Category: Philippe Leroy


Senza sapere niente di lei - Wikipedia

Regia di Luigi Comencini. Un film con Philippe LeroySilvano TranquilliPaola PitagoraGabriella GalvaniUmberto D’OrsiCast completo Genere Giallo – Italia1969durata 96 minuti. Valutazione: 3,00 Stelle, sulla base di 1 recensione.

Assicuratore indaga sulla morte di donna anziana, sospetta sua figlia e per sapere la verità ne diventa l’amante. Tratto dal romanzo La morale privata di Antonio Leonviola e sceneggiato, tra gli altri, da Suso Cecchi D’Amico e Raffaele La Capria, è un dramma dove la struttura dell’investigazione è soltanto un pretesto: si indaga sui sentimenti, non sui fatti; non sulle azioni, ma sulle motivazioni. “Come attrice Paola Pitagora mi piaceva molto e ho fatto il film per lei” (L. Comencini).

Unknown Woman (1969) on IMDb

Regia di Luigi Comencini. Un film con Ugo TognazziPhilippe LeroyMariangela MelatoDalila Di LazzaroAldo ReggianiCast completo Genere Giallo rosa – Italia1977durata 115 minuti. – MYmonetro 3,38 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Un vecchio e decrepito palazzo romano a fitto bloccato è di proprietà di Amedeo Pecoraio e di sua sorella Ofelia, maturi zitelli. Una società immobiliare offre loro una grossa somma a condizione che tutti gli inquilini siano sfrattati. La morte per veleno del loro soriano offre ai due proprietari il pretesto per spiare la vita degli inquilini resistenti. Come in Lo scopone scientifico , soggetto e sceneggiatura (con Augusto Caminito) sono di Rodolfo Sonego: il tono generale è più cupo e crudele, ma eccede nella tensione verso la metafora a scapito della verosimiglianza. È uno dei film degli anni ’70 che segnano, all’insegna del pessimismo, la fine della commedia italiana, egemone nel decennio precedente. Infallibile duo Tognazzi-Melato. Musica: Ennio Morricone. Prodotto da Sergio Leone.

The Cat (1977) on IMDb

La mandragola è un film di Alberto Lattuada del 1965, con Rosanna Schiaffino, Philippe Leroy, Jean-Claude Brialy, Totò, Romolo Valli, Nilla Pizzi, Armando Bandini. Prodotto in Francia, Italia. Durata: 103 minuti.

Nella Firenze del Cinquecento, un avventuriero, per godere della moglie di un credulone sterile, organizza una colossale beffa con l’aiuto di un amico: per portarla a termine, si traveste prima da medico e poi da mendicante.

La mandragola (1965) on IMDb
Sandokan - La serie - RaiPlay

Sandokan è una miniserie televisiva del 1976 diretta da Sergio Sollima, interpretata da Kabir BediCarole AndréPhilippe Leroy e Adolfo Celi e tratta dai romanzi del ciclo indo-malese di Emilio Salgari. La sceneggiatura si ispira in buona parte ai libri Le Tigri di Mompracem e I pirati della Malesia.
Universalmente riconosciuto come uno degli sceneggiati televisivi più famosi della storia della televisione italiana, Sandokan venne trasmesso dalla Rai in 6 episodi dal 6 gennaio all’8 febbraio del 1976, riscuotendo un grandissimo successo, soprattutto di pubblico.[1]Insieme agli sceneggiati Odissea (1968), Eneide (1971) e Gesù di Nazareth (1977), Sandokan inaugurò l’inizio di forme di coproduzione con produttori italiani e stranieri; in questo modo cominciò a delinearsi, negli anni settanta, una diversa articolazione delle fiction che tendeva a superare il genere “sceneggiato da opera edita” per allargarsi verso nuove frontiere, chiamando registi e intellettuali per rinnovare e ampliare l’offerta di fiction o di altri generi del palinsesto tv.[2]
James Brooke è un avventuriero nato in India da genitori inglesi; grazie ad una politica commerciale speculativa e ad una lotta senza quartiere ai ribelli locali (che lo ha consacrato come “lo sterminatore dei pirati”), negli anni, ha costruito un vero e proprio regno indipendente dalla madrepatria, che comanda con il titolo di “Raja Bianco di Sarawak“. A sfidarlo dallo scoglio di Mompracem, c’è Il pirata Sandokan, detto “la Tigre della Malesia”, principe locale spodestato anni addietro dagli anglosassoni.

Sandokan (1976) on IMDb

Un film di Umberto Lenzi. Con Philippe Leroy, Antonio Sabato, Marisa Mell, Tano Cimarosa, Franco Fantasia. Poliziesco, durata 101 min. – Italia 1973. MYMONETRO Milano rovente * * - - - valutazione media: 2,00 su 1 recensione.

Ancora una volta Antonio Sabato nella parte d’un gangster milanese d’origine meridionale che, immischiato in una trama d’inganni, perde il controllo sul mercato della prostituzione

Milano rovente (1973) on IMDb
Risultati immagini per Una Donna sposata

Regia di Jean-Luc Godard. Un film con Bernard NoëlMacha MérilPhilippe LeroyChristophe BourseillerRoger LeenhardtCast completo Titolo originale: Une femme mariée. Genere Drammatico, – Francia1964durata 98 minuti. Uscita cinema lunedì 7 novembre 2022 distribuito da Movies Inspired. – MYmonetro 3,25 su 6 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Storia di una giornata nella vita di Charlotte che ha per marito un pilota e per amante un attore. Rimane incinta e non sa di chi. È una sorta di inchiesta frammentata _ fatta con l’occhio di un entomologo più che di un antropologo _ sulla condizione della donna sposata negli anni ’60. È collegabile al precedente Questa è la mia vita (1962), con minor vigore e maggiore distanza. Il suo tema centrale è il disagio del vivere nella civiltà dei consumi e della pubblicità. Provocante, irritante anche, spiritoso e qua e là geniale. Didascalia iniziale: “Frammenti di un film girato nel 1964”. “La vita di una/la donna sposata che non sa separare il sesso e l’amore è analizzata e sezionata attraverso due strumenti che anche Godard non riesce a separare, la sociologia e la poesia” (A. Farassino). La censura francese impose di cambiare il titolo La femme mariée con l’articolo Une, oltre ad alcuni tagli.

A Married Woman (1964) on IMDb

Regia di Luc Besson. Un film Da vedere 1990 con Philippe LeroyJean-Hugues AngladeTchéky KaryoJeanne MoreauAnne ParillaudCast completo Genere Thriller – Francia1990durata 113 minuti. – MYmonetro 3,19 su 2 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Condannata all’ergastolo, con trent’anni in un carcere di massima sicurezza, una ragazza accetta di entrare in un centro di addestramento per diventare un sicario agli ordini dei servizi segreti francesi. Besson fa un film nero in tutti i sensi dimostrando di saper combinare l’efficienza di un regista hollywoodiano nelle scene d’azione con la sottigliezza di un regista europeo. La Parillaud recita con tutto il corpo su ampio registro. La Moreau appare in 2 brevi scene e lascia il segno. Rifatto a Hollywood con Nome in codice: Nina (1993) e divenuto in seguito una fortunata serie TV.

La Femme Nikita (1990) on IMDb
Locandina Mannaja

Un film di Sergio Martino. Con John Steiner, Philippe Leroy, Martine Brochard, Maurizio Merli.Western, durata 110 min. – Italia 1977. – VM 18 – MYMONETRO Mannaja * * - - - valutazione media: 2,38 su 8 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Un cowboy rinuncia a vendicarsi dell’uomo che gli ha ucciso il padre per aiutarlo a liberare la figlia dalle mani dei banditi.

A Man Called Blade (1977) on IMDb
Locandina Roma bene

Un film di Carlo Lizzani. Con Nino ManfrediIrene PapasUmberto OrsiniPhilippe LeroyVittorio Caprioli. continua» Drammaticodurata 113 min. – Italia 1971

Il film cerca di dare un’immagine del corrotto mondo della buona società romana, legando insieme vari personaggi col pretesto di un’inchiesta condotta da un disincantato commissario. Alla fine, non si riuscirà a perseguire penalmente nessuno, ma il destino eliminerà i corrotti che, tuffatisi in mare da uno yacht per fare un bagno, non riusciranno più a salire sul panfilo essendosi dimenticati di calare la scaletta di corda.

Roma bene (1971) on IMDb

Il buco, cast e trama film - Super Guida TVUn film di Jacques Becker. Con Michel Constantin, Jean Keraudy, Philippe Leroy, Raymond Meunier, Marc Michel. Titolo originale Le trou. Drammatico, Ratings: Kids+16, b/n durata 140′ min. – Francia, Italia 1959. MYMONETRO Il buco * * * * - valutazione media: 4,25 su 12 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Da un romanzo (1957) di José Giovanni. Nel 1947 nel carcere della Santé di Parigi 5 detenuti tentano di evadere scavando una galleria. Uno di loro tradirà. Ultimo film di J. Becker e con Casco d’oro uno dei suoi capolavori, ormai considerato un “classico” del cinema francese, opera che fa da cerniera tra i film cosiddetti “di qualità” e quelli della Nouvelle Vague. Racconta un gruppo di criminali con la loro dignità di uomini. Un inno alla libertà, ma anche alla pazienza, all’amicizia, alla solidarietà. Un’epopea alla Bresson, senza enfasi oratoria né messaggi umanitari.

 Il buco
(1960) on IMDb

Risultati immagini per Il Tango della GelosiaUn film di Steno. Con Monica Vitti, Philippe Leroy, Diego Abatantuono, Jenny Tamburi, Tito Leduc Commedia, durata 103′ min. – Italia 1981. MYMONETRO Il tango della gelosia * * - - - valutazione media: 2,00 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Trascurata dal marito, la principessa Lucia, per ingelosirlo, s’inventa invio di omaggi e telefonate misteriose. Morta la commedia di costume, le è subentrata quella evasiva, brillante, frivola che non ha più agganci con la realtà. Vitti in gran forma e Abatantuono colorito per placida enfasi e linguaggio immaginoso. Dalla commedia Appuntamento d’amore di Aldo De Benedetti, sceneggiata dal regista col figlio Enrico Vanzina.

Il tango della gelosia (1981) on IMDb

Tranquille Donne di Campagna (Ita 1980) VHS General Video 1a Ed. Serena  Grandi | eBayUn film di Claudio De Molinis. Con Philippe Leroy, Carmen Scarpitta, Silvia Dionisio, Serena Grandi. Psicologico, durata 91 min. – Italia 1980. – VM 18 – MYMONETRO Tranquille donne di campagna * * - - - valutazione media: 2,00 su 1 recensione.

Guido Maldini vive con la sua famiglia in una tenuta della campagna padana ai tempi del fascismo. Il suo temperamento dispotico e violento lo fa odiare da tutti e dal figlio innanzitutto che, colto dall’esasperazione, cerca invano di ucciderlo.

Tranquille donne di campagna (1980) on IMDb

Risultati immaginiUn film di Salvatore Samperi. Con Philippe Leroy, Beba Loncar, Carla Gravina, Yorgo Voyagis, Rina Franchetti. Drammatico, durata 92′ min. – Italia 1969. MYMONETRO Cuore di mamma * 1/2 - - - valutazione media: 1,75 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Madre sbalordita di un piccolo nazi assassino si trasforma in rivoluzionaria guerrigliera. Favola filosofica, confusa e aggressivamente ribalda. Il furbetto S. Samperi cerca, al suo 2° film, di giocare su due tavoli: quello della contestazione maoista e quello del mercato (nudi, rapporti lesbici, facili provocazioni scandalistiche). E perde su entrambi.

Cuore di mamma (1969) on IMDb

Regia di Vittorio Caprioli. Un film con Philippe LeroyVittorio CaprioliFranca ValeriPhilippe LeroyAnna CamporiCast completo Genere Commedia – Italia1961durata 105 minuti. – MYmonetro 2,72 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Una sequela di episodi sui “leoni”, i dongiovanni che approfittano delle vacanze estive per allacciare fulminee relazioni sentimentali.

Leoni al sole (1961) on IMDb

Regia di Piero Schivazappa. Un film con Philippe LeroyDagmar LassanderLorenza GuerrieriMirella Pamphili. Genere Drammatico – Italia1969durata 88 minuti. – MYmonetro 2,50 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Nel terrore dell’atto sessuale, indotto da un trauma infantile, il direttore di un istituto filantropico si è fatto seviziatore periodico (una volta alla settimana) di donne a pagamento. Ripete gli esercizi sadici sulla segretaria. Mal gliene incoglie. 1° film di fiction di Schivazappa, documentarista e regista TV. Insolito apologo di ironica eleganza e di sana cattiveria misogina che, senza darlo troppo a vedere, prende per i fondelli le mode sadomaso. Sequestrato, assolto in appello, ridistribuito. “La morale della favola è che se in particolari circostanze l’uomo può diventare un mostro, la donna lo è già per sua natura” (T. Kezich). È lei che ride per ultima.

 Femina ridens
(1969) on IMDb

Risultati immagini per Sette Uomini D'OroUn film di Marco Vicario. Con Rossana Podestà, Philippe Leroy, Renzo Palmer, Giampiero Albertini.Commedia, Ratings: Kids+13, durata 90 min. – Italia 1965. MYMONETRO Sette uomini d’oro * * 1/2 - - valutazione media: 2,75 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.


Una meticolosa e geniale rapina viene commessa ai danni di una banca svizzera per opera di un gruppo di abilissimi malviventi. Riusciti a trafugare un forte quantitativo di lingotti e a portarlo a Napoli, l’organizzazione vedrà sfumare sotto i propri occhi, per un banale incidente, il faticato frutto dell’impresa.

Al di là del bene e del male - Film (1977)

Regia di Liliana Cavani. Un film con Umberto OrsiniPhilippe LeroyVirna LisiDominique SandaErland JosephsonRobert PowellCast completo Genere Drammatico – Italia1977durata 130 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: V.M. 18 – MYmonetro 3,00 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Liberamente ispirato alla realtà storica, è il romanzo di Lou Von Salomé, Friedrich Nietzsche e Paul Rée, che verso la fine dell’Ottocento cercano di attuare una trinità sentimentale. Chi conduce il gioco sovversivo del desiderio – la cui logica si scontra con quella del potere – è la donna e suo (della regista) il punto di vista. Scritto con Italo Moscati e Franco (Kim) Arcalli e sostenuto da un apparato figurativo di sfarzo viscontiano, è un film denso, ambizioso, fin troppo esplicativo, un po’ raffazzonato nelle plurime ispirazioni letterarie, compiaciuto nel suo indugio sul tema dell'”andare fino in fondo”.

Locandina Il terrorista

Un film di Gianfranco De Bosio. Con Gian Maria VolontéTino CarraroPhilippe LeroyJosé QuaglioGiulio Bosetti. continua» Drammaticob/n durata 100 min. – Italia 1963MYMONETRO Il terrorista ***1/2- valutazione media: 3,75 su 7 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Nell’inverno del 1943, a Venezia, un gruppo di partigiani organizza una serie di azioni terroristiche, ma il nucleo si sfalda. Il capo, un individuo alquanto intransigente, uccide un torturatore fascista e, subito dopo, viene a sua volta falciato da una raffica di mitra.

Risultati immagini per Milano Calibro 9

Un film di Fernando Di Leo. Con Mario Adorf, Philippe Leroy, Barbara Bouchet, Frank Wolff, Lionel Stander. Poliziesco, durata 101′ min. – Italia 1972. MYMONETRO Milano calibro 9 * * * - - valutazione media: 3,35 su 22 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Regolamento di conti all’interno di una banda di criminali italoamericani che agisce a Milano, imperniato su Ugo Piazza (Moschin) che, fatti tre anni di carcere, è sospettato dai suoi compari di avere intascato 300000 dollari. Dal romanzo postumo Stazione Centrale ammazzare subito di Giorgio Scerbanenco (1911-69), sceneggiato da Di Leo, è un film d’azione violenta con risvolti di critica e denuncia sociale e almeno una battuta fatidica (“Se si va avanti così, vedrai che dovranno creare l’antimafia anche a Milano”). Bella compagnia di attori tra cui spiccano Moschin e Wolff.

Risultato immagini per Ecce Homo - I sopravvissuti

Un film di Bruno Gaburro. Con Irene PapasGabriele TintiPhilippe LeroyFrank WolffMarco Stefanelli Drammaticodurata 90 min. – Italia 1969.

Tra le macerie di una guerra atomica, una piccola famiglia composta da Jean, Anna e il figlio Patrick, crede di essere l’unica sopravvissuta del genere umano. Per casa hanno scelto una roulotte parcheggiata su una spiaggia nelle vicinanze di una città morta: il mare dà loro alimento in abbondanza e la città le necessarie suppellettili. Le giornate si svolgono in una strana serena rassegnazione fino a quando nella roulotte si affacciano altri due sopravvissuti, il soldato Len e l’intellettuale Quentin. Spiando il comportamento e i discorsi della coppia, i nuovi arrivati comprendono che Jean, apertamente ostile nei loro confronti, è diventato impotente a causa delle radiazioni e nella mente di Quentin comincia a prendere forma l’idea di servirsi di Anna nella necessità di perpetuare la razza. Quello che per l’intellettuale è un obbligo morale, per il soldato è desiderio istintivo e violento. Len possiede la donna e dopo aver ucciso Jean costringe il compagno ad allontanarsi meditando di abbandonarlo, ma durante un violento alterco egli stesso rimane ucciso. Quando anche Anna, in preda alla disperazione e all’orrore, si suicida, sulla spiaggia restano soltanto Quentin e il piccolo Patrick.
La drammatica esperienza dei quattro adulti e del bambino simboleggia l’ultimo possibile approdo dell’umanità. Il soldato e l’intellettuale sono facce dello stesso progresso folle che ha condotto all’apocalisse; l’uomo sessualmente umiliato è il residuo di una società decadente, spiritualmente debole e fisicamente impoverita; il bambino è l’innocenza calpestata dalle scelte degli uomini; la donna, il motivo scatenante di una violenza riscoperta come categoria universale. Bruno Gaburro costruisce un film senza speranze (la salvezza di Quentin e del piccolo Patrick ha il sapore tragico di un’ultima beffa del destino) prendendo ispirazione più che dai prodotti americani (La fine del mondo) dal Seme dell’uomo di Marco Ferreri.Il ritratto netto dei personaggi e l’impianto problematico della narrazione tradiscono ambizioni intellettualistiche che il regista in seguito non farà più proprie.

2/5