Category: C


Risultato immagini per Dear America - Lettere dal Vietnam

Un film di Bill Couturié. Titolo originale Dear AmericaDocumentariodurata 87 min. – USA 1987.

Sulle immagini angoscianti della “sporca guerra”, si sovrappone la voce che legge le lettere dei soldati in Vietnam, tra il 1965 e il ’68. Il materiale di repertorio dell’emittente televisiva americana NBC fornisce una testimonianza vera e toccante delle sofferenze, delle inquietudini, delle prove tremende cui furono sottoposti i ragazzi inviati a combattere una guerra che spesso non capivano, con la paura di morire. Colonna sonora con contributi di Bob Dylan, Rolling Stones, Springsteen e musiche rock.

Regia di Ben Cresciman. Un film con Evan JonesSara Malakul LaneSarah HaganBarbara CramptonWilliam NicolCast completo Genere Horror – USA2015durata 90 minuti.

Janie sta solo cercando di guarire. Mentre sta recuperando il suo equilibrio dopo un violento crollo psicotico, è sottoposta ogni giorno a un bizzarro regime di salute olistica e di benessere, progettato e applicato dalla sua custode. Ma quando sviluppa un’ossessione per uno sconosciuto, i demoni sepolti di Janie cominciano a tornare in superficie.

Locandina Parole sante

Un film di Ascanio CelestiniDocumentariodurata 75 min. – Italia 2007. – Fandango uscita venerdì 1 febbraio 2008.

Parole sante è il secondo documentario di Ascanio Celestini che torna a parlare di lavoro e sfruttamento dopo Senza paura che si occupava della vicenda di sei lavoratori notturni. Il noto drammaturgo ha incontrato un gruppo di precari che hanno lavorato in questi anni nel più grande call center italiano. Migliaia di persone sono passate per l’Atesia con sede a Cinecittà in un’anonima palazzina che solo all’apparenza sembra un condominio qualunque. Numeri da capogiro: trecentomila telefonate al giorno, quattromila impiegati.
La storia prende vita attraverso le loro interviste e le loro parole. Per quanto Celestini voglia trovare delle risposte, il filmato solleva domande scomode su questa realtà poco approfondita ma, più in generale, ricostruisce le forme di organizzazione e lotta passando dai sindacati per arrivare ai partiti e allo Stato. In modo chiaro e diretto, viene cancellata l’idea che la flessibilità possa essere uno strumento per calare la disoccupazione. Rimane, però, la confusione su cosa sia un lavoratore precario. Sono persone che scelgono la flessibilità per sentirsi più libere oppure sono subordinati a cui le aziende fanno un contratto a progetto per risparmiare? Difficile trovare una collocazione per loro visto che il mercato del lavoro cambia di giorno in giorno.
Il documentario si preoccupa non solo di fornire stime precise su un fenomeno sempre più preoccupante ma sottolinea anche il forte disagio emotivo vissuto da molti ragazzi che, spesso, accettano un lavoro pagato cinquecentocinquanta euro. Fugge l’inchiesta esattamente come si allontana dalla trappola di cadere nella distinzione tra politica e anti-politica. Il cinema e teatro sono politici nel loro stesso essere in quanto parlano di cose che accadono alle persone.

Regia di Anton Corbijn. Un film Da vedere 2007 con Sam RileySamantha MortonAlexandra Maria LaraJoe AndersonJames Anthony PearsonCast completo Genere Biografico – USA2007durata 122 minuti. Uscita cinema venerdì 24 ottobre 2008 distribuito da Metacinema. – MYmoro 3,50 su 49 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Scritto con Matt Greenhag da Deborah, vedova del cantante Ian Curtis, leader dei Joy Division che si suicidò a 23 anni nel 1980 al culmine del successo, è l’esordio nel cinema di Corbijn, autore di alcuni tra i più innovativi viedoclip nella storia del rock. Al neoregista interessa il vissuto quotidiano del personaggio, non il suo mito. Filmato in un bianconero che sembra impregnato della grigia fuliggine di Manchester, patria di Curtis, ha come modello stilistico le atmosfere del free cinema britannico (Karel Reisz, il primo Ken Loach): inquadrature lunghe e composte, montaggio invisibile, esecuzioni musicali della band viste frontalmente, efficace scelta e direzione degli interpreti, tra cui S. Riley che sa tenere in equilibrio la vulnerabilità e la volubilità di Curtis, ma sono ammirevoli anche S. Morton (la moglie) e A.M. Lara (l’amante). Nella colonna musicale anche David Bowie, Kraftwerk e Iggy Pop. Presentato alla Quinzaine di Cannes 2007.

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Un film di André Cayatte. Con Mireille DarcAnnie GirardotAndré FalconBernard Frisson. continua» Titolo originale Il n’y a pas de fumée sans feuDrammaticodurata 120 min. – Francia 1972.

Un onesto giovane medico si presenta candidato per la carica di sindaco in un paese della provincia francese. I corrotti lo distruggeranno.

6/10

Regia di Alessandro Comodin. Un film Da vedere 2011 con Giacomo ZulianStefania ComodinBarbara Colombo. Genere Drammatico – ItaliaFranciaBelgio2011durata 78 minuti. Uscita cinema venerdì 20 luglio 2012 distribuito da Tucker Film. – MYmonetro 3,52 su 18 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Opera prima notevole di Comodin che con João Nicolau ne ha curato regia, sceneggiatura, montaggio e, con Tristan Bordman e Jean-Jacques Quinet, la fotografia. Ambientata nell’estate e in campagna lungo il fiume Tagliamento, è la storia degli adolescenti Giacomo, sordo con apparecchio acustico, e Stefania che, giocando tra innocenza e malizia, si attraggono e si respingono. Difficile distinguere tra documentario e finzione, in bilico continuo tra il timore delle parole e una tensione a fior di pelle. L’autore suggerisce quietamente che anche l’erotismo può essere una messa in scena, una recita, una strategia, come se tenesse conto della lezione dettata dal cinema di Rohmer, concisamente analitica. Distribuisce Tucker.

3,52/5
Poster Pecore in erba  n. 0

Regia di Alberto Caviglia. Un film con Davide GiordanoAnna FerruzzoOmero AntonuttiBianca NappiMimosa CampironiCast completo Genere Commedia – Italia2015durata 85 minuti. Uscita cinema giovedì 1 ottobre 2015 distribuito da Bolero Film. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 2,57 su 11 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Nel luglio 2006 Leonardo Zuliani scompare e l’intero universo mediatico si occupa della notizia di un avvenimento che priva il mondo di un fondamentale attivista per i diritti civili. Fin dalla più tenera infanzia infatti Leonardo ha sentito in sé una spinta ad impegnarsi affinché qualsiasi forma di antisemitismo potesse esprimersi liberamente senza alcuna interdizione. Non è stata un’impresa sempre facile.
Alberto Caviglia, al suo esordio nella direzione di un lungometraggio, decide di adottare la forma narrativa del paradosso applicata a un genere poco praticato in Italia: il mockumentary. Il falso documentario che mescola elementi di totale finzione con testimonial che tutti conoscono, consente di sviluppare una tesi con la complicità dello spettatore che decide di stare al gioco divertendosi nello scoprire quali e quanti personaggi a lui noti si sono resi disponibili. L’elenco in questo caso è decisamente lungo perché si va da Fazio a Freccero, da Mentana a De Bortoli, da Elio a Sgarbi. Come si può evincere da questo parziale elenco Caviglia è stato in grado di raccogliere l’adesione di personalità anche ideologicamente molto distanti tra di loro. Il fine era quello di mettere in luce una stortura ideologica, ribaltando l’assunto come ha fatto in passato la letteratura con dei classici rimasti nella storia. Basti pensare, a titolo di esempio, a Jonathan Swift e al suo Una modesta proposta: per impedire che i bambini irlandesi siano a carico dei loro genitori o del loro Paese e per renderli utili alla comunità in cui l’autore de I viaggi di Gulliver proponeva di ingrassare a dovere i bambini poveri per poi venderli al mercato una volta compiuto un anno di vita quale cibo per i ricchi, combattendo così al contempo la sovrappopolazione e la futura disoccupazione.

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Un film di Alan Clarke. Con Ray WinstoneMick FordJulian FirthJohn BlundellPhil Daniels Drammaticodurata 98 min. – Gran Bretagna 1979

Carlin viene trasferito in un nuovo, duro riformatorio per aver aggredito una guardia. All’inizio mantiene un profilo basso, ma presto diventa il boss dei giovani che devono scontare la pena nell’istituto.Alan Clarke raffigura la brutalità della vita all’interno di un riformatorio britannico alla fine degli anni Settanta. E lo fa con grande forza. Un pugno nello stomaco ben assestato, un atto d’accuso diretto ed efficace nei confronti di un sistema in cui non si scorge nessun tentativo di riabilitazione, che anzi produce il più delle volte effetti contrari facendo diventare veri criminali giovani colpevoli di piccoli reati. Violenza, strupro, suicidio, sopraffazione, umiliazione, razzismo.

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MadeinBritain.jpg

Made in Britain is a 1982 British television play written by David Leland, and directed by Alan Clarke, about a 16-year-old racist skinhead named Trevor (played by Tim Roth), and his constant confrontations with authority figures. It was originally broadcast on ITV on 10 July 1983 as fourth in an untitled series of works by Leland (including Birth of a Nation), loosely based around the British educational system, which subsequently acquired the overall title of Tales Out of School. As with many Alan Clarke works, the director attempts to depict English working-class life realistically, without moralising or complex plots. The play features strong language, violence, racism and an anti-establishment feeling. Cinematographer Chris Menges‘s use of the Steadicam contributed to the fluid and gritty atmosphere of the play.

The play begins with a defiant Trevor being tried in court charged with throwing a brick through the window of a Pakistani man, Mr. Shahnawaz. He has also been charged with shoplifting from Harrods. Trevor’s social worker, Harry Parker (Eric Richard) takes him to Hooper Street Residential Assessment Centre, where his punishment will be determined.[1] The centre’s deputy superintendent, Peter Clive (Bill Stewart), admits Trevor, and he’s allocated a room with Errol (Terry Richards).

The next day, Trevor leaves the assessment centre, to look for jobs. Trevor, accompanied by Errol, breaks into a car and drives to the job centre. Near the job centre, he buys Evo-Stik for huffing,[2][3] and immediately enters the job centre. Trevor barges past the queue, demanding a job from the attendant. When asked to wait, he storms out, and hurls a brick through the window. He makes his escape, and walks with Errol to an abandoned swimming pool where he has hidden some tools. Trevor pockets the tools, and hands Errol a bunch of keys, instructing him to get it into the centre, and hide it.[3] He then breaks into another car, and takes it and drives away.[2] He orders Errol to get out, saying he is visiting some mates.

Locandina Notturno indiano

Un film di Alain Corneau. Con Clémentine CélariéJean-Hugues AngladeOtto TausigIftekhar, T. P. Jain, Dipti Dave, Ratna Bhooshan, Tinku Parma, Vijay Kashyap. continua» Titolo originale Nocturne IndienDrammaticodurata 110 min. – Francia 1989

Tratto dal romanzo di Tabucchi, questo film di grande suggestione è ambientato in India. Qui si reca uno studioso che vuole ritrovare un amico misteriosamente scomparso. Girerà molte città, tra cui Bombay, fino a scoprire che il mistero forse non esiste come non esiste molto spesso ciò che noi crediamo di inseguire nella vita. Un film che rimane nella memoria, bravo Anglade che ricordavamo in Betty Blue.

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Un film di Aglauco Casadio. Con Rosanna SchiaffinoMarcello MastroianniNino VingelliSilvio BagoliniFelice Minotti. continua» CommediaRatings: Kids+13, b/n durata 90 min. – Italia 1958.

Un venditore ambulante dalla fantasia fin troppo sbrigliata racconta ad alcuni amici, per divertirsi, che nella capitale si vendono pezzi di cielo. Riceve così dagli stessi una certa quantità di denaro che dovrà adoperare per acquistarne un ettaro. I suoi futuri possessori tentano di suicidarsi per goderselo il più presto possibile, senza riuscirci; lo scherzo, subito chiarito, viene perdonato, e tutto torna come prima.

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Risultati immagini per La Pelle CavaniUn film di Liliana Cavani. Con Claudia Cardinale, Marcello Mastroianni, Burt Lancaster, Marta Bifano, Ken Marshall. Drammatico, durata 133′ min. – Italia 1981. – VM 14 MYMONETRO La pelle * * * - - valutazione media: 3,00 su 12 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Napoli 1943-44. Mafioso locale tratta lo scambio di prigionieri tedeschi con il generale Clark. Sullo sfondo di una Napoli distrutta e corrotta si aggiunge una violenta eruzione del Vesuvio. Dal romanzo (1946) di Curzio Malaparte. Un presepe sconsacrato, sanguinoso e iperrealista del costo di 3 miliardi. Con strizzate d’occhio al peggior cinema americano del genere e scivolate nel teatro napoletano, è un concentrato di orrori e violenze. Macelleria ad alto livello, per quanto riguarda gli effetti speciali. Attori stonati. 2 musicisti (Lalo Schifrin, Roberto De Simone) sprecati. In alcuni momenti truci la pietas si sente. Bravo Giuffré. View full article »