Category: Film dal 1960 al 1969


Risultati immagini per Federico FelliniFederico Fellini (Rimini, 20 gennaio 1920Roma, 31 ottobre 1993) è stato un regista e sceneggiatore italiano.
È considerato universalmente uno dei più grandi ed influenti cineasti della storia del cinema mondiale. Già vincitore di quattro premi Oscar al miglior film straniero, per la sua attività da cineasta gli è stato conferito nel 1993 l’Oscar alla carriera. Vincitore due volte del Festival di Mosca (1963 e 1987), ha inoltre ricevuto la Palma d’oro al Festival di Cannes nel 1960 e il Leone d’oro alla carriera alla Mostra del Cinema di Venezia nel 1985.
Nell’arco di quasi quarant’anni – da Lo sceicco bianco del 1952 a La voce della luna del 1990 – Fellini ha “ritratto” in decine di lungometraggi una piccola folla di personaggi memorabili. Definiva se stesso “un artigiano che non ha niente da dire,ma sa come dirlo”. Ha lasciato opere indimenticabili, ricche di satira ma anche velate di una sottile malinconia, caratterizzate da uno stile onirico e visionario. I titoli dei suoi più celebri film, La strada, Le notti di Cabiria, La dolce vita, e Amarcord – sono diventati dei topoi citati, in lingua originale, in tutto il mondo.

Lungometraggi

Il padre di famiglia - Film (1967)

Regia di Nanni Loy. Un film Da vedere 1967 con Nino ManfrediUgo TognazziClaudine AugerMario CarotenutoLeslie CaronEvi MaltagliatiCast completo Genere Commedia – Italia1967durata 110 minuti. – MYmonetro 3,83 su 2 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Architetto lui, architetta lei, si sposano negli anni eroici del dopoguerra, hanno quattro figli e sognano una società nuova. A poco a poco il matrimonio si logora, lui cerca distrazioni con un’altra donna, lei finisce in clinica. Il boom degli anni ’60 ha corrotto anche loro. Uno dei migliori film di Loy (1925-95), scritto con Ruggero Maccari. Concilia il divertimento con l’analisi sociale e l’impegno morale. Una delle migliori interpretazioni di N. Manfredi con un numero memorabile di U. Tognazzi.

 Il padre di famiglia
(1967) on IMDb
Risultati immagini per La tenda rossa

Un film di Mikhail Kalatozov. Con Mario Adorf, Claudia Cardinale, Sean Connery, Massimo Girotti, Luigi Vannucchi.Titolo originale Kräsnaja palátka. Drammatico, Ratings: Kids+13, durata 143 min. – Italia 1969. MYMONETRO La tenda rossa * * * 1/2 - valutazione media: 3,82 su 8 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

È la traduzione cinematografica della tragica vicenda del dirigibile Italia, schiantatosi il 24 maggio 1928 sui ghiacci del Polo Nord. La gara tra diversi paesi per il salvataggio dei superstiti sotto la famosa tenda rossa si sviluppa attraverso drammatiche avventure.

The Red Tent (1969) on IMDb

Regia di Juraj Herz. Un film Da vedere 1968 con Rudolf HrusínskýVlasta ChramostováJana StehnováMilos Vognic. Titolo originale: Spalovac mrtvol. Genere Drammatico – Cecoslovacchia1968durata 102 minuti.

A Praga, durante l’occupazione tedesca, l’impiegato del crematorio cittadino Kopfrkingl diventa un sostenitore così entusiasta dell’ideologia nazista che, tenero dispensiere di eutanasia, uccide la moglie e i figli in quanto portatori di sangue ebreo e poi accetta la direzione dei forni crematori del lager. Dal romanzo Il bruciacadaveri (1967) di Ladislav Fuks, che l’ha adattato con Herz. Chi è il signor Kopfrkingl? “Un benpensante e ipocrita cerimoniere, uno schizoide impigliato nelle consuetudini di un macabro rituale, un saccente becchino-filantropo…” (A.M. Ripellino). Non è un paranoico, un caso isolato. Il discorso del film è che il fascismo fa parte della cultura e dei valori della borghesia cui appartiene. Herz lo espone con un distacco impregnato di umorismo sottile, con una drammaturgia orizzontale che non produce un crescendo emotivo, ma una continua tensione intellettuale.

The Cremator (1969) on IMDb

Un film di Jean-Luc Godard. Con Jean-Pierre Léaud, Anne Wiazemsky, Michel Samenisko, Lex De Bruijn Titolo originale La Chinoise. Drammatico, durata 90′ min. – Francia 1967. MYMONETRO La cinese * * * 1/2 - valutazione media: 3,58 su 10 recensioni di critica, pubblico e dizionari.


In un appartamento di Parigi un gruppo di giovani borghesi studiano il pensiero marxista-leninista nella versione maoista. Véronique, guida del gruppo, propone l’assassinio di un ministro sovietico in visita e, dopo che il suo piano è messo in atto, si rende conto di aver fatto soltanto “i primi timidi passi di una lunga marcia”. È un film cerniera nell’itinerario di J.-L. Godard. La sua tensione utopica annuncia la rivolta studentesca del ’68 attraverso l’analisi dei gruppuscoli della nuova sinistra e continua la riflessione sul linguaggio cinematografico con il recupero dei metodi brechtiani e la rivalutazione delle teorie di S. Ejzenštejn sul montaggio. Molto datato per i suoi contenuti politici, colpisce ancora per l’originalità della sua concezione.

The Chinese (1967) on IMDb

Regia di Marco Ferreri. Un film Da vedere 1964 con Ugo TognazziAnnie GirardotAchille MajeroniFilippo Pompa Marcelli. Genere Commedia – Italia1964durata 92 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 3,34 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Scoperta in un monastero, Maria, donna interamente ricoperta di peli, il trafficone Antonio Focaccia la sposa e la espone come un fenomeno da fiera. Tra i due nasce l’amore, e poi un bambino. Maria muore di parto e il figlio non le sopravvive, ma il marito continua a girare le fiere esponendo i corpi imbalsamati. Per intervento del produttore Carlo Ponti quest’ultima parte fu eliminata. Il film si chiude con la morte della donna barbuta. È un grottesco che continua con sgradevole genialità il discorso sull’anormalità familiare e sulla dimensione mostruosamente economica della convivenza sociale avviato con L’ape regina (1962). Esiste anche, nell’edizione francese, un finale lieto: Maria perde il pelo. Scritto da M. Ferreri con Rafael Azcona. Fotografia di A. Tonti, scene di M. Garbuglia, costumi di P. Tosi.

The Ape Woman (1964) on IMDb
Locandina Eva

Un film di Joseph Losey. Con Virna LisiJeanne MoreauLisa GastoniStanley BakerRiccardo Garrone. continua» Drammaticob/n durata 110 min. – Italia, Francia 1962

Uno scrittore si invaghisce di una sconosciuta e lascia la propria fidanzata. L’incontro si rivela una delusione e l’uomo sposa la sua promessa. Tempo dopo rivede la donna, che continua a suscitare in lui un’insana passione. Trascorre la notte con lei; la moglie li scopre e nella sua disperazione muore accidentalmente. Lo scrittore passerà la vita ad attendere le visite sporadiche della crudele e infedele amante.

Eva (1962) on IMDb

Atto di primavera

Regia di Manoel de Oliveira. Un film Da vedere 1963 con Nicolau Nuñes da SilvaErmelinda PiresMaria MadalenaAmélia ChavezLuis de Sousa. Titolo originale: Acto da primavera. Genere Religioso – Portogallo1963durata 90 minuti.

Ogni anno in tempo pasquale gli abitanti di Curala (Portogallo del Nord), contadini e artigiani, mettono in scena per le vie del paese la Passione di Gesù Cristo che si è fatto uomo tra gli uomini, e tutti gli altri personaggi (compreso il diavolo) hanno il loro volto e i corpi. Autore della sceneggiatura – dal romanzo Auto da Paixão di Francisco Vaz De Guimaraes – con José Régio e José Carvalho, responsabile anche della fotografia, de Oliveira li filma. Dopo la deposizione della croce, alle immagini in presa diretta alterna immagini d’archivio in bianco e nero di guerra: soldati durante uno sbarco, i loro cadaveri, esplosioni nucleari, corpi straziati dalle radiazioni. Altri dolori, altre vittime innocenti. Finito il rito, mentre gli abitanti leggono il giornale, emerge la Resurrezione, rappresentata da un albero in fiore agitato dal vento. Presentato al Festival di Rotterdam 1963.

Acto da Primavera (1963) on IMDb
La ragazza di Bube - Trentino Cultura

Regia di Luigi Comencini. Un film con Claudia CardinaleMarc MichelGeorge ChakirisCarla CalòBruno ScipioniMonique Vita. Genere Drammatico – Italia1963durata 111 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +16 – MYmonetro 3,84 su 3 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Storia di Mara, ragazza toscana che diventa donna sacrificando alcuni anni della sua vita a un ex partigiano condannato per omicidio. Del romanzo (1960, premio Strega) di Carlo Cassola il film è una riduzione fedele. Intorno a Mara, “la prima apparizione umana positiva di grande statura della nuova narrativa italiana” (I. Calvino), già in Cassola i rappresentanti dell’estremismo (il padre di Mara, i compagni di Bube) sono tenuti in ombra. Nel film sono quasi al buio, così com’è sfocato lo sfondo storico. Pur non parlando né camminando (Mario Soldati dixit ) da toscana, C. Cardinale, finalmente non doppiata, è credibile, docile, tenera. Bellissimo bianconero di Gianni di Venanzo (1920-66).

Bebo's Girl (1964) on IMDb

Risultati immagini per L'Oro di RomaUn film di Carlo Lizzani. Con Andrea Checchi, Jean Sorel, Gérard Blain, Anna Maria Ferrero. Drammatico, b/n durata 115′ min. – Italia 1961. MYMONETRO L’oro di Roma * * * - - valutazione media: 3,13 su 8 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Durante l’occupazione di Roma nel ’44 i tedeschi obbligarono la comunità ebraica a raccogliere e consegnare 50 chili d’oro. Nonostante le promesse, deportarono tutti. L’impegno politico e morale e un’accorata sincerità di fondo non bastano a riscattare quest’affresco rievocativo da una sciatta convenzionalità narrativa che troppo sacrifica allo spettacolo

Gold of Rome (1961) on IMDb

Locandina KapòUn film di Gillo Pontecorvo. Con Emmanuelle RivaDidi PeregoSusan StrasbergLaurent TerzieffGianni Garko.  DrammaticoRatings: Kids+16, b/n durata 102 min. – Italia 1960MYMONETRO Kapò * * * 1/2 - valutazione media: 3,50 su 9 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

In un campo di concentramento, una giovanissima ebrea si schiera per paura dalla parte dei nemici e diventa guardiana delle proprie compagne di sventura. Le sue azioni sono guidate dall’istinto di sopravvivenza, ma un prigioniero russo giunto al campo dopo qualche tempo, la fa innamorare. 

Kapo (1960) on IMDb

Regia di Sidney Lumet. Un film Da vedere 1965 con Rod SteigerGeraldine FitzgeraldBrock PetersJaime SánchezThelma OliverCast completo Titolo originale: The Pawnbroker. Genere Drammatico – USA1965durata 116 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +16 – MYmonetro 3,51 su 3 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Nevrosi dell’ebreo Nazerman, unico superstite di una famiglia polacca sterminata nei lager nazisti, che fa l’usuraio nel quartiere di Harlem a New York per conto di un pappone. Compresso tra un’intensa ricerca psicologica e il groviglio delle tematiche sull’ebraismo, il film ha i suoi momenti migliori nella descrizione dal vero del ghetto nero e in una incisiva interpretazione di Steiger. Fotografia in bianconero del grande Boris Kaufman e musiche di Quincy Jones. Da un romanzo di Edward Lewis Wallant, sceneggiato da David Friedkin e Morton Fine.

 L'uomo del banco dei pegni
(1964) on IMDb

Regia di Jan Nemec. Un film con Antonin KumberáLadislas Jansky. Titolo originale: Diamanti noci. Genere Drammatico 1964durata 55 minuti.

Due giovani ebrei riescono a saltare da un treno in corsa che li portava in un campo di concentramento in Germania. Sfuggiti ai soldati nazisti continuano a correre in un bosco finchè sono vinti dalla fame, dal freddo, dalla fatica. Denunciati da una donna alla quale avevano chiesto del cibo, sono catturati da un gruppo di vecchi armati di fucili da caccia. Spinti sadicamente dagli stessi vecchi, i due giovani riprendono la fuga, mentre i cacciatori li tengono sotto mira e ne fanno dei bersagli. Quasi totalmente privo di dialoghi, svolto su più dimensioni narrative (la realtà oggettiva, la memoria, l’immaginazione), Diamanti della notte, manifesta nell’esordiente Nemec alte doti stilistiche, che a volte sfiorano il freddo formalismo, e denuncia indirettamente tutto ciò che nella guerra, e nella psicosi militaristica, vi è di degradante e di offensivo per l’uomo.

Diamonds of the Night (1964) on IMDb

Parlano poco o niente in questo film ma i dialoghi hanno hardsub in cecoslovacco. Ho aggiunto i sottotitoli in italiano selezionabili, ovviamente si andranno a sovrapporre a quelli ceci se li attivate.

Regia di Carmelo Bene. Un film con Carmelo BeneLydia MancinelliOrnella FerrariSalvatore SiniscalchiAnita Masini. Genere Drammatico – Italia1968durata 125 minuti. – MYmoro 3,20 su 11 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Ricordi, visioni, ossessioni di un intellettuale pugliese (Bene, nato a Campi, Lecce, nel 1937) di estrazione cattolica e piccoloborghese, di cultura decadentistica con inclinazioni verdiane. Si mette in scena, e in immagini, con una forte carica di ironia e autoironia, un farneticante furore barocco, uno sregolato umorismo irridente ora divertente ora allarmante. Il punto di fusione di questi eterogenei momenti è l’atteggiamento di ricerca di un assoluto che sa irraggiungibile. Tratto da un suo antiromanzo (1966), è il 1° dei 7 film realizzati da Bene nel periodo 1968-73. Interventi vocali di Ruggero Ruggeri (“Il trionfo di Bacco e Arianna”), Arnoldo Foà (“Il lamento” di Lorca), Indro Montanelli (dichiarazioni sul Generale della Rovere ). Impermeabile a ogni tentativo di interpretazione logica e razionale: “È tutto quel che vi piacerà” (C. Bene).

Nostra signora dei turchi (1968) on IMDb

Un film di Robert Aldrich. Con Olivia De Havilland, Joseph Cotten, Bette Davis, Mary Astor, Agnes Moorehead. Titolo originale Hush… Hush, Sweet Charlotte. Drammatico, b/n durata 133′ min. – USA 1965. MYMONETRO Piano… piano, dolce Carlotta * * * - - valutazione media: 3,48 su 14 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Una bella del Sud vive 37 anni in una villa solitaria, tormentata dai ricordi dell’assassinio del fidanzato. Parenti infidi che mirano alla sua eredità la terrorizzano con macabre trovate. Sulla scia del successo di Che fine ha fatto Baby Jane? (1962), un 2° thriller in cui O. de Havilland sostituisce la Crawford ammalata. 4 nomination agli Oscar, una delle quali per la fotografia di Joe Biroc. Il soggetto è di Henry Farrell, autore del romanzo che è all’origine di Baby Jane; anche lo sceneggiatore è il medesimo, Lucas Heller che ha più di un debito con P. Boileau e T. Narcejac e Les Diaboliques. L’anomala misoginia di R. Aldrich tocca qui il vertice del barocchismo.

Hush...Hush, Sweet Charlotte (1964) on IMDb
LA TOMBA DI LIGEIA - Spietati - Recensioni e Novità sui Film

Un film di Roger Corman. Con Vincent Price, Elizabeth Shepherd, John Westbrook Titolo originale Tomb of Ligeia. Horror, durata 81′ min. – Gran Bretagna 1964. MYMONETRO La tomba di Ligeia * * * - - valutazione media: 3,13 su 8 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Ligeia, moglie di Sir Verden, muore asserendo di poter vincere la morte con la forza della volontà. Quando lui si risposa con Lady Rowena, ricompare. È l’ultimo e forse il migliore dei film di Corman sotto il segno di E.A. Poe, sia per l’impegno plastico-figurativo sia per la cura nella costruzione narrativa, grazie alla sceneggiatura del giovane Robert Towne.

The Tomb of Ligeia (1964) on IMDb
Locandina Smog

Un film di Franco Rossi. Con Enrico Maria Salerno, Annie Girardot, Renato Salvatori, Graziella Granata, Casey Adams. Drammatico, b/n durata 102′ min. – Italia 1962. MYMONETRO Smog * * * - - valutazione media: 3,00 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.


Ventiquattr’ore di un avvocato italiano in una Los Angeles livida e affaticante. I suoi incontri occasionali con connazionali, la presa di coscienza di una società alienata dalla mitologia del successo. Nella forma decontratta di un taccuino di appunti dove, più che l’azione e la galleria dei personaggi, conta il rovello esistenziale del protagonista, è un film in cui il talento visivo del regista non è abbastanza sorretto dalla sceneggiatura, firmata anche dalla coppia Festa Campanile-Franciosa e da Ugo Guerra. Una Los Angeles così, nella sua orizzontalità smisurata e un po’ mostruosa, non s’era mai vista in un film americano. Una delle migliori partiture musicali di Piero Umiliani.

Smog (1962) on IMDb
Locandina italiana Mouchette - Tutta la vita in una notte

Un film di Robert Bresson. Con Jean-Claude GuilbertNadine NortierPaul HebertJean VimenetSuzanne Huguenin Titolo originale MouchetteDrammaticoRatings: Kids+16, b/n durata 80 min. – Francia 1967. – Cineteca di Bologna uscita lunedì 2 maggio 2016. MYMONETRO Mouchette – Tutta la vita in una notte * * * 1/2 - valutazione media: 3,54 su 7recensioni di critica, pubblico e dizionari.


Mouchette è un’adolescente che vive in un paesino della Provenza in una situazione decisamente disagiata. Il padre e il fratello maggiore fanno attività di contrabbando mentre lei, oltre a frequentare la scuola dove viene maltrattata dall’insegnante di canto, deve occuparsi della madre gravemente ammalata e del fratellino nato da poco. Dinanzi a lei si apre solo un piccolo spiraglio di speranza nel poco tempo trascorso al Luna Park ma ripiomberà nel dolore quando incontrerà un cacciatore di frodo sofferente di epilessia che si rivelerà decisamente infido. Girato subito dopo Au hasard Balthazar questo film ne rappresenta in qualche misura l’ideale prosecuzione. In questa occasione l’ispirazione è strettamente letteraria. Bresson infatti adatta per lo schermo (sarebbe meglio dire fa suo) il romanzo di Bernanos “Nouvelle histoire de Mouchette”. I due autori sono entrambi di matrice cattolica ma questa è uno dei pochi elementi che li uniscono. Bresson aveva già realizzato un film ispirandosi a un romanzo dello scrittore (Diario di un curato di campagna) ma non ne condivideva né gusti né ideali affermando però: “Siamo ambedue cristiani, questo è già una comunione di interessi, un affinità elettiva. Ma ciò che mi attrae maggiormente in Bernanos è l’assoluta mancanza, nei suoi romanzi, di psicologismo letterario. Il cinema non deve infatti, secondo me, esprimersi con le parole ma deve trapelare attraverso le immagini. Ci sono poi, in Bernanos, certe ottiche, certe prospettive, per quel che riguarda il soprannaturale, che sono sublimi”.
In Mouchette Bresson trova un personaggio che conferma la sua visione del mondo e sul quale può intervenire allontanandosi dalla struttura narrativa di Bernanos, che interviene spesso commentando quanto accade alla protagonista, per dedicarsi invece totalmente a mostrare i fatti. Incorniciando però l’intera fase della vicenda terrena di Mouchette all’interno di una prospettiva di morte. Come i volatili presi in trappola dai bracconieri all’inizio del film così la ragazzina è intrappolata in un’esistenza di fatta di deprivazione e come per le lepri nelle immagini che precedono il finale, il suo breve percorso esistenziale si indirizza verso un esito tragico. C’è un legame profondo tra Baltazhar e Mouchette ma anche tra lei e la Marie di quel film. Con in aggiunta, se possibile, una maggiore sfiducia nei confronti del contesto sociale in cui nessuno è capace di uscire da se stesso per incontrare davvero l’altro se non per ‘farne uso’ con le finalità più diverse. Anche chi offre qualcosa di gratuito finisce poi con il giudicare e condannare, prima in silenzio e poi ad alta voce. Nessuno si salva, neppure i più giovani. Se nel romanzo i due ragazzini che dileggiavano Mouchette ogni volta che la vedevano passare tacciono dopo che hanno saputo di un fatto grave che le è accaduto, in Bresson continuano nella loro derisione.
Dove sta allora la dimensione cristiana del regista? Forse la si può condensare in questa sua dichiarazione: “La morte la vedo non come fine ma come principio, l’inizio di una nuova vita nella quale si potrà trovare la rivelazione di quell’amore sulla Terra appena intravisto. E a questo punto subentra il concetto di Dio”.

Mouchette (1967) on IMDb

Regia di Ingmar Bergman. Un film Da vedere 1960 con Max von SydowBirgitta PetterssonGunnel LindblomBirgitta ValbergAxel DübergCast completo Titolo originale: Jungfrukällan. Genere Drammatico – Svezia1960durata 89 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +16 – MYmonetro 3,82 su 5 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Nel Medioevo svedese l’adolescente Karin viene stuprata e uccisa nel bosco da tre pastori che poco dopo cercano rifugio nella fattoria di suo padre Töre. Tremenda vendetta. Sul luogo del delitto sgorga una polla d’acqua. 21° film di Bergman, il primo (il solo?) in cui l’intervento di Dio nell’azione è concreto: un miracolo. Miscuglio tra Cappuccetto Rosso e Shakespeare. Le scene dello stupro e della vendetta furono censurate. Splendido BN di Sven Nykvist. Oscar 1960 per il miglior film straniero.

The Virgin Spring (1960) on IMDb
Locandina Italiani, brava gente

Un film di Giuseppe De Santis. Con Andrea ChecchiRiccardo CucciollaRaffaele PisuTatyana SamoylovaArthur Kennedy. continua» Drammaticob/n durata 107 min. – Italia 1964MYMONETRO Italiani, brava gente ***1/2- valutazione media: 3,84 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Durante la campagna di Russia, quattro militari di diversa estrazione sociale e provenienza geografica esprimono le loro considerazioni sull’assurdità della guerra. I sovietici, teoricamente “i nemici”, aiutano i soldati italiani dimostratisi “invasori” soltanto sulle mappe militari.

Italiani brava gente (1964) on IMDb