Category: Cate Blanchett


Locandina Monuments Men

Un film di George Clooney. Con George Clooney, Matt Damon, Bill Murray, John Goodman, Jean Dujardin. Titolo originale The Monuments Men. Drammatico, Ratings: Kids+13, durata 118 min. – USA, Germania 2014. – 20th Century Fox uscita giovedì 13 febbraio 2014. MYMONETRO Monuments Men * * 1/2 - - valutazione media: 2,54 su 54 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Mentre le forze alleate stanno sferrando il loro attacco alla Germania lo storico dell’arte Frank Stokes ottiene l’autorizzazione da Roosevelt in persona per mettere insieme un gruppo di esperti che cerchi di recuperare le opera d’arte che Hitler ha fatto portare via e nascondere in previsione della costruzione del mastodontico Museo del Fuhrer. In caso di sconfitta del Reich l’ordine è di distruggerle. Si viene così a creare una compagnia formata da due storici e un esperto d’arte, un architetto, uno scultore, un mercante, un pilota britannico e un soldato ebreo tedesco per le traduzioni. Escluso quest’ultimo i componenti del gruppo non hanno certo l’età dei combattenti ma la loro missione non è priva di pericoli.
Chi cerca in questo film il Clooney regista di Good Night, & Good Luck. e di Le Idi di marzo rimarrà deluso mentre chi ricorda l’acuto e divertito rivisitatore di generi di In amore niente regole avrà l’occasione per godere di un film che non si vuole limitare però alla ricostruzione filologica innervata da riferimenti alla realtà storica. Perché la memoria corre a Il treno di John Frankenheimer ma anche, per la struttura di un gruppo costituito da personalità molto diverse tra di loro, a film che hanno ne La grande fuga il loro vertice. Clooney però ha un obiettivo diverso in questi tempi di omologazione di massa: ci vuole ricordare il valore dell’arte come elemento che va oltre le generazioni ed alimenta la stessa esistenza di ognuno di noi. Anche di coloro che ne sono ignari. Per questo sorge il sospetto che alcuni interventi di Stokes (che in realtà era il conservatore di Harvard Gerorge Stout) risultino didascalici ma siano finalizzati a fornire qualche elemento di base a spettatori a cui la scuola non li ha offerti. La scuola americana in primis ma non solo se, come ci ricordano Lodoli e Piccioni in Il rosso e il bluci sono studenti che chiedono se Piero della Francesca fosse un uomo o una donna (e non è una battuta di sceneggiatura). La pattuglia di uomini inadatti alla guerra ma pronti a rischiare la vita per delle opere d’arte non è formata da attempati Indiana Jones (anche se non mancano i carrelli della miniera e la Madonna di Bruges e il polittico di Ghent prendono il posto dell’Arca dell’Alleanza). Sono uomini (e una donna bollata dal marchio del collaborazionismo) che Clooney ci presenta nella loro umanità pur non rinunciando a qualche stereotipizzazione di troppo.
L’onestà del regista e sceneggiatore emerge comunque sin dall’apertura quando Stokes mostra una diapositiva dell’Abbazia di Montecassino distrutta da un bombardamento. Che non fu opera dei nazisti ma delle forze alleate. In quel preciso momento riemergono nella mente le immagini del Museo Archeologico di Bagdad saccheggiato senza che nessuno degli occupanti facesse nulla per impedirlo. La storia si ripeteva. Film come questo ci invitano a riflettere. Non rinunciando allo spettacolo.

The Monuments Men (2014) on IMDb

Regia di Terrence Malick. Un film Da vedere 2016 con Cate BlanchettBrad Pitt. Titolo originale: Voyage of Time: Life’s Journey. Genere Documentario, – USAGermania2016durata 90 minuti. Uscita cinema giovedì 3 marzo 2022 distribuito da Double Line. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 3,42 su 11 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

 Malick con questo documentario ritorna all’essenza del cinema e grazie alla sola potenza delle immagini stimola la riflessione rammemorante dello spettatore sull’esistenza umana e ne provoca lo stupore, con la stessa forza con cui quel treno dei Lumiere, all’inizio, destò la meraviglia del pubblico nel primo cinematografo.

 Voyage of Time - Il cammino della vita
(2015) on IMDb

E’ in russo ma diranno 3 parole in tutto il film.

Regia di Terrence Malick. Un film con Christian BaleCate BlanchettNatalie PortmanBrian DennehyAntonio BanderasCast completo Titolo originale: Knight of Cups. Genere Drammatico, – USA2013durata 118 minuti. Uscita cinema mercoledì 9 novembre 2016 distribuito da Adler Entertainment. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 2,70 su 7 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Sceneggiatore di Los Angeles infelice si aggira tra splendidi paesaggi degli USA e festini hollywoodiani – già stravisti – in case meravigliose (alla faccia della miseria), dove regnano le solite droghe, il solito alcol a fiumi, il solito sesso commerciale, le solite feste in piscina che finiscono con tutti in acqua vestiti. Estetizzante, compiaciuto, narcisistico e greve per eccesso di simbolismi con l’aggravante di: voce (che cambia) fuori campo – roca e sospirante -raccontando una fiaba/metafora o con commenti sui massimi sistemi; divisione in capitoletti con relativi titoli (dalle carte dei Tarocchi); dialoghi vacui o insostenibili; altre scene di congressi carnali mortiferi; corsette e rincorse in spiaggia in cui nessuno bada ai costosi vestiti e alle costose scarpe bagnati dall’acqua del mare. Ci sono anche un fratello e un padre (che litigano continuamente), qualche ex ancora amata e sofferente, scene oniriche. Non se ne può più di tutto ciò e non se ne può più di una vicenda in cui tutti devono per forza essere “strani” e nessuno si diverte. E non se ne può più nemmeno del tenebroso Bale.

 Knight of Cups
(2015) on IMDb

Regia di Shekhar Kapur. Un film con Cate BlanchettGeoffrey RushClive OwenRhys IfansJordi MollàAbbie CornishCast completo Genere Drammatico, – Gran BretagnaFrancia2007durata 114 minuti. Uscita cinema venerdì 26 ottobre 2007 distribuito da Universal Pictures. – MYmonetro 3,08 su 13 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Filippo II, re di Spagna e fervente cattolico, è fermamente deciso a detronizzare l'”eretica” Elisabetta I e a incoronare regina d’Inghilterra la cugina Maria Stuarda. Sostenuto dalla Chiesa di Roma e armato di un poderoso esercito il sovrano spagnolo ordisce un complotto ai danni di Elisabetta, che da trent’anni governa gli inglesi con forza e saggezza. Mentre il fondamentalismo cattolico di Filippo e dell’Inquisizione minaccia l’Europa protestante, la presenza a corte di Raleigh, un cittadino senza titolo nobiliare con la vocazione per l’esplorazione e per la navigazione su mari perigliosi, indebolisce le salde certezze della regina. Dimenticando il suo ruolo, Elisabetta si scopre vulnerabile e innamorata. Ma la politica estera la reclama. L’ “invincibile” Armada di Filippo, centotrenta galere e trentamila uomini, è salpata per l’Inghilterra.
La vita di Elisabetta I è un “testo” largamente frequentato al cinema. Ne esistono oltre venti versioni. Tutti se ne innamorano, soprattutto gli storici e i registi, che non resistono alla tentazione di farne un libro o un film. È successo a Shekhar Kapur, che dieci anni fa con Elizabeth tentò la sfida, vincendola. Nel secondo “episodio” la sovrana inglese vive una golden age minacciata dalla cospirazione e dal fondamentalismo di Filippo di Spagna. Fedele al suo voto di castità e di fedeltà alla nazione, Elisabetta declina le proposte di matrimonio dei suoi pretendenti e coltiva la disposizione al comando. Intrigata dallo spirito libero, colto e indipendente di Sir Raleigh, la regina cede il passo alla donna.
L’interesse per il “pirata” gentiluomo si libera nella conturbante sequenza della danza di corte, in cui Elisabetta immagina di sostituirsi alla giovane favorita (Elizabeth), suo doppio che agisce e sperimenta in sua vece l’amore. Confusa dal sentimento e ingabbiata dal suo ruolo, Elisabetta rinuncia alle proprie aspirazioni amorose e si consacra alla causa “protestante”, calandosi con rigore e passione nel ruolo della regina che impara i trucchi della politica e sa incantare il popolo, l’esercito e il nemico con indole risoluta e bellezza illibata.
La singolarità del film va ricercata nel linguaggio cinematografico: la costruzione dello spazio e il ruolo del montaggio. Dentro una ricostruzione storica volutamente accademica, secondo i modelli del classico kolossal storico, il regista riesce a fare interagire i volti e i corpi dei tre protagonisti (Elisabetta, Sir Raleigh e il segretario di stato Francis Walsingham) con le masse civili e con quelle armate. La spettacolarità volumetrica dell’ambiente cortigiano e quella epica della battaglia navale sono intercalate da scene liriche e private, che comunicano con efficacia una forte presa emotiva. Nella ricchezza della narrazione, che non risparmia gli eccessi e si concede di sollecitare sentimenti, la composizione sonora imprime il ritmo alla rappresentazione, contribuendo non poco alla mitizzazione della “regina vergine”.
La musica, i cori e il sinfonismo sono concettualmente vicini al melodramma operistico contro il pastiche rock-pop della regina francese della CoppolaElizabeth – The Golden Age è l’occasione per consacrare (e venerare) Cate Blanchett, infinita nella definizione del personaggio storico, indagato nella sua umanità e seguito nella sua straordinaria avventura. Dotata di un’innata fotogenia e di un solenne portamento scenico, l’ultimo sguardo della sua regina è di quelli che non si dimenticano, quasi intuisse oltre lo “schermo” la presenza del suddito-spettatore.

Elizabeth: The Golden Age (2007) on IMDb

Regia di Shekhar Kapur. Un film con Cate BlanchettGeoffrey RushChristopher EcclestonJoseph FiennesRichard AttenboroughCast completo Genere Biografico, – Gran Bretagna1998durata 124 minuti. Uscita cinema venerdì 2 ottobre 1998 distribuito da Warner Bros Italia. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +16 – MYmonetro 3,38 su 7 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Storia di Elisabetta I, figlia di Enrico VIII e di Anna Bolena, che divenne la prima regina d’Inghilterra nel 1558 e regnò fino al 1603. All’inizio Elisabetta dovette affrontare e superare intrighi continui, riuscendo tuttavia a districarsi fino a prendere il potere con sicurezza, gestendo con grande acume i rapporti con tutti, dal Parlamento alla Chiesa. Il film si interessa soprattutto al privato, ai primi amori di Elisabetta, ai tentativi da parte dei suoi tutori di trovarle un marito, sempre sgradevole e sgradito. Grande cura nella ricostruzione, ed esagerato amore per l’esercizio cinematografico. Nell’insieme un’opera comunque efficace. Kapur è un indiano che aveva già fatto parlare di sé al festival di Cannes del 1995 con l’opera Bandit Queen.

Elizabeth (1998) on IMDb
Locandina italiana Io non sono qui

Un film di Todd Haynes. Con Christian Bale, Cate Blanchett, Marcus Carl Franklin, Richard Gere, Heath Ledger. Titolo originale I’m Not There. Musicale, durata 135 min. – USA 2007. – Bim uscita venerdì 7 settembre 2007. MYMONETRO Io non sono qui * * * 1/2 - valutazione media: 3,50 su 144 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Profeta, cantastorie, contestatore. Anticonformista, folle, genio assoluto del novecento. Io non sono qui è un viaggio nel tempo di Bob Dylan, attraverso il ritratto di sei personaggi – colti ognuno in un aspetto diverso della vita artistica e privata del menestrello americano – che intrecciano le loro storie di protesta, disagio, erranza e solitudine in una performance evocativa diretta da Todd Haynes. Anche stavolta, in un’ambientazione che riecheggia gli anni sessanta – avvicinandosi con forza alle tematiche dei suoi film più noti come Lontano dal paradiso e Velvet Goldmine – il regista americano sperimenta una narrazione frammentata e psichedelica, utilizzando sei diversi stili di regia all’interno di ogni microcosmo narrativo.
C’è Arthur, poeta simbolista che porta lo stesso nome di Rimbaud, interrogato e poi condannato da una commissione d’inchiesta per i suoi presunti legami con gruppi sovversivi e di estrema sinistra. C’è Woody (Guthrie) un bambino di undici anni scappato da un riformatorio e pronto a raggiungere il capezzale del morente omonimo, il cantante folk che ha influenzato per lungo tempo la musica di Dylan. Poi c’è Jack cantore della protesta al tempo della guerra in Vietnam, Robbie attore e motociclista, Jude l’androgino e cinico cantante folk, e per finire l’illuminato pastore John e il vecchio Billy (The Kid), ispirato al celeberrimo criminale. Quello di Todd Haynes è più di un mockumentary o di un omaggio al Dylan che più amiamo (non a caso è l’unico ritratto che lo stesso Dylan sembra aver davvero apprezzato), ma una miscela perfetta di musica, arte visiva, cinema. Fotografia rigorosa, sei registri narrativi che si intrecciano sul calare degli anni ’70, quando le illusioni e le utopie di un mondo migliore si infrangevano definitivamente sul campo di battaglia di una guerra infinita e inutile. C’è la musica, allora, a risollevare le sorti di un’umanità stanca, a dar voce ai poveri e ai diseredati, ma c’è anche il cinema – di Todd Haynes – che ogni volta restituisce la magia delle atmosfere magiche perse nei ricordi.

I'm Not There (2007) on IMDb

Regia di Adam McKay. Un film Da vedere 2021 con Timothée ChalametLeonardo DiCaprioMelanie LynskeyJennifer LawrenceCate BlanchettCast completo Genere Commedia, – USA2021durata 145 minuti. Uscita cinema mercoledì 8 dicembre 2021 distribuito da Lucky Red. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 3,28 su 20 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

La dottoranda in astrofisica Kate Dibiasky e il suo docente all’Università del Michigan Dr. Randall Mindy scoprono che entro sei mesi una gigantesca cometa colpirà la Terra e provocherà l’estinzione del genere umano. Allarmati riferiscono tutto alla Presidente degli Stati Uniti Janie Orlean.

Don't Look Up (2021) on IMDb
The Aviator: Amazon.it: Leonardo DiCaprio, Cate Blanchett, Martin Scorsese,  Leonardo DiCaprio, Cate Blanchett: Film e TVUn film di Martin Scorsese. Con Leonardo DiCaprio, Cate Blanchett, Kate Beckinsale, John C. Reilly, Alan Alda.Biografico, Ratings: Kids+13, durata 160 min. – USA, Giappone 2004. – 01 Distribution uscita venerdì 28 gennaio 2005. MYMONETRO The Aviator * * * 1/2 - valutazione media: 3,75
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Gli anni d’oro dell’eccentrico miliardario Howard Hughes, industriale, produttore, regista, progettista e aviatore, ma ancora più celebre per i suoi amori per le dive più belle e famose dell’epoca.
 The Aviator
(2004) on IMDb

Locandina italiana Blue JasmineUn film di Woody Allen. Con Alec Baldwin, Cate Blanchett, Louis C.K., Bobby Cannavale, Andrew Dice Clay. Commedia drammatica, Ratings: Kids+13, durata 98 min. – USA 2013. – Warner Bros Italia uscita giovedì 5 dicembre 2013. MYMONETRO Blue Jasmine * * * 1/2 - valutazione media: 3,91 su 109 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

C’era una volta Jasmine, reginetta mondana di Park Avenue, sposata al carismatico Hal, uomo d’affari che la viziava e lusingava. Ma Hal era anche un truffatore e un fedifrago e la fine del loro matrimonio ha portato Jasmine alla bancarotta e all’esaurimento nervoso. Sola e in balìa degli antidepressivi, la donna si trasferisce a San Francisco per vivere con la sorella Ginger, che spinge ad essere più ambiziosa in amore, scatenando la reazione del fidanzato di lei, Chili.
Rassicurati dall’esordio all’insegna dell’abituale jazz sull’abituale font dei titoli di testa, rigorosamente nell’abituale bianco su nero, ci prepariamo all’abituale “ronde” di incontri ed incroci e dissertazioni più o meno umoristiche sulla tragicommedia della vita, ma pian piano veniamo zittiti e sorpresi da un personaggio femminile gigantesco, che è insieme tutte le attrici di Woody Allen (Mia Farrow e Dianne Wiest in particolare, ma anche la Gena Rowlands di Un’altra donna) e una protagonista senza precedenti, per maturità di scrittura e resa interpretativa.
Jasmine arriva da New York a San Francisco in prima classe, senza smettere un secondo di raccontare i dettagli della sua storia alla vicina di posto, che si rivela essere una perfetta sconosciuta.

Blue Jasmine (2013) on IMDb
Intrigo a Berlino - Film (2006) - MYmovies.it

Un film di Steven Soderbergh. Con George Clooney, Cate Blanchett, Tobey Maguire, Beau Bridges, Tony Curran. Titolo originale The Good German. Thriller, b/n durata 105 min. – USA 2006. – Warner Bros Italia uscita venerdì 2 marzo 2007. MYMONETRO Intrigo a Berlino * * 1/2 - - valutazione media: 2,50 su 54 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Luglio 1945. Il corrispondente di Guerra, ora in divisa, Jake Geismer torna a Berlino per occuparsi della Conferenza di Potsdam che vedrà presenti Truman, Churchill e Stalin. Qui ritrova Lena Brandt, la donna che ha amato e che ora dipende totalmente da Tully, l’uomo che gli è stato assegnato come autista. Ben presto Tully, pronto a fare commercio di qualsiasi cosa, viene ritrovato ucciso e Geismer non solo vede rinascere la passione per Lena ma si trova anche al centro di un gioco di segreti che è meglio non rivelare e di cui lui è a conoscenza. Steven Soderbergh ci ha da tempo quasi assuefatto alla sua irrefrenabile voglia di sperimentare che peraltro aveva già manifestato a partire dal suo primo film Sesso bugie e videotape. Da qualche anno ha trovato in questa sua linea di tendenza la collaborazione dell`amico Clooney che lo ha seguito nell’impresa del remake di Solaris così come in Ocean’s Eleven e Ocean’s Twelve. Clooney deve aver visto in questo film la possibilità di misurarsi da vicino con gli attori del cinema classico a cui la critica spesso lo accosta. L’occasione sulla carta era di quelle da non perdere. Intrigo a Berlino è stato girato così come lo si sarebbe potuto girare nel 1945. Stesse macchine da presa, stessi mezzi di illuminazione, stesse condizioni di registrazione del suono, stesso bianco e nero. Sul piano tecnico solo la ‘ratio’ (i rapporti tra larghezza e altezza del fotogramma) è leggermente cambiata a causa dei proiettori oggi in uso. Da questo punto di vista il film rappresenta una scommessa vinta. Lo è invece molto meno sul piano dello spettacolo.Realizzare nel nuovo millennio un ‘finto’ film del 1945 (con qualche inconguenza sul piano del linguaggio e della rappresentazione della sessualità, che mai avrebbero potuto passare il vaglio del Codice Hays di censura) rischia di diventare un’operazione tanto curiosa sul piano filologico quanto sterile su quello narrativo. Soderbergh non riesce mai a far appassionare alla vicenda perché propone un intreccio già visto nei classici ma che in quelli ‘veri’ può essere accettato e condurre a una partecipazione attiva anche lo spettatore di oggi. Qui invece si può restare freddamente ammirati dinanzi alle citazioni (compresa quella finale decisamente eccessiva e già sfruttata con esiti migliori nel passato più o meno recente) ma non si va oltre. Gli attori (Tobey Maguire escluso) hanno ‘le phisyque du rôle’ ma l’empatia non scatta. È invece interessante il tema dibattuto: in guerra diviene ‘lecito’ ciò che, una volta che questa si è conclusa, viene letto come una colpa. Soderbergh non manca poi di ricordarci, facendoci attraversare le macerie di una Berlino ricostruita a Los Angeles, che in quella guerra la bomba atomica fece il suo esordio, anche se ‘fuori campo’. Sono ammonimenti sempre utili che l’algida operazione di ingegneria vintage rischia di vanificare. Tre stelle per le tecniche impiegate.

The Good German (2006) on IMDb

Regia di Julian Rosefeldt. Un film Da vedere 2015 con Cate BlanchettErika BauerCarl DietrichMarie Borkowski FoedrowitzEa-Ja KimCast completo Titolo originale: Manifesto. Genere Drammatico, – AustraliaGermania2015durata 94 minuti. Uscita cinema lunedì 23 ottobre 2017 distribuito da I Wonder Pictures. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 Valutazione: 4,00 Stelle, sulla base di 3 recensioni.

Il Manifesto del Partito Comunista raccontato da un homeless, i motti dadaisti recitati da una vedova a un funerale, il Dogma 95 descritto da una maestra ai suoi alunni e così via. 13 personaggi diversi: ogni personaggio uno scenario, ogni scenario un movimento celebrato attraverso intensi monologhi. A dare corpo a queste parole una sola attrice: Cate Blanchett calata in 12 personaggi diversi. Lo si potrebbe definire in molti modi Manifesto. Uno di questi potrebbe essere: documentario.
Definire ‘documentario’ questa opera di Julian Rosefeldt rischia di essere molto riduttivo.

Manifesto (2015) on IMDb

Regia di Todd Haynes. Un film Da vedere 2015 con Cate BlanchettRooney MaraKyle ChandlerJake LacySarah PaulsonCarrie BrownsteinCast completo Titolo originale: Carol. Genere DrammaticoSentimentale, – Gran BretagnaUSA2015durata 118 minuti. Uscita cinema martedì 5 gennaio 2016 distribuito da Lucky Red. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 4,08 su 6 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

NY 1952, durante il maccartismo. Carol – bella, ricca, raffinata e affascinante signora di mezza età – vuole divorziare dal marito che si oppone e la ricatta sull’affidamento della figlia. In un grande magazzino incontra la giovane e graziosa Therese, commessa per necessità e aspirante fotografa. S’innamorano, fuggono in auto verso il West, ma vengono rintracciate. Trasponendo in immagini un romanzo di Patricia Highsmith ( The Price of Salt ), sceneggiato da Phyllis Nagy, Haynes conferma e affina la sua formula del melodramma d’amore gay, questa volta femminile, incentrato sul conflitto tra sentimenti individuali e convenzioni sociali (il romanzo è del ’53!). La confezione – con la rievocativa fotografia pulviscolare di Edward Lachman e le mirabili interpretazioni delle 2 protagoniste – scarseggia di tensione emotiva e qua e là s’ingolfa. 6 nomination agli Oscar 2016: Blanchett, Mara, sceneggiatura, fotografia, costumi (Sandy Powell), musiche originali (Carter Burwell).

 Carol
(2015) on IMDb
Locandina italiana Babel

Un film di Alejandro González Iñárritu. Con Brad Pitt, Cate Blanchett, Gael García Bernal, Kôji Yakusho, Adriana Barraza. Drammatico, durata 144 min. – USA, Francia, Messico 2006. uscita venerdì 27 ottobre 2006. MYMONETRO Babel * * * - - valutazione media: 3,30 su 150 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Individui distanti tra loro migliaia di chilometri incrociano per qualche ora i loro destini sulla Terra, creando un disperato affresco di un’umanità sola e dolente.
Il detonatore che innesca una reazione a catena in questo puzzle composto da tessere fin troppo perfettamente combacianti è il colpo di fucile partito dalle mani di due ragazzini in un paese sperduto del Marocco. Un gesto immotivato, compiuto quasi accidentalmente da due innocenti che, come in un domino, agisce profondamente sulle vite di tre gruppi di persone in diverse zone del pianeta: una coppia di americani lì in vacanza per risolvere una crisi coniugale, una domestica messicana alle prese con i figli dei due nel giorno del matrimonio di suo figlio, e un’adolescente giapponese, sordomuta ed emotivamente emarginata, alla disperata ricerca d’amore in una Tokyo caotica e alienante.

Babel (2006) on IMDb

Un film di Barry Levinson. Con Bruce Willis, Billy Bob Thornton, Cate Blanchett, Troy Garity, Brian F. O’Byrne.Thriller, Ratings: Kids+13, durata 100 min. – USA 2001. MYMONETRO Bandits * *1/2 - - valutazione media: 2,85 su 18 recensioni di critica, pubblico e dizionari

Evasi insieme dal carcere, Joe e Terry diventano rapinatori di banche con dolcezza: ne sequestrano i direttori la sera prima del colpo, cenano e pernottano in casa loro e il mattino dopo li accompagnano sul posto di lavoro. Diventano famosi, ma la situazione si complica quando a loro si unisce la vivace Kate. Scritto da Harley Peyton secondo il manuale del perfetto sceneggiatore senza mai scivolare nella denuncia critica del sistema, e diretto con disinvolta competenza, è una ben oliata macchina narrativa che contamina con calcolata leggerezza il cinema d’azione, un triangolo amoroso (con sorridente citazione di Jules et Jim ) e la commedia. Istrionesco come non mai, B.B. Thornton ruba spesso la scena a B. Willis, ma C. Blanchett non si fa mettere sotto.

Bandits (2001) on IMDb

Un film di Ron Howard. Con Tommy Lee Jones, Cate Blanchett, Evan Rachel Wood, Jenna Boyd, Aaron Eckhart. Titolo originale The Missing. Drammatico, durata 137 min. – USA 2003. MYMONETRO The Missing * * * - - valutazione media: 3,33 su 12 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

West degli Stati Uniti. Samuel ha lasciato la sua famiglia da vent`anni per vivere con gli indiani. Ora desidera riconciliarsi con la figlia che è diventata una contadina e ha una sua famiglia. La donna lo respinge ma quando uno dei suoi figli diviene succube di uno stregone indiano scopre di avere bisogno del padre.

 The Missing
(2003) on IMDb

Regia di Richard Eyre. Un film Da vedere 2006 con Cate BlanchettJudi DenchBill NighyAndrew SimpsonMax LewisJuno TempleCast completo Titolo originale: Notes on a Scandal. Genere Drammatico, – Gran Bretagna2006durata 92 minuti. Uscita cinema venerdì 23 febbraio 2007 distribuito da 20th Century Fox Italia. – MYmonetro 3,38 su 21 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Anni 2000, in una scuola superiore di North London, frequentata da studenti della fascia bassa della borghesia britannica. Il diario è tenuto da Barbara Covett, lesbica repressa e docente autoritaria, acida e delusa dal mondo e da sé stessa che – come nel romanzo What Was She Thinking? Notes on a Scandal (2001) di Zoë Heller – narra in prima persona. Lo scandalo è quello di una sua giovane, bella e nuova collega, Sheba Hart, moglie di un maturo intellettuale e madre di due figli, che si fa travolgere da un’appassionata relazione con Steven, suo allievo 15enne. Lo sceneggiatore/commediografo Patrick Marber ( Closer ) e R. Eyre, regista che passa con disinvolta competenza dalla scena (direttore del Royal National Theatre) allo schermo, avevano un problema da risolvere: come trasferire in azione e immagini filmiche una storia raccontata da un personaggio profondamente ipocrita che cerca – come fa Humbert Humbert in Lolita – di apparire quel che non è? Ci sono riusciti benissimo con un uso parco della voce off e per merito di un’eccellente squadra di interpreti tra cui spiccano le due protagoniste. J. Dench è straordinaria e C. Blanchett non è mai stata così radiosa e fragile come qui, accarezzata dalle luci di Chris Menges. Non più indirettamente descritto nel romanzo, nel resoconto disgustato di Barbara che, desiderandola, la manipola in una tela di ragno, il suo comportamento dissennato nel cedere alla corte aggressiva di Steven diventa più credibile davanti alla cinepresa. Un’ora e mezzo di cinema stringato senza pause. Musiche ridondanti di Philip Glass.

 Diario di uno scandalo
(2006) on IMDb