La scuola diretta da Karen e da Martha va incontro al fallimento dopo le calunnie lanciate contro le due insegnanti da una bambina maliziosa. Dopo un po’ di tempo la verità viene a galla, ma per Martha è troppo tardi. 2ª versione del dramma (1934) di Lillian Hellman, più fedele e franca della 1ª (La calunnia, 1935, con Merle Oberon e Miriam Hopkins), ma inerte. La bravura delle 2 protagoniste gira un po’ a vuoto
Carthage, Texas. L’assistente alle pompe funebri Bernie Tiede è uno dei cittadini più apprezzati dalla comunità: sensibile nei confronti della solitudine delle numerose vedove del paese, impegnato nelle attività artistiche locali, conquista persino Marjorie Nugent, la donna più ricca e bisbetica di Carthage. I due si sposano ma la convivenza è un inferno e un giorno Bernie spara a Marjorie, uccidendola sul colpo. Per comprendere Bernie Tiede e provare ad approcciare un film singolare come quello a lui dedicato da Richard Linklater, occorre provare a capire la contraddittoria natura del regista e del suo Texas. Una terra dove il comico e il tragico si mescolano per assumere aspetti inconsueti. Linklater lo rende evidente sin dal prologo: un gospel solenne cantato con il sorriso sulle labbra, una spiegazione su come truccare i morti per evitare, appunto, che il tragico diventi comico.
Mentre i ribelli messicani juaristi si battono contro il protettorato francese, Sara, una giovane suora, e Hogan, un mercenario texano, fanno amicizia e procedono insieme verso il forte francese, dove Hogan riesce a uccidere il comandante. I juristi hanno vinto e Sara rivela a Hogan, ormai innamorato di lei, di non essere una vera suora ma una prostituta.
Ballerina ritrova ex collega e amica, diventata una tranquilla casalinga: ognuna delle due rimpiange quello che non ha. Ammirevole duetto (e duello) tra due primedonne, sullo sfondo dell’American Ballet. Il film ebbe 11 candidature all’Oscar senza vincerne nemmeno uno. Un record.
Un western comico pervaso di intelligente umorismo: un uomo si stabilisce in un paesino del West assieme al suo gregge di pecore. Gli allevatori di bovini, temendo un danno ai propri pascoli, tentano di mandarlo via prima con le buone, poi con le cattive.
I rapporti tra Aurora e la figlia trentenne Emma non sono mai stati facili. Mentre la prima intreccia una relazione con ex astronauta vitellone, la seconda si ammala di cancro. E le lascia i figli. Gran duetto MacLaine-Winger con Nicholson in secondo piano. Si passa dalla commedia al mélo con grande spreco di commozione, ma l’abilità di confezione è innegabile. Tratto da un romanzo (1975) di Larry McMurtry, fu coronato con 5 Oscar (film, regia, sceneggiatura, MacLaine, Nicholson).
Un bambino scopre in un bosco il cadavere di un uomo che sarà sotterrato e dissotterrato quattro volte da quattro adulti con la coscienza sporca. Nella cornice dei paesaggi autunnali del New England la più deliziosa delle commedie nere di A. Hitchcock che si diverte a sovvertire il comportamento logico dei personaggi. Un grottesco diluito in un bicchiere di allegro cinismo. Da un romanzo di Jack Trevor. Straordinario esordio di S. MacLaine.
Basata su una commedia di Michael Davidson e Norman Lessing, la sceneggiatura _ scritta dal regista con Hal Kanter e Herbert Baker _ subì molte correzioni dalla commissione di autocensura per i suoi sottintesi erotici. Anche perciò risulta un po’ squinternata pur nella ricchezza delle sue gag comiche. Al suo 2° film S. MacLaine tiene testa a J. Lewis sul suo stesso terreno, specialmente nello sketch della scala dove gli fa la corte, cantando Enamorada, già eseguita prima da Dean Martin. 14° film della coppia Lewis-Martin, è uno dei più pimpanti. 1° film in Vistavision di Tashlin che ne fa un uso magistrale nella definizione del Technicolor (Daniel Fapp).
Un giardiniere ignorante, e da anni imbottito solo di TV, viene scambiato per un famoso e saggio filosofo. Di equivoco in equivoco diventa una celebrità nazionale, e viene ricevuto alla Casa Bianca come consigliere. Scritta da Jerzy Kosinski che ha adattato il proprio romanzo Presenze (1971), è un’amara, aguzza, divertente parabola satirica sulla società americana nell’epoca della TV. Penultima e memorabile interpretazione di Sellers. Oscar per Douglas. Ultima, fugace apparizione di Victor Mature (figlio di emigranti di Pinzolo, Trento).
L’impiegatuccio di una grande compagnia d’assicurazioni fa carriera prestando il suo appartamento da scapolo ai dirigenti per le loro avventure galanti. Ma un giorno s’innamora dell’amante del capintesta. Ritrova la sua fierezza, guadagnandosi l’amore della ragazza (ma perdendo l’impiego).La cosa migliore di Wilder, negli ultimi vent’anni, una commedia dolce-amara sulla vita di città, sui compromessi dell’americano medio, sulle arrampicate aziendali al di fuori della meritocrazia. Forse un po’ lungo (oltre due ore) e certamente schematico in certi conflitti, è però meravigliosamente condotto da un cineasta capace come pochi di alternare cinismo a moralismo. Splendido il duetto Lemmon-McLaine (che ricompariranno insieme, ma in minore stato di grazia).
Per rubare una preziosa scultura cinese ci si mettono in tre: un avventuriero, uno scultore e una donnina allegra. Sorpresa finale. Un meccanismo molto scorrevole sui toni comico-giallo-rosa. Una S. MacLaine eurasiatica non si era mai vista.
Un film di Lewis Milestone. Con Dean Martin, Frank Sinatra, Peter Lawford, Cesar Romero, Angie Dickinson. Titolo originale Ocean’s eleven. Commedia, durata 127′ min. – USA 1960. MYMONETRO Colpo grosso valutazione media: 2,75 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari. Danny Ocean con dieci amici organizza un colpo geniale: svaligiare contemporaneamente cinque case da gioco di Las Vegas. Il furto riesce, ma il bottino va in fumo. È la più divertente e simpatica compagnia di bricconi che si sia vista sullo schermo dopo quella dei Soliti ignoti (1958). Dialoghi affilati, interpreti bravissimi (è l’adunata del clan di F. Sinatra). Un’apparizione geniale di Shirley MacLaine.
Mr. Fogg scommette con gli amici che farà il giro del mondo in soli 80 giorni. Alla fine la scommessa sembra perduta per sole 24 ore. Sorpresa finale. Tratto dal romanzo (1873) di Jules Verne non è un film, ma un filmone, un filmissimo. 160 giorni di lavorazione e più di 40 star compaiono nel viaggio. Niven è impeccabile, la MacLaine sprecata e Cantinflas eccede. Prodotto da Michael Todd che ne è il vero autore, girato in Todd AO, incassò 23 milioni di dollari, ebbe 5 premi Oscar (miglior film, sceneggiatura, fotografia, musica, montaggio). Rifatto come miniserie TV. “È un film come qualsiasi altro, soltanto due volte più lungo… le scene di treni e piroscafi sembrano infinite” (D. Robinson).
Verso la fine del secolo scorso la proprietaria di un night-club di Parigi è incriminata per attentato alla pubblica decenza a causa di un nuovo e audace ballo, il can-can. Tolta la celebre “I love Paris”, questo musical di Cole Porter non splendeva nemmeno a teatro. L’adattamento l’ha reso più fiacco. Buone le coreografie di Hermes Pan, attori simpatici. Piacevole ma tiepido. Scandalizzò Krusciov in visita negli USA.
In una domenica a Roma negli anni Cinquanta, in un grande condominio, si intrecciano le vicende di alcune domestiche. È mattina. Le ragazze, affacciate alle finestre, si scambiano confidenze pregustando le ore di libertà che le attendono quel giorno. Caterina è in servizio presso una signora che la crede bugiarda nonostante lei si sforzi di raccontarle la verità. Angela aspetta da tempo notizie dal fidanzato e lavora per una donna le cui uniche attenzioni sono rivolte ai suoi cani. La provocante e ingenua Giulietta rende i suoi servigi alla famiglia Tanzi, e al pomeriggio ha un appuntamento con Luciano. Antonietta, matura servente che si vede con Bepi, finto cleptomane, ha organizzato un pomeriggio molto culturale per lei e il suo impenitente ladruncolo. Queste e altre storie si snodano nello stabile sotto gli occhi attentissimi di Antonio, portiere a sua volta guardato a vista da una vecchia moglie gelosa. Commedia semplice, basata su un’ottima sceneggiatura, la pellicola di Bruno Paolinelli ritrae piccole storie di donne immerse in una quotidianità dolce e a tratti amara. Divertente spaccato dell’Italia prima del boom, il film si struttura attraverso dialoghi serrati, situazioni spiritose, macchiette variopinte e vitalizzate dalla recitazione di grandi attori.
Un film di Randa Haines. Con Shirley MacLaine, Richard Harris, Piper Laurie, Robert Duvall Titolo originale Wrestling Ernest Hemingway. Commedia, durata 122 min. – USA 1993. MYMONETRO Ricordando Hemingway valutazione media: 3,00 su 8 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Randa Haines, dopo Figli di un dio minore e Un medico, un uomo, non ha ancora perso il vizio. Le storie lacrimevoli e sdolcinate sono ancora il suo forte. Duvall e Harris si limitano al sicuro professionismo. Brava come sempre Shirley MacLaine. Siamo nel periodo estivo e assistiamo all’amicizia di due uomini in piena vecchiaia. La solitudine e i problemi amorosi a fare da sfondo. View full article »
Un film di Billy Wilder. Con Shirley MacLaine, Jack Lemmon, Lou Jacobi, Herschel Bernardi, Hope Holiday. Titolo originale Irma la douce. Commedia, durata 142 min. – USA 1963. MYMONETRO Irma la dolce valutazione media: 3,63 su 8 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Irma è una prostituta parigina che nutre sincero affetto per un ex poliziotto. Questi la spinge a frequentare un solo, ricco cliente, che poi sarebbe lui stesso travestito. Divenuto geloso di questa doppia personalità, l’uomo ne sopprime una ma finisce nei guai perché viene accusato di omicidio. Dimostrerà la sua innocenza riprendendo i panni dell’uomo e si dedicherà ad Irma che è in attesa di un bambino. View full article »
Un film di Robert Wise. Con Shirley MacLaine, Robert Mitchum, Eddie Firestone, Edmond Ryan, Elisabeth Fraser Titolo originale Two for the Seesaw. Drammatico, Ratings: Kids+13, b/n durata 120 min. – USA 1962.
Un avvocato di provincia arriva a New York con i nervi a pezzi perché il suo matrimonio è appena fallito. Nella grande città conosce una ragazza vivace. I due, credendo d’amarsi, provano a vivere insieme, ma sarà lei a capire che lui ama ancora sua moglie e a lavorare per una rappacificazione. View full article »
Un film di Jack Cardiff. Con Shirley MacLaine, Edward G. Robinson, Yves Montand Titolo originale My Geisha. Commedia, durata 120′ min. – USA 1962. MYMONETRO La mia geisha valutazione media: 2,25 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Star di Hollywood si traveste da geisha e si fa scritturare dall’ignaro marito, meno celebre regista, che si trova in Giappone per girare una versione filmata della pucciniana Madame Butterfly. Scritta da Norman Krasna, la commedia si risolve in un festival della MacLaine, in scena per 2 inquadrature su 3. Montand sbiadito. Cardiff si limita a qualche bella cartolina in Technirama. View full article »
Un film di Vincente Minnelli. Con Shirley MacLaine, Dean Martin, Frank Sinatra, Arthur Kennedy, Martha Hyer. Titolo originale Some Came Running. Drammatico, Ratings: Kids+16, durata 136 min. – USA 1959. MYMONETRO Qualcuno verrà valutazione media: 3,54 su 11 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Uno scrittore, tornato dalla seconda guerra mondiale, si scontra con le ipocrisie della sua piccola città di provincia facendo amicizia con persone poco rispettabili, ma di gran cuore. Decide addirittura di sposarsi con una ragazza ritenuta una poco di buono. Costei, però, viene uccisa subito dopo il matrimonio da un suo antico amante. View full article »
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