Category: Lino Ventura


Locandina Morti sospette

Un film di Jacques Deray. Con Paul CrauchetClaudine AugerLino VenturaJean BouiseNicole Garcia. continua» Titolo originale Un papillon sur l’épauleDrammaticodurata 95 min. – Francia 1978.

Un marinaio francese, Roland, arriva a Barcellona dove sarà raggiunto dalla moglie. Si sistema in albergo, ma una sera trova un cadavere in camera e viene tramortito. Si sveglia in ospedale e si vede subito interrogato dalla polizia circa una misteriosa valigia. Da quel momento la valigia lo perseguita. Intorno a Roland accadono fatti strani e drammatici (la moglie viene rapita, si trovano altri cadaveri).

Un papillon sur l'épaule (1978) on IMDb
Tanto caro al mio cuore: Amazon.it: vari, vari, vari: Film e TV

Un film di Harold Schuster. Con Beulah Bondi, Burl Ives, Bobby Driscoll Titolo originale So Dear to my Heart. Avventura, durata 92 min. – USA 1948.

Produzione Disney (in parte a cartoni animati) dal romanzo per ragazzi di Sterling North. Protagonista è un bambino che abita nella valle di San Joaquin in California. Un giorno trova un agnellino nero e si affeziona, nonostante i brontolii della nonna. L’animaletto vincerà addirittura un premio alla fiera annuale del paese.

So Dear to My Heart (1948) on IMDb
La notte - recensioni del pubblico | MYmovies

Regia di Michelangelo Antonioni. Un film Da vedere 1960 con Monica VittiOdile JeanValentino BompianiRoberto DanesiGiansiro FerrataCast completo Genere Drammatico – Italia1960durata 122 minuti. – MYmonetro 4,03 su 10 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Lento sfaldarsi dei rapporti affettivi tra lo scrittore Giovanni Pontano e la moglie Lidia. La crisi si consuma tra la visita a un amico moribondo in clinica e la noia di una festa mondana. Si scivola nel disamore. L’azione si svolge a Milano da un pomeriggio di sabato all’alba di domenica. Come in tutti i film di Antonioni, la crisi del sentimento d’amore è la spia di una crisi più vasta, anche sociale; è la donna che ha un atteggiamento più lucido e attivo. Scritto con Tonino Guerra e Ennio Flaiano (collaborazione di Ottiero Ottieri), è una variazione e, insieme, un approfondimento dei temi di L’avventura (1959), ma il paesaggio vi ha importanza minore. Musiche di Giorgio Gaslini che ebbero il Nastro d’argento 1962, oltre a quelli per il miglior film e per la Vitti attrice non protagonista. A Berlino Orso d’oro e premio Fipresci.

La Notte (1961) on IMDb

Regia di Jacques Becker. Un film con Lino VenturaLilli PalmerAnouk AiméeGérard PhilipeLea Padovani. Titolo originale: Montparnasse 19. Genere Biografico – ItaliaFrancia1958durata 112 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +16 Valutazione: 3,00 Stelle, sulla base di 2 recensioni.

Nel 1919 Amedeo Modigliani (1884-1920), pittore ignorato dai suoi contemporanei, passa da una bettola all’altra, alcolista, drogato e miserabile. È amato da due donne, l’inglese Beatrice e Jeanne Hébuterne, giovane borghese che lascia la famiglia per vivere con lui. Muore in un ospedale di Parigi. Dedicato a Max Ophüls che ne aveva scritto la sceneggiatura, dal romanzo Les Montparnos di Georges Michel, con Henri Jeanson e che morì prima di poter incominciare le riprese. Becker ne raccolse la difficile eredità, modificando la sceneggiatura (con il dissenso di Jeanson e del costumista Georges Annenkov che si dissociarono), e approdò a un risultato riuscito a metà.

Montparnasse 19 (1958) on IMDb

Locandina italiana 127 OreUn film di Danny Boyle. Con James Franco, Amber Tamblyn, Kate Mara, Clémence Poésy, Kate Burton. Titolo originale 127 Hours. Avventura, durata 90 min. – USA, Gran Bretagna 2010. – 20th Century Fox uscita venerdì 25 febbraio 2011. – VM 14 – MYMONETRO 127 Ore * * * - - valutazione media: 3,28 su 91 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Aron Ralston, 26 anni, entusiasta dello sport e della libertà, si concede una giornata di biking e trekking nel Blue John Canyon dello Utah. Sole, musica, paesaggi mozzafiato e un fortuito incontro con due belle escursioniste che si prestano a tuffi e risate: cosa chiedere di più? Tornato solo, però, scendendo un crepaccio, Aron smuove inavvertitamente un masso vecchio di milioni di anni e si ritrova immobilizzato, con un braccio bloccato tra questo e la roccia, praticamente senza cibo né acqua. 
Da sempre Danny Boyle intende il cinema come uno sport estremo. Nel bene e nel male, piaccia o faccia storcere il naso, questo è il suo credo, la sua marcia. In passato, però, dopo l’incontro magico con l’immaginario di Irvine Welsh, si è spesso arrabattato per far coincidere il ritmo e il senso dei racconti con quello della sua visione e della sua macchina da presa, forzando la mano e scadendo volentieri nel virtuosismo gratuito e grezzotto.
La vicenda reale di Aron Ralston ha offerto, invece, al regista inglese ciò che attendeva da tempo (o forse eravamo noi ad attenderlo più di lui), vale a dire pane per i suoi denti, cibo per la sua mente. Boyle ri-immagina, infatti, l’esperienza estrema di Ralston con i ralenti e le accelerazioni, le soggettive impossibili e i raddoppi di formato (la telecamerina, come in The Beach) che tanto gli piacciono, ma anche con un pudore e una pulizia che non eravamo pronti ad attribuirgli.

Come il protagonista sfida se stesso e le possibilità del proprio corpo, traendone godimento, è evidente che il regista risponde con sicuro piacere alla sfida di costruire un film d’azione con un attore che non può muoversi. Eppure non è né questo, né il facile rovesciamento tra il sovraffollamento umano ritratto nelle immagini d’apertura e il vuoto che imprigiona il ragazzo in seguito o tra il caldo delle immagini cinematografiche e il freddo del testamento affidato al video, ad incollarci al film. Piuttosto è l’idea espressa in una frase dettata dal delirio, e cioè che quella pietra aspettasse Aron da quando è nato e che tutta la sua vita non fosse stata che una preparazione a quel giorno, che racchiude un’idea di cinema forte ed emozionante e fa sì che i flashback e le allucinazioni abbiano un’anima e che l’agire del nostro pensiero e quello del cinema tornino qui ad incontrarsi senza forzature, in nome di una somiglianza naturale.
Senza cadere nella recitazione del dolore, James Franco dà una bella prova del proprio talento, riuscendo col solo primo piano a costruire un personaggio pieno di contraddizioni, dalla straordinaria forza d’animo.
Al termine di un’esperienza cinematografica come questa si perdona al regista anche un finalissimo inutile, fuori stile e fuori luogo.

127 Hours (2010) on IMDb
Risultati immagini per Il Brigante Musolino

Un film di Mario Camerini. Con Guido Celano, Amedeo Nazzari, Umberto Spadaro, Rocco D’Assunta, Silvana Mangano. Avventura, Ratings: Kids+16, b/n durata 94′ min. – Italia 1950. MYMONETRO Il brigante Musolino * * * - - valutazione media: 3,18 su 18 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Alla fine dell’Ottocento Beppe Musolino, carbonaio calabrese, ama la bella Mara, ma è inviso a suo padre che la vorrebbe sposata con Don Pietro, capo della ‘ndrangheta. Della sua uccisione è accusato Musolino e, in base a tre false testimonianze, condannato. Evade, si dà alla macchia, si vendica di due testimoni. Quando in un’imboscata Mara muore, mette a morte l’assassino e si costituisce. Versione romanzata e romantica di una storia vera per mano di 8 sceneggiatori (oltre al regista, F. Brusati, E. De Concini, I. Perilli, V. Talarico più A. Leonviola, M. Monicelli e Steno), prodotta da Ponti-De Laurentiis, è un melodramma paesano d’azione, modellato sul western americano (scene di tribunale comprese), ribattezzato southern da Ennio Flaiano. Fotografia: Aldo Tonti. A. Nazzari in gran forma brigantesca. G. Musolino (1876-1956) fu condannato a 21 anni di carcere nel 1897 e all’ergastolo nel 1901. Trasferito dopo il 1945 in un manicomio criminale, fu rilasciato in tempo per vedere il film, protestando per lo scarso rispetto alla verità della sua vicenda.

Outlaw Girl (1950) on IMDb
Sciarada per quattro spie - Film (1966)

Un film di Jacques Deray. Con Marilù ToloLino VenturaJean ServaisJean BouiseMino Doro Titolo originale Avec la peau des autresAvventuradurata 94 min. – Francia 1966.

L’agente segreto Maurice viene inviato in missione a Vienna, dove dovrebbe mettersi in contatto con lo scomparso collega Margerie. Aiutato da altri, tra cui un avvocato e una giovane cantante, mette le mani sui documenti segreti di Margerie. Scopre a sue spese che questi è un traditore. Al suo capo consegnerà i documenti, ma non dirà del tradimento.

To Skin a Spy (1966) on IMDb

Locandina Cento giorni a PalermoUn film di Giuseppe Ferrara. Con Stefano Satta Flores, Giuliana De Sio, Lino Ventura, Arnoldo Foà, Andrea Aureli. Drammatico, Ratings: Kids+16, durata 107′ min. – Italia 1984. MYMONETRO Cento giorni a Palermo * * * - - valutazione media: 3,06 su 13 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Sono i 126 giorni (per l’esattezza) che Carlo Alberto Dalla Chiesa, generale dei carabinieri, passò a Palermo prima di cadere sotto il piombo mafioso. Instant movie utile e senza stile. G. Ferrara non sa trasformare la cronaca in cinema, ma almeno fa cronaca. Ignora l’arte dei particolari e usa la mazza quando sarebbe necessario il rasoio, ma insegna molte cose sulla mafia.

Cento giorni a Palermo (1984) on IMDb

ASFALTO CHE SCOTTA - Spietati - Recensioni e Novità sui FilmUn film di Claude Sautet. Con Jean-Paul Belmondo, Sandra Milo, Lino Ventura Titolo originale Classe tous risques. Giallo, b/n durata 110 min. – Italia, Francia 1960. MYMONETROAsfalto che scotta * * 1/2 - - valutazione media: 2,50 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.


Un criminale internazionale condannato a morte cerca di sfuggire alla cattura. Con moglie, due figli e un amico sbarca a Mentone, ma ha uno scontro a fuoco con la polizia. Si salva con i figli e cerca rifugio e protezione a Parigi da vecchi amici del mestiere. Rimane solo, disperato e aumenta la serie di delitti, finché stanco della lotta e della fuga si lascia catturare.

 Asfalto che scotta
(1960) on IMDb

Regia di Pietro Germi. Un film Da vedere 1952 con Fausto TozziSaro UrzìAmedeo NazzariCosetta GrecoVincenzo MusolinoAmedeo TrilliCast completo Genere Avventura – Italia1952durata 97 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +16 – MYmonetro 3,52 su 2 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

1863: i bersaglieri del capitano Giordani devono liberare una zona della Lucania dai briganti di Raffa Raffa, fedeli ai Borboni. Il capitano è per i metodi spicci, il commissario Siceli predilige l’astuzia. Da un racconto di Riccardo Bacchelli, sceneggiato dal regista con F. Fellini, T. Pinelli e F. Tozzi. Moralista influenzato da Ford, Germi ha fatto un western militare di robusto impianto narrativo dove Nazzari campeggia come il monumento di sé stesso. La contrapposizione complementare tra A. Nazzari/soldato blu nordista e il commissario sudista e volpone è da sola una piccola lezione di storia.

 Il brigante di Tacca del Lupo
(1952) on IMDb
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Regia di Michel Boisrond. Un film con Alain DelonLino VenturaFrançoise ArnoulBourvil. Titolo originale: Le chemin des écoliers. Genere Drammatico – Francia1959durata 80 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +16 Valutazione: 2,00 Stelle, sulla base di 2 recensioni.

Parigi, 1944: due amici studenti sono alle prime armi con esperienze sentimentali e malavita. Con il traffico della borsa nera sono gratificati dai primi guadagni. Da lì a colpi grossi il passo è breve. Tratto da un romanzo di M. Aymé e sceneggiato da Aurenche e Bost, grazie anche a un’efficace scelta di attori (Delon, Brialy, Milo), è uno dei migliori film francesi sull’Occupazione, di una grazia acidula che qualche eccesso caricaturale non guasta.

LA RAGAZZA IN VETRINA - Film (1960)

Regia di Luciano Emmer. Un film con Magali NoëlLino VenturaMarina VladyBernard Fresson. Genere Drammatico – Italia1960durata 86 minuti. Valutazione: 3,00 Stelle, sulla base di 2 recensioni.

Due minatori in Belgio passano un weekend con due ragazze olandesi che lavorano nella strada delle vetrine di Amsterdam. Uno dei due s’innamora, ricambiato. Uno dei più felici film di Emmer e non solo per agilità di racconto, intelligenza di notazioni e direzione di attori. C’è anche uno scavo psicologico più profondo. Ebbe gravi noie con la censura democristiana che impose tagli, modifiche al dialogo e il divieto ai minori di 16 anni, nonostante la castità della rappresentazione.

Regia di John Boorman. Un film Da vedere 1981 con Nicholas ClayHelen MirrenNigel TerryNicol WilliamsonLiam NeesonCorin RedgraveCast completo Genere Avventura – Gran Bretagna1981durata 140 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 3,63 su 2 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Il piccolo Artù è sottratto ancora in fasce alla madre dal Mago Merlino per essere preparato alla grande impresa di estrarre Excalibur, la spada magica, dalla roccia. Artù ci riesce e viene proclamato re. Cinema di grande spettacolo che attinge al ciclo delle leggende medievali bretoni, in particolare al romanzo cavalleresco La morte Darthur ( Storia di Artù e dei suoi cavalieri , 1469-85) di Thomas Malory, adattato da Rospo Pallemberg con l’irlandese Boorman. Girato in Irlanda. Musiche del sudafricano Trevor Jones, impasto di canti corali medievali, interventi al sintetizzatore elettronico con citazioni di Wagner e Orff.

Locandina Joe Valachi - I segreti di cosa nostra

Un film di Terence Young. Con Charles BronsonWalter ChiariAmedeo NazzariLino VenturaPupella Maggio. continua» Drammaticodurata 127 min. – Italia 1972.

Èla storia vera del mafioso che percorse la sua carriera all’ombra dei grandi capi dell’organizzazione. Valachi diventa grande nemico di Vito Genovese, capo supremo.


Regia di Alonso Ruizpalacios. Un film Da vedere 2014 con Tenoch HuertaSebastián AguirreIlse SalasLeonardo OrtizgrisRaúl BrionesCast completo Titolo originale: Güeros. Genere Commedia – Messico2014durata 111 minuti. Uscita cinema giovedì 23 giugno 2016 distribuito da Bunker Hill. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: – MYmoro 3,09 su 8 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Tomás è un adolescente a suo modo turbolento. O almeno così pensa la madre, che decide di spedirlo da Veracruz, dove abitano, nel caseggiato popolare di Città del Messico in cui il figlio maggiore vivacchia in attesa di laurearsi. A casa del fratello Fede, Tomás arriva con una musicassetta di Epigmenio Cruz, musicista commercialmente sfortunato e geniale, autore di una canzone che, si dice, una volta ha fatto piangere persino Bob Dylan. Informati da un trafiletto di giornale della convalescenza in ospedale del misterioso cantautore, Tomás, Fede e il coinquilino Santos scelgono di andare a cercarlo.

3.09
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Locandina La bocca del lupoUn film di Pietro Marcello. Con Vincenzo Motta, Mary Monaco Documentario drammatico, durata 76 min. – Italia 2009. – Bim uscita venerdì 19 febbraio 2010. MYMONETRO La bocca del lupo * * * 1/2 - valutazione media: 3,66 su 49 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Prodotto dalla Indigo film di Nicola Giuliano e Francesca Cima, da L’Avventurosa di Dario Zonta e dai gesuiti della Fondazione San Marcellino La bocca del lupo racconta amore e miseria tra gli indigenti e gli emarginati di Genova. Ad “avventurarsi” è Pietro Marcello, che approda a Quarto dei Mille scortato dal ricordo del romanzo verista di Remigio Zena e poco a poco si addentra nei vicoli, osserva, non giudica, condivide e, con questo passo, lucido e discreto ma anche libero ed evocativo, arriverà fin dentro la casa dei suoi personaggi.
Il movimento della narrazione è lo stesso: dalla fotografia corale dei genovesi di ieri e di oggi si stringe su Enzo, emigrato siciliano, e Mary, conosciuta in carcere, nella sezione dei transessuali, alla quale Enzo si è legato da vent’anni, sostenuto dal sogno comune di una casetta in campagna. Per Mary, Enzo è apparso da subito una bellezza da cinema, uno che poteva fare l’attore, in quei film western -suggerisce il montaggio- che non solo non si fanno più ma dei quali è scomparso anche l’immaginario dedicato.
La verità, direbbe Zena, è che questa è una storia di vinti e di ambizioni non soddisfabili, di gente destinata a finire sempre “nella bocca del lupo”: è così che, prima della casetta con l’orto e il camino, Enzo si è fatto quattordici anni di prigione e Mary lo ha aspettato e ora possono raccontarsi alla videocamera, come una vecchia coppia, dividendosi le frasi, dandosi ragione per amore e per pazienza. View full article »