Un film di Penny Marshall. Con Robert De Niro, Robin Williams, Julie Kavner, John Heard, Penelope Ann Miller. originale Awakenings. Drammatico, Ratings: Kids+16, durata 121 min. – USA 1990. MYMONETRO Risvegli valutazione media: 3,54 su 27 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Ispirandosi al libro omonimo e all’esperienza dello psicologo e scrittore Oliver Sacks, il film vorrebbe dare un quadro umano e psicologico dei disadattati. Siamo alla fine degli anni Sessanta e il dottor Sayer scopre un farmaco in grado di ridare vita concreta a malati cronici. Il caso di un quarantenne in letargo da trent’anni è al centro della storia. La sua parziale ripresa, come quella di altri pazienti, però sarà solo temporanea. Efficace l’interpretazione di Robin Williams, mentre Robert De Niro in quella del malato risulta caricato e le “smorfie” troppo spesso prendono il sopravvento. La regia è piatta, mentre la musica di Randy Newman è suggestiva. Successo di pubblico e candidatura all’Oscar per Robert De Niro. View full article »
Category: Robert De Niro
Un film di John McNaughton. Con Robert De Niro, Uma Thurman, Bill Murray, David Caruso, Mike Starr.Titolo originale Mad Dog and Glory. Commedia, durata 97 min. – USA 1993.MYMONETRO Lo sbirro, il boss e la bionda valutazione media: 2,88 su 10 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Martin Scorsese, dopo aver visto Henry – Pioggia di sangue, ha deciso di “produrre” questo regista indipendente, ormai quarantenne, dandogli un cast di primo piano. Diciamo subito che il film è riuscito nei limiti un po’ ristretti della commedia convenzionale, colpa della sceneggiatura hollywoodiana. Ma l’interpretazione è di ottimo livello e la regia, pur sbilanciata, ci regala alcuni passaggi indimenticabili. Un poliziotto salva la vita a un gangster e questi, per ringraziarlo, gli offre per una settimana una bella ragazza. I due si innamorano e scoppia un putiferio. Presentato fuori concorso a Cannes. View full article »
Un film di Jon Turteltaub. Con Michael Douglas, Robert De Niro, Morgan Freeman, Kevin Kline, Mary Steenburgen.Commedia, Ratings: Kids+13, durata 105 min. – USA 2013. – Universal Pictures uscita giovedì 23 gennaio 2014. MYMONETRO Last Vegas valutazione media: 2,63 su 21 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Billy, Paddy, Sam e Archie sono amici inseparabili nell’America a un passo dagli anni Sessanta. Insieme formano i Flatbush Four, un gruppo di ragazzini spensierati che si fotografano in formato tessera e si spalleggiano contro i bulli di turno. Cinquantotto anni dopo, dislocati in diverse città degli States, decidono di ritrovarsi a Las Vegas per celebrare l’addio al celibato di Billy, settantenne con fidanzata sbarazzina e villa a Malibù. Tinto e abbronzato, Billy si nasconde dietro un sorriso smagliante e un matrimonio prossimo, di cui in fondo non è pienamente convinto. A confonderlo di più sono Diana, una cantante ‘matura’ dalla voce e i pensieri suadenti, e Paddy, l’amico con cui ha da troppo tempo un conto in sospeso. Ad assisterlo ci pensano Sam, marito annoiato in cerca di stimoli, e Archie, nonno a tempo pieno sopravvissuto a un infarto. Più riservati e indulgenti, Sam e Archie provano a normalizzare la relazione conflittuale tra Billy e Paddy, vedovo inconsolabile di una moglie amatissima. Tra vodka Red Bull, carte, puntate e azzardi, i Flatbush Four faranno di nuovo squadra contro la vita che passa troppo in fretta.
Risiede indubbiamente nel cast il motivo di interesse della commedia di Jon Turteltaub, regista newyorkese col vizio delle celebrità, che miete e poi esibisce in un cinema che non conosce scossoni (Il mistero dei Templari e L’apprendista stregone). Bad trip tardivo, corretto con trombolitici e interpretato da un cast stellare ma a disagio a rifare se stesso, Last Vegas cerca idee e stimoli nella città della finzione e della trasgressione legalizzata. Robert De Niro, Michael Douglas, Morgan Freeman e Kevin Kline, in rigoroso ordine alfabetico e non di grandezza (tutti ugualmente titolati), deviano come possono e con equilibrato istrionismo la prevedibilità dei loro personaggi e della vicenda che abitano. Precipitati nel ‘deserto del reale’ per celebrare l’amicizia e riesporre gli archetipi di ogni storia amicale, i ‘vecchi ragazzi’ si dimostrano capaci di alterare l’universo monotono della commedia senescente di Turteltaub, che gioca con l’avanzamento anagrafico, la memoria e la sua alterazione. E alterati a colpi di vodka Red Bull e di gag risapute, gli interpreti provano a scansare la banale esercitazione nel genere, rendendo riconoscibile il proprio singolare talento di performer. Appannata da un velo di nostalgia, l’imprevedibilità di Robert De Niro si rivela in una sorta di prosecuzione dell’antropologia di quartiere avviata con Mean Streets, quella di Michael Douglas nei grumi pulsionali, nei rimossi e nella posta in gioco erotica, quella ancora di Morgan Freeman in una sensibilità esigente e incantata, quella infine di Kevin Kline nei movimenti (e nelle mosse) che lo mettono di nuovo a nudo. Fuori dalla portata dei ricordi, quelli dei personaggi e quelli dei protagonisti, Last Vegas è un film senza una destinazione credibile che recluta la ‘meglio gioventù’ (che fu) e propone un ‘riscatto’ della vecchiaia, non già rivoluzionandone i termini ma sclerotizzandone le prerogative istituzionali. In fondo alla commedia e nel fondo di un bicchiere resta l’amaro di un post sbornia e di uno scotch invecchiato male. View full article »
Regia di David O. Russell. Un film con Jennifer Lawrence, Robert De Niro, Bradley Cooper, Edgar Ramirez, Diane Ladd. Cast completo Titolo originale: Joy. Genere Biografico – USA, 2015, durata 124 minuti. Uscita cinema giovedì 28 gennaio 2016 distribuito da 20th Century Fox. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: – MYmonetro 2,72 su 45 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.
Joy è una Cenerentola moderna: sogna un principe, ha una sorellastra che non perde occasione per denigrarla, e passa gran parte della giornata con le ginocchia a terra, a passare lo straccio sul pavimento. Sarà proprio il brevetto di un mocio a portarla dalle stalle alle stelle, ma la strada sarà tutta in salita, costellata di tradimenti, delusioni e umiliazioni, un po’ come nelle soap opera che la madre, malata immaginaria, guarda giorno e notte, confondendo il sonno di Joy e annullando il confine tra fantasia e realtà. View full article »
Un film di Alfonso Cuarón. Con Anne Bancroft, Ethan Hawke, Robert De Niro, Gwyneth Paltrow, Chris Cooper Titolo originale Great Expectations. Drammatico, durata 110 min. – USA 1998. MYMONETRO Paradiso perduto valutazione media: 3,23 su 11 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Il giovane Finn, cresciuto dalla sorella e dal suo compagno, un giorno viene notato dalla vecchia signora Dinsmoor. La donna iniziò ad invitarlo ogni sabato nella sua dimora, il Paradiso Perduto, in cui viveva assieme alla nipote Estella. Finn sin dal primo momento s’innamorò di quella bambina. Tutto secondo i piani dell’anziana zia. Il tempo passava e l’amore cresceva. Un giorno però Estella va via, per pochi giorni che poi divennero un per sempre. Da allora Finn abbandonò definitivamente la pittura, sino alla comparsa di un misterioso benefattore disposto a pagargli gli studi e a mantenerlo a New York. Proprio nella grande mela ritrova la sua amata, che ritorna ad essere la sua musa e la sua amante. Finn s’illude d’averla ritrovata per sempre, ignaro del fatto che Estella è stata educata dalla zia a non innamorarsi.
Quando un grande amore spezza il cuore, il cuore comincia a generare rabbia e odio. È questo il filo conduttore del film, tratto da un racconto di Charles Dickens. Ma l’amore e la speranza sono pronte a combattere quell’odio e a venire alla luce. Diretto da Alfonso Cuaròn (Y tu mama tambien, Harry Potter e il prigioniero di Azkaban), il film mette in scena la danza dei sentimenti. Perfetta Gwyneth Paltrow nel ruolo dell’algida Estella, divina Anne Bancroft nell’interpretazione dell’eccentrica e crudelissima Mrs. Dinsmoor.
Strepitosa la colonna sonora con pezzi di Iggy Pop, Pulp, Mono, Tori Amos e molti altri, che fanno da colonna sonora a questa “piramide del dolore”. View full article »