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Regia di Salvo Cuccia. Un film con Filippo LunaBarbara TabitaPaolo BrigugliaMaziar FirouziOrio ScadutoCast completo Genere Drammatico, – Italia2015durata 93 minuti. Uscita cinema giovedì 23 giugno 2016 distribuito da Abra&Cadabra. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 3,04 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Palermo, 1995. Tra i banchi del mercato, due ragazzi sono colpiti alle spalle da sicari ‘mafiosi’. Uno muore, l’altro sopravvive ma è questione di ore. Un commissario cupo e introverso indaga. A casa lo aspetta la consorte, una donna inconsolabile per il rapimento di un bambino avvenuto due anni prima e per non averne uno suo da stringere. In cortile un collega si accende un’altra sigaretta e rimane in attesa di sapere dove condurlo. Con l’aiuto dei suoi uomini, ferma e preleva un giovane geometra che sospetta prossimo ai ragazzi uccisi. Ma è evidente che il ragazzo non sa nulla. Nondimeno, ostinato a ottenere una confessione, il commissario passa alle maniere forti. La moglie intanto resiste lungo i corridori di una casa ingombrante e ingombrata di ‘buone cose di pessimo gusto’. Sola e fragile è assediata dalle apparizioni del bambino rapito che sogna un cavallo e del fratello pentito che rivela la faccia oscura del cognato. La tensione sale, i nervi cedono e la situazione fuori e dentro casa sfugge di mano.

 Lo scambio
(2015) on IMDb

Regia di Youssef Chahine. Un film Da vedere 1997 con Nour El-SherifLaila ElouiMahmoud Hémeida. Titolo originale: Al Massir. Genere Drammatico – EgittoFrancia1997durata 135 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +16 – MYmonetro 3,00 su 4 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Chahine è considerato uno dei maestri del cinema africano, forse il più “avanzato” dell’intera cultura araba. Ha dovuto superare i settanta per avere un suo film distribuito in Italia e fortuna che aveva vinto un premio speciale a Cannes nel 1996. La storia è importante: nell’Andalusia del XII secolo, in mano agli arabi, a Cordoba, si scontrano i poteri dello sceriffo, degli integralisti e dei vari signorotti. Personaggio decisivo è il filosofo Averroè, che vive sul filo del rasoio e potrebbe finire sul rogo. I suoi allievi copieranno i suoi scritti e li metteranno in salvo. Opera davvero particolare, profonda, universale. “Tutte le volte che taglio una gola so di avvicinarmi al paradiso” dice un fanatico. Chiara affermazione di Chahine contro la tremenda e incomprensibile tragedia dell’integralismo. Ma la sua attenzione è ancora più larga, umana corale e individuale. Alla fine la sua soluzione è squisitamente islamica.

Destiny (1997) on IMDb
Locandina italiana Il gioco di Ripley

Un film di Liliana Cavani. Con John Malkovich, Dougray Scott, Ray Winstone, Chiara Caselli, Lena Headey Titolo originale Ripley’s Game. Thriller, durata 110 min. – Italia, Gran Bretagna 2002. MYMONETRO Il gioco di Ripley * * 1/2 - - valutazione media: 2,55 su 12 recensioni di critica, pubblico e dizionari.


Dal romanzo di Patricia Highsmith. Mr. Ripley è un raffinato quanto crudele trafficante in opere d’arte. Concluso alla sua maniera un affare per lui vantaggioso, si ritira nella sua villa in Veneto con la compagna di una musicista. Qui lo raggiunge il suo ex braccio destro che chiede aiuto per eliminare a Berlino dei potenti rivali slavi. Ripley non vuole entrare in gioco in prima persona ma vuole mettere alla prova l’onestà di fondo di un corniciaio che non lo stima. È sicuro che costui, gravemente ammalato, cederà dinanzi alla prospettiva di forti guadagni e si trasformerà in killer. Liliana Cavani gira un film come qualsiasi altro professionista del genere. Il suo tocco personale non compare mai mentre è evidente il piacere con cui Malkovich delinea un personaggio già portato sullo schermo in precedenza e cerca di distanziarsi il più possibile dall’immagine che ne ha dato di recente il cinema americano. Il film ruota totalmente intorno a lui. Ed è bene che sia così, anche perché l’attore ci aggiunge quel tanto di “hannibalesco” che non guasta.

Ripley's Game (2002) on IMDb
ANNA MAGNANI - MOLTI SOGNI PER LE STRADE - Archivio Anna Magnani

Un film di Mario Camerini. Con Anna Magnani, Massimo Girotti, Checco Rissone, Enrico Glori, Peppino Spadaro.Commedia, Ratings: Kids+13, b/n durata 90 min. – Italia 1948. MYMONETROMolti sogni per le strade * * * - - valutazione media: 3,00 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.


Un disoccupato ruba, per disperazione, la macchina di un industriale. Poi si pente e la riporta in garage. Ma intanto la moglie l’ha denunciato alla polizia. Quando viene a sapere del ravvedimento del consorte, la donna ritira la denuncia. Faranno pace.

 Molti sogni per le strade
(1948) on IMDb
Locandina Volti

Un film di John Cassavetes. Con Seymour CasselGena RowlandsJohn MarleyJohn CassavetesLynn Carlin Titolo originale FacesDrammaticob/n durata 128 min. – USA 1968

Una coppia si rende conto di non riuscire più a comunicare. Lui incontra una sensibile prostituta e lei un giovane gentile e un po’ imbranato. Uno degli esperimenti Cassavetes, macchina da presa a mano e senza controcampi stile che ha fatto scuola. Girato nell’arco di tre anni. Candidature agli Oscar per la sceneggiatura e per i due attori non protagonisti Cassel e Carlin.

Faces (1968) on IMDb
Scanners: Amazon.it: Michael Ironside, Patrick McGoohan, Jennifer ...

Regia di David Cronenberg. Un film Da vedere 1981 con Jennifer O’NeillPatrick McGoohanStephen LackMichael IronsideLawrence DaneCast completo Genere Fantastico – Canada1981durata 102 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: V.M. 14 – MYmonetro 3,17 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Viene scoperta l’esistenza di una banda di scanners (analizzatori, scrutatori), individui il cui quoziente telepatico, indotto con mezzi chimici, può avere effetti devastanti, persino esplosivi. Occorre uno scanner buono per battere il più malvagio dei cattivi. Ossessionato dalla mutazione genetica e dall’idea di contagio, D. Cronenberg ha fatto un lungo, allucinante incubo farmacologico con visi che si gonfiano e si trasformano, teste che esplodono, corpi che bruciano, una scienza estranea e ostile, episodi di guerriglia urbana. Intreccio aggrovigliato e un po’ confuso, ma che forza e che fantasia! Il merito degli effetti speciali è di Dick Smith. Da un sequel di 10 anni dopo, scaturirà una vera serie.

Scanners (1981) on IMDb
Locandina Pranzo alle otto [1]

Un film di George Cukor. Con Edmund LoweLionel BarrymoreLee TracyWallace BeeryJean Harlow. continua» Titolo originale Dinner at EightCommediab/n durata 113 min. – USA 1933.

Un armatore, che la grande crisi ha messo nei guai, cerca di trovare finanziamenti con un grande pranzo elegante da lui stesso organizzato. Alla fine ci riuscirà grazie allo snobismo di un’arricchita.

Dinner at Eight (1933) on IMDb

Regia di Sergio Citti. Un film con Gianni RizzoFranco CittiNinetto DavoliNicoletta MachiavelliChristian AlegnyCast completo Genere Film a episodi – Italia1973durata 93 minuti. – MYmonetro 3,11 su 3 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Sono 4 storie raccontate da Mammone (F. Citti) e Bernardino (Davoli), condannati a morte nella Roma papalina per aver derubato e ferito a morte un mercante. Desunta da Matteo Bandello, la 1ª narra del duca di Ronciglione e di Nicolino che scoprono di essere stati cornificati dai ragazzetti e dal parroco del villaggio. Di derivazione rusticana, la 2ª dice di due pecorai, uno dei quali seduce la moglie dell’altro che si vendica. La 3ª mette in scena un prete gaudente e il suo servo che per avidità l’uccide. La 4ª è presa da un fatto di cronaca: un giovane che ha sedotto una sposata è pugnalato dal marito e dall’amante di lei. L’ultima storia ha un epilogo che illumina a ritroso il senso del film: i quattro finiscono davanti a un padreterno contadino che condanna i primi tre per ipocrisia e assolve il giovane che non sa nascondere il rimpianto per le gioie della vita. Imperniate sul sesso e tutte concluse con la morte, sono storie di una buffoneria cupa e sanguigna di radice contadina, esposte con un linguaggio asciutto e spiccio senza fronzoli né compiacimenti. 2° film di S. Citti, cineasta contadino più che sottoproletario.

 Storie scellerate
(1973) on IMDb
Il ladro (1997) - Film - Movieplayer.it

Regia di Pavel Chukhray. Un film con Vladimir MashkovEkaterina RednikovaMicha Philipchuk. Titolo originale: Vor. Genere Drammatico, – Russia1997durata 97 minuti. Uscita cinema venerdì 3 aprile 1998 distribuito da Istituto Luce. – MYmonetro 3,00 su 4 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Nel 1947 Katya partorisce da sola, per strada, il piccolo Sanya. Sei anni dopo diventa la compagna di Tolyan, ex ufficiale (falso). È con lo sguardo del bambino che si seguono i rapporti della donna con Tolyan, il ladro del titolo, simpatica canaglia, che nel suo immaginario si sovrappone all’immagine mitica del padre mai conosciuto. Quando coincide con quello sguardo Vor convince, ma quando batte l’impervia via della metafora, incespica e si confonde nell’affannosa ricerca di una conclusione. Fa una strana impressione: sembra un film sovietico degli anni ’60 con le cifre ideologiche capovolte, come se la retorica imposta dall’alto dal realismo socialista si fosse ribaltata nell’antiretorica del brutto, sporco e cattivo. Pavel &8 uchraj, autore anche della sceneggiatura, è figlio dell’ucraino Grigorij, regista di La ballata di un soldato (1959).

 Il ladro
(1997) on IMDb
Elliott il drago invisibile: Amazon.it: Cartoni Animati, Cartoni Animati:  Film e TV

Regia di Don Chaffey. Un film con Shelley WintersMickey RooneyRed ButtonsJim DaleHelen ReddySean Marshall. Titolo originale: Pete’s Dragon. Genere Commedia – USA1977durata 134 minuti. Valutazione: 3,00 Stelle, sulla base di 1 recensione.

Bambino fugge dalla casa dei suoi avidi genitori adottivi con un cucciolo di drago invisibile a tutti gli altri che lo protegge dai pericoli. Parafrasi della commedia Harvey in chiave infantile, è uno dei meno felici Disney di tecnica mista, anche per il mediocre livello del disegno. Lontano, comunque, dalla qualità e dal brio di Mary Poppins.

Pete's Dragon (1977) on IMDb
La Casa Sulla Collina Di Paglia by udo kier: Amazon.it: Film e TV

Un film di James Kenelm Clarke. Con Linda Hayden, Udo Kier, Fiona Richmond Titolo originale The House on Straw Hill. Drammatico, durata 80 min. – USA 1976. MYMONETRO La casa sulla collina di Paglia * * - - - valutazione media: 2,00 su 1 recensione.

Simon si è suicidato dopo che l’amico Paul ha ottenuto un grosso successo letterario sfruttando una sua storia. La di lui vedova, Linda, si fa assumere come segretaria da Paul per ucciderlo.

Trauma (1976) on IMDb
La casa dei fantasmi. Restaurato in HD. Collector's Edition con Poster (2  DVD) - DVD - Film di William Castle Fantastico | IBS

Un film di William Castle. Con Vincent Price, Alan Marshall Titolo originale House on Haunted Hill. Horror, b/n durata 75 min. – USA 1958. MYMONETRO La casa dei fantasmi * * -- - valutazione media: 2,40 su 9 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Loren, eccentrico proprietario di un castello isolato, offre una forte somma a chi trascorrerà un’intera notte in casa sua. Accettano due giovani bisognosi di denaro, una anziana giornalista in cerca di notizie e uno psicologo. Sarà una lunga notte di terrore: Loren è un pazzo omicida. All’alba si conteranno i morti.

 La casa dei fantasmi
(1959) on IMDb

Regia di Wes Craven. Un film Da vedere 1991 con Brandon AdamsEverett McGillWendy RovieBill CobbsVing RhamesSean WhalenCast completo Titolo originale: The People Under the Stairs. Genere Fantastico – USA1991durata 102 minuti. – MYmonetro 2,92 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Tredicenne nero, uscito dal ghetto, s’introduce in una casa proibita con due ladri adulti e vi rimane da solo a combattere le forze del male. Thriller orrorifico che comincia nelle false apparenze di un dramma sociale, diventa un racconto di spavento allo stato puro – con in filigrana una dimensione di divertita ironia – ed esplode nel finale in una parabola anticapitalistica. La grande trovata del film, scenografica e narrativa, è la casa: un labirinto di cunicoli, intercapedini, canali di aerazione, scivoli, camini che la attraversano orizzontalmente e perpendicolarmente.

 La casa nera
(1991) on IMDb
Locandina Grazie per la cioccolata

Un film di Claude Chabrol. Con Jacques DutroncIsabelle HuppertAnna MouglalisRodolphe Pauly Titolo originale Merci pour le chocolatDrammaticodurata 110 min. – Francia2000MYMONETRO Grazie per la cioccolata * * * - - valutazione media: 3,38 su 14 recensioni di critica, pubblico e dizionari


André Polonski e Mika Muller si sposano una seconda volta, coniugando, “alchimicamente”, musica e cioccolata. Pianista di fama mondiale lui e direttrice di un’azienda di cioccolato lei, dividono la loro esistenza con Guillaume, figlio nato dalla prima moglie Lisbeth, sorellastra di Mika. Nella loro vita, per una curiosa coincidenza, “rientra” Jeanne Pollet, una giovane pianista ambiziosa. In una strana confessione, Jeanne scopre dalla madre di essere stata scambiata, in clinica, al momento della nascita, e di essere stata, solo per un attimo, “figlia” del pianista Polonski. La curiosità, prima, e la passione, dopo, che accomuna magicamente Jeanne e André, inducono la giovane donna a entrare nella casa e nella “perversione”della famiglia Polonski. Ma il talento di Jeanne e l’armonia tra i due mineranno irrimediabilmente l’onnipotenza di Mika, risvegliandola da un sonno atavico…

Un film talmento freddo e perfetto da dover essere chimicamente ritoccato per scaldarne le copie, parole di Chabrol, che in un’aderenza sorprendente a quella che sembra essere ormai il suo alter ego, Isabelle Huppert, mesce la cioccolata fino a portarla al punto di ebollizione. Punto di non ritorno del suo personaggio, Mika, che come un ragno tesse la tela, lavorando un uncinetto a maglie strette che anestetizza e cattura l’isolamento di una famiglia mai completamente sua. Un esilio nella parte più buia dell’anima e della mente, quella in cui la raffinata intelligenza di Chabrol, ricerca, da sempre, l’archetipo. La parola che diventa comportamento, la notazione grafica del pianista che si fa materia nelle confezioni eleganti della Muller, avvolgendo nel cioccolato la “perversione”.

Nightcap (2000) on IMDb

Un film di Claude Chabrol. Con Donald Sutherland, Donald Pleasence, Stéphane Audran, Laurent Malet. Titolo originale Les Liens de Sang. Drammatico, durata 100 min. – Canada, Francia 1977. -VM 14 – MYMONETRO Rosso nel buio * * 1/2 - - valutazione media: 2,50 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.


Una ragazza scampata alla furia di un pazzo sconosciuto denuncia l’accaduto ad un poliziotto. Poco dopo afferma che l’uomo – che in quell’occasione ha ammazzato sua cugina – è suo fratello, innamorato della defunta. Il giovane viene messo in prigione, ma un particolare porta la polizia su una nuova pista.

 Rosso nel buio
(1978) on IMDb
1855: La prima grande rapina al treno | PENDOLANTE

Regia di Michael Crichton. Un film Da vedere 1978 con Donald SutherlandSean ConneryLesley-Anne Down. Titolo originale: The First Great Train Robbery. Genere Avventura – USA1978durata 108 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 Valutazione: 3,00 Stelle, sulla base di 1 recensione.

Nel 1855, durante la guerra di Crimea, un furbo avventuriero, coadiuvato da una banda, riesce a rubare con astuzia un’ingente quantità di lingotti d’oro di proprietà del governo britannico. È, insieme, un film di genere e un film d’autore, sulla scia della tradizione britannica dei ladri non tanto gentiluomini quanto intelligenti. Un bel ritmo narrativo si coniuga con una gustosa ricostruzione ambientale. In USA s’intitola The Great Train Robbery . Sceneggiato da Michael Crichton e basato su un suo romanzo (1975).

The Great Train Robbery (1978) on IMDb
Locandina Chi lo sa?

Un film di Jacques Rivette. Con Sergio CastellittoJeanne BalibarMarianne BaslerHélène De FougerollesJacques Bonnaffé Titolo originale Va savoirCommediaRatings: Kids+13, durata 154 min. – Francia, Italia, Germania 2001.

Inizia come certi film di Rivette, un po’ noiosetto e troppo precisino, nel racconto. Ma dura solo mezz’ora: poi il film si discosta – poeticamente – dalle vicende raccontate, trova altri punti di vista. Intelligenti, leggeri (nel senso più alto del termine), divertenti. Insomma, nelle due ore successive il film decolla con una progressione centellinata ma inesorabile. Senza rinunciare (anzi) a raccontare le difficoltà dello stare insieme, fra i sessi. Con il regista che si “appropria” della capacità rohmeriana di voler bene ai propri personaggi, e dell’ironia di Resnais … È attraverso queste modalità che l’ex critico cinematografico Jacques Rivette racconta la storia dell’attrice Camille. Che sta insieme al regista teatrale Ugo, recita con lui in Come tu mi vuoi di Pirandello a Parigi, il suo compagno di vita tre anni prima. Anche Ugo è del resto “insidiato” da una bella laureanda che lo sta aiutando a trovare un’opera di Goldoni mai rappresentata … La storia si conclude come una specie di vaudeville, sul palcoscenico del teatro: ci sono tutti i personaggi della storia, ogni cosa trova una sua (convincente, perchè “recitata”) conclusione, con la canzone italiana Senza fine che sparge affetto e ironia a piene mani su storia e spettatori, a rimarcare questo gioco (di coppia, di vita) appunto senza fine …

Who Knows? (2001) on IMDb
Ercole alla conquista di Atlantide - Film (1961) | il Davinotti

Un film di Vittorio Cottafavi. Con Enrico Maria Salerno, Ettore Manni, Ivo Garrani, Mario Petri, Reg Park. Mitologico, durata 114′ min. – Italia, Francia 1961. MYMONETRO Ercole alla conquista di Atlantide * * 1/2 - - valutazione media: 2,50 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Trascinato dall’amico Androclo, re di Tebe, Ercole lascia il Mediterraneo alla ricerca di Atlantide, dove regna la perfida e dispotica Antinea, per trovare conferma di sinistre profezie che minacciano il mondo civile. Con Ercole al centro della terra è il miglior peplum degli anni ’60. Scritto da Sandro Continenza e Duccio Tessari, è lesto nel ritmo, spiritoso e ironico tra le righe, ricco di allusioni antimilitariste e antirazziste (l’iconografia di Atlantide col suo impianto teocratico-scientifico richiama quella del nazismo). Campione solare delle forze della luce, Ercole non può vincere che con il sole, come l’esplosione finale conferma.

Hercules and the Captive Women (1961) on IMDb
Locandina Davide Copperfield

Un film di George Cukor. Con Lionel BarrymoreBasil RathboneRoland YoungFreddie BartholomewMaureen O’Sullivan. continua» DrammaticoRatings: Kids+13, b/n durata 133 min. – USA 1934.

L’infanzia e la giovinezza di Davide Copperfield, l’orfano dal cuore generoso e sensibile protagonista del libro di Charles Dickens. Ritroviamo nella fedele versione di Cukor tutti i celebri personaggi del romanzo vittoriano: il patrigno malvagio Murdstone, la burbera e adorabile Zia Betty, la fragile moglie-bambina di David, Dora, che muore dopo un breve periodo di matrimonio, e Agnese, la fedele amica e innamorata del protagonista, che gli è sempre stata vicina in tutte le traversie fino a quando David non diventa un famoso scrittore e capisce che è lei la vera compagna della sua vita.

David Copperfield (1935) on IMDb
Il seme della follia: Recensione - TheFear.it

Un film di John Carpenter. Con Sam Neill, Charlton Heston, Julie Carmen, Jürgen Prochnow, Hayden Christensen. Titolo originale In the Mouth of Madness. Horror, durata 95′ min. – USA 1994. MYMONETRO Il seme della follia * * * 1/2 - valutazione media: 3,61 su 35 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Alla ricerca di Sutter Cane (Prochnow), scomparso autore di romanzi di spavento (“che vendono più di Stephen King”), il detective Trent (Neill) lo trova nella cittadina di Hobb’s End, assente dalle carte geografiche. Non sa ancora di vivere nell’universo fantastico di Cane. Costruito con un lungo flashback, il più radicale, pessimista e inventivo film di Carpenter è fondato sulla compenetrazione tra realtà e fantasia e diventa un apologo sulla potenza della scrittura.Apocalittico, ma non privo di ambiguità né di ironia, ricco di invenzioni registiche, scenografiche, sonore (colonna musicale curata, come al solito, dal regista), sapiente nel suggerire l’orrore senza mostrarlo, è una metafora allarmante sull’abominio della società dello spettacolo e una riflessione critica sul genere cui appartiene.

 Il seme della follia
(1994) on IMDb