Category: *Cartoni Animati


Locandina italiana Mobile Suit Gundam: Thunderbolt - December Sky

Regia di Kou Matsuo. Un film Titolo originale: Kidô Senshi Gandamu Sandaboruto Dissenba Sukai. Genere Animazione – Giappone2016durata 70 minuti. Uscita cinema martedì 16 maggio 2017 distribuito da Nexo Digital. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 Valutazione: 3,00 Stelle, sulla base di 1 recensione.

Ambientato nella stessa Guerra di un Anno al centro della serie originale con Amuro Rey (in Italia noto anche come Peter) e Char Aznable, Mobile Suit Gundam: Thunderbolt – December Sky è però una produzione recentissima che racconta della battaglia in un remoto settore Thunderbolt. Qui la colonia spaziale terrestre di Side 4 è stata distrutta all’inizio della ribellione di Zion, che ora ne presidia le macerie con alcuni cecchini sui mobile suit Zaku. La federazione vuole però riprenderne il controllo e sfrutta la rabbia e la disperazione dei sopravvissuti di quell’attacco, tra cui spicca Io Fleming che vive ormai solo per la battaglia. Il suo rivale è Daryl Lorenz della Living Dead Division, ossia una pattuglia composta da reduci di altre battaglie che hanno subito amputazioni e per cui gli Zaku sono un modo di ritrovare la mobilità. Un conflitto spaziale dunque raccapricciante tra chi porta su di sé orrende ferite psicologiche e il complesso del sopravvissuto, e chi invece è fisicamente menomato ma è comunque obbligato a combattere, dove l’amputazione degli arti che finisce per diventare una grottesca risorsa.

Il costo della guerra è da sempre del resto il tema cardine della saga di Gundam, che non si è mai tirata indietro neppure dal mostrare la perversa esaltazione che suscita in chi combatte. E questo non è forse mai stato così vero come in questa nuova versione, che nasce da un manga, diventato poi una serie originale per il canale internet di Sunrise. Dai quattro episodi che ne costituiscono la prima stagione (la seconda è iniziata da poco e concluderà il 30 giugno 2017) è stato ricavato, con l’aggiunta di alcune nuove scene, il lungometraggio Mobile Suit Gundam: Thunderbolt – December Sky che infatti si chiude su una specie di trailer degli eventi futuri, dove il conflitto si sposterà dallo spazio alla Terra. Il film preferisce puntare sulla spettacolarità piuttosto che sui personaggi, tanto che il loro passato è solo velocemente raccontato per Io Fleming, figlio del sindaco di Side 4 che si è suicidato, o accennato in forma di sequenza onirica per Daryl Lorenz, che ricorda quando aveva ancora le gambe e correva sulla spiaggia. Ancora meno definite sono poi le figure femminili, da una parte una comandante che ricorre agli antidepressivi, dall’altra una dottoressa obbligata a usare la sua conoscenza per scopi bellici, per non dire dei personaggi secondari.

Mobile Suit Gundam Thunderbolt (2015) on IMDb
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Mobile Suit Z Gundam (機動戦士 Z ガンダム, Kidō Senshi Zēta Gandamu?) è una serie televisiva anime di 50 puntate, prodotta dalla Sunrise nel 1985; appartiene alla saga dell’Universal Century di Gundam.
Anno 0087 UC, sette anni dopo la fine della Guerra di un anno. All’indomani degli eventi narrati in Mobile Suit Gundam 0083: Stardust Memory (prequel realizzato successivamente), l’esercito della Federazione Terrestrecrea un corpo speciale di élite denominato Titani per dare la caccia ed eliminare le sacche di resistenza di Zeon. La brutalità dei metodi terroristici adottati dai Titani per raggiungere i loro scopi fa nascere in risposta due gruppi di resistenza, l’AEUG (Anti-Earth Union Group – Gruppo anti Unione Terrestre) e la sua emanazione terrestre Karaba (guidata dall’ex membro della Base Bianca Hayato Kobayashi e del quale farà parte anche Amuro Ray), che affronteranno la Federazione in quella che viene chiamata la Guerra di Gryps. La serie inizia con Char Aznable, diventato membro dell’AEUG con l’alias “Quattro Bajeena“, che attacca una base militare dei Titani nella colonia occupata di Green Noah a Side 7 per raccogliere informazioni sul nuovo prototipo di mobile suitfederale, il tipo RX-178 Gundam Mark IIKamille Bidan, un giovane ed impulsivo newtype che vive nella colonia, si ritrova coinvolto suo malgrado ed aiuta l’AEUG a trafugare il Mark II. Infine si unisce all’AEUG, prima come pilota del Mark II, quindi come pilota del nuovo Mobile Suit Z Gundam (creato dall’AEUG e basato su un’idea di Kamille). Lo scontro tra le parti vedrà in un secondo momento l’ingresso in campo di una terza forza, quella di Axis, l’asteroide su cui alla fine della Guerra di un anno si erano rifugiati i sostenitori degli Zabi e della restaurazione del Principato di Zeon, guidati dalla giovane Haman Karn, reggente della piccola Mineva Zabi.
Lista Episodi

Mobile Suit Zeta Gundam (1985) on IMDb

Allo scopo di rilanciare la serie TV, nel 1981 Yoshiyuki Tomino e Yoshikazu Yasuhiko la ripresero traendone tre lungometraggi: Mobile Suit Gundam e Mobile Suit Gundam II: Senshi hen, distribuiti nel 1981, e Mobile Suit Gundam III: Meguriai uchū hen, proiettato nel 1982. Ognuno dei tre film ripercorre in ordine cronologico una parte della serie TV ed è composto soprattutto da animazioni tratte dalla stessa, anche se Tomino e Yasuhiko ritennero che alcune cose potevano essere migliorate. Furono così modificati diversi aspetti della sceneggiatura, ritenuti poco realistici e più adatti a una serie di super robot. Il G-Armor, ad esempio, viene completamente eliminato e rimpiazzato dai più realistici caccia di supporto Core Booster; nella tappa a Jaburo, ad Hayato viene fatto assegnare un Guncannon per sostituire il Guntank, che è un mezzo da combattimento terrestre; nel terzo film, infine, vennero aggiunte diverse nuove scene sulle battaglie di Solomon e di A Baoa Qu.
La trilogia cinematografica è stata distribuita anche negli Stati Uniti, mentre in Italia i 3 film sono stati pubblicati anch’essi dalla Dynit direttamente in DVD

Mobile Suit Gundam (1979) on IMDb
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Mobile Suit Gundam F91 (機動戦士ガンダムF91, Kidō Senshi Gundam F91?) è un lungometraggio di animazione giapponeseprodotto dalla Sunrise nel 1991, il secondo ambientato nell’Universal Century della saga di Gundam. Edito in Italia dalla Dynit nel 2011, nel 2006 la Star Comics ne aveva già pubblicato anche l’adattamento manga, realizzato in un unico tankōbon da Daisuke Inoue nel 1991.
Gundam F91 segna il ritorno alla saga dell’Universal Century dello staff di base della prima serie storica Mobile Suit Gundam, con Yoshikazu Yasuhiko al character design e Kunio Okawara al mecha design, nel tentativo di rilanciarla con un nuovo ciclo di avvenimenti e nuovi personaggi. Progettata inizialmente come una serie televisiva di 50 episodi, l’opera venne più prudentemente adattata in un film cinematografico per sondare il pubblico, tuttavia, sebbene qualitativamente eccellente, la pellicola non riuscì nell’intento, concedendo troppo a trame già sfruttate in precedenza, e il progetto venne definitivamente abbandonato.[1]
È l’anno 0123 UC, sono ormai passati trent’anni dall’ultima rivolta delle colonie guidata da Char Aznable, ma il seme dell’indipendenza è ancora vivo tra gli abitanti dello spazio. Una nuova organizzazione militare, la Crossbone Vanguard, esce allo scoperto per rivendicare l’autonomia delle colonie orbitali.

La Federazione Terrestre è colta di sorpresa dall’attacco lanciato per occupare le colonie di Side 4, ribattezzato Frontier, e così Frontier IV cade in breve tempo in mano alla milizia. Tra gli sbigottiti abitanti della colonia c’è il giovane studente di ingegneria Seabook Arno, che, oltre ad assistere impotente alla morte di molti suoi amici, nella circostanza scopre anche la vera identità della ragazza di cui è innamorato, Cecily Fairchild, la quale in realtà è Berah Ronah, erede della potente famiglia a capo della Crossbone Vanguard. Nel susseguirsi degli eventi Seabook ritrova anche la madre, scienziata di fama creduta morta, che invece si era isolata per lavorare ad un nuovo mobile suit, il cui nome in codice è Gundam Formula 91. Imbarcatosi su una corazzata federale, Seabook accetta a malincuore di pilotare il Gundam, per scoprire così di essere un potente newtype capace di determinare le sorti del conflitto insieme alla ragazza che ama.

Mobile Suit Gundam F91 (1991) on IMDb
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Mobile Suit Gundam: Il contrattacco di Char (機動戦士ガンダム:逆襲のシャア, Kidō senshi Gundam: Gyakushū no Char?) è un lungometraggio di animazione giapponese prodotto dalla Sunrise nel 1988, ambientato nell’Universal Century della saga di Gundam. Nel 2005 la Star Comics ne ha pubblicato in Italia l’adattamento manga realizzato in un unico tankōbon da Koichi Tokita nel 1999, mentre l’edizione italiana del lungometraggio è stata pubblicata da Dynit.
Char’s Counterattack è il primo lungometraggio originale ambientato nell’Universal Century, preceduto solo dalla riduzione cinematografica della prima serie Mobile Suit Gundam in tre film di montaggio. Segue in ordine cronologico la serie TV Mobile Suit Gundam ZZ del 1986 e vede il ritorno di Yoshiyuki Tomino ai registri seri e drammatici che connotano le prime due serie (Mobile Suit Gundam e Mobile Suit Z Gundam), presentando il confronto finale tra i due personaggi principali, Amuro Ray e Char Aznable. Il film è anche la prima produzione della saga di Gundam in cui viene impiegata la computer grafica, seppure in una sequenza di pochi secondi in cui si osserva una colonia ruotare lentamente nello spazio.
È l’anno 0093 UC, sono passati quasi quattordici anni dalla fine della Guerra di un anno, ma nella Sfera Terrestre la pace è ancora un miraggio. La situazione nelle colonie spaziali è sempre tesa e Char, disperso da tempo, si è rifatto vivo come leader di Neo Zeon, la compagine già erede delle istanze di indipendenza dell’ex Principato fondata da Haman Karn.

Per raggiungere i propri scopi egli non esita a mettere di nuovo in pratica la tattica di far precipitare corpi celesti sulla Terra, al fine di causare una nuova era glaciale che ripulisca il pianeta da un’umanità ormai parassitaria. A contrastare i suoi piani c’è la Londo Bell, un corpo speciale dell’Esercito federale in cui milita anche Amuro Ray, che però fallisce nel tentativo di impedire la caduta dell’asteroide Luna 5 su Lhasa, in Tibet, dove ha sede il Governo federale. Grazie a questo micidiale colpo, Char costringe la Federazione ad un negoziato di pace durante il quale ottiene l’assegnazione di Axis, ormai in disuso, in cambio di un’ingente quantità d’oro e la consegna della propria flotta. In realtà, però, Char sta ingannando la Federazione Terrestre: invece di navi vere, invia al punto di rendez-vous una flotta di navi-fantoccio e nel frattempo si impossessa dell’arsenale nucleare stipato su Luna 2 per sistemarlo su Axis prima di lanciarla contro la Terra. La Londo Bell scopre però il piano ed ingaggia una durissima battaglia intorno all’asteroide, riuscendo solo in parte a vanificare l’azione di Char, il cui mobile suit Sazabi viene comunque distrutto da Amuro Ray con il nuovo RX-93 ν Gundam. Quando però tutto sembra perduto, con l’enorme roccia in caduta libera verso il pianeta, l’azione disperata di Amuro a bordo del suo mobile suit, aiutato da decine di altri dell’una e dell’altra parte, riesce nel deviarne la rotta. Il destino finale di Char e Amuro resta sconosciuto.

Mobile Suit Gundam: Char's Counterattack (1988) on IMDb

Non l’ho trovato nel mio archivio, lo sto cercando

Titolo originale Kidou senshi Gundam 0083: Zeon no zankouTitolo ingleseMobile Suit Gundam 0083: The Last Blitz of Zeon Titolo Kanji機動戦士ガンダム0083 -ジオンの残光-Nazionalitàbandiera nazione Giappone Categoria Film Genere Azione  Fantascienza  Guerra  Mecha Anno 1992

Anno 0083 dell’Universal Century. Nella base australiana di Torrington è atterrata una nave spaziale di classe Pegasus. La corazzata federale si chiama Albion, e sotto il comando del capitano Synaps trasporta due nuovi modelli di Mobile Suit Gundam. Insieme all’amico e collega Keith il giovane pilota collaudatore Kou Uraki si intrufola nella nave per ammirare in anteprima i Gundam appena approdati alla base, ma proprio in quel momento, il maggiore Gato, un superstite del principato di Zeon, riesce a sottrarre alla Federazione Terrestre una delle due unità. Kou sale sul Gundam Numero 1 per impedirgli, anche se invano, di fuggire con l’MS federale… Inizia così l’avventura di Kou Uraki e dei tre piloti veterani che con lui dovranno recuperare il Mobile Suit caduto nelle mani nemiche… (trama tratta dal sito dell’editore italiano, Dynit).

Mobile Suit Gundam 0083: The Afterglow of Zeon (1992) on IMDb
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Mobile Suit Gundam 0083: Stardust Memory (機動戦士ガンダム0083 スターダストメモリー Kidō Senshi Gandamu 0083: Sutādasuto Memorī?) è un OAV di 13 episodi prodotto dalla Sunrise nel 1991; appartiene alla saga dell’Universal Century di Gundam. Nel 1992 dall’OAV è stato tratto un film di montaggio di circa due ore, dal titolo L’ultima scintilla di Zeon (ジオンの残光, Jion no zankō?).
Tecnicamente una delle migliori opere ambientate nell’Universal Century di Gundam,[3] Stardust Memory è stata concepita come un necessario prequel alla serie Mobile Suit Z Gundam, creata sei anni prima, ma relativa a vicende ambientate circa quattro anni dopo, di cui spiega l’antefatto ed i presupposti narrativi. Ciò nonostante, l’opera si giustifica di per sé, con una trama ben sviluppata ed i personaggi principali sufficientemente approfonditi.
Dopo la battaglia di A Baoa Qu, che segnò la capitolazione dell’esercito del Principato di Zeon e la vittoria della Federazione Terrestrenella Guerra di un anno, un gruppo di militari al comando dell’Ammiraglio Aguille Delaz, tra cui l’asso Anavel Gato, riuscì a sottrarsi alla disfatta, giurando di vendicare la sconfitta in un secondo tempo.Tre anni dopo, la corazzata federale di classe Pegasus denominata Albion, agli ordini del Capitano Ayper Synaps, parte per una missione segretissima verso la base australiana di Torrington, recando a bordo due nuovi modelli sperimentali di Gundam, il GP01 Zephyrantes ed il GP02A Physalis, quest’ultimo realizzato per fare uso di armi atomiche, vietate sin dalla firma del Trattato del Polo Sud.
Grazie ad alcune spie infiltrate all’Anaheim, i superstiti di Zeon sono venuti a sapere del progetto e Anavel Gato riesce ad introdursi nella base federale ed a trafugare il mobile suit armato con una testata nucleare. Al furto assistono, tra gli altri, Nina Purpleton(ingegnere dell’Anaheim e progettista dei due prototipi di Gundam) ed il cadetto Kō Uraki, che d’impulso sale sul GP01 per cercare di bloccare Gato. Benché dotato di talento, Uraki è troppo inesperto rispetto ad un veterano come Gato, che riesce a fuggire dalla base col GP02A.

Mobile Suit Gundam 0083: Stardust Memory (1991) on IMDb
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Mobile Suit Gundam Unicorn (機動戦士ガンダムUC(ユニコーン) Kidō senshi Gandamu Yunikōn?) è una serie di light novel dello scrittore giapponese Harutoshi Fukui, con disegni di Yoshikazu Yasuhiko e Hajime Katoki. È ambientata nell’Universal Century della saga di Gundam; inedito in Italia. Nel 2010 ne è iniziata la trasposizione in una serie OAV di sei episodi e in un manga. Successivamente, in data 14 maggio 2012, è stata ufficialmente annunciata da Sunrise l’aggiunta di un settimo episodio alla serie OAV.
U.C. 0001 La colonizzazione dello spazio sta per dare inizio a una nuova era. Tuttavia, durante la cerimonia del cambio di calendario la colonia spaziale di Laplace, residenza ufficiale del Primo Ministro della Federazione Terrestre, viene ridotta in frantumi da un attacco terroristico. Un giovane di nome Syam Vist, entrato a far parte dei terroristi dopo essere caduto in miseria, viene coinvolto nell’esplosione, scoprendo la presenza di qualcosa tra le macerie.
U.C. 0096. La colonia manifatturiera Industrial 7 è in fase di completamento e fluttua nell’orbita di Lagrange Point 1. Un giovane di nome Banagher Links, cresciuto senza alcun ricordo di suo padre, incontra Audrey Burne, una misteriosa fanciulla imbarcata clandestinamente su una nave diretta verso la colonia. Mentre un misterioso Mobile Suit bianco viene sottoposto a innumerevoli test, i portavoce di Neo Zeon si infiltrano all’interno della colonia alla ricerca di qualcosa di importante. Banagher non sa ancora di essere stato coinvolto nelle oscure macchinazioni che circonderanno lo Scrigno di Laplace, e presto entrerà in contatto con quello che viene definito la chiave dello Scrigno, l’Unicorn Gundam.
Cos’è lo Scrigno di Laplace? Quali segreti contiene? La secolare maledizione dell’Universal Century sta per essere svelata.

Mobile Suit Gundam Unicorn (2010) on IMDb
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Mobile Suit Gundam (機動戦士ガンダム Kidō senshi Gandamu?, lett. “Gundam il guerriero corazzato mobile”) è una serie televisivaanime del 1979, realizzata da Yoshiyuki Tomino e dallo staff creativo della Sunrise sotto lo pseudonimo collettivo di Hajime Yatate.

Il mondo abitato dall’umanità non è più costituito dalla sola Terra, ma si è allargato all’intera Sfera Terrestre, comprensiva della Luna e di sette aree situate intorno ai punti di Lagrange dell’orbita lunare chiamate Side, in cui orbitano centinaia di “isole spaziali”, enormi cilindri artificiali contenenti habitat adatti alla vita. Anno 0079 UC: il Principato di Zeon, situato in Side 3, dichiara la sua secessione dalla Federazione Terrestre, scatenando un violento conflitto, noto come Guerra di un anno, che infurierà su ogni continente della Terra ed in quasi ogni colonia spaziale e insediamento lunare. Zeon è inizialmente avvantaggiato dall’uso di un rivoluzionario tipo di arma, il mobile suit, un robot corazzato di aspetto antropomorfo pilotato da un essere umano.Quando una squadra di mobile suit di Zeon in ricognizione, disobbedendo agli ordini ricevuti, attacca la colonia di Side 7, gli abitanti di quest’ultima vengono a conoscenza della risposta della Federazione a questa nuova arma: il mobile suit Gundam. Con l’aiuto dei soldati federali superstiti della corazzata da trasporto Base Bianca, l’equipaggio di profughi inizia un’avventura che porterà un pugno di loro a cambiare il corso della guerra.

Mobile Suit Gundam (1979) on IMDb
Locandina Mobile Suit Gundam - The Origin I

Un film di Takashi Imanishi. Titolo originale Mobile Suit Gundam – The Origin IAnimazioneRatings: Kids+13, durata 65 min. – Giappone 2015. – Nexo Digital uscita martedì 23giugno 2015MYMONETRO Mobile Suit Gundam – The Origin I * * * - - valutazione media: 3,00 su 1 recensione.

0068 U.C. (Universal Century): la Repubblica Autonoma di Munzo è in subbuglio per l’attentato al suo capo, Zeon Deikun, ordito dalla famiglia rivale Zabi. Questi ultimi assumono il controllo politico e militare della nazione, offrendosi di ospitare gli eredi Deikun per potersene in realtà sbarazzare agevolmente. Il generale Ramba Ral, tuttavia, organizza un piano che permetta ai piccoli Casval e Artesia di fuggire sulla Terra e salvarsi.
Il mito di Mobile Suit Gundam, serie meglio nota in Italia come Gundam, si dimostra intramontabile a 35 anni di distanza dalla nascita dell’anime. Una ricorrenza che la Sunrise ha voluto celebrare con una tetralogia di quattro film sulle origini della saga, un gigantesco prequel che si concentra sugli avvenimenti antecedenti rispetto alla serie classica.Il primo episodio, sottotitolato Blue-Eyed Casval, è dedicato all’infanzia di Casval, destinato a diventare un giorno Char Aznable, campione di Zeon e arcirivale di Amuro Ray. Poco più di un’ora sufficiente a far emergere i tratti della personalità del biondo antagonista già noti ai fan: senso del comando, orgoglio e coraggio. Il piccolo Casval ne dà dimostrazione in un duello impari con Kicylia Zabi, membro della famiglia che ha congiurato contro suo padre, e poi guidando un Guntank in una scena che prefigura gli epici scontri tra robot che caratterizzano la serie.
Mobile Suit Gundam – Le Origini I si rivolge soprattutto ai fan e a soddisfare la loro curiosità sulla genesi di una delle serie più amate (Gundam fu culto assoluto nell’epoca d’oro dei cartoni animati della Tv italiana anni Ottanta), mettendo in scena immagini fin qui solo sognate, come la morte del padre di Char (sottolineata da uno zoom improvviso nella soggettiva di Casval). Si presta difficilmente, invece, a un interesse del neofita per l’episodio autonomo in sé, specie considerata l’agguerrita concorrenza in materia di oggi. Ma il taglio “umanista” di Gundam, con un’attenzione particolare dedicata ai risvolti psicologici dei personaggi e ai loro vizi e virtù, è conservata intatta, anche grazie alla scelta felice di affidare la sceneggiatura all’autore originario Yasuhiko Yoshikazu.

Mobile Suit Gundam: The Origin I - Blue-Eyed Casval (2015) on IMDb

Baldios – Il guerriero dello spazio (宇宙戦士 バルディオス, Uchū Senshi Barudiosu?), è una serie televisiva anime di genere robotico, prodotto dalla Ashi Productions nel 1980. È l’unico anime giapponese anni ’80 in cui i terrestri non riescono a salvare la Terra dalla semi distruzione.
In un futuro lontano, il pianeta Saul 1, chiamato dai suoi abitanti “S1” (in quanto primo pianeta del loro sistema solare) è al collasso a causa dell’inquinamento da radiazioni; gli abitanti sono costretti da tempo immemore a vivere nel sottosuolo ed anche quel rifugio comincia a divenire precario in quanto la mancanza di risorse e l’avanzare degli influssi radioattivi inizia a destabilizzare il fragile equilibrio politico e sociale del pianeta. Un gruppo di scienziati, guidati dal professor Reigan, è vicino alla soluzione che permetterebbe il ritorno alla superficie agli abitanti del pianeta ma incontra la crescente ostilità della fazione militare secondo la quale l’unica soluzione sarebbe quella di abbandonare il pianeta e di colonizzarne uno nuovo con qualsiasi mezzo, guerra compresa. Theo Gattler, il leader militare, dopo aver commissionato l’uccisione dell’imperatore di S-1, eseguita per mano di Afrodia, sua fedelissima luogotenente, auto proclamatosi dittatore e capo supremo, accusando gli scienziati di aver cospirato ai danni di S-1, ne decreta la condanna a morte.

Space Warrior Baldios (1980) on IMDb
Ginguiser.jpg

Ginguiser (超合体魔術ロボ ギンガイザー Chōgattai majutsu Robo Gingaizā?) è un anime televisivo giapponese robotico di 26 episodi del 1977, uno dei pochissimi del genere prodotti dalla Nippon Animation. È stato trasmesso in Italia per la prima volta nel 1982 su Rete 4.
L’impero alieno dei Sazoriani invade la Terra con enormi mostri meccanici al fine di ritrovare le tre “sfere di Anderes”. Queste sfere furono create 20.000 anni prima dagli stessi Sazoriani per concentrare l’energia della costellazione dello Scorpione e sconfiggere i Plasmani, altro popolo alieno, contro il quale essi sostennero una lunga guerra spaziale che vide il suo ultimo atto svolgersi proprio sulla Terra. Per contrastare gli invasori, il dottor Godo, ultimo discendente degli alieni Plasman, costruisce il Ginguiser e lo affida a quattro ragazzi, ovvero Goro Shigoron, Miki Akitsu, Torajiro Haranami e Zanta Minami, dotati di poteri magici (il “punto barriera”) e perciò in grado di pilotare Ginguiser, e che girano il mondo con il loro spettacolo ambulante di magia. Il Ginguiser è il risultato dell’unione, piuttosto complessa, dei mezzi pilotati dai quattro ragazzi: i robot Spin Lancer, Grand Fighter, Bull Gator ed il velivolo Air Roin.

Chogattai majutsu robot Ginguiser (1977) on IMDb
Jeeg robot d'acciaio, compie 40 anni il mito dei cartoon anni '80 - Foto -  Giornale di Sicilia

Jeeg robot d’acciaio (鋼鉄ジーグ Kōtetsu Jīgu?) è un manga giapponese a tematica mecha, pubblicato per la prima volta su una rivista dalla Kōdansha nell’aprile del 1975. Gō Nagai si occupò del soggetto e Tatsuya Yasuda dei disegni. La storia tratta del risveglio dal sonno millenario dell’antico popolo Yamatai, governato da Himika e dai suoi tre comandanti: Ikima, Amaso e Mimashi. A contrastarli interviene Hiroshi con Jeeg.
Dal manga è stata tratta una serie televisiva anime di 46 episodi, prodotta dalla Toei Animation sempre nel 1975. La serie è stata trasmessa per la prima volta in Italia nel 1979[1][2], dove ha riscosso un notevole successo, paragonabile solo a quello di altre serie del genere, come UFO Robot Goldrake e le serie di Mazinga. Nel 2007 è uscito in Giappone l’anime Shin Jeeg Robot d’acciaio che riprende la trama del manga di Nagai e che vede un nuovo protagonista, insieme a diversi personaggi storici.
Il professor Shiba, noto scienziato giapponese, durante una ricerca archeologica, scopre una antica campana di bronzo appartenuta all’antico popolo Yamatai, soggetto alla malvagia regina Himika. Una popolazione che ha sempre fatto come regola di vita la sopraffazione dell’uomo sull’uomo. Il popolo Yamatai non si è estinto, si è ibernato nella roccia in attesa di ritornare in vita: solo la magica campana di bronzo gli permetterebbe di conquistare il mondo: per questo il professore decide di nascondere la campana e approfittando di un grave incidente di laboratorio in cui viene disgraziatamente coinvolto suo figlio Hiroshi, gli salva la vita trasformandolo in cyborg e gli miniaturizza nel petto la campana, rendendolo invulnerabile.

 Jeeg - Robot d'acciaio
(1975) on IMDb

Yasuke è una serie televisiva anime del 2021, prodotta da MAPPA e diretta da LeSean Thomas e Takeru Satō. La serie si ispira liberamente al personaggio storico di Yasuke da cui la serie prende il nome.

Nel Giappone feudale del XVI secolo – in una realtà alternativa in cui esistono la magia e la tecnologia è avanzata – un uomo africano di nome Yasuke passò dall’essere al servizio dei missionari gesuiti durante il commercio di Nanban a essere un guerriero e servitore al servizio di Lord Oda Nobunaga.

Yasuke (2021) on IMDb

Kaze to ki no uta (風と木の詩?) è uno shojo manga con temi Yaoi realizzato da Keiko Takemiya e pubblicato dalla Shogakukandal 1976 al 1984 sulla rivista Shōjo Comic. Nel 1979, l’opera fu insignita del prestigioso Premio Shogakukan per i manga nella categoria manga shōnen/shōjo.[1] La serie è riconosciuta come un classico del genere shōnen’ai, essendo stato uno dei primi nel genere a combinare il romanticismo con la sessualità, oltre ad esser una delle primissime storie d’amore tra ragazzi pubblicate: di certo innovativo per le sue raffigurazioni di “rapporti apertamente sessuali”, favorì ampiamente lo sviluppo del genere amorosoyaoi nei Shoio Manga, a cui contribuì a dare una decisiva svolta. Ebbe una sua influenza nella creazione della sottocultura dei doujinshi yaoi.

Ci vollero nove anni prima che l’editore accettasse di mettere in commercio il manga, dato che l’autrice si rifiutava categoricamente di tagliare e censurare gli elementi più apertamente sensuali della storia (una scena in cui i due protagonisti si presentano nudi a letto fece sensazione nell’ambiente dei mangaka).[2]

Il manga fu adattato in un OAV prodotto dalla Herald Enterprise e dalla Shogakukan nel 1987. È stato pubblicato in Italia su VHS nel 1997 e su DVD nel 2006 con il titolo Il poema del vento e degli alberi. L’OAV si basa e riassume la prima parte della storia: nella sua colonna sonora vi son, tra gli altri, brani di Fryderyk Chopin e Johann Sebastian Bach

In collaborazione con l’amica Norie Masuyama l’autrice pubblicò in seguito anche un romanzo che ha fornito una seconda parte della storia, intitolato Kami no kohitsuji (traducibile come “Agnus Dei”).

The Poem of Wind and Trees (1987) on IMDb

Regia di Satoshi Kon. Un film Da vedere 2004 Genere Animazione – Giappone2004durata 91 minuti. Uscita cinema venerdì 4 febbraio 2005Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 3,43 su 7 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

La notte del 24 dicembre (nel Giappone scintoista soltanto l’uno per cento della popolazione è cristiana) tre senzatetto di Tokyo – il barbone Gin, il travestito Hana e la ragazzina Miyuki, scappata di casa – trovano nella spazzatura una neonata. Sulle tracce di una foto e di un biglietto da visita, i tre “padrini” attraversano la città e rintracciano una ragazza disperata per un suo recente aborto, che aveva rapito la bambina in ospedale. Possono così arrivare ai genitori. Probabilmente ispirato a In nome di Dio (1948), western natalizio di Ford (tratto da un romanzo già portato 5 volte sullo schermo), e scritto dal regista Kon con Keiko Nobumoto, è un intelligente film d’animazione double-face : la sua dimensione favolistica ed edificante alla Dickens, adatta ai bambini, è contraddetta, non senza crudele e sottile malizia, dalla realistica e impietosa descrizione della metropoli e da molti segni che suggeriscono come sia astratta e illusoria la ricerca della felicità e dell’amore familiare. 3° lungometraggio di Kon, tecnicamente raffinato con uso funzionale degli effetti digitali.

Tokyo Godfathers (2003) on IMDb
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Tekkaman (宇宙の騎士テッカマン Uchu no Kishi Tekkaman?) è un anime (sottogenere mechagiapponese degli anni settanta. In origine la serie avrebbe dovuto comporsi di 52 episodi ma a causa degli scarsi ascolti, fu interrotta alla 26ª puntata: pertanto essa è priva di un vero e proprio finale. Prodotto nel 1975, è frutto di un periodo in cui la casa di produzione Tatsunoko prendeva spunto dai supereroi americani, realizzando anime come Hurricane PolimarKyashan e Gatchaman: rivisitati e adattati alla cultura nipponica, i prodotti così nati si dimostrarono di grande successo, giungendo in Italia tra la fine degli anni settanta e i primi anni ottanta.


La serie di Tekkaman è ambientata alla fine del XXI secolo, quando l’atmosfera terrestre è diventata talmente inquinata che il decadimento dell’aria respirabile è ormai irreversibile, e all’umanità restano soltanto 3 anni di vita.
L’unica speranza di salvezza per il genere umano è quella di trovare un altro pianeta abitabile e trasferirsi in massa su di esso. Allo scopo viene fondato il Programma di Sviluppo Spaziale, diretto dal dottor Shukura Amachi, il più grande genio scientifico terrestre, che può contare su mezzi e risorse praticamente illimitati per portare a termine l’immane compito.
Un’altra imprevista minaccia grava però sulla Terra: gli alieni di Waldaster, capitanati dal perfido generale Rambos, e agli ordini dell’imperatore Dobrai, vogliono conquistare l’intero pianeta.

Tekkaman, the Space Knight (1975) on IMDb
Elliott il drago invisibile: Amazon.it: Cartoni Animati, Cartoni Animati:  Film e TV

Regia di Don Chaffey. Un film con Shelley WintersMickey RooneyRed ButtonsJim DaleHelen ReddySean Marshall. Titolo originale: Pete’s Dragon. Genere Commedia – USA1977durata 134 minuti. Valutazione: 3,00 Stelle, sulla base di 1 recensione.

Bambino fugge dalla casa dei suoi avidi genitori adottivi con un cucciolo di drago invisibile a tutti gli altri che lo protegge dai pericoli. Parafrasi della commedia Harvey in chiave infantile, è uno dei meno felici Disney di tecnica mista, anche per il mediocre livello del disegno. Lontano, comunque, dalla qualità e dal brio di Mary Poppins.

Pete's Dragon (1977) on IMDb
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Conan il ragazzo del futuro (未来少年コナン Mirai shōnen Konan?) è un anime televisivo di 26 episodi, diretto da Hayao Miyazaki(con la collaborazione di Keiji Hayakawa e Isao Takahata), libero adattamento del romanzo di Alexander KeyThe Incredible Tide

La storia si svolge negli anni 2028-2030, in un contesto post-apocalittico. Nei decenni precedenti l’inizio della storia l’avanzamento della scienza e della tecnologia avevano portato a scoperte sorprendenti per l’umanità. Tra queste una potente forma di antigravità, la possibilità di sfruttare in modo efficiente l’energia solare e di trasmetterla tramite microonde e un modo estremamente distruttivo di utilizzare l’energia elettromagnetica. Grazie a queste conquiste tecnologiche vennero esplorati altri pianeti, fu costruita una grande stazione orbitante per la raccolta dell’energia solare, furono varate vaste flotte di enormi aerei da guerra e fu costruita Indastria, un complesso scientifico e industriale che rappresentava la summa del progresso e della tecnica dell’epoca. La più grande speranza era riposta nell’energia solare, che prometteva una prosperità senza limiti per tutta l’umanità.

Purtroppo, nel luglio del 2008, l’ostilità tra due potenti nazioni rivali provocò la Terza Guerra Mondiale. Nel corso del conflitto le esplosioni di bombe elettromagnetiche – molto più potenti di qualsiasi arma atomica conosciuta – distrussero in poche ore oltre la metà della superficie della Terra. La stessa crosta terrestre ne risentì e l’asse di rotazione del pianeta fu spostato. La conseguenza di questi sconvolgimenti fu la frattura dei continenti che in gran parte si inabissarono sotto gli oceani. Solo pochi sopravvissuti riuscirono per caso a salvarsi dalle ondate di marea, rimanendo isolati nei pochi territori emersi. Tutti dovettero abbandonare le abitudini urbane del passato e ricominciare da zero a sopravvivere di quello che la natura poteva offrire; i più organizzati fondarono, dopo un duro inizio, villaggi agricoli. I gruppi umani che non riuscirono a organizzarsi regredirono invece a una vita primitiva e miserevole.

Future Boy Conan (1978) on IMDb

In una fatidica estate alcuni ragazzi delle elementari si ritrovano in un condominio alla deriva tra le onde e devono cercare dentro sé stessi un modo per tornare a casa.

 La casa tra le onde
(2022) on IMDb