Kun ha quattro anni e un’infanzia felice. Almeno fino a quando non arriva Mirai, la sua sorellina. Geloso fino alle lacrime, Kun cerca tra capricci e ricatti di attirare l’attenzione dei genitori, monopolizzata dai bisogni primari di Mirai. Il suo unico rifugio al disappunto è il giardino di casa dove accadono ogni giorno prodigi straordinari. Ai piedi di un grande albero genealogico e magico, Kun fa la conoscenza degli affetti più cari, colti in età diverse della loro vita: la madre bambina, la sorellina adolescente, il nonno ragazzo, il padre fanciullo. In un viaggio tra passato e futuro, Kun scopre la sua storia e trova il suo posto nel mondo. Un posto che comprende anche Mirai.
Space Symphony Maetel – Galaxy Express 999 Outside (宇宙交響詩メーテル ~銀河鉄道999外伝~, Uchū kōkyōshi Maetel ~Ginga tetsudō 999 gaiden~?) è un anime televisivo in 13 puntate realizzato nel 2004, su soggetto originale di Leiji Matsumoto. In Italia è edito in DVD dalla Yamato Video.
Essendo sia prequel di Galaxy Express 999 che sequel di Maetel Legend (il quale è comunque un prequel dello stesso Galaxy), spiega molte cose degli antefatti della storia originale, ed è inoltre collegato anche a La regina dei mille anni, il quale narra la storia della madre di Maetel, Promethium.
Maetel è la figlia della regina Ra Andromeda Promethium del pianeta Lahmetal, un pianeta errante, nonché uno dei primi gruppi civilizzati che hanno meccanicizzato i propri corpi. Infatti, la regina Promethium nel tentativo di salvare i suoi sudditi dal clima impietoso del pianeta, aveva deciso di meccanizzare tutto; ma gli uomini meccanici di Lahmetal iniziarono a meccanicizzare lo spazio galassia dopo galassia contro il volere di molti esseri umani, scatenando così numerose rivolte. Maetel viene richiamata su Lahmetal per succedere alla madre, dove scopre le grandi sofferenze causate da quest’ultima. I pirati Harlock ed Emeraldas (sorella di Maetel) lavorano assieme per assassinare Promethium, e chiedono a Maetel di farlo.
Heidi è una bambina di 6 anni che vive con la zia Dete. Dovendo andare a lavorare a Francoforte, la zia decide di affidare Heidi alle cure del nonno, un uomo che vive da solo in una baita nel cuore delle Alpi Svizzere e che viene soprannominato in paese “Il vecchio Burbero”. L’arrivo della nipotina cambierà presto il suo cuore.
Lupin III – Ritorno alle origini (ルパン三世 PART5 Rupan Sansei Pāto Faibu?) è la quinta serie televisivaanime di Lupin III, nata per festeggiarne il 50º anniversario.
Lupin III e Daisuke Jigen si trovano in Francia. La storia inizia nella stanza di un appartamento nel paesino di Riquewihr dove indagano su un sito oscuro chiamato ‘Marco Polo’, dove puoi comprare qualsiasi cosa, come droga e armi da fuoco. Per rubare una moneta digitale, Lupin, invade un enorme server strettamente sorvegliato chiamato “Twin Towers” alla ricerca della misteriosa hacker Ami. Lupin affronterà la trappola di Marco Polo con Ami che però nasconde un intrigante mistero che piano piano verrà a galla.
La stirpe delle tenebre (闇の末裔Yami no matsuei?) letteralmente “I discendenti delle tenebre”, conosciuto anche come Eredi del buio (titolo italiano dell’anime) è uno shōnen’ai dai toni dark. È la prima opera della giovanissima e poco conosciuta in ItaliaYoko Matsushita. Composto da 11 volumi ed edito da Hakusensha dal 1996, il manga è stato sospeso nel 2002 con 11 volumi all’attivo: sembra, infatti, che Matsushita abbia smesso di disegnare per incomprensioni con l’editore giapponese. In Italia i volumi sono stati pubblicati dalla casa editrice Star Comics fra il 2003 e il 2004 per mancanza di materiale proveniente dal Giappone. Nel 2000 lo studio di animazione J.C.Staff ha prodotto un anime in 13 episodi, trasmessi dal network giapponese WOWOW. In Italia l’anime è stato distribuito da Yamato Video per il mercato home video ed è andato in onda su Man-Ga nel 2011, ad eccezione dell’ultimo episodio. Dall’11 ottobre 2013 al 3 gennaio 2014 è stato pubblicato per lo streaming su internet sul canale di YouTubeYamato Animation. Nel mondo dei morti, chiamato Meifu, esiste un’organizzazione, il Juohcho che giudica i peccati che i defunti commettono nella loro vita. Gli Shinigami, ossia Dei della morte, operano nell’Enma-cho, uno dei dieci uffici del Juohcho. Il loro compito è scortare le anime dalla Terra al Meifu. Nella storia i protagonisti, Asato Tsuzuki e il suo collega Hisoka Kurosaki, due shinigami diventati tali per cause misteriose, scoprono le vicende che hanno caratterizzato le loro vite passate e quelle del loro principale antagonista: un dottore psicopatico chiamato Muraki Kazutaka, il cui passato è legato soprattutto al giovane Hisoka, sedicenne dal carattere difficile.
L’Uomo Tigre (タイガー・マスク Taigā Masuku?, Tiger Mask) è un manga scritto da Ikki Kajiwara e illustrato da Naoki Tsuji. Venne pubblicato in Giappone dal 1968 al 1971 dalla casa editrice Kōdansha.[1] Dal manga sono state poi tratte tre serie televisive anime[1], prodotte da Toei Animation e destinate a un pubblico adulto: la prima del 1969, la seconda del 1981 e la terza del 2016. Entrambe le versioni dell’opera, manga e anime, hanno riscosso un grande successo.
Naoto Date è un orfano cresciuto dopo la fine della seconda guerra mondiale. Un giorno, facendo visita a uno zoo insieme ai compagni di orfanotrofio, alla vista della gabbia con i grandi felini capisce di voler diventare forte come una tigre per combattere le ingiustizie nei confronti degli orfani come lui.
Allora scappa, lasciando i compagni attoniti, e incontra l’emissario della Tana delle Tigri, un’associazione a scopo di lucro che addestra lottatori di wrestling, provenienti da ogni parte del mondo. Si reca così sulle Alpi, dove ha sede la Tana delle Tigri, e lì trascorre i successivi dieci anni, sottoponendosi ad allenamenti durissimi.
Tiger Mask W (タイガーマスクWTaigā Masuku Daburu?) è una serie televisivaanime basata sul mangaL’Uomo Tigre di Ikki Kajiwara e Naoki Tsuji, prodotta da Toei Animation e diretta da Toshiaki Komura. È stata prodotta in 38 episodi, trasmessi per la prima volta dalla TV Asahi a partire dal 1º ottobre 2016, 47º anniversario della prima del prequel.[1] Rientra nelle iniziative per festeggiare i sessant’anni di attività della casa produttrice. La New Japan Pro-Wrestling ha partecipato attivamente al progetto e al suo interno ci sono diversi camei di atleti della federazione in versione anime La nuova storia inizia verso la fine del 2016, quarantacinque anni dopo la fuga di Naoto Date la notte del 3 settembre 1971[3], e finisce nell’estate del 2017. Il Giappone è ora un moderno paese sviluppato e la vecchia Japan Pro-Wrestling Association dei tempi di gloria non esiste più.Racconta le vicende di Naoto Azuma, un giovane orfano che, tre anni prima, nel 2013, era unito a Takuma Fujii dalla passione per il puroresu. Per questo frequentavano entrambi la piccola palestra Zipangu Pro-Wrestling gestita da Daisuke Fujii, il padre del secondo. Tuttavia, le loro vite vengono drammaticamente sconvolte un giorno di fine marzo[4] in cui, durante un match organizzato dalla GWM (Global Wrestling Monopoly), una potente federazione di wrestling americana, il malvagio Yellow Devil sconfigge senza pietà Daisuke, lasciandolo invalido e condannando così la Zipangu alla rovina.
Blue Noah – Mare spaziale (宇宙空母ブルーノアUchū Kūbo Burū Noa?) è un anime televisivo prodotto dalla Office Academy nel 1979, e trasmesso in Italia nel 1980
La trama di questo anime è ambientata nella seconda metà del XXI secolo. L’umanità è tranquilla, libera da guerre, e la vita di ogni individuo si svolge nella serenità più assoluta. Ad un tratto tutto però viene sconvolto. Nell’anno 2052 la Terra è invasa dagli alieni del pianeta Gotham, giunti nel sistema solare a bordo di un enorme satellite che accoglie 200 milioni di persone. Grazie ad uno speciale dispositivo, il satellite artificiale inizia a ruotare attorno alla Terra, sbilanciandone l’asse di rotazione e provocando numerose catastrofi naturali, aggravando ulteriormente la situazione a seguito degli attacchi alieni. Durante uno di questi, Makoto Kusaka, il protagonista, perde il padre, Kenshiro Kusaka — esimio scienziato — che però prima di morire gli consegna un ciondolo e un messaggio da tenere a mente: Blu Noah.
La trama segue le avventure del giovane e sfortunato Nobita Nobi, il quale, con l’aiuto di un gatto robot di nome Doraemon, cerca di cambiare il suo futuro e diventare una persona migliore. Dal manga sono state tratte tre serie televisiveanime: la prima, prodotta da Nippon TV Movie e composta da 52 episodi, è stata trasmessa su Nippon Television dal 1º aprile al 30 settembre 1973; la seconda, a cura di Shin-Ei Animation, è stata trasmessa dal 2 aprile 1979 al 18 marzo 2005 su TV Asahi e comprende 1.709 episodi; la terza, sempre prodotta da Shin-Ei Animation, viene trasmessa su TV Asahi dal 15 aprile 2005 e comprende più di 600 episodi. L’opera è stata inoltre trasposta in altri media come lungometraggi animati e videogiochi.
Ken il guerriero (北斗の拳 Hokuto no Ken?) è un manga scritto da Buronson e disegnato da Tetsuo Hara. È stato serializzato in Giappone sulla rivista Weekly Shōnen Jump dalla casa editrice Shūeisha in 245 capitoli pubblicati dal 1983 al 1988 e poi raccolti in 27 volumi tankōbon.
Ambientata su una Terra post-apocalittica dopo una guerra nucleare, la storia è incentrata su un guerriero di nome Kenshiro, il successore di un’antica arte marziale assassina chiamata Sacra Scuola di Hokuto, che gli dà la capacità di uccidere i suoi avversari colpendo i loro punti vitali segreti e provocandone la morte per esplosione interna. Kenshiro dedica la sua vita alla lotta contro i vari predoni, le bande armate, e i signori della guerra che minacciano la vita degli indifesi e il suo percorso lo porta ad affrontare numerosi artisti marziali rivali.
Ken il guerriero è stato adattato in due serie televisive anime composte da un totale di 152 episodi, prodotte da Toei Animation e trasmesse su Fuji Television dal 1984 al 1988.
A grande richiesta, sia nei commenti che via email, vi ho caricato gli episodi da 133 a 152.
Made in Abyss (メイドインアビス Meido in Abisu?, lett. “Creato nell’Abisso”) è un manga scritto e disegnato da Akihito Tsukushi, pubblicato online sul sito Manga Life Win di Takeshobo dal 20 ottobre 2012. L’edizione italiana viene pubblicata da J-Pop dal 14 marzo 2018.
Un adattamento anime, prodotto da Kinema Citrus e comprendente due stagioni televisive e un lungometraggio, è stato trasmesso in Giappone dal 7 luglio 2017 al 28 settembre 2022. In Italia l’anime viene pubblicato da Dynit, sia in versione sottotitolata che doppiata.
Riko, una ragazzina di dodici anni, vive all’orfanotrofio Belchero nella città di Orth. La città si affaccia su un’enorme voragine nel terreno denominata Abisso, dal diametro di 1000 metri e dalla profondità sconosciuta. Questa voragine è una fonte di magici cimeli che vengono raccolti per essere rivenduti in superficie, ed è meta di viaggio per molti esploratori da ogni parte del mondo. Tuttavia, solo pochissimi esploratori esperti, chiamati fischietti bianchi, sono tornati in superficie dagli strati più bassi mentre tutti gli altri sono rimasti in profondità o sono deceduti per causa della maledizione.
Ogni strato di profondità presenta delle caratteristiche differenti a partire dalla vegetazione e dalla fauna che lo popola, per finire ai sintomi di risalita che si fanno più gravi man mano che ci si discende. Un giorno Riko, mentre è in giro nel primo strato dell’Abisso alla ricerca di cimeli viene attaccata da un mostro e Reg, uno strano bambino robotico, la salva scacciando il mostro con un cimelio. Riko, assieme ai suoi amici, elabora uno stratagemma per far adottare anche Reg dall’orfanotrofio Belchero.
Giorni dopo, Riko entra in possesso di un messaggio proveniente dalle profondità dell’Abisso con su scritto un richiamo a scendere nella voragine. Riko è convinta che quel messaggio sia stato spedito da sua madre, Lyza, una dei cinque fischietti bianchi, anche lei un’esploratrice ormai scomparsa da anni, e decide di partire. Anche Reg si decide a partire per aiutare Riko nel suo viaggio e per scoprire le sue vere origini. I due bambini partono di nascosto, aiutati dai loro amici e intraprendono un viaggio con la consapevolezza di non poter più tornare in superficie. Durante il viaggio capirà che l’abisso è tanto speciale quanto pericoloso, soprattutto per la maledizione e le creature che vivono nei vari strati.
Il film Dawn of the Deep Soul si colloca cronologicamente tra la prima e la seconda stagione
Devilman (デビルマン, Debiruman?) è un celebre manga di Go Nagai, poi trasposto anche in diversi anime. E’considerato uno dei pilastri della storia dei manga.
La serie tv di Devilman racconta la storia di un giovane demone spedito sulla terra per sconvolgere il genere umano e far trionfare il regno delle tenebre. Per realizzare il suo proposito Devilman si impossessa del corpo di un ragazzo, Akira Fudo, ucciso insieme a suo padre dallo stesso Devilman, mentre i due si trovavano in montagna durante un’escursione. Tornato a casa nelle sembianze di Akira, Devilman viene adottato dai Makimura, amici dei suoi genitori, e si innamora della loro figlia, la giovane e carina Miki. L’amore verso una fanciulla umana rappresenta un torto che il regno dei demoni, che aveva spedito Devilman sulla terra per annientare il genere umano, non può tollerare. Inizia così una terribile guerra tra Devilman e i suoi ex-alleati.
Attenzione: se avete già scaricato cancellate i file .rar e scaricate questi dezippati
In una sala cinematografica si proietta un cinegiornale su un esploratore, Charles Muntz, che è tornato dall’America del Sud con lo scheletro di un uccello che la scienza ufficiale qualifica come falso. Muntz riparte per dimostrare la sua onestà. Un bambino occhialuto, Carl, è in sala. Muntz è il suo eroe. Incontrerà una bambina, Ellie, che ha la sua stessa passione. I due cresceranno insieme e si sposeranno. Un giorno però Carl si ritrova vedovo con la sua villetta circondata da un cantiere e con il sogno che i contrattempi della vita non hanno mai permesso a lui ed Ellie di realizzare: una casa in prossimità delle cascate citate da Muntz come luogo della sua scoperta. Un giorno un Giovane Esploratore bussa alla sua porta. Sarà con lui che Carl, senza volerlo, comincerà a realizzare il sogno.
Un film di animazione (targato Disney) ha aperto per la prima volta il Festival di Cannes. Si è trattato di un segnale molto preciso se si considera che la Major americana era assente da 5 anni dalla Croisette (l’ultima volta aveva presentato Ladykillers) e proponeva un film in 3D. La tridimensionalità viene utilizzata in questo film senza le esagerazioni effettistiche che, come sempre,, accompagnano le fasi nodali della storia della settima arte a partire dall’invenzione del sonoro. Il rischio che la sceneggiatura si mettesse al servizio della tecnologia c’era ma è stato brillantemente evitato. Semmai sussiste la possibilità che Up piaccia più agli adulti che ai bambini i quali dovranno attendere l’arrivo del solerte e tondeggiante Giovane Esploratore per avviare il necessario processo di identificazione nell’avventura. Fino ad allora ci viene narrata la tenera e delicata storia di un venditore di palloncini con la passione per l’avventura condivisa da un’amica e poi compagna per la vita. La sequenza in cui si narra il percorso di Carl ed Ellie partendo dall’infanzia sino ad arrivare alla morte di lei è di quelle che si fanno ricordare per la divertita sensibilità con cui è costruita. Le citazioni cinematografiche non mancano (a partire dalla somiglianza del protagonista anziano con Spencer Tracy per finire con il vecchio Muntz che ricorda Vincent Price passando per echi spielberghhiani) ma non hanno la pesante insistenza che si può rinvenire in altri film di animazione. Perché questo è un film leggero. Leggero su temi ponderosi come quello dell’invecchiare da soli, dei sogni non realizzati, della memoria viva di chi ci ha lasciati, del rapporto giovani/anziani. Un film leggero come quei palloni che portano magrittianamente nei cieli un’intera casa liberandola da un mondo incapace di comprendere i sogni.
Nel 1976 la Nippon Animation ha prodotto un’altra serie animata ispirata ai personaggi del romanzo di Collodi, conosciuta in Italia col titolo “Bambino Pinocchio“.
La storia è quella classica del romanzo di Collodi, che narra del burattino di legno reso vivo da una fatina benevola per la gioia del suo “costruttore”. L’eroe principale è un ingenuo e molto fiducioso giocattolo/pupazzo di legno animato dalla magia della Fata: egli ha molte carenze e lacune da dover superare e vincere, prima che gli possa venir permesso di diventar un uomo vero.
La storia inizia quando Geppetto, un anziano falegname che vive da solo, desidera avere un nipotino che possa tenergli compagnia, inizia così a scolpire un ceppo di legno proveniente da un albero magico. La fata dai capelli turchini dona la vita al burattino e promette che se si rivelerà esser una brava persona dimostrando d’aver un buon cuore in futuro potrà anche esser trasformato in un esser umano.
Anna dai capelli rossi (赤毛のアン Akage no An?) è un anime prodotto dalla Nippon Animation in 50 episodi nel 1979 e trasmesso dalla Fuji TV a partire da gennaio 1979. È l’adattamento dell’omonimo romanzoper ragazzi della scrittrice canadese Lucy Maud Montgomery, che ha attinto a piene mani dai ricordi della propria infanzia per la stesura del libro. Fa parte del progetto World Masterpiece Theater della Nippon Animation. La Nippon Animation in occasione del trentennale dell’anime, ha prodotto un prequel dal titolo Sorridi, piccola Anna trasmesso in Giappone da Fuji TV a partire da aprile 2009 e in Italia da ottobre 2010.
Siamo nella seconda metà del XIX secolo. Anna Shirley, una bambina “magra e tutta occhi”,[1] nasce a Bolinghroke nella Nuova Scozia da Walter e Bertha Shirley nel 1886, docenti di liceo.[2] Purtroppo dopo tre mesi entrambi i genitori muoiono di una malattia infettiva, e Anna, non avendo altri parenti, viene affidata alla signora Thomas, una vicina povera e con il marito alcolizzato. La bambina vive con la famiglia Thomas fino all’età di 8 anni, accudendo i figli della signora, fino a che il marito muore travolto da un treno dopo essersi addormentato ubriaco sui binari.[3] A questo punto per Anna non c’è più posto nella famiglia e viene quindi affidata alla signora Hammond, che vive con il marito e i suoi 8 figli (tra cui tre coppie di gemelli) in una misera baracca in riva al fiume. La bambina, esperta di bimbi piccoli, accudisce anche i figli della signora Hammond, fino a che, con la morte del marito avvenuta due anni dopo, viene affidata all’orfanotrofio di Hopetown, dove rimane per cinque mesi…
Galaxy Express 999 (銀河鉄道999 Ginga Tetsudō Surī Nain?) è una serie manga e anime creata da Leiji Matsumoto nel 1977 che si inserisce nello stesso universo narrativo di altre serie dello stesso autore come Capitan Harlock e Queen Emeraldas, con le quali condivide anche alcuni personaggi.Questa serie è tratta dall’opera di Kenji MiyazawaUna notte sul treno della Via Lattea. L’opera è caratterizzata da un forte pessimismoche la distingue anche dalle altre opere. Dalla serie sono stati tratti alcuni lungometraggi cinematografici e altre serie televisive. Vi compaiono personaggi di altri lavori di Matsumoto, tra cui Capitan Harlock, Emeraldas e la nave di Star Blazers e viceversa[senza fonte], creando una continuità nota come “Leijiverse”.[2] Nel 1996, Matsumoto ha iniziato una nuova serie di GE999, ambientata un anno dopo la prima, in cui la Terra viene distrutta e Masai cerca di scoprire l’origine dell'”oscurità” che minaccia la vita di tutto l’universo.
Nell’anno 2021, in un mondo altamente progredito, una rete ferroviaria si estende per tutta la galassia, con treni spaziali che fanno servizio giornaliero. Viene progettata Megalopolis, città modernissima dal clima sempre controllato, dove gli abitanti più ricchi hanno un corpo meccanico che consente loro di vivere fino a duemila anni grazie al ricambio dei pezzi che non funzionano più; i poveri invece non possono permettersi un corpo meccanico e vivono in tuguri ai margini della città. Masai Hoshino (Tetsuro Hoshino) e sua madre, poveri, vengono a sapere tra i primi che esiste un pianeta dove si può ricevere gratuitamente un corpo meccanico. Per andarci devono raggiungere Megalopolis e da lì proseguire il viaggio con il Galaxy Express 999, un treno spaziale. La madre viene presto uccisa in una caccia all’uomo organizzata dagli uomini meccanici, che a Megalopolis si divertono a cacciare gli umani per poi ibernarli come trofei mentre Masai riesce a scappare. Viene salvato da una donna bellissima, Maisha Hikoshino (Maetel), che assomiglia a sua madre morta. Maisha gli offre un biglietto gratuito per un viaggio a bordo del Galaxy Espress 999, destinazione Andromeda, il pianeta degli uomini meccanici, in cambio della sua compagnia durante il viaggio. Masai acconsente.
Heidi (アルプスの少女ハイジArupusu no shōjo Haiji?, lett. “Heidi, la ragazza delle Alpi”), basato sull’omonimo romanzo per ragazzi scritto nel 1880 dall’autrice svizzeraJohanna Spyri, è una serie animata co-prodotta nel 1974 dallo studio di animazione giapponese Zuiyo Eizo (da cui più tardi nacque la Nippon Animation) e dalla tedesca Taurus Film, diretta da Isao Takahata e disegnata da Hayao Miyazaki.La serie di Heidi è considerata precorritrice del filone del World Masterpiece Theater, che inizierà nel successivo anno 1975, poiché ne presenta già le tre caratteristiche fondamentali: essere tratta da un libro occidentale, raccontare la vita quotidiana, e essere prodotta dalla Nippon Animation.
Sulle Alpi svizzere negli anni trenta del XIX secolo, Heidi è rimasta orfana in tenera età e sua zia Dete si è presa cura di lei fino all’età di 5 anni fino a quando trova lavoro a Francoforte non potendosi più occupare della bambina: è quindi costretta ad affidarla all’unico suo parente ancora in vita, il nonno da tutti conosciuto come “il vecchio dell’Alpe”, uomo burbero e misantropo che vive in una casetta di montagna isolato da tutti, nei pressi del paese collinare di Dorfli, presso Maienfeld. Dalla presenza nelle strade del paese della bandiera del distretto svizzero del Rheintal, nello stato cantonale di San Gallo, si presume che il paese del nonno di Heidi si trovi proprio in quel cantone della Confederazione Elvetica.Il vecchio, soldato pensionato, prende in casa la bambina di malavoglia, ma la simpatia e l’innocenza di Heidi hanno subito la meglio della sua ruvida scorza di montanaro.
Candy Candy (キャンディ・キャンディKyandi Kyandi?) è un manga di genere shōjo disegnato da Yumiko Igarashi pubblicato nel 1975, tratto dall’omonimo romanzo scritto da Kyoko Mizuki. Ne venne successivamente tratta una serie televisiva anime prodotta da Toei Animation, trasmessa dal 1980 anche in Italia[1][2], inizialmente con il titolo originale, in seguito con il titolo Dolce Candy.
La storia inizia nei primissimi anni del Novecento, con l’abbandono di due orfanelle, Candy e Annie, presso l’orfanotrofio religioso Casa di Pony, retto da Miss Pony e da Suor Maria. A farle compagnia, l’animale domestico più improbabile, un procione di nome Klin (animaletto che fu aggiunto per accompagnare Candy nella serie televisiva, ritenendola troppo solitaria, era assente nel fumetto originale). Quando Annie verrà adottata dalla ricca famiglia Brighton, Candy resterà all’orfanotrofio sentendosi sola e ferita, fino al giorno in cui, sulla collina dove era solita ritirarsi nei momenti di maggiore tristezza, incontra un giovane dai capelli biondi, vestito con un kiltscozzese, che la consola suonando per lei la cornamusa che porta con sé. Prova di questo incredibile incontro sarà per Candy la spilla a forma di aquila con sopra una lettera “A” che il giovane, da lei soprannominato il Principe della Collina, ha perso danzando. Di lì a poco anche lei sarà quindi adottata da una potente famiglia aristocratica, i Legan. Candy si troverà così in un ambiente del tutto nuovo per lei. I modi sofisticati e le convenzioni della sua nuova famiglia (ma soprattutto dei due viziati figli dei Legan, Iriza e Neal) mal si addicono al carattere spontaneo e vivace della ragazza che viene infine costretta a fare la cameriera e a dormire nelle stalle
Tokyo, Lupin III è uno studente delle medie che si diverte come meglio può. Una sera decide di seguire il compagno di classe pistolero Daisuke Jigen ad un night club, dove si ritroveranno a dover salvare Yoko, la sensuale cantante del locale da un clan della yakuza. Dopo questa avventura, il giovane ladro cercherà in ogni modo di coinvolgere il suo nuovo amico in molte altre situazioni pericolose, spesso contro la sua volontà. Nel corso degli episodi ci saranno anche confronti con gli altri membri della famiglia Lupin, tra cui il padre Lupin II e il nonno Arsenio Lupin.
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