Un film di Bernardo Bertolucci. Con Gérard Depardieu, Robert De Niro, Burt Lancaster, Sterling Hayden, José Quaglio. Titolo originale ATTO I. Drammatico, durata 315′ min. – Italia 1976. MYMONETRO Novecento – Atto I valutazione media: 4,29 su 34 recensioni di critica, pubblico e dizionari.Atto I: in una fattoria dell’Emilia crescono insieme Olmo, figlio di contadini, e Alfredo, erede del padrone, nati nello stesso giorno del 1900. Dopo i primi scioperi nei campi e la guerra 1915-18, il fascismo agrario dà una mano ai padroni. I due giovani si sposano. Atto II: negli anni ’30 le strade di Olmo e Alfredo si separano. Il primo, vedovo, fa il norcino e continua la lotta; il secondo si rinchiude nel privato. Il 25 aprile 1945 si processano i padroni, e i due si ricongiungono. Fondato sulla dialettica dei contrari: è un film sulla lotta di classe in chiave antipadronale finanziato con dollari americani; cerca di fondere il cinema classico americano con il realismo socialista sovietico (più un risvolto finale da film-balletto cinese); è un melodramma politico in bilico tra Marx e Freud che attinge a Verdi, al romanzo dell’Ottocento, al mélo hollywoodiano degli anni ’50. Senza evitare i rischi della ridondanza, Bertolucci gioca le sue carte sui due versanti del racconto.
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Regia di Giuseppe Tornatore. Un film Da vedere 1994 con Gérard Depardieu, Roman Polanski, Nicola Di Pinto, Sergio Rubini, Paolo Lombardi. Cast completo Genere Drammatico, – Italia, 1994, durata 110 minuti. Uscita cinema lunedì 8 agosto 1994 distribuito da Penta Distribuzione. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 3,64 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.
Storia di un incubo in forma di interrogatorio al quale lo scrittore Onoff (Depardieu), apparentemente in preda all’amnesia, è sottoposto da parte di un commissario di polizia (Polanski). Fin dal titolo il 4° film di Tornatore è sotto il segno dell’ambiguità: oltre al suo significato di gergo burocratico-poliziesco, potrebbe essere letto come un esercizio di pura forma, ossia di stile, che mette in discussione lo statuto di credibilità delle immagini: qual è il confine tra fantasia e realtà? tra falso e vero? Allucinato dramma notturno di nordico onirismo, giocato sulla corda pazza dell’assurdo, è un film da prendere o lasciare, senza vie di mezzo. Chi prende ne gusterà la sagacia della costruzione, l’alta tenuta figurativa e sonora (fotografia di Blasco Giurato, musiche di Ennio Morricone), l’ammirevole concertazione degli attori: oltre a Depardieu e Polanski (doppiati da Corrado Pani e Leo Gullotta), c’è un incisivo S. Rubini come poliziotto che verbalizza.
Un film di Josee Dayan. Con Gérard Depardieu, Sergio Rubini, Ornella Muti, Ines Sastre, Pierre Arditi. Drammatico, durata 383 min. – Francia, Italia, Germania 1998.
Il conte di Montecristo, incarcerato non per una colpa commessa ma per l’astuzia terribile di un arrampicatore sociale, si troverà a passare undici lunghissimi anni in isolata prigionia.
Se è vero che la letteratura occupa un gradino più in alto del cinema, questa miniserie televisiva è il meglio che si possa immaginare. Pochi romanzi sono stati riassunti con tale dovizia di particolari che hanno il pregio di non annoiare. Il segreto? Cogliere i momenti salienti eliminando il fitto sottobosco che riempie un migliaio di pagine.
Regia di Peter Weir. Un film con Gérard Depardieu, Andie MacDowell, Bebe Neuwirth, Robert Prosky, Ann Wedgeworth. Cast completo Titolo originale: Green Card. Genere Commedia – USA, 1990, durata 108 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +16 – MYmonetro 3,28 su 2 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.
Lei è americana, maniaca del verde e vuole a tutti i costi un certo appartamento con serra. Lui è francese e vuole la carta verde di soggiorno negli USA. Si sposano per convenienza. L’ufficio immigrazione indaga e loro s’innamorano davvero. Commediola simpatica e un po’ facile, meccanica e solo a momenti divertente. Depardieu tracima, ma funziona.
Un film di Andrzej Wajda. Con Gérard Depardieu, Angela Winkler, Wojciech Pszoniak, Jacques Villeret, Patrice Chéreau. continua» Storico, Ratings: Kids+16, durata 136 min. – Francia 1982.
Caduta di Danton, uno degli artefici della Rivoluzione francese. La sua rivalità con Robespierre lo portò alla ghigliottina. Dopo Danton ci fu il Terrore. Barocca, sontuosa ricostruzione storica di Wajda, che prese il dramma della connazionale S. Przybyszewka per un’appassionata arringa contro le svolte autoritarie (in Polonia in quel momento era in atto il colpo del generale Jaruzelski).
Un film di Jean-Paul Rappeneau. Con Gérard Depardieu, Jacques Weber, Anne Brochet, Philippe Volter, Madeleine Marion. Drammatico, Ratings: Kids+16, durata 135′ min. – Francia 1990. MYMONETRO Cyrano de Bergerac valutazione media: 3,71 su 10 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
“Cyrano è un dolore e una collera”, dice G. Depardieu che ne dà un’interpretazione memorabile (con la voce di Oreste Rizzini nell’edizione italiana, ben curata da Oreste Lionello). Oltre al fasto spettacolare cui hanno contribuito lo scenografo Enzo Frigerio e la costumista Franca Squarciapino, sua moglie, J.-P. Rappenau ha il merito di aver dato risalto e spessore agli altri personaggi, spesso appiattiti a teatro, e di aver puntato (con Jean-Claude Carrière sceneggiatore) sul suo ritmo, fondato sugli alessandrini di Edmond Rostand, versi che ci sono ma non si sentono tanto sono immersi nell’azione. È, in fondo, un’opera lirica dove le parole sostituiscono le musiche. Palma d’oro a Cannes. 5 nomination agli Oscar e premio per i costumi.
Regia di Marco Ferreri. Un film Da vedere 1976 con Michel Piccoli, Gérard Depardieu, Ornella Muti, Renato Salvatori, Vittorio Fanfoni. Cast completo Titolo originale: La dernière femme. Genere Drammatico – Italia, Francia, 1976, durata 108 minuti. – MYmonetro 3,65 su 2 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.
Sullo sfondo di un paesaggio industriale senza storia (Créteil, sobborgo di Parigi) Giovanni (Depardieu), ingegnere disoccupato, vive solo col figlio Pierino dopo che la moglie se n’è andata. Cerca di ricostruire un nucleo familiare con la puericultrice Valeria (Muti) che, non a torto, gli rinfaccia di essere un fallocrate possessivo. Giovanni si evira con un coltello elettrico che, nel terroristico umorismo di questo apologo politico sulla famiglia (scritto con R. Azcona e Dante Matelli), diventa un accessorio della donna: “Quello che è centrale non è il ‘discorso’… ma la forza dirompente che possiede ogni situazione, quasi ogni scena” (P. Mereghetti). Livida, funzionale fotografia di L. Tovoli.
Regia di Claude Chabrol. Un film con Gérard Depardieu, Clovis Cornillac, Jacques Gamblin, Marie Bunel, Vahina Giocante. Cast completo Genere Giallo – Francia, 2009, durata 110 minuti. Valutazione: 3,00 Stelle, sulla base di 3 recensioni.
Scritto dal regista (caso raro) con Odile Barski, è il 1° film che Depardieu e Chabrol hanno fatto insieme: complesso, inquietante, filosofico, con un Depardieu misurato, intenso, sottovoce, nella parte di Paul Bellamy, commissario di polizia parigino, in vacanza a Nîmes nella casa di famiglia di sua moglie Françoise che lo protegge dal lavoro. Falsamente bonaria, apparentemente serena e piana, la storia procede su due binari: i rapporti che Bellamy ha, da una parte, con uno strano tipo di ex assicuratore adultero che si accusa di aver ucciso un vagabondo, ma non ne è sicuro, e dall’altra col fratellastro che si insedia in casa sua: affarista fallito, ladro, mentitore e invidioso. Mentre il confuso intrigo poliziesco – di cui Bellamy si occupa in forma privata – si sfilaccia, affiorano due temi complementari: il desiderio di cambiare vita e il dubbio tragico che l’indesiderato fratellastro dia una immagine possibile di sé stesso. Dramma esistenziale camuffato da giallo, una felicità coniugale permeata da incubi.
Regia di Claude Sautet. Un film Da vedere 1974 con Michel Piccoli, Gérard Depardieu, Serge Reggiani, Yves Montand, Jean Rochefort. Cast completo Titolo originale: Vincent, François, Paul et les autres. Genere Commedia – Francia, 1974, durata 120 minuti. Valutazione: 3,50 Stelle, sulla base di 5 recensioni.
Ogni domenica, tre amici di vecchia data – Vincent (Montand), piccolo industriale, François (Piccoli), medico, e Paul (Reggiani), giornalista – si ritrovano con un amico più giovane, Jean (Depardieu), pugile dilettante, le rispettive consorti o amiche, ognuno con i suoi problemi. Con un taglio caloroso e nel contempo cronachistico, è un quadro tenero e intimista della Nouvelle Vague giscardiana degli anni ’70, in cui Sautet passa da un personaggio all’altro con armonia unificante. Gli interpreti sono straordinariamente efficaci e credibili. All’origine c’è un romanzo di Claude Néron che ha collaborato alla sceneggiatura con Sautet e Jean-Louis Dabadie.
Un film di Maurice Pialat. Con Sandrine Bonnaire, Gérard Depardieu Titolo originale Sous le soleil de Satan. Drammatico, Ratings: Kids+16, durata 113 min. – Francia 1987.MYMONETRO Sotto il sole di Satana valutazione media: 3,25 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Dal romanzo di Georges Bernanos, il film ha avuto la Palma d’oro al Festival di Cannes del 1987. Protagonista è un giovane prete, maldestro ma pieno di buona volontà. Per mortificarsi della sua inettitudine, si infligge delle punizioni corporali, che lo spossano. Durante una terribile notte, Satana gli fa visita sotto le spoglie di un simpatico mercante di cavalli. Poi incontra Mouchette (un personaggio che ricorre spesso nelle opere di Bernanos), prostituta e infanticida. Il prete con tutte le sue forze cerca di salvarla dalla dannazione.
Regia di Bertrand Blier. Un film con Gérard Depardieu, Michel Serrault, Patrick Dewaere, Carole Laure, André Lacombe. Cast completo Titolo originale: Préparez vos mouchoirs. Genere Commedia – Francia, Belgio, 1977, durata 110 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: V.M. 14 – MYmonetro 3,00 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.
Raoul, innamorato di Solange, fa il possibile per sollevare la ragazza dalla depressione in cui è caduta
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Regia di Bertrand Blier. Un film Da vedere 1974 con Miou-Miou, Brigitte Fossey, Gérard Depardieu, Jeanne Moreau, Patrick Dewaere, Isabelle Huppert. Cast completo Titolo originale: Les valseuses. Titolo internazionale: Going Places. Genere Commedia – Francia, 1974, durata 117 minuti. Valutazione: 3,00 Stelle, sulla base di 1 recensione.
Le avventure di due giovani e, nonostante tutto, simpatici avanzi di galera, scandite da un dialogo corrosivo e fuori dai denti, offrono il pretesto per un umorismo tagliente e di nuovo genere.
Regia di Ettore Scola. Un film con Claudio Bigagli, Gérard Depardieu, Diego Abatantuono, Sergio Castellitto, Antonella Attili. Cast completo Genere Commedia – Italia, 2001, durata 100 minuti. – MYmonetro 2,50 su 10 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.
Dopo Una giornata particolare (1977), E. Scola ritorna all’anno della promulgazione delle leggi razziali contro gli ebrei, con un film scritto da lui e da Furio Scarpelli con i due rispettivi figli Silvia e Giacomo. Storia di due commercianti di stoffe che a Roma abitano e lavorano nella stessa strada: Umberto, sarto milanese di famiglia cattolica, e Leone, merciaio ebreo. L’ignominia, non priva di particolari assurdi, del decreto-legge 1728 (17-11-1938) “Provvedimenti per la difesa della razza italiana” si riflette nelle piccole vicende quotidiane dei due protagonisti e delle loro famiglie, dei parenti e degli amici. Due i punti di forza: il set della strada-quartiere, microcosmo di una società ignara prima ancora che indifferente, distratta o solidale, che racchiude la vicenda; la capacità di illustrare una legge infame quasi articolo per articolo, calandola in personaggi, casi, aneddoti, in altalena tra commedia e dramma, tenerezza e dolore, sarcasmo e indignazione. Il bozzettismo tipico di Scola non manca; c’è un puntiglio persino eccessivo nella ricostruzione d’epoca; convenzionale e pleonastico il punto di vista infantile, ma i momenti autentici esistono e il duo Abatantuono-Castellitto è ammirevole per misura e intensità. Premio per la regia al festival di Mosca; Globo d’oro per la musica (A. Trovajoli); Donatello a L. Ricceri (scene).
Un film di François Truffaut. Con Catherine Deneuve, Gérard Depardieu, Jean Piret, Andréa Ferréol, Richard Bohringer. Titolo originale Le dernier métro. Drammatico, Ratings: Kids+16, durata 133′ min. – Francia 1980. MYMONETRO L’ultimo metrò valutazione media: 3,53 su 14 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Parigi, 1942. Marion Steiner, celebre attrice, gestisce il teatro Montmartre per conto del marito Lucas, capocomico ebreo, ricercato dai nazisti, che vive nascosto in uno scantinato del teatro, e mette in scena La scomparsa, dramma immaginario della norvegese Karen Karenberg di cui lei stessa è protagonista accanto a Bernard Granger, noto donnaiolo. Il terzultimo film di Truffaut (da lui scritto con Suzanne Schiffman e Jean-Claude Grumberg) è contraddistinto da 3 componenti: 1) il dilemma sullo statuto dell’artista in tempi di emergenza (la guerra, l’occupazione tedesca): fare il proprio mestiere o il proprio dovere di cittadino?; 2) le corrispondenze (mistero, grovigli erotici, pericolo) tra realtà e finzione (10 inserti dedicati alla pièce), tra attori e personaggi; 3) il buio, il mezzo buio, quindi la cecità, che incombe sull’azione come un controcanto.
Paris, je t’aime è un film di Emmanuel Benbihy, Sylvain Chomet, Ethan Coen, Joel Coen, Isabel Coixet, Wes Craven, Alfonso Cuarón, Gérard Depardieu, Christopher Doyle, Richard LaGravenese, Vincenzo Natali, Walter Salles, Oliver Schmitz, Nobuhiro Suwa del 2006, con Florence Muller, Bruno Podalydès, Leïla Bekhti, Julien Beramis, Cyril Descours, Daniely Francisque, Audrey Fricot, Salah Teskouk, Christian Bramsen, Steve Buscemi. Prodotto in Francia. Durata: 120 minuti.
Un film di Alain Resnais. Con Roger Pierre, Nicole Garcia, Gérard Depardieu, Nelly Borgeaud, Pierre Arditi. continua» Titolo originale Mon oncle d’Amerique. Commedia, durata 125 min. – Francia 1980.
Tre vite che sembrano parallele, ma in vari momenti s’intersecano. Quella di un intellettuale, pezzo grosso della tv, con un brillante avvenire politico. Quella di una ragazza di campagna che diventa attrice e poi stilista di moda. E infine quella di un dirigente industriale, che non riesce a stare al passo con le nuove tecnologie. La donna è, in successivi momenti, amante del primo e principale del secondo. Il commento è affidato a un noto medico-biologo, che si serve dei tre casi per illustrare le sue teorie anche filosofiche (con la caduta delle persone in stato di angoscia, il primo passo verso la malattia e la morte).
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Un film di François Truffaut. Con Henri Garcin, Fanny Ardant, Gérard Depardieu, Roger Van Hool, Veronique Silver. Titolo originale La femme d’à côté. Drammatico, durata 106′ min. – Francia 1981. MYMONETRO La signora della porta accanto valutazione media: 3,83 su 16 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Bernard e Mathilde si sono amati con passione e si sono lasciati con rabbia. Si ritrovano otto anni dopo, entrambi “felicemente sposati”. Il fuoco si riaccende. Meglio durare o bruciare? Abitano in campagna, vicino a Grenoble (patria di Stendhal…). “Stupido” come una canzone di Edith Piaf o di Gino Paoli, ma dice la verità sull’amore: fa male. 20° film di F. Truffaut, il suo 6° film d’amore e, purtroppo, il penultimo. F. Ardant lo illumina come una fiamma bruna. È, a modo suo, anche un thriller: un film d’amore hitchcockiano. L’amore-passione in cifra quotidiana.
Un film di Mario Monicelli. Con Faith Minton, Gérard Depardieu, Roland Bock, Gianrico Tedeschi Commedia, durata 118 min. – Italia, Francia, Germania 1979. MYMONETRO Temporale Rosy valutazione media: 3,25 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Grande amore tra l’ex pugile Raoul “Spaccaporte” e la campionessa di catch Temporale Rosy. La gelosia di lui e gli intrighi dell’impresario di lei li separano. Scritto da Age & Scarpelli da un romanzo breve di Carlo Brizzolara, ambientato tra i panorami urbani della Francia del nord e del Belgio, fu un fiasco commerciale, ma rimane uno dei più felici film di Monicelli per ricchezza di gag, disegno dei personaggi, finezza di particolari in sagace equilibrio tra comico e patetico.
Un film di Francis Veber. Con Gérard Depardieu, Pierre Richard, Pedro Armendáiz Titolo originale La chèvre. Commedia, durata 91 min. – Francia 1981. MYMONETRO La capra valutazione media: 3,11 su 13 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Una ragazza di ricchissima famiglia viene rapita in Messico; le indagini della polizia e di un detective privato non portano a nulla. Uno psicologo ha allora un’idea geniale: visto che la ragazza è sempre stata sfortunatissima, soltanto uno sfortunato come lei potrà ritrovarla… La scelta cade su un oscuro contabile perseguitato dalla malasorte.
Regia di Marco Ferreri. Un film Da vedere 1978 con James Coco, Marcello Mastroianni, Gérard Depardieu, Geraldine Fitzgerald, William Berger. Cast completo Genere Commedia – Italia, 1978, durata 113 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: V.M. 18 Valutazione: 4,00 Stelle, sulla base di 2 recensioni.
In una New York metastorica l’elettrotecnico Lafayette è in rapporto con il megalomane direttore di un museo delle cere di Roma antica, un solitario anarchico italiano, un gruppo di femministe teatranti (fra cui Angelica che s’innamora di lui) e soprattutto con un piccolo scimpanzé di cui diventa padre putativo. Scritto con G. Brach e R. Azcona, questo film catastrofico, non disperato, anzi quietamente ottimista, è ricco di situazioni e invenzioni, svariante nel registro narrativo. Una favola angosciosa e ilare che s’avvale, come spazio drammatico, di una New York magica e allucinante, come vista dall’oblò di un’astronave.