974 a Firenze dalla società PMBB di cui Francesco Misseri era tra i soci fondatori. Venne realizzata con la tecnica dell’animazione stop motion della plastilina in 26 episodi da 5 minuti ciascuno e aveva come protagonisti due gattini curiosi, uno rosso e uno bianco, che giocando in giardino incontravano ogni volta animali diversi con i quali fare amicizia.
Caratteristica di questa serie, così come di altre create da Francesco Misseri, era l’uso di suoni onomatopeici invece che veri e propri dialoghi, scelta che rendeva il programma immediatamente comprensibile al di là di qualsiasi barriera linguistica.

Mio Mao (1970) on IMDb

Rat-Man in posa eroicaRat-Man, il cui vero nome è Deboroh La Roccia, è un personaggio dei fumetti creato da Leo Ortolani nel 1989 e apparso per la prima volta su Spot n. 2 (supplemento a L’Eternauta n. 86)[1]. Nasce come parodia dei supereroi americani (il nome stesso ricorda Batman), ma nel tempo si sviluppa in modo autonomo[2]. È un personaggio maldestro e imbranato che decide di diventare supereroe per via della grande ammirazione che ha per i vecchi “uomini in calzamaglia”, anche se non possiede nessun superpotere e finisce spesso per combinare solo guai. È il personaggio centrale di una serie di storie pubblicate inizialmente sulla rivista autoprodotta Rat-Man e successivamente in una nuova collana bimestrale Rat-Man Collection, che contiene anche altre produzioni di Leo Ortolani. L’autore ha più volte dichiarato di voler concludere la serie con il 100º numero, anno per il quale prevede di aver spremuto tutta la comicità dal suo personaggio[3][4]. In interviste più recenti, tuttavia, Ortolani si è ricreduto e la pubblicazione continua ad essere attiva anche dopo il numero 100 per permettergli di portare a compimento le linee narrative che ha incominciato a sviluppare[3][5]. Inoltre Ortolani ha anche dichiarato che difficilmente si separerà del tutto dal personaggio anche in seguito alla conclusione di Rat-Man Collection, ma che potrebbe occasionalmente pubblicare altre storie con protagonista il ratto[4]. Grazie alla sua comicità e simpatia, in breve tempo è diventato uno dei personaggi più amati del panorama fumettistico italiano. Nel 2001 è stato votato come personaggio più amato in un sondaggio tra gli appassionati di fumetto. Tra il 2005 e il 2006 Stranemani e Rai Fiction avviarono la produzione di una serie televisiva d’animazione con protagonista Rat-Man, ispirata al fumetto. La serie fu completata nel 2006 ed è costituita da 52 episodi da 13 minuti ciascuno. Dal 20 novembre all’8 dicembre 2006 sono andati in onda su Rai 2 i primi 14 episodi della serie animata in fascia pomeridiana, mentre i rimanenti sono usciti esclusivamente in DVD.

Ratman (1987) on IMDb

Esplorando il corpo umano (titolazione DeAgostini) o anche Siamo fatti così (titolazione Mediaset), oppure C’era una volta la vita: la favolosa storia del corpo umano (prima versione tradotta in italiano apparsa in Ticino nel 1987), il cui titolo originale è: Il était une fois… la Vie[1], è una serie televisiva a disegni animati francese educativa, dedicata al funzionamento del corpo umano, ideata da Albert Barillé, con musiche di Michel Legrand.

Creata da Albert Barillé, la serie è composta da 26 episodi della durata di 25 minuti ed è stata trasmessa per la prima volta nel 1987 da France 3 in Francia e nello stesso anno in Svizzera dalla Radiotelevisione svizzera di lingua italiana. In Italia è andata in onda su Italia 1, su Boing e su Hiro.
Il cartone animato, destinato ad un pubblico di bambini e adulti, illustra, con l’aiuto di personaggi animati, la struttura e le funzioni del corpo umano, utilizzando figure antropomorfe per rappresentarne i componenti microscopici, dai globuli bianchi alle vitamine, passando per i componenti del DNA. Fra i personaggi che hanno un ruolo centrale vi è un gruppo di globuli rossi formato da alcuni individui, tra i quali Emo e Globina, ed un globulo rosso anziano, Globus, che fa da Cicerone al gruppo, spiegando di volta in volta, durante ogni episodio, i principali aspetti della biologia umana.

Il était une fois... la vie (1987) on IMDb

I Cavalieri dello zodiaco (聖闘士星矢 Saint Seiya?) è una serie televisiva anime tratta dal manga Saint Seiya – I Cavalieri dello zodiaco di Masami Kurumada, prodotta dalla Toei Animation dal 1986 al 1989 per un totale di 114 episodi (inizialmente ne erano previsti 52), coprenti la prima e la seconda parte del manga (Sanctuary e Poseidon) e una saga intermedia (Asgard) creata appositamente per la versione animata, mentre la terza parte del fumetto originale (Hades) è stata trasportata in animazione successivamente, come una trilogia di serie OAV (comprendente in totale trentuno episodi) prodotta fra il 2002 e il 2008. La trama dell’anime contiene alcune divergenze rispetto al manga (solitamente approfondimenti e aggiunte, ma in generale è uguale a quella del manga) e l’ottimo lavoro di character design compiuto dalla coppia Shingō Araki e Michi Himeno (già noti per Lady Oscar) e l’intensa opera di merchandising legata al lancio della serie ne hanno fatto un grandissimo successo sia in Giappone che all’estero.

Saint Seiya: Knights of the Zodiac (1986) on IMDb


Risultati immagini per Pomi d'Ottone e Manici di ScopaUn film di Robert Stevenson. Con John Ericson, Roddy McDowall, Angela Lansbury, Sam Jaffe. Titolo originale Bedknobs and Broomsticks. Fantastico, Ratings: Kids, durata 117′ min. – USA 1971. MYMONETRO Pomi d’ottone e manici di scopa * * 1/2 - - valutazione media: 2,95 su 26 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Durante la guerra 1940-45 due bambini inglesi, sfollati in campagna, scoprono che la padrona di casa studia da strega. Insieme a lei mandano a monte uno sbarco tedesco. Fantasia musicale sulla scia di Mary Poppins. Trucchi efficaci e poche invenzioni spiritose in un racconto greve.

Bedknobs and Broomsticks (1971) on IMDb

Locandina ZootropolisUn film di Byron HowardRich MooreJared Bush. Con Massimo LopezPaolo RuffiniNicola SavinoFrank MatanoDiego Abatantuono.  Titolo originale Zootopia.AnimazioneRatings: Kids, durata 108 min. – USA 2016. – Walt Disney uscita giovedì 18 febbraio 2016MYMONETRO Zootropolis * * * - - valutazione media: 3,33 su 36recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Il mondo animale è cambiato: non è più diviso in due fra docili prede e feroci predatori, ma armoniosamente coabitato da entrambi. Judy è una coniglietta dalle grandi ambizioni che sogna di diventare poliziotta, poiché le è stato insegnato che tutto è possibile in questo nuovo mondo. Nick è una volpe che vive di espedienti nella capitale, Zootropolis, dove Judy, dopo un estenuante training in accademia, approda come ausiliaria del traffico. Toccherà a loro, inaspettatamente uniti, risolvere il mistero dei 14 animali scomparsi che tutta la città sta cercando e sventare i piani di chi vuole impossessarsi del potere locale, secondo l’atavico principio divide et impera
Zootropolis, cartone Disney supervisionato dall’onnipotente John Lasseter, affronta di petto la tematica più attuale di tutte: l’uso della paura come strumento di governo. E va a toccare un altro degli argomenti più sensibili in ogni epoca, ovvero l’esistenza (o meno) di una predisposizione biologia al crimine per alcune razze e alcune etnie. Ma si spinge anche oltre, andando ad analizzare il rapporto fra massa ed élite, nonché l’opportunità (o meno) di sopprimere la natura selvaggia e istintiva sacrificandola all’ordine sociale, flirtando con l’eterno dilemma se nella formazione degli individui, e delle società, conti maggiormente la natura o la cultura.
In realtà il discorso portante è quello dell’autodeterminazione a dispetto della propria limitata dotazione di base: un discorso che, da Monsters & Co a Planes a Turbo, attraversa molta animazione recente. È la filosofia “Yes you can” che ha portato alla presidenza americana un afroamericano e che sta alle radici del (nuovo) sogno americano. Il corollario di questa filosofia è l’ostinazione “ottusa” di Judy a “non mollare mai”, perché nessuno può dirle ciò che può essere e non essere, ciò che può e non può fare.
Naturalmente quello che conta in Zootropolis è il modo in cui questi temi vengono sviluppati, sia a livello di narrazione che di espedienti visivi. E se la sceneggiatura mostra un gioco di semina, di echi e di rimandi fin troppo calibrato, la regia, ad opera di un team di cui fa parte anche Jennifer Lee, la wonder woman dietro Frozen, si sbizzarrisce in fughe rocambolesche, inseguimenti, esplosioni, battaglie ed equilibrismi attraverso ben quattro ambienti distinti: campagna, città, vette innevate e foresta tropicale. La vera forza del film però è l’escalation di battute sia nell’interazione fra Judy e Nick, nati per creare la chimica perfetta, sia nella caratterizzazione di decine di specie animali, fra cui spiccano i bradipi impiegati alla motorizzazione (a riprova che la burocrazia è esasperante a qualunque latitudine) e l’equino hippie doppiato in italiano da Paolo Ruffini. Ci sono anche il roditore che cita il Padrino, la donnola che vende cd taroccati, l’elefantessa maestra di yoga, i lupi che ululano a sproposito, come i cani di Up “biologicamente” predisposti a puntare ogni loro simile di passaggio, il leone sindaco, il bufalo muschiato capitano di polizia, persino la gazzella superstar che ha la voce e le movenze sensuali di Shakira. Tutti indossano abiti umani, camminano in posizione eretta, spippolano sugli smartphone (che recano sul retro il simbolo di un ortaggio morsicato), comunicano via Skype e scaricano App per inventarsi identità virtualil. Perché il presupposto ideologico, per questo come per altri cartoon (vedi Madagascar) è che il regno animale ambisca al modello antropomorfico di civiltà contemporanea: assunto che nessun animale, ancorché ottuso, probabilmente condividerebbe.

Zootopia (2016) on IMDb

Risultati immagini per FLCLFLCL (フリクリ Furi Kuri?) è un OAV del 2000 di sei episodi realizzato dagli studi Gainax e Production I.G.
FLCL è stato lanciato dallo slogan «The new digital animation» perché la GAINAX intendeva con questa breve serie animata realizzare un precedente di alta qualità nel campo delle nuove tecnologie informatiche (CG) applicate all’animazione tradizionale (disegno a mano). Il risultato è un’opera caratterizzata da uno svolgimento volontariamente nonsense ed un’estrema cura per la grafica ed il dettaglio.
Realizzata da uno staff di alto profilo, la serie segna il debutto alla regia generale di Kazuya Tsurumaki, mentre la sceneggiatura è affidata a Yōji Enokido (noto per Neon Genesis EvangelionSailor Moon e La rivoluzione di Utena) ed il character design è di Yoshiyuki Sadamoto (Neon Genesis EvangelionNadia – Il mistero della pietra azzurra).
In Italia FLCL è stato pubblicato da Dynit in 3 DVD usciti nel 2005; negli Stati Uniti è stato trasmesso su Cartoon Network a partire dal 5 agosto 2003.
A bordo di una Vespa gialla una giovane ragazza dai capelli rosa, Haruko, travolge letteralmente il protagonista della storia, Naota, uno studente delle elementari, e dopo averlo miracolosamente rianimato lo colpisce violentemente in testa col suo basso elettrico. Dalla fronte del ragazzo spunterà, proprio a causa di quest’ultima botta, una strana protuberanza a cui Haruko sarà tanto interessata da insediarsi in casa di Naota facendosi assumere come domestica dal padre.
Naota ha però ben altri problemi a cui pensare: oltre a dover nascondere il “bernoccolo”, ormai eccessivamente grande, ai suoi compagni di classe, deve far fronte alle avances di Mamimi il cui ragazzo, fratello maggiore di Naota, è partito per l’America in cerca di successo. Sarà proprio quel bernoccolo a complicargli la vita: in seguito a delle radiografie effettuate da Haruko si scopre che il cervello di Naota è scomparso e, al suo posto, vi è ora un varco dimensionale che lo collega alla Medical Meccanica, una fabbrica di “robot per assistenza medica” che sembrano avere in realtà funzioni belliche.
Episodio dopo episodio dalla testa di Naota usciranno macchine sempre più stravaganti, più o meno antropomorfe, in grado di creare grande scompiglio nella tranquilla cittadina di Mabase, tutto ciò grazie a una misteriosa capacità chiamata “N.O.”; grazie a questo potere, apparentemente innescato dalla differenza dei processi cerebrali tra emisfero destro e emisfero sinistro (anche se non viene mai spiegato chiaramente come), è possibile richiamare oggetti di qualunque genere da ogni parte dell’universo grazie a un portale interdimensionale che si forma all’interno della testa del portatore. Peraltro, in alcuni contesti il N.O. sembra essere usato come una metafora della virilità dei protagonisti, specie quando Amarao si stupisce di come un bambino come Naota abbia un N.O. tanto più potente di un adulto fatto e finito come lui, e la reazione di alcune assistenti di Amarao alla rivelazione dei poteri di Naota).

FLCL (2000) on IMDb

Locandina italiana PocahontasUn film di Mike GabrielEric GoldbergAnimazioneRatings: Kids, durata 85 min. – USA 1995. – Walt Disney MYMONETRO Pocahontas * * * - - valutazione media: 3,22 su 21recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Nel 1607 John Smith, uno dei tanti colonizzatori inglesi, giunge nei territori che oggi hanno il nome di Virginia. Gli indiani Powhatan vi vivono da sempre e debbono difendersi dall’avidità di una parte dei coloni. John è lì per spirito d’avventura e nei suoi diari, pubblicati nel 1624, racconterà di essere stato fatto prigioniero dagli indiani e di aver ottenuto la libertà grazie all’intervento della figlia del capo, la principessa Pocahontas. La vera storia della ragazza è riportata dalle cronache: dopo l’incontro con Smith (e la successiva separazione) si convertì al cristianesimo, sposò un altro colono e venne condotta in Europa. Morì alla giovane età di 22 anni. La Walt Disney ha preso spunto da questa vicenda storica e ha realizzato un interessante film d’animazione che, una volta sottoposto alla visione, libera lo spettatore dai pregiudizi che una debordante e martellante campagna pubblicitaria poteva avergli ispirato. La storia viene letta come l’incontro tra due culture che hanno bisogno di comprendersi e tra due persone che non rinunciano alla propria identità, anche se l’amore le ha unite. Tutto ciò viene realizzato grazie a una grafica in cui il computer entra in gioco in modo massiccio senza però eliminare il livello poetico e restituendo anzi, nel personaggio di Nonna Salice, il senso panico che dominava la vita dei nativi. Il coraggio di evitare, almeno per una volta, il lieto fine è stato premiato dal box office. Il pubblico (giovane e adulto) deve aver poi gradito la scelta di utilizzare tre animaletti (un procione, un colibrì e un mastino) che servono ad alleggerire le scene di tensione ma, per una volta, non hanno il temibile dono della parola.

Pocahontas (1995) on IMDb
Locandina Le avventure di Nemo. 20.000 leghe sotto i mari

Ragazzi, durata 90 min. – USA 2003.

Verso la metà dell’Ottocento il misterioso capitano Nemo solca i mari per distruggere tutte le navi da guerra con un sommergibile di sua invenzione, il Nautilus. Quando tre naufraghi vengono tratti in salvo dovrà, suo malgrado, accoglierli a bordo come ospiti

PJ Masks - Super pigiamini - guarda la serie in streamingLa serie è tratta dalla collana di libri popolare in Francia “Les Pyjamasques” ed esplora il divertente mondo ricco di fantasia e di mistero creato dall’autore Romuald, protagonisti tre piccoli supereroi: Gattoboy, Gufetta e Geco. Di giorno i protagonisti sono tre bambini come gli altri, ma di notte, indossati i loro pigiamini e chiusi gli occhi, per Gattoboy, Gufetta e Geco comincia il lavoro da supereroi che li trascina in un’avventura emozionante sotto la luce della luna.

PJ Masks (2015) on IMDb