Category: Christopher Reeve


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Un film di Gordon Hessler. Con Vincent Price, Christopher Lee, Peter Cushing, Alfred Marks, Christopher Matthews. Titolo originale Scream and Scream Again. Fantascienza, Ratings: Kids+13, durata 95 min. – USA, Gran Bretagna 1970. MYMONETRO Terrore e terrore * * * - - valutazione media: 3,00 su 1 recensione.

L’ispettore Bellaver (Alfred Marks) indaga su una serie di strani delitti e, dopo un lungo inseguimento in auto, riesce a catturare l’omicida. Ammanettato all’auto, l’assassino si libera tranciandosi di netto una mano. Poi fugge dal misterioso dottor Browning (Vincent Price) e finisce nell’acido autodistruggendosi. Nel frattempo un oscuro complotto politico si sta organizzando in un’altra nazione sotto la guida di Konratz (Marshall Jones), che non esita a uccidere il maggiore Benedek (Peter Cushing). Browning sta cercando di costruire un essere superumano con parti di esseri viventi e l’omicida era il risultato di un esperimento. Entra in scena Fremont (Christopher Lee), capo dell’Intelligence britannica e decisamente ambiguo. Thriler horror fantascientifico di grandi ambizioni, è diretto con concitazione e ricercatezza da un Gordon Hessler all’apice delle possibilità e con una grande voglia di innovare l’ingessato mondo dell’horror britannico che stava attraversando una fase stagnante (Michael Reeves escluso). La trama, basata su un romanzo di Peter Saxon, è fortemente caratterizzata dallo stile funambolico e criptico dello sceneggiatore Christopher Wicking, che gioca con vari generi facendone un mélange ardito, dalla struttura complessa e talvolta un po’ confusa. L’intelligente messa in scena non nasconde qualche banalità e nell’insieme il film resta in parte irrisolto. Un elemento di interesse è la riunione di tre grandi dell’horror, ma quello di Cushing è un brevissimo cameo, mentre Price e Lee vanno con il pilota automatico. Film bizzarro, i cui elementi singoli valgono più dell’insieme.

Scream and Scream Again (1970) on IMDb
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Un film di Peter Bogdanovich. Con Michael Caine, Carol Burnett, John Ritter, Christopher Reeve, Denholm Elliott. Titolo originale Noises Off. Commedia, Ratings: Kids+16, durata 101 min. – USA 1992. MYMONETRO Rumori fuori scena * * * - - valutazione media: 3,37 su 8 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Tratta dall’omonima opera di Michael Frayn, si tratta di una commedia scoppiettante, dal ritmo incalzante e con spassosissime gag che si susseguono vorticosamente. La trama del film riguarda le varie fasi della costruzione di uno spettacolo da parte di una bizzarra compagnia: dalle prove, al debutto, alla tournée, che inizialmente risulta essere positiva, ma poco tempo dopo si rivela un disastro per ripicche e screzi fra attori – sul palcoscenico e fuori accade di tutto: interruzioni, errori, isterie, conflitti, tensioni, rappacificazioni – ma alla prima a Broadway è un trionfo. Regia sardonica e impeccabile, con degli straordinari attori tutti in stato di grazia, parecchie e buone le occasioni di risata. Era dai tempi della “screwball comedy” degli anni Trenta che non ci si divertiva così vedendo una commedia.

Noises Off... (1992) on IMDb
Locandina Il villaggio dei dannati

Un film di John Carpenter. Con Christopher Reeve, Linda Kozlowski, Michael Paré, Mark Hamill, Kirstie Alley. Titolo originale The Village of the Damned. Fantascienza, durata 98′ min. – USA 1995. MYMONETRO Il villaggio dei dannati * 1/2 - - - valutazione media: 1,99 su 13 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Nella cittadina di Midwich (California) tutte le donne giovani vengono ingravidate da una misteriosa forza extraterrestre e danno alla luce un gruppetto di bambini, biondissimi (quasi albini) come Hitler sognava gli ariani e dotati di sovrumani poteri mentali, adibiti a malefici scopi di dominio e distruzione. 2ª riduzione del romanzo I figli dell’invasione (1957) di John Wyndham: un mediocre film del più hawksiano dei registi statunitensi, ma che qui non ha spessore né echi, nemmeno a livello metaforico. Personaggi evanescenti e, quando entrano in scena i terribili biondini, si scivola nel ridicolo involontario. V.M. 18 anni.

Village of the Damned (1995) on IMDb
La casa sul lago del tempo - Film (2006) - MYmovies.it

Un film di Alejandro Agresti. Con Keanu Reeves, Sandra Bullock, Dylan Walsh, Shohreh Aghdashloo, Christopher Plummer. Titolo originale The lake house. Drammatico, durata 105 min. – USA 2006. uscita venerdì 23 giugno 2006. MYMONETRO La casa sul lago del tempo * * 1/2 - - valutazione media: 2,94 su 114 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Kate (Sandra Bullock) e Alex (Keanu Reeves) vivono nella stessa casa ma non si sono mai visti. L’unica via che hanno per comunicare è la cassetta della lettere, che veicola la loro relazione epistolare. Tutto ciò sarebbe impossibile se non vivessero in spazi temporali differenti. Kate nel 2006, Alex nel 2004.
Ispirato a un film coreano del 1998 (Il mare) l’opera di Alejandro Agresti è una commedia sentimentale al limite del metafisico, che analizza la ricerca dell’amore angelicato, conservandone l’aspetto terreno benché temporalmente non allineato. Per procedere alla visione non bisogna assolutamente verificare i rapporti causa-effetto fra passato e futuro (il presente non esiste), per non rischiare di perdere di vista il significato più profondo della storia. Allo spettatore viene chiesto, quindi, di non credere, per poter credere (in questo caso) a quell’amore che nella vita si presenta una volta sola in un tempo ben definito, e che si deve essere capaci di non lasciare andare. Il regista, che prosegue il discorso sugli “amori a distanza” iniziato in Tutto il bene del mondo (in quel caso la lontananza era spaziale), descrive la storia asservendosi ai due protagonisti e alla logica sentimentale hollywoodiana. Pur mantenendo una modalità espressiva epistolare, Agresti riempie però gli spazi con una logica patinata da videoclip che a volte finisce per infastidire.
Le belle facce di Reeves e della Bullock, sufficientemente segnate per manifestare il disagio esistenziale dei protagonisti, guidano la storia, invece di conferirle valore, la livellano, la appiattiscono, facendo credere che l’amore esiste perché esiste S.Valentino. La casa sul lago del tempo è un’occasione persa, un’idea male intesa, che però vale la pena di vedere; soprattutto se si crede che un rimorso sia meglio di un rimpianto e che per giudicare si debba vivere. E, se si parla di cinema, osservare.

The Lake House (2006) on IMDb

Regia di Richard Donner. Un film con Gene HackmanNed BeattyGlenn FordMarlon BrandoChristopher ReeveSusannah YorkCast completo Titolo originale: Superman. Genere Avventura – USA1978durata 143 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: Film per tutti – MYmonetro 3,36 su 2 recensioni tra criticapubblico e dizionari

Superman, mandato sulla Terra ancora in fasce dal pianeta Krypton, viene allevato da una coppia di contadini. Divenuto adulto, si fa assumere a New York come giornalista, sempre attento a non rivelare le doti eccezionali di cui è dotato. Nelle vesti di Superman, vola ovunque ci sia bisogno di ristabilire la giustizia. I suoi più terribili nemici tentano di distruggere la Terra con ordigni nucleari, ma il nostro lo impedisce.

 Superman
(1978) on IMDb

Frasi del film Quel che resta del giorno

Un film di James Ivory. Con James Fox, Emma Thompson, Anthony Hopkins, Christopher Reeve, Peter Vaughan.Titolo originale The Remains of the Day. Drammatico, Ratings: Kids+16, durata 134 min. – USA 1993. MYMONETRO Quel che resta del giorno ****- valutazione media: 4,31 su 27 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
 
Stevens (Hopkins) è stato per trent’anni il maggiordomo di Lord Darlington (Fox), gentiluomo formale e ingenuo e molto influente, che prima della guerra stava dalla parte dei nazisti. Quando Darlington muore la tenuta viene acquistata da certo Lewis (Reeve), americano pragmatico, …ma con un suo stile. Stevens si mette così in viaggio per riassumere l’antica governante Sara Kenton (Thompson), che se n’era andata vent’anni prima, per (infelicemente) sposarsi. La ritrova, ma le cose rimangono come sono. Nel frattempo Stevens è stato maggiordomo impeccabile, mancando persino di assistere il padre morente per non compromettere il perfetto servizio di una cena, e ignorando tutto il resto della vita, sentimenti compresi, incapace di giudicare gli errori enormi del suo padrone che, come tale, era sempre dalla parte del giusto. Il maggiordomo sembra vacillare solo quando la governante gli dichiara il suo amore, anche se subito torna formale e non riesce a liberarsi dei lacci. Tratto dal romanzo di Kazuo Ishiguro, il film è indubbiamente seducente. Ambiente, interpretazione, storia, dialogo, tutto perfetto. Del resto il nostro tempo sembra fatto apposta per farsi incantare dall’eleganza, dall’onore, dal senso del dovere, dalla limpidezza dei sentimenti, dalla forma quando aderisce alla sostanza. Efficaci anche le istantanee storiche che mostrano una società inglese snob, distaccata e ingenua e “politicamente dilettante”, capace di credere a un ministro tedesco che definisce Hitler un “uomo di pace”.
The Remains of the Day (1993) on IMDb

Ovunque nel tempo (Film 1980): trama, cast, foto - Movieplayer.itUn film di Jeannot Szwarc. Con Jane SeymourTeresa WrightChristopher ReeveChristopher PlummerWilliam H. Macy.  Titolo originale Somewhere in TimeFantastico,durata 103 min. – USA 1980MYMONETRO Ovunque nel tempo * * * 1/2 - valutazione media: 3,63 su 16 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Durante un soggiorno in un albergo vicino Chicago, Richard Collier, commediografo in crisi di ispirazione, crede di riconoscere nella fotografia dell’attrice Elise McKenna, diva degli anni ’10, l’anziana signora che 8 anni prima, agli esordi della carriera, gli aveva donato un orologio augurandogli un avvenire di successo. Sfogliando i vecchi registri dell’hotel, Collier scopre, in una pagina del 1912, accanto al nome della donna anche il suo. Irretito dal mistero, Collier, per mezzo dell’autoipnosi, lascia vagare la propria coscienza nel tempo fino a ritrovarsi in un impossibile passato in compagnia di Elisa per rivivere con lei una intensa storia d’amore e quando i due devono separarsi lui le fa dono di un orologio…Ridestatosi nel presente, Collier non sa più evadere da una profonda malinconia: il ricordo della donna è più che mai vivo e la sola speranza che gli resta per incontrarla di nuovo è abbandonarsi alla morte.
L’incisione sulla cassa di un orologio: “Come back to me”… La sensazione di riconoscere in un viso il volto di un’altra… L’assurdo accostamento di due nomi lontani 70 anni l’uno dall’altro… La convinzione di vivere in un passato… Lo stesso orologio che passa di mano in mano e il tintinnio di una moneta del 1980 che fa svanire un sogno fin troppo simile ad una realtà… Gli elementi per un film di successo – e per una interessante divagazione in chiave intimistica sul tema del viaggio nel tempo (con un probabile riferimento formale al classico Il ritratto di Jennie) – ci sono tutti.C’è, soprattutto, una bella sceneggiatura tratta da un intrigante romanzo di Matheson. Ma, si sa, una cosa è il romanzo, un’altra il suo adattamento cinematografico… Nonostante le buone intenzioni (la cura nella ricostruzione d’ambiente, il taglio delle inquadrature, l’uso delle ombre e del colore pastoso), l’eccessiva componente sentimentalistica e l’interpretazione non molto convincente di Christopher Reeve non liberano il film dalla patina del preziosismo formale. Apprezzato più in America che in Italia.

Somewhere in Time (1980) on IMDb