Famosa attrice ormai in declino non riesce a rassegnarsi a essere una ex e si rifugia nell’alcol finché si consola con l’amore di un brav’uomo ex collega. Originariamente scritto per Joan Crawford dai coniugi Katherine Albert e Dale Eunson, è una specie di versione economica di Viale del tramonto senza finale tragico. B. Davis ebbe la 9ª delle sue 10 nomination all’Oscar della migliore attrice; con le prime 2 (Paura d’amare, 1933, e Figlia del vento, 1935) vinse la statuetta.
Gangster amico di una mendicante decide di aiutarla quando arriva in città sua figlia, convinta che la madre sia una signora. Remake di Signora per un giorno: quasi un omaggio di Capra a sé stesso. Fu il suo ultimo film. Grande passerella di caratteristi, tra cui Peter Falk che si guadagnò una designazione all’Oscar. Il look da finto film gangster è piacevole, ma manca l’autoironia. Il mestiere sostituisce il brio.
Joey (William Dix) è un bambino di dieci anni piuttosto difficile e dopo un fallito tentativo di recupero in un severo istituto viene riportato a casa dal padre Bill (James Villiers), sempre indaffarato. A casa trova la mamma Virginia (Wendy Craig), ansiosa e depressa, non ancora ripresasi dalla morte della figlioletta, avvenuta anni prima in seguito a un gioco (con Joey) finito male. La governante di casa (Bette Davis) si mostra premurosa e gentile, ma Joey la odia e non fa nulla per nasconderlo. Una giovane vicina di casa, Bobbie (Pamela Franklin), cerca di confortare Joey, sempre più turbato, ma l’orrore è solo agli inizi. Il migliore psycho thriler della Hammer. La sceneggiatura di Jimmy Sangster è sicuramente “furba”, ma sa tratteggiare personaggi sfaccettati e interessanti. La regia di Seth Holt (1923-1971), ottimo autore morto prematuramente d’infarto, è raffinatissima e ricercata, capace di cogliere le sfumature psicologiche, visivamente rese con grande efficacia con un bianco e nero ricco di atmosfera (la fotografia è di Harry Waxman). Interpretazioni perfette di un cast ottimo, con Bette Davis misurata e incisiva in primo piano, e una grande Jill Bennett nella parte della zia “scapestrata”, costretta ad assumersi responsabilità non sue e a pagarne le conseguenze. Moglie per parecchi anni del commediografo britannico John Osborne (1929-1994), la Bennet, nata nel 1931, si è suicidata il 5 ottobre 1990. Il suo ultimo film è Il tè nel deserto di Bertolucci
Per caso si incontrano due uomini assolutamente identici, l’inglese Barrat e il nobile francese decaduto De Gue. Barrat si ritrova, dopo una lunga dormita, con addosso i vestiti del suo sosia, di cui è costretto a prendere il posto nella intricata vita familiare. L’arrivo di un’eredità spinge De Gue a ricomparire e a rivendicare la sua identità, ma Barrat ora non gliela vuole più concedere.
Cinque ragazze che lavorano in un night-club vengono convinte da un procuratore distrettuale a testimoniare contro un ras della malavita che le sfrutta. Ruvido melodramma, scritto dal futuro regista Robert Rossen, affidato soprattutto all’interpretazione di un’affiatata squadra di attori sotto contratto alla Warner Bros, casa specializzata in drammi sociali e gangsteristici. Il personaggio di Eduardo Ciannelli è ispirato a Lucky Luciano.
Da una commedia di David Berry: da mezzo secolo due anziane sorelle vedove passano l’estate in un cottage sulla costa del Maine. Ricevono le visite di un’amica estroversa e malignazza, di un vecchio gentiluomo russo e di un energico idraulico. Con un quartetto d’attori che compendia la storia e la memoria del cinema (il più giovane è Price, 1911) un film dove la vita scorre piana come in una fotografia sbiadita: non una stecca, non un eccesso, non un attimo di noia anche se, come si dice, non succede niente. Ultimo film di L. Gish.
Un battello risale il Nilo con a bordo una dozzina di personaggi alla Agatha Christie. C’è una ricca americana che viene asssassinata e c’è Poirot che indaga. Alla fine l’assassino è davero quello che non ci si aspetta. È un bel film che dà soddisfazione a chi ama il giallo, l’avventura e l’immagine. Si vede il Nilo, la valle dei templi, bei vestiti, bella gente.
Alicia, vedova di un soldato ucciso durante la prima guerra mondiale, dirige la biblioteca di una cittadina del New England. Il libro Il sogno comunista è considerato dalle autorità sovversivo e il direttore decide di ritirarlo. La vedova si oppone a tale richiesta ma è costretta a lasciare la biblioteca. Nel frattempo la città si divide in due opposte fazioni, pro e contro Alicia. Il piccolo Freddie Stater, dapprima molto legato alla donna, ha una crisi di nervi durante la quale incendia la biblioteca. Questo insano gesto convincerà le autorità a riflettere; riacquisterà il suo impegno e sarà incaricata di riedificare la biblioteca.
Un giovane intellettuale romano va in crisi. Inutilmente la madre cerca di risollevarlo spingendogli donne facili fra le braccia. Lui si scuote solo quando si innamora sul serio di una piccante ragazzina. Ma questa ha un passato burrascoso con uomini anziani. Quando il protagonista lo viene a sapere, si disamora.
Un film di William Keighley. Con James Cagney, Bette Davis, Jack Carson, George Tobias. Titolo originale The Bride Came c.o.d.. Commedia, Ratings: Kids+13, b/n durata 92 min. – USA 1941. MYMONETRO Sposa contro assegno valutazione media: 2,00 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Un’ereditiera progetta di fuggire in California per sposarsi con un cantante, ma l’astuto padre di lei paga l’irascibile pilota irlandese che deve portarla laggiù affinché le metta i bastoni fra le ruote. View full article »
Un film di Archie Mayo. Con Humphrey Bogart, Bette Davis, Leslie Howard Titolo originale The Petrified Forest. Drammatico, b/n durata 83′ min. – USA 1936. MYMONETRO La foresta pietrificata valutazione media: 3,50 su 8 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Persone di diversa estrazione sociale si ritrovano in un alberghetto in mezzo al deserto dell’Arizona. La figlia del proprietario e uno scrittore s’innamorano. Arriva un gangster a seminare morte. L’origine teatrale (Robert E. Sherwood, 1934) si sente: dialoghi letterari e verbosi, staticità dell’azione, recitazione sopra le righe. Ma c’è un fascino innegabile, specialmente per merito di Bogart nel suo primo ruolo importante. View full article »
Un film di Vincent Sherman. Con Bette Davis, Walter Abel, Claude Rains, Richard Waring, Bess Flowers Titolo originale Mr. Skeffington. Drammatico, Ratings: Kids+16, b/n durata 127′ min. – USA 1944. MYMONETRO La signora Skeffington valutazione media: 3,00 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Nella New York del 1914, una frivola aristocratica di grande fascino sposa un ricco finanziere ebreo per interesse. Risolti i problemi economici dell’amato fratello, gli impone il divorzio. Si ritroveranno molto dopo, finita la prima guerra mondiale, quando lui, diventato cieco ma ancora molto innamorato, non può far caso alla sua sfiorita bellezza. Uno dei personaggi più riusciti della carriera di B. Davis, affiancata da un C. Rains di grande finezza in una melodrammatica saga familiare, ottimamente sceneggiata dai fratelli Julius J. e Philip Epstein sulla base di un romanzo di Elizabeth von Arnim. Ne è stata ricostruita una copia di 146 minuti. View full article »
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