Category: Michele Placido


Regia di Salvatore Samperi. Un film Da vedere 1979 con Michele PlacidoVirna LisiRenato SalvatoriGisela HahnTuri FerroMartin HalmCast completo Genere Drammatico – Italia1979durata 95 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: V.M. 14 – MYmonetro 3,00 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Le prime esperienze amorose di un ragazzo nella Trieste del 1898 iniziano con un rapporto omosessuale. Poi il giovane incontra due gemelli, maschio e femmina, rampolli di una ricca famiglia ebrea e legati da un complesso rapporto, che s’invaghiscono entrambi di lui. Romanzo incompiuto di Umberto Saba – scritto nel 1953 e pubblicato nel 1975 – Ernesto è un libretto bellissimo e intoccabile. Samperi ne ha tratto un film di fattura elegante, di spedita scansione drammatica e di ineccepibile decoro professionale, con il supporto di una fotografia (Camillo Bazzoni) che contribuisce alla rievocazione di un’epoca. Placido premiato a Berlino 1979.

 Ernesto
(1979) on IMDb

Regia di Riccardo Milani. Un film Da vedere 2003 con Michele PlacidoSilvio OrlandoClaudio SantamariaPaola CortellesiDavide RossiCast completo Genere Drammatico, – Italia2003, Uscita cinema venerdì 30 maggio 2003 distribuito da 01 Distribution. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +16 – MYmonetro 3,13 su 6 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Il cinema italiano torna in fabbrica, da sempre raramente frequentata. In Abruzzo uno stabilimento della multinazionale nordamericana Carair, produttrice di pneumatici, ha deciso di chiudere. Gli operai non si arrendono e si organizzano. Il caso passa dalle TV locali al TG regionale e poi nazionale. Un gruppo di delegati sindacali si reca nella sede centrale USA per proporre un piano di ristrutturazione. Ma la New Economy vince. Intanto si seguono le vicende di tre operai che, ciascuno a suo modo, cercano una soluzione personale. Scritto con Domenico Starnone, è il 3° lungometraggio del romano R. Milani: non sempre misurato nell’enfasi e un po’ troppo incline ai simboli ecologici, ma anche scrupoloso nel descrivere una realtà complessa, racconta con stoica amarezza e schiettezza pudica la classe operaia e le sue contraddizioni in bilico tra passato e futuro, tra impegno civile e sentimenti privati, tra il Nord e il Sud del mondo. Il merito è anche della direzione degli attori.

 Il posto dell'anima
(2003) on IMDb

Un film di Michele Placido. Con Kim Rossi Stuart, Valeria Solarino, Filippo Timi, Moritz Bleibtreu, Francesco Scianna. Drammatico, durata 125 min. – Italia 2010. – 20th Century Fox uscita venerdì 21 gennaio 2011. – VM 14 – MYMONETRO Vallanzasca – Gli angeli del male * * * - - valutazione media: 3,28 su 139 recensioni di critica, pubblico e dizionari.1985.

Nel 1985 Renato Vallanzasca (1950), condannato a 4 ergastoli, detenuto in isolamento nel carcere di Ariano Irpino (AV), racconta la sua storia, a partire dai furti che gli costarono la 1ª detenzione in un carcere minorile, per culminare, negli anni ’70 a Milano, a capo di una banda che fece decine di rapine con 7 omicidi (di cui 4 attribuiti a lui). È la 2ª volta, dopo Romanzo criminale (2005), che Rossi Stuart recita in un film di genere gangster con la regia di Placido, qui come protagonista nella parte di un bandito fascinoso, intelligente e razionale che piaceva alle donne (centinaia di lettere in carcere). Ne esce una interpretazione notevole, frutto di mesi di allenamento (anche per imparare, lui romano, a parlare in cadenze lombarde), che ne fa un degno erede di Volonté, meritandogli anche un posto tra gli 8 sceneggiatori. Che da questo script sia uscito un film stringato, fitto d’azione, ben costruito, recitato benissimo, specialmente da Scianna che fa Turatello, prima rivale in rapine e poi amico di Vallanzasca, rasenta il miracolo. Oltre a Placido (il suo film più riuscito?), i meriti vanno condivisi tra Consuelo Catucci (montaggio), Arnaldo Catinari (fotografia), i Negramaro (musica). Fuori concorso a Venezia 2010, dove più di un critico gli rimproverò l’assenza del contesto socio-politico.

Regia di Mario Martone. Un film con Michele PlacidoFanny ArdantGiovanna GiulianiSergio TramontiAntonia IaiaCast completo Genere Drammatico – Italia2004durata 100 minuti. Valutazione: 3,00 Stelle, sulla base di 16 recensioni.

Da un romanzo di Goffredo Parise scritto nel 1979, ripreso e richiuso prima di morire. Pubblicato nel 1997. Sposati da vent’anni, Carlo, giornalista e inviato speciale con velleità di scrittore, e Silvia, che lavora in una galleria d’arte, hanno deciso di essere una coppia aperta. Liberi, ma reciprocamente sinceri. Carlo ha una relazione fissa: con la giovane Lù passa il suo tempo libero, ma comincia a incuriosirsi, un po’ preoccupato, quando Silvia gli confida di frequentare un ragazzo, aderente a un’associazione neofascista. La curiosità si trasforma in gelosia, poi in ossessione, mentre il rapporto con Lù s’incrina. Una notte è informato che Silvia è morta. All’obitorio si consuma la sua sconfitta. È il film più fisico di Martone, ma anche “il più astratto, più rarefatto, più mentale ” (G. Canova). E il più angoscioso, anche se figurativamente nitido (fotografia di Cesare Accetta), non lontano dal cinema di Antonioni. Il cuore del film è l’infelicità di Silvia nel suo percorso di autodistruzione. Tra le molte libertà rispetto al testo di Parise, da lui troppo amato, Martone ne ha presa una felice (l’assenza del fascistello) e un’altra discutibile (la trasposizione dell’azione dagli anni ’70 al presente del primo 2000). V.M. 14.

Cast completo del film Marcia trionfale | MYmovies

Regia di Marco Bellocchio. Un film con Michele PlacidoMiou-MiouFranco NeroPatrick DewaereNino BergaminiNicola Di PintoCast completo Genere Drammatico – Italia1976durata 125 minuti. – MYmonetro 2,84 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Passeri, neolaureato borghese del Sud (Placido), fa il servizio di leva agli ordini del capitano Asciutto (Nero) che vuol farne un “buon soldato”, dunque un “vero uomo”. Intanto la moglie (Miou-Miou) del secondo diventa l’amante del primo. Cineasta esercitato nell’indagine lucida dei meccanismi repressivi delle istituzioni, Bellocchio se la prende con la vita militare dopo la famiglia, i partiti politici e la scuola. Il discorso politico passa attraversa il rapporto di tipo paterno, screziato di latente omosessualità, tra i due personaggi maschili, ma si focalizza sul personaggio della donna, la vittima più umiliata di un sistema e di una mentalità, ma anche la più reattiva. I suoi punti deboli sono nell’analogia, troppo dimostrativa, tra repressione sessuale e repressione autoritaria.

La balia: Amazon.it: Fabrizio Bentivoglio, Maya Sansa, Valeria Bruni  Tedeschi, Jacqueline Lustig, Pier Giorgio Bellocchio, Marco Bellocchio,  Fabrizio Bentivoglio, Maya Sansa: Film e TV

Regia di Marco Bellocchio. Un film con Michele PlacidoFabrizio BentivoglioValeria Bruni TedeschiJacqueline LustigMaya SansaCast completo Genere Drammatico – Italia1999durata 106 minuti. Valutazione: 3,00 Stelle, sulla base di 5 recensioni.

Vittoria (Bruni Tedeschi), moglie nevrotica dello psichiatra Ennio Mori (Bentivoglio), non riesce ad allattare il figlio appena nato e prova per lui una segreta ripulsa. Lo allatta Annette (Sansa), giovane contadina e compagna di un sovversivo, la cui intesa col bambino è così radiosa e totale da rendere gelosa la madre. Dopo Enrico IV e L’uomo dal fiore in bocca , è il 3° incontro con Pirandello di M. Bellocchio, che ne ha ripreso una novella del 1903, da lui adattata con Daniela Ceselli: ha praticato una serie di innesti e microcambiamenti che ne contraddicono il verismo fatalistico di fondo, modificandone anche la conclusione. L’incapacità di amare e di comunicare è il nucleo centrale attraversato, a lampi, dai segni delle lotte sociali, temi cari a Bellocchio. Quasi tutti i personaggi cambiano nel corso del racconto il cui registro è sintonizzato su quello di F. Bentivoglio. Alta tenuta stilistica, ambientazione suggestiva senza viscontismi, ammirevole intensità di recitazione, uso espressivo del sonoro. Fotografia di Giuseppe Lanci, musiche di Carlo Crivelli. Globo d’oro 1999 (stampa estera) a M. Sansa come rivelazione dell’anno e alla fotografia di Lanci.

Regia di Daniele Costantini. Un film con Leo GullottaRoberto BrunettiFrancesco PannofinoFabio GrossiFrancesco DominedòCast completo Genere Drammatico – Italia2005durata 95 minuti. Uscita cinema venerdì 27 maggio 2005 – MYmonetro 2,75 su 9 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

La banda criminale della Magliana agì in Roma tra la fine degli anni ’70 e l’inizio dei ’90. Il film di Costantini esce 3 anni dopo la pubblicazione di Romanzo criminale (2002) di Giancarlo De Cataldo, che è la base del successivo film di Michele Placido, uscito nell’autunno 2005. Quella di Costantini è la trasposizione di un testo teatrale, da lui scritto e messo in scena nel 2003, quasi un televisivo teatro-inchiesta, fondato sugli atti istruttori della Procura romana e affidato alla deposizione/confessione del boss Luciano Amodio detto Riccetto e a una serie di flashback. Non mancano i tortuosi agganci ai poteri occulti e massonici che coprirono il terrorismo nero e le cosiddette stragi di Stato né i rischi di far diventare i criminali simpatiche canaglie. Il limite dell’operazione è nella debolezza della scrittura registica, nel mancato amalgama tra attori professionisti e veri detenuti, realismo dei fatti e invenzioni linguistiche. Girato nel carcere di Rebibbia con 20 detenuti veri. Coprodotto e distribuito dall’Istituto Luce.

Locandina Teresa la ladra

Un film di Carlo Di Palma. Con Monica VittiMichele PlacidoStefano Satta FloresCarlo Delle PianeIsa Danieli. continua» Drammaticodurata 125 min. – Italia 1973

Il film racconta la vita di una povera disgraziata, dagli anni Trenta ai giorni nostri. Prima è costretta a fare la sguattera, poi rimane incinta, infine, negli ultimi anni di guerra, diventa ladra e truffatrice passando parecchi mesi in galera o in manicomio.

7.2/10

Risultati immagini per L'Agnese va a morireUn film di Giuliano Montaldo. Con Michele Placido, Ingrid Thulin, Stefano Satta Flores, Dina Sassoli. Drammatico, Ratings: Kids+16, durata 135 min. – Italia 1976. MYMONETRO L’Agnese va a morire * * * - - valutazione media: 3,21 su 7 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Una pacifica emiliana si vede portar via il marito dai tedeschi. L’uomo muore poi sotto i bombardamenti. La donna prende coscienza e si sente investita da una nuova fiamma eroica che la trasforma in una attivissima partigiana. Si rende molto utile ma alla fine diventa persino temeraria e viene uccisa. View full article »