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Un film di Roger Corman. Con Vincent PriceMark DamonMyrna Fahey Titolo originale The Fall of the House of UsherHorrorb/n durata 85 min. – USA 1960.

Il film narra la tragica fine della dinastia degli Usher, destinata a estinguersi per una secolare maledizione.

House of Usher (1960) on IMDb
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Un film di Dan Curtis. Con Joan Bennett, Jonathan Frid, Grayson Hall, Thayer David Titolo originale House of Dark Shadows. Horror, durata 90 min. – USA 1970. MYMONETRO La casa dei vampiri * * - - - valutazione media: 2,00 su 1 recensione.

Un uomo sconosciuto si presenta alla ricca dimora della famiglia Collins e sostiene di essere Barnabas, un lontano parente. Effettivamente assomiglia molto al ritratto di un antenato dei Collins, ma da quando si stabilisce nella villa iniziano misteriosi delitti.

House of Dark Shadows (1970) on IMDb

Regia di Joel Coen. Un film Da vedere 2001 con Billy Bob ThorntonFrances McDormandJames GandolfiniMichael BadaluccoKatherine BorowitzCast completo Titolo originale: The man who wasn’t there. Genere Drammatico – USA2001durata 116 minuti. – MYmonetro 4,08 su 10 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

L’uomo che non c’era è Ed Crane (Billy Bob Thornton) aiuto barbiere nel negozio del cognato Frank (Michael Badalucco). La sua vita scorre fin troppo tranquilla, Ed è uno spettatore passivo della sua stessa esistenza, finchè, non decide di fare soldi entrando nel business del lavaggio a secco. Ha bisogno però di un patrimonio iniziale e per procurarselo decide di ricattare Big Dave (James Gandolfini), ricco commerciante della città, minacciandolo di svelare la relazione che questi ha con Doris (Frances McDormand), moglie dello stesso Ed. Ma le cose si mettono subito male, Big viene trovato morto e dell’omicidio verrà accusata Doris. Ed cerca di scagionarla accusandosi dell’assasinio ma non verrà creduto. Ed con il suo ricatto, ha innescato una sorta di effetto domino che si ripercuoterà su tutti i protagonisti di questa intricata vicenda.

The Man Who Wasn't There (2001) on IMDb
Risultati immagini per Spazio 1999 Destinazione Base Lunare AlphaGenere Avventura, Fantascienza Durata Regista Tom Clegg Attori Martin LandauBarbara Bain

Un’astronave del tipo Superswift, capace di viaggiare a velocità superiori a quella della luce, si avvicina alla base lunare Alpha. A bordo ci sono tutti gli amici piú cari del personale della colonia spaziale. La notizia portata dall’equipaggio del Superswift è molto importante: il ritorno sul pianeta terra sarà possibile entro breve tempo. Tutti festeggiano felici ma John Koening vede, invece degli amici terrestri, degli orribili mostri alieni in stato di decomposizione. Tutti lo ritengono impazzito ma forse sta dicendo la verità.

Destination Moonbase-Alpha (1978) on IMDb
Spazio 1999: Attacco alieno: Amazon.it: Martin Landau, Barbara Bain, Barry  Morse, Prentis Hancock, Zienia Merton, Catherine Schell, Sarah Bullen,  Quentin Pierre, Clifton Jones, Anton Phillips, Andy Dempsey, Tony Allyn,  Suzanne Roquette, LoftusGenere Drammatico, Fantascienza Durata Regista Charles Crichton , … Attori Martin LandauBarbara Bain
 
Dopo l’uscita dalla sua orbita, il 13 settembre 1999, la luna con la base Alpha inizia una folle corsa attraverso la profondità dello spazio mentre l’International Lunar Commission discute sul da farsi. Il pianeta Meta potrebbe diventare una seconda patria per i 311 abitanti di Alpha. Ma proprio da Meta vengono lanciati dei Falchi da combattimento in grado di distruggere le Aquile poste alla difesa della base.
Alien Attack (1976) on IMDb

Risultati immagini per Spazio 1999 - Cosmic Princess

Genere:Fantascienza Durata
 
Mentor, di Psycon, vuole le menti degli abitanti della base lunare Alpha per alimentare il suo computer vivente, il quale, per mezzo della trasformazione molecolare, dovrebbe ridare al suo pianeta morente l’antico splendore. Quando la transmuta Maya, sua figlia, capisce l’inganno del padre, aiuta Koenig a fermarlo. Unica superstite di quel mondo condannato, si trasferirà su Alpha. Nel frattempo la Luna si trova in una deformazione spaziale che la proietta a 5 anni luce da Aquila 1, con la quale John e Tony stavano agganciando un relitto alieno. Fortunatamente sul relitto c’è una registrazione del defunto comandante che permette ai due terrestri di calcolare le esatte coordinate del varco spaziale. Sulla Luna, intanto, Maya febbricitante perde il controllo molecolare e mette a rischio l’incolumità della base
Cosmic Princess (1982) on IMDb

Regia di Alan Crosland. Un film Da vedere 1927 con Myrna LoyMay McAvoyAl JolsonWarner OlandEugenie BessererOtto LedererCast completo Titolo originale: The Jazz Singer. Genere Musicale – USA1927durata 90 minuti. Valutazione: 5,00 Stelle, sulla base di 5 recensioni.

Nel 1927 Jack Warner, tycoon dell’omonima major, ebbe un’intuizione semplice e geniale: la parola. La Warner, precedendo le altre grandi case hollywoodiane, aveva messo a punto la tecnica per le registrazioni audio. Mise dunque in produzione un film parlato, anzi, cantato. La sceneggiatura prevedeva per il dialogo i soliti cartelli, ma per le canzoni, una presa diretta. Warner assunse Al Jolson, cantante e divo del musical, quarantaseienne, grandissimo. Jolson aveva rivoluzionato lo spettacolo leggero americano, adattando certe novità (il palcoscenico in verticale, per essere in mezzo al pubblico) a certe regole intoccabili. Per esempio, riprendendo la secolare pratica dei menestrelli, si era dipinto la faccia di scuro. Guanti e polsini candidi, abito e faccia scura: ecco il personaggio leggendario che Jolson portò nel primo film “sonoro” della storia del cinema. Era figlio di un rabbino che lo avrebbe voluto cantore nella sinagoga. Era attaccatissimo a sua madre. Il plot del film era semplicemente la storia di Jolson. Dopo aver registrato la celeberrima canzone Mamy, alla presenza di sua madre, Jolson domandò: “Allora, mamma, ti è piaciuta?”. La macchina registrò e al visionamento la frase di Jolson fece impressione. Il cinema poteva parlare. E parlò. Il cantante di jazz è un film, oggi, quasi intollerabile: sentimentale, melenso, zuccheroso e didascalico. Vale per le canzoni di Jolson. Un ragazzo ebreo destinato dal padre alla sinagoga fugge per cantare in un teatro. Cresce, passa attraverso varie forme di spettacolo, sfonda. Trova anche l’amore, ma la carriera ha la precedenza su tutto e il successo, si sa, è foriero di sacrifici e dolore. Solo la “mamma” è un valore inamovibile. La mamma sempre pronta a piangere durante gli spettacoli del figlio. Al Jolson fu dunque, involontariamente, il fautore della rivoluzione del cinema. Dall’oggi al domani, attori che vivevano di sola presenza, che non sapevano recitare, ebbero la carriera stroncata; John Gilbert, per esempio. Lo stesso Chaplin fu il più accanito oppositore del “parlato” e continuò a fare film muti ancora per una quindicina di anni. In Viale del tramonto Gloria Swanson, nei panni della diva del muto Norma Desmond, dice: “Noi eravamo grandi, è il cinema che è diventato piccolo… ci bastavano gli occhi”. Al Jolson, col suo Il cantante di jazz,soprattutto con la “parola”, entra dunque a buon diritto nella storia. Per finire, una reminiscenza di Jolson perfettamente nel nostro tempo: lo spot pubblicitario della “Tabù”.

The Jazz Singer (1927) on IMDb

Sostituita versione perchè illeggibile

Locandina Orizzonte perduto [1]

Un film di Frank Capra. Con Thomas MitchellEdward Everett HortonJane WyattSam JaffeRonald Colman. continua» Titolo originale Lost HorizonFantasticob/n durata 143 min. – USA 1937MYMONETRO Orizzonte perduto [1] ****- valutazione media: 4,40 su 9 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

In volo verso Shangai per sfuggire ad una rivoluzione, un aereo inverte la rotta e mentre sorvola il Tibet precipita tra le nevi dell’Himalaya. A bordo, insieme a Robert Conway (Ronald Colman), affermato scrittore e diplomatico inglese, e a suo fratello George, ci sono un truffatore ricercato dalla polizia, un timido paleontologo e una ragazza disillusa, minata dalla tubercolosi. Il gruppo viene soccorso dal monaco tibetano Chang e condotto attraverso una lunga marcia per il più impervio dei sentieri, nella misteriosa valle di Shangri-la, resa fertile e rigogliosa da un clima straordinariamente mite. In questo incredibile paradiso terrestre, la gente vive a lungo, serena nel lavoro e nelle gioie della famiglia, senza conoscere rimpianto, odio o gelosia e senza bisogno di leggi. Conway intuisce di esservi stato portato deliberatamente ma ne ignora i motivi, finché il Grande Lama – lo stesso uomo che più di 200 anni prima scoprì la valle e ne educò gli indigeni -, ormai morente, non gli rivela di averlo prescelto come suo successore.
Orizzonte perduto è spesso considerato un film enfatico, lento (non dimentichiamo, tuttavia, le concitate scene iniziali della fuga all’aeroporto, l’arrivo dell’aereo in un villaggio di guerriglieri, e il frenetico montaggio che riassume lo sconcerto del mondo per la scomparsa del diplomatico) e talora lezioso, estraneo alla vena poetica di Frank Capra. Gran parte delle riserve avanzate sul film poggiano sul paragone con le più spontanee e drammaticamente articolate commedie “rooseveltiane” incentrate sul dualismo tra umili e potenti (E’ arrivata la felicità, Mr. Smith va a Washington, Arriva John Doe, La vita è meravigliosa) alle quali è soprattutto legata la fama del grande regista. Privo di un vero protagonista nel quale lo spettatore medio possa riconoscersi ed identificarsi, il racconto si risolverebbe in un pregevole spettacolo per gli occhi ma non regalerebbe emozioni capaci di far volare la fantasia. Nata alla vigilia della seconda guerra mondiale, l’opera trova il vero significato nella sincera ispirazione – qualità che la fa durare e apprezzare nel tempo – che riversa nella descrizione della società utopistica, dove l’innocenza e la pace sono riconquistate, un monito contro ogni rigurgito nazionalistico ed ogni tentazione all’irrazionale. Sotto il profilo dei contenuti, Orizzonte perduto è necessariamente un affresco corale che deve sacrificare i personaggi e meccanismi dell’avventura (tematicamente il film è una rilettura del filone sulle civiltà superiori scomparse o nascoste al mondo caotico ed egoista) per parlare al cuore della gente.Candidato a 7 premi Oscar, il film ne ottenne due: il primo per la direzione artistica di Stephen Goosson e il secondo per il montaggio di Gene Havlick e Gene Milford. L’attore H.B. Warner (Chang) fu segnalato come migliore interprete non protagonista, ma il ritratto più memorabile è quello di Sam Jaffe nella breve e suggestiva apparizione del Grande Lama (“Padre Perrault” nell’edizione italiana). Stando agli aneddoti che si tramandano sul film, Frank Capra scoprì il romanzo di Hilton durante una sosta alla Union Station di Los Angeles e riuscì ad acquistarne i diritti per la riduzione cinematografica anticipando il regista King Vidor. Il set utilizzato per la sequenza dell’aereo immerso nella neve fu ricavato da un magazzino per merci surgelate, mantenuto a bassa temperatura così da ottenere una più realistica recitazione da parte degli attori. Nell’anteprima proiettata in una sala di Santa Barbara, il film iniziava con Ronald Colman che, recuperata la memoria, introduceva il racconto dello straordinario viaggio a Shangri-la.

Lost Horizon (1937) on IMDb
Il grande dittatore - Film (1940) - MYmovies.it

Un film di Charles Chaplin. Con Jack Oakie, Charles Chaplin, Paulette Goddard, Henry Daniell, Reginald Gardiner. Titolo originale The Great Dictator. Commedia, b/n durata 126 min. – USA 1940.MYMONETRO Il grande dittatore * * * * - valutazione media: 4,40 su 33 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Un piccolo barbiere ebreo di una cittadina tedesca somiglia moltissimo al dittatore che ha dato il via ad una campagna razzista. Al pover’uomo ne capitano di tutti i colori, ma sfruttando la somiglianza si toglie anche qualche soddisfazione.Film scopertamente politico ed estremamente discusso. Chaplin volle strafare e il messaggio che dettò risultò magniloquente e retorico. Naturalmente il film funziona, ma soprattutto come storia comica. Chaplin parlava per la prima volta in un film, e usò questa possibilità al meglio (imitò perfettamente la voce di Hitler, per esempio). Per molti versi il film rimane legato ai concetti arcaici del muto (un certo uso della musica, molte gags tradizionali) che solo la grande personalità di Chaplin rende attendibili. Con tutto ciò, si tratta indubbiamente di uno dei grandi film della storia del cinema. Jack Oakie fa una divertente caricatura di Mussolini.

 Il grande dittatore
(1940) on IMDb



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Un film di Victor Fleming, George Cukor, Sam Wood. Con Clark Gable, Vivien Leigh, Leslie Howard, Hattie McDaniel, Olivia De Havilland. Titolo originale Gone with the Wind. Drammatico, durata 222′ min. – USA 1939. MYMONETRO Via col vento * * * * - valutazione media: 4,46 su 83 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Un’egocentrica fanciulla del Sud sopravvive alla guerra di Secessione e a due mariti, ma perde il solo uomo di cui era innamorata. Deve rimandare al domani il proposito di riconquistarlo. Il film-fiume più famoso della storia del cinema, campione assoluto d’incassi in dollari fino agli anni ’70 (ma rimesso poi al 1° posto della classifica per numero di spettatori paganti), girato in Technicolor, melodramma e affresco insieme, firmato da Fleming ma diretto anche dallo scenografo Cameron Menzies con contributi di George Cukor e Sam Wood. Il suo vero autore è il produttore David O. Selznick.Tratto dal best-long-seller (1936) di Margaret Mitchell (più di 60 milioni di copie vendute), ebbe 8 Oscar: film, regia, sceneggiatura (Sidney Howard, postumo, e altri), fotografia (Ernest Haller, Ray Rennahan), attrice protagonista (Leigh), attrice non protagonista (McDaniel, 1° a un’attrice nera), montaggio (Hal G. Kern, James E. Newcom) più un premio speciale a Cameron Menzies. È forse il film che ha dato origine al più alto numero di libri sulla sua lavorazione. Si calcola che sia stato visto almeno una volta dal 90% dei nordamericani. Distribuito in Italia nel 1949, classificato E(scluso) dal Centro Cattolico Cinematografico che modificò il giudizio nel 1953 in Ar (adulti con riserva) e nel 1963 in A(dulti). Ridistribuito nel 1976 con un nuovo doppiaggio. Nei primi anni ’70 ne fu fatta una versione teatrale con musiche di Harold Rome e all’inizio dei ’90 la miniserie TV Scarlett.

Gone with the Wind (1939) on IMDb
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Fargo è una serie televisiva statunitense trasmessa dal 15 aprile 2014 dalla rete via cavo FX.
La serie antologica, pensata per narrare una storia diversa in ogni stagione, trae ispirazione dal film del 1996 Fargo, dei fratelli Coen, i quali figurano tra i produttori esecutivi.
Ai Premi Emmy 2014 la prima stagione è stata giudicata miglior miniserie televisiva; vincendo anche il premio alla miglior regia e al miglior casting per un film, miniserie o speciale drammatico; anche ai Golden Globe 2015 è stata premiata come miglior miniserie e Billy Bob Thornton è stato riconosciuto miglior attore protagonista in una miniserie o film per la televisione.
La prima stagione di Fargo segue le vicende avvenute nel 2006 in Minnesota, tra le cittadine di Bemidji e Duluth. Le città del nord degli Stati Uniti sono segnate dall’arrivo del violento delinquente Lorne Malvo, il quale, durante un casuale incontro a Bemidji, trascina in un piano criminale un sempliciotto assicuratore senza successo, Lester Nygaard. A seguire le tracce delle loro malefatte è la giovane e intraprendente agente di polizia Molly Solverso

 Fargo
(2014) on IMDb
Poster Fargo

Un film di Joel Coen, Ethan Coen. Con William H. Macy, Steve Buscemi, Frances McDormand, Peter Stormare, Kristin Rudrüd. Drammatico, durata 98 min. – USA 1996. MYMONETRO Fargo * * * 1/2 - valutazione media: 3,74 su 63 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Nel Minnesota un venditore d’auto fa rapire sua moglie da due balordi per chiedere un milione di dollari di riscatto al ricco suocero, ma tutto va storto e finisce in un massacro. “Tutto questo per un po’ di soldi, dov’è la logica?” si domanda alla fine la poliziotta che è la chiave del film, e la sua novità: non s’era mai vista una donna incinta di sette mesi svolgere un’inchiesta criminale. Uno dei migliori film dei fratelli Coen (scrivono i film insieme, Joel dirige, Ethan produce), più misurato e realistico, il più classico almeno nella forma, pur essendo impregnato di quell’umorismo macabro che è il loro marchio di fabbrica. Ha il merito di restituire alla violenza criminale tutto il suo peso di orrenda imbecillità e a chi indaga nel nome della legge la normale dignità di chi cerca almeno di fare il proprio dovere. A uno studioso che andava raccogliendo vecchie favole popolari, una vecchia siciliana disse: “Il racconto niente è, tutto sta come si porta”. I fratelli Coen lo portano bene. Premio della regia a Cannes e Oscar a F. McDormand.
 Fargo
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Un film di Frank Capra. Con Gloria Grahame, Thomas Mitchell, Lionel Barrymore, James Stewart, Henry Travers. Titolo originale It’s a Wonderful Life. Fantastico, b/n durata 129′ min. – USA 1946. MYMONETRO La vita è meravigliosa * * * * 1/2 valutazione media: 4,65 su 54 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

A Bedford Fall il brav’uomo George Bailey, onesto e sfortunato, vuol togliersi la vita. Gli appare, nelle vesti di un simpatico vecchietto, il suo angelo custode e gli mostra come sarebbe stato il mondo se non fosse mai nato. È il film di Natale per eccellenza, uno dei capolavori del cinema sentimentale di tutti i tempi. L’americano R. Sklar scrisse che ha 2 registi: Frank Capra e Dio, realizzatore di miracoli nel film, ma anche autore di un film dentro il film. Stewart dà il meglio in un personaggio che passa dall’ottimismo al pessimismo più nero come la commedia passa dal comico all’incubo, dal documentario alla favola.

It's a Wonderful Life (1946) on IMDb
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Un film di Charles Chaplin. Con Sydney Chaplin, Claire Bloom, Buster Keaton, Charles Chaplin, Nigel Bruce.Titolo originale Limelight. Drammatico, Ratings: Kids+16, b/n durata 145 min. – USA1952. MYMONETRO Luci della ribalta * * * * 1/2 valutazione media: 4,62 su 30 recensioni di critica, pubblico e dizionari.


Con Luci della ribalta Chaplin intese narrare una storia individuale, la storia di un declino e di una morte, e forse prefigurava se stesso, o voleva esorcizzare. Aveva sessantatré anni, pensava alla poesia e al sentimento e aveva finalmente accettato la parola nei film. Aveva capito che la parola non sarebbe servita, come nel Grande dittatore, a enunciare i grandi temi: il cinema non aveva necessariamente quel dovere e Chaplin non aveva quella capacità.

 Luci della ribalta
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Il monello (1921) | FilmTV.it

Un film di Charles Chaplin. Con Charles Chaplin, Jackie Coogan, Carl Miller, Edna Purviance, Tom Wilson.Titolo originale The Kid. Comico, Ratings: Kids, b/n durata 83 min. – USA 1921.MYMONETRO Il monello * * * * 1/2 valutazione media: 4,72 su 24 recensioni di critica, pubblico e dizionari.


Una giovane sedotta e abbandonata affida il figlioletto alla pietà altrui. Lo raccoglie Charlot, il vagabondo dal gran cuore che, fra mille sacrifici e astuzie, riesce ad allevare il bambino sottraendolo all’orfanotrofio.
Intanto la madre del piccolo, che ha fatto carriera come cantante, è alla ricerca del figlio e promette un grosso premio a chi glielo riporterà. Il padrone dell’ospizio sottrae il bimbo a Charlot e va a riscuotere la ricompensa lasciando Charlot affranto. Ma il buon vagabondo riuscirà alla fine a ricongiungersi al piccolo e alla madre, che lo hanno fatto ricercare.

 Il monello
(1921) on IMDb

Un film di Charlie Chaplin. Con Charlie Chaplin, Mack Swain, Georgia Hale, Tom Murray. Titolo originale The Gold Rush. Comico, b/n durata 93′ min. – USA 1925. MYMONETRO La febbre dell’oro * * * * 1/2 valutazione media: 4,83 su 24 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Ospite in casa degli amici Douglas Fairbanks e Mary Pickford, Chaplin ebbe modo di assistere alla proiezione di alcune diapositive rimanendo colpito da una in particolare, ritraente un gruppo di cercatori che, nel 1898, all’epoca della corsa all’oro del Klondike (tra il Canada occidentale e l’Alaska), in una lunga fila cercava di scalare la montagna del Chilkoot Pass, porta d’accesso ai giacimenti. Inoltre si entusiasmò alla lettura di un libro sulle vicissitudini di un gruppo di emigranti diretti in California che nel 1845 rimase bloccato tra i ghiacci della Sierra Nevada e che per sopravvivere, in attesa dei soccorsi, si ridusse a cibarsi dei cani, dei finimenti di cuoio del vestiario nonché dei cadaveri dei compagni deceduti.

L’immaginazione di Chaplin si accese della scintilla del genio e fece di questa materia il soggetto per il suo nuovo film, a due soli mesi dalla prima proiezione del precedente La donna di Parigi. Convinto di quanto labile potesse essere il confine tra tragedia e comicità, collocò il personaggio del vagabondo nel rude universo dei cercatori, facendogli condividere tutti i rischi del freddo, dell’inedia, della solitudine, compresi gli agguati di orsi.

The Gold Rush (1925) on IMDb
A-Team - Film (2010) - MYmovies.it

Un film di Joe Carnahan. Con Liam Neeson, Bradley Cooper, Sharlto Copley, Quinton ‘Rampage’ Jackson, Jessica Biel. Titolo originale The A-Team. Azione, Ratings: Kids+13, durata 121 min. – USA 2010. – 20th Century Fox uscita venerdì 18 giugno 2010. MYMONETRO A-Team * * - - - valutazione media: 2,36 su 52 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Messi insieme con sapienza dal colonnello Hannibal Smith sono la squadra più affidabile ed efficiente dell’esercito americano a cui vengono affidate le missioni che paiono irrisolvibili. Un tradimento inaspettato però li trasforma in fuorilegge, costringendoli ad un’evasione e a lottare per dimostrare la propria innocenza in una giungla in cui è impossibile distinguere gli amici dai nemici. Non è una storia dell’A-Team ma la storia di come l’A-Team sia diventato quello che conosciamo.

 A-Team
(2010) on IMDb

Regia di Renato Castellani. Un film con Fosco GiachettiRenato CialenteAssia NorisAntonio CentaEmilio PetacciMario SoldatiCast completo Genere Drammatico – Italia1942durata 94 minuti. – MYmonetro 3,00 su 3 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Da un racconto di Aleksandr Puškin: ufficiale russo sfida a duello un collega che corteggia la donna da lui amata, ma quando il rivale sbaglia volutamente il suo colpo di pistola, rinuncia al proprio; quattro anni dopo si ripresenta al rivale per esigere la continuazione del duello. 1° film di R. Castellani, è considerato uno degli esempi più rappresentativi di quella tendenza “evocativa-calligrafica” che negli anni ’40 cercò di contrapporsi alla sciatta e conformistica mediocrità del cinema italiano di quei fascistici anni come un corrispondente audiovisivo della prosa d’arte in letteratura. Freddo esercizio di stile, ma di buon livello. Fotografia di M. Terzano, scene di G. Medin, costumi di M. De Matteis.

 Un colpo di pistola
(1942) on IMDb

Regia di Renato Castellani. Un film Da vedere 1958 con Anna MagnaniGiulietta MasinaRenato SalvatoriMyriam BruSaro UrzìUmberto SpadaroCast completo Genere Drammatico – Italia1958durata 106 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +16 – MYmonetro 3,26 su 4 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Dal romanzo di Isa Mari Via delle Mantellate . Galleria di donne in un carcere romano: Egle, prostituta incallita; Lina, servetta spaurita accusata ingiustamente di complicità in un furto; una ragazzina già pentita e innamorata di un ragazzo che vede dalla finestra. Egle insegna come farsi furba a Lina che impara anche troppo bene. Sceneggiato con Suso Cecchi D’Amico, è più un film d’attori (anzi di attrici) che d’autore, ma contraddistinto, come quasi sempre in Castellani, da un sapiente ritmo narrativo: una macchina che funziona come un orologio, nonostante l’intelaiatura.

 Nella città l'inferno
(1959) on IMDb
Locandina A tutte le auto della polizia...

Un film di Mario Caiano. Con Gabriele Ferzetti, Enrico Maria Salerno, Antonio Sabato, Luciana Paluzzi. Poliziesco, durata 100′ min. – Italia 1975. MYMONETRO A tutte le auto della polizia… * 1/2 - - - valutazione media: 1,88 su 10 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

La figlia sedicenne di un noto chirurgo romano viene trovata cadavere nel lago di Albano. Dopo aver battuto una falsa pista, la polizia scopre un traffico di minorenni. Poliziottesco all’italiana con qualche ambizione di critica del costume sulla borghesia romana degli anni ’70. Salerno e Ferzetti danno decoro a personaggi scritti con la carta carbone.

...a tutte le auto della polizia... (1975) on IMDb