Category: Film dal 1950 al 1959


Regia di Raffaello Matarazzo. Un film con Amedeo NazzariLea PadovaniCesco BaseggioNico PepeAndrea ChecchiAmalia PellegriniCast completo Genere Drammatico – Italia1955durata 100 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +16 – MYmonetro 2,50 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Un medico infelice per la morte della fidanzata salva dal suicidio una ragazza cui un mascalzone ha rovinato la vita. La sposa più per pietà che per amore, ma nuovi avvenimenti faranno nascere un sentimento vero tra i coniugi. Tratto dal dramma La moglie del dottore di Silvio Zambaldi, è uno dei 3 film di Matarazzo del 1955, e il meno significativo. “È un’opera di passaggio, tutto sommato modesta, verso quello che è forse il film più anomalo di Matarazzo, La risaia ” (A. Prudenzi).

 L'intrusa
(1956) on IMDb

Regia di Pietro Germi. Un film Da vedere 1955 con Sylva KoscinaSaro UrzìCarlo GiuffréPietro GermiLuisa Della NoceLilia LandiCast completo Genere Drammatico – Italia1955durata 120 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +16 – MYmonetro 3,88 su 4 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Macchinista delle FF. SS. che ama, un po’ troppo, il buon vino entra in una grave crisi professionale e familiare, ma la supera con l’aiuto del figlioletto e dei compagni di lavoro. È il film cui Germi era affezionato e in cui si riconosceva, “fatto per gente all’antica… col risvolto dei pantaloni”. Nonostante i limiti della sua poetica (un po’ De Amicis, un po’ Capra) e del suo moralismo ottocentesco, sfugge alle trappole della retorica per la scrittura calda e avvolgente, concentrata sugli attori, per quel neorealismo intimistico che è la cifra stilistica migliore di Germi (ma il merito è anche dello sceneggiatore Alfredo Giannetti) e che ne fa un narratore popolare ad alto livello. Germi si fece doppiare da Gualtiero De Angelis, voce italiana di James Stewart, Cary Grant, Dean Martin, ecc. 2 Nastri d’argento: produttore (ENIC-Ponti-De Laurentiis), film. Presentato a Cannes e Berlino, 2 premi a S. Sebastian (film straniero e L. Della Noce), S. Francisco (Germi attore) e Cork (regia).

 Il ferroviere
(1956) on IMDb
Pietà per i giusti - Film (1951)

Un film di William Wyler. Con Eleanor Parker, Lee Grant, William Bendix, Kirk Douglas Titolo originale Detective Story. Drammatico, Ratings: Kids+16, b/n durata 103 min. – USA 1951. MYMONETRO Pietà per i giusti * * * 1/2 - valutazione media: 3,88 su 7 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Cronaca di un giorno d’agosto in un ufficio di polizia a New York. Un ispettore di patologica durezza, scoperta una macchia nella sua famiglia, entra in crisi. Eccellente adattamento del dramma teatrale (1949) di Sidney Kingsley con un Douglas in gran forma e un ottimo reparto femminile. Quasi assoluta l’unità di tempo e di luogo, un po’ verboso, geometrico nella fluidità dell’azione complessa, didattico senza pesantezze come riflessione sulla violenza con risvolti pseudofreudiani, Detective Story è, come Ore disperate (1955) dello stesso Wyler, il “pilota” involontario di una lunga serie di film. 5 candidature all’Oscar. Sceneggiatura di Philip Yordan e Robert Wyler, fratello del regista (con collaborazione non accreditata di Dashiell Hammett). 1° film, e ultimo prima di essere messa sulla lista nera per le sue idee di sinistra, di L. Grant (la ladra).

 Pietà per i giusti
(1951) on IMDb

Il favorito della Grande Regina (Film 1955): trama, cast, foto -  Movieplayer.itUn film di Henry Koster. Con Richard Todd, Bette Davis Titolo originale The Virgin Queen. Avventura, durata 92′ min. – USA 1955. MYMONETRO Il favorito della grande regina * * 1/2 - - valutazione media: 2,75 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Ritratto in piedi di Sir Walter Raleigh (1552-1618) che viaggiò molto in mare per conto della sua regina Elisabetta, occupò la Virginia, introdusse in Europa l’uso del tabacco e la coltivazione della patata. 1° cinemascope e 2ª Elisabetta regina per la Davis, ma il vero protagonista è Sir Walter Raleigh (Todd). Convenzionale, competente, storicamente semplificato, ma ben recitato da tutti. A testa rasata, la Davis è grande.

 Il favorito della grande regina
(1955) on IMDb

Risultati immagini per Federico FelliniFederico Fellini (Rimini, 20 gennaio 1920Roma, 31 ottobre 1993) è stato un regista e sceneggiatore italiano.
È considerato universalmente uno dei più grandi ed influenti cineasti della storia del cinema mondiale. Già vincitore di quattro premi Oscar al miglior film straniero, per la sua attività da cineasta gli è stato conferito nel 1993 l’Oscar alla carriera. Vincitore due volte del Festival di Mosca (1963 e 1987), ha inoltre ricevuto la Palma d’oro al Festival di Cannes nel 1960 e il Leone d’oro alla carriera alla Mostra del Cinema di Venezia nel 1985.
Nell’arco di quasi quarant’anni – da Lo sceicco bianco del 1952 a La voce della luna del 1990 – Fellini ha “ritratto” in decine di lungometraggi una piccola folla di personaggi memorabili. Definiva se stesso “un artigiano che non ha niente da dire,ma sa come dirlo”. Ha lasciato opere indimenticabili, ricche di satira ma anche velate di una sottile malinconia, caratterizzate da uno stile onirico e visionario. I titoli dei suoi più celebri film, La strada, Le notti di Cabiria, La dolce vita, e Amarcord – sono diventati dei topoi citati, in lingua originale, in tutto il mondo.

Lungometraggi

Francesco, giullare di Dio - Cineuropa

Un film di Roberto Rossellini. Con Aldo Fabrizi Biografico, Ratings: Kids+16, b/n durata 91′ min. – Italia 1950. MYMONETRO Francesco giullare di Dio * * * 1/2 - valutazione media: 3,58 su 7 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Tratti da I Fioretti e La vita di frate Ginepro, undici episodi della vita di Francesco d’Assisi (1182-1226), alcuni assai belli per la loro autenticità e la fresca ispirazione religiosa, altri un po’ forzati e di religiosità troppo ufficiale, ma in sostanza l’adesione del fulmineo linguaggio rossellininiano all’interpretazione del francescanesimo imperniata sulla semplicità dà risultati straordinari. Girato con veri frati francescani e altri attori non professionisti. Il suo pregio maggiore è di aver trattato i Fioretti di San Francesco come episodi di Paisà.

The Flowers of St. Francis (1950) on IMDb
La locanda della sesta felicità - Film (1958)

Un film di Mark Robson. Con Ingrid Bergman, Curd Jürgens, Robert Donat, Ronald Squire, Athene Seyler.Titolo originale The Inn of the Sixth Happiness. Drammatico, b/n durata 158 min. – USA1958. MYMONETRO La locanda della sesta felicità * * * 1/2 - valutazione media: 3,83

Una giovane missionaria protestante si trova in Cina quando scoppia la seconda guerra mondiale. La donna, che si è guadagnata con la sua abnegazione la fiducia e l’affetto della gente e del mandarino locale, non abbandona il paese neppure quando si annuncia un assalto dei giapponesi.

The Inn of the Sixth Happiness (1958) on IMDb
IL RUGGITO DEL TOPO (1959) VHS Columbia Peter Sellers Jean Seberg | eBay

Un film di Jack Arnold. Con Jean Seberg, Peter Sellers, Margaret Rutherford, William Hartnell, Leo McKern. Titolo originale The Mouse that Roared. Commedia, durata 83′ min. – Gran Bretagna 1959. MYMONETRO Il ruggito del topo * * 1/2 - - valutazione media: 2,88 su 8 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Un piccolissimo Stato, il Ducato di Gran Fenwick, produttore di un famoso vino entra in una grave crisi economica per colpa di un’imitazione lanciata da un industriale vinicolo della California. Per superarla, dichiara guerra agli USA con lo scopo di perderla e ottenere sovvenzioni dai vincitori. Ma i soldati del ducato s’impossessano casualmente della bomba Q… Da un romanzo di Leonard Wibberley una commedia satirica che ebbe molto successo sui mercati di lingua inglese, ma che, vista oggi, rivela tutte le sue rughe per gli evidenti limiti di una sceneggiatura frettolosa e soprattutto di una regia poco inventiva, senza leggerezza. P. Sellers in 3 parti, ma non brilla. Da non perdere la breve sequenza prima dei titoli di testa. Magari tutto il film si fosse tenuto a quel livello.

The Mouse That Roared (1959) on IMDb
Locandina La vendetta del mostro

Un film di Jack Arnold. Con John AgarLori NelsonClint Eastwood Titolo originale The Revenge of the CreatureFantascienzaRatings: Kids+13, b/n durata 82 min. – USA 1955

La spedizione scientifica del Prof. Clete Ferguson scopre all’interno di una foresta amazzonica, in una zona paludosa, un essere mostruoso dalle sembianze umane ma ricoperto di squame come un pesce. Ansiosi di catturarlo, gli uomini tendono una trappola alla creatura misteriosa e dopo diversi tentativi riescono a farla prigioniera. Condotto in Florida, l’uomo-pesce viene esposto dentro una piscina dell’acquario di Marine Land alla curiosità della folla. Vittima della crudeltà degli uomini il mostro avverte una specie di comprensione da parte di una dottoressa che sembra l’unica ad accorgersi della sua sofferenza. Elusa la sorveglianza, l’essere anfibio fugge e si allontana verso la riva del mare.
Secondo episodio in 3-D delle avventure del Mostro della laguna nera diretto come il precedente da Jack Arnold. Al mostro sarà dedicato un terzo film, nel 1956, Terrore sul mondo, per la regia di John Sherwood. Clint Eastwood debutta nelle vesti di un assistente di laboratorio.

Revenge of the Creature (1955) on IMDb

Un film di George Stevens. Con Millie Perkins, Joseph Schildkraut, Richard Beymer, Diane Baker, Shelley Winters.Titolo originale The Diary of Anna Frank. Drammatico, Ratings: Kids, b/n durata 156 min. – USA 1959. MYMONETRO Il diario di Anna Frank * * * - - valutazione media: 3,24 su 25 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Durante la seconda guerra mondiale, due famiglie ebree rimangono nascoste in una soffitta, ad Amsterdam, per due anni. Anna, figlia adolescente di Otto Frank – che sarà l’unico a sopravvivere alla guerra – scrive ogni giorno la cronaca di quella prigionia arricchendola con pagine di poesia.

 Il diario di Anna Frank
(1959) on IMDb

Un film di Jack Arnold. Con Grant Williams, Randy Stuart, April Kent, Paul Langton, Raymond Bailey, William Schallert.Titolo originale The Incredible Shrinking Man. Fantascienza, b/n durata 81 min. – USA 1957. MYMONETRO Radiazioni BX distruzione uomo * * * 1/2 - valutazione media: 3,88 su 10 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Scott Carey non dà molto peso ad una improvvisa nebbia che per qualche momento lo investe durante una gita in motoscafo. Ma alcuni mesi più tardi scopre che gli abiti gli stanno diventando un po’ larghi e che la statura è leggermente diminuita. E con il passare dei giorni, lo strano fenomeno diventa sempre più avvertibile. Apparentemente la sua salute è buona, gli stessi medici non riescono a trovare una spiegazione scientifica al “rimpicciolimento”. Scott finisce col perdersi in una casa che per lui è diventata un mondo gigantesco ricolmo di trappole, insidie e pericoli mortali. Mentre la moglie lo crede morto, l’uomo, finito dentro la cantina di casa, si industria per sopravvivere combattendo contro un ragno: e in questa lotta per la vita, sente di crescere moralmente e di poter rivendicare di fronte all’universo intero la sua dignità di uomo.
Da uno dei capolavori di Matheson, uno dei più bei film (se non il migliore) di un regista a lungo sottovalutato dalla critica, ma da sempre considerato un maestro dai cultori del genere.Il soggetto ha ispirato nel 1981 una versione al femminile, The Incredible Shrinking Woman.

The Incredible Shrinking Man (1957) on IMDb

Regia di Michael Curtiz. Un film con Edmund PurdomJean SimmonsVictor MatureMichael WildingPeter UstinovGene TierneyCast completo Titolo originale: The Egyptian. Genere Storico – USA1954durata 140 minuti. – MYmonetro 3,29 su 2 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Verso il 1300 a.C. il medico egiziano Sinuhe si trova coinvolto in intrighi politici, mentre il faraone Akenaton tenta di realizzare una riforma religiosa.

The Egyptian (1954) on IMDb

Risultati immagini per Quella Che Avrei Dovuto SposareUn film di Douglas Sirk. Con Fred MacMurray, Barbara Stanwyck Titolo originale There’s Always Tomorrow. Commedia, Ratings: Kids+16, b/n durata 84′ min. – USA 1956. MYMONETRO Quella che avrei dovuto sposare * * * - - valutazione media: 3,00 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Ha tutto per essere contento: brava moglie, figli, buon lavoro. Ma quando incontra una vecchia fiamma, abbassa la guardia ed entra in crisi. La sua ex, però, ha un nobile cuore: non vuole rovinargli il matrimonio. Rifacimento di There’s Always Tomorrow (1934). È un melodramma, turgido di passioni e conflitti ma di grande finezza nell’analisi psicologica, governato bene da Sirk che del mélo è un maestro. È il caso (non raro) di un remake migliore dell’originale.

There's Always Tomorrow (1956) on IMDb

Il capitalista - DVD - Film di Douglas Sirk Commedia | IBSUn film di Douglas Sirk. Con Rock Hudson, Charles Coburn, Piper Laurie, James Dean Titolo originale Has Anybody seen my Gal?. Commedia, Ratings: Kids+13, durata 89′ min. – USA 1952. MYMONETRO Il capitalista * * 1/2 - - valutazione media: 2,50 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Vermont, inverno 1929-30. Samuel Fulton, milionario eccentrico e celibe, si rifugia in incognito in una cittadina dove vive la famiglia Blaidsell di un suo amore di gioventù e di nascosto le regala centomila dollari (del 1929!). L’inattesa fortuna porta infelicità e fastidi a catena, ma il denaro dura poco e tutti ritornano felici e contenti. Scritto da Joseph Hoffman, è il 1° film in Technicolor di D. Sirk e il 1° dei 9 in cui diresse R. Hudson che divenne una star soprattutto per merito suo. Tra i suoi film minori, è il più gentile e nostalgico e il più “americano”: sembra una parabola alla Brecht, riveduta e corretta da Frank Capra. Briosa ambientazione, un uso intelligente delle canzoni e un C. Coburn mattatore. 1ª apparizione (veloce) di J. Dean, goloso di gelato.

Has Anybody Seen My Gal (1952) on IMDb

Regia di Douglas Sirk. Un film Da vedere 1955 con Rock HudsonAgnes MooreheadCharles DrakeJane WymanVirginia Grey. Titolo originale: All that Heaven Allows. Genere Drammatico – USA1955durata 89 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 Valutazione: 3,00 Stelle, sulla base di 3 recensioni.

Ricca vedova s’innamora, ricambiata, del figlio del suo giardiniere, più giovane di lei, suscitando l’ostilità dei due figli e degli amici. Il turgore sentimentale delle situazioni e l’improbabilità melodrammatica dei loro sviluppi sono riscattati dall’eleganza della messinscena (con una straordinaria fotografia a colori di Russel Metty), la cura del particolare psicologico, la precisione sociologica nella descrizione del contesto, l’attendibilità degli interpreti. Grande ammiratore di D. Sirk, R.W. Fassbinder lo rifece con La paura mangia l’anima.

All That Heaven Allows (1955) on IMDb

Risultati immagini per Rock Around The Clock filmUn film di Fred F. Sears. Con Lisa Gaye, Johnny Johnston Titolo originale Rock Around the ClockCommedia musicaleRatings: Kids+16, b/n durata 77 min. – USA 1956.MYMONETRO Senza tregua il rock’n roll * * - - - valutazione media: 2,00 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Un impresario sull’orlo del fallimento conosce per caso un complessino di provincia che suona una nuova musica, il rock and roll. Stipula il contratto con la energica leader del gruppo, Lisa. Il successo arriva quasi istantaneamente.

Rock Around the Clock (1956) on IMDb

Regia di Terence Fisher. Un film con Christopher LeePeter CushingHazel CourtRobert Urquhart. Titolo originale: The Curse of Frankenstein. Genere Horror – Gran Bretagna1957durata 83 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 2,61 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Rifacimento del celebre Frankenstein di James Whale del 1932: il barone Frankenstein compie tremendi esperimenti su cadaveri, finché il gioco gli sfugge di mano.

The Curse of Frankenstein (1957) on IMDb

Un film di Terence Fisher. Con Peter Cushing, Eunice Gayson, Francis Mathews, Michael Gwynn, Oscar Quitak, John Welsh, Lionel Jeffries.Titolo originale The Revenge of Frankestein. Horror,Ratings: Kids+13, durata 89 min. – Gran Bretagna 1958. MYMONETRO La vendetta di Frankenstein * * 1/2 - - valutazione media: 2,75 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Sfuggito al capestro grazie all’aiuto di Karl, un povero storpio al quale ha promesso un nuovo corpo, il barone Victor Frankenstein si rifugia a Carlsbruck dove, sotto l’identità del dottor Stein e con l’assistenza del giovane Hans Kleve, prende a lavorare nell’ospedale cittadino. I numerosi pazienti – per lo più povera gente abbandonata a se stessa – gli forniscono abbondanza di “materia prima” per continuare gli esperimenti, e lo scienziato si accinge a ricostruire il corpo per Karl in un laboratorio segreto. L’operazione ha successo, ma la creatura, accidentalmente liberata da un’infermiera, è aggredita da un custode e riporta una grave ferita che la rende furiosa. Il mostro assale il suo creatore rivelandone a tutti l’identità e Frankenstein, tentata invano la fuga, è circondato dalla folla degli inferociti internati dell’ospedale. Kleve riesce a sottrarre lo scienziato morente e, ricostruito un corpo somigliantissimo a quello del barone, vi trapianta il cervello del moribondo… Tempo dopo, a Londra, un dottore comincia a farsi notare nell’ambiente scientifico: il suo nome è Franck, ma le sue sembianze ed il suo cervello sono quelli di Victor Frankenstein.
Jimmy Sangster e Terence Fisher continuano a alimentare la leggenda di Frankenstein senza preoccuparsi delle origini letterarie del personaggio. Per la seconda volta l’ottimo Peter Cushing ritrae il protagonista come una mente geniale ma egocentrica, che sacrifica ogni ragione etica ad un frainteso traguardo scientifico, riconducibile in realtà alla gloria e al successo personale. La creatura, interpretata da Michael Gwynn, è soltanto l’elemento necessario per sviluppare la storia verso un’inedita, originale conclusione: quel significativo ultimo scambio di corpi e cervelli che salda indissolubilmente l’identità del barone con quella della sua creatura. Prodotto da Michael Carreras e inizialmente progettato con il titolo “The Blood of Frankenstein”, il film è il sequel della Maschera di Frankenstein.

The Revenge of Frankenstein (1958) on IMDb

La figlia di Frankenstein (1958) | FilmTV.itUn film di Richard Cunha. Con John Ashley, Sandra Knight, Donald Murphy, Felix Locher, Sally Todd. Titolo originale Frankenstein’s Daughter. Avventura, durata 85 min. – USA 1958. MYMONETRO La figlia di Frankenstein * * - - - valutazione media: 2,00 su 1 recensione.

L’anziano professor Morton sta elaborando una terapia contro l’invecchiamento dei tessuti e confida ardentemente sulla collaborazione di Oliver, uno studente che si mostra particolarmente attento e sollecito. Il buon Morton non sa che il giovanotto è, in realtà, il pronipote del famigerato barone Frankenstein, e che la sua devozione nasconde il proposito di riutilizzare gli insegnamenti ricevuti nel nefasto tentativo di dar vita ad un corpo artificiale ricostruito segretamente in laboratorio. Avendo necessità di cadaveri per realizzare la sua creatura, Oliver svia i sospetti della polizia somministrando a Trudy, l’ignara nipote di Morton, un siero che, periodicamente, ne altera spaventosamente le sembianze e la personalità. Raggiunto lo scopo di dar vita al mostro – un grottesco simulacro di donna – Oliver mette in atto un piano per sbarazzarsi dei padroni di casa, ma Johnny Bruder, fidanzato di Trudy, interviene appena in tempo per evitare il peggio.
Mediocre sotto tutti i punti di vista, il film conferma le limitate capacità di Richard E. Chuna, regista di pellicole come Giant from the Unknown e Missile to the Moon. Gli interpreti fanno del loro meglio per non sprofondare nel ridicolo, ma l’intreccio, simile a quello della Figlia del dottor Jeckyll, non regala alcuna emozione e i due mostri – incredibilmente brutti e goffi – non possono invocare alcuna clemenza.Titoli alternativi: La hija de Frankenstein, La fille de Frankenstein, She Monster of the Night.

Frankenstein's Daughter (1958) on IMDb

Un film di Jack Arnold. Con Richard Carlson, Barbara Rush, Charles Drake, Russell Johnson, Kathleen Hughes. Titolo originale It Came from Outer Space. Fantascienza, b/n durata 81′ min. – USA 1953. MYMONETRO Destinazione … Terra! * * * - - valutazione media: 3,00 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Il ricchissimo filone di film fantascientifici prodotti ad Hollywood (ma non solo, si pensi ad esempio al nipponico Godzilla) negli anni ’50 viene generalmente in una ristretta cerchia di capolavori del genere, come Ultimatum alla Terra e Il mostro della laguna nera da una parte, e dall’altra una infinità di piccole produzioni dalla qualità abbastanza scadente, realizzate sfruttando i set precedentemente attrezzati per film più importanti. In realtà, se andiamo a scavare bene a fondo nelle opere uscite al cinema in quel periodo, ci accorgeremo che c’è anche una tendenza “di mezzo”, cioè alcune pellicole che, pur non potendo essere assolutamente considerate artisticamente di livello, si distinguono dalla massa anonima di spettacoloni ingenui per tutta una serie di motivi.

Un esempio classico è proprio Destinazione… Terra!, in cui il regista Jack Arnold, uno dei capisaldi del cinema dell’orrore e della fantascienza insieme a John Carpenter, James Whale e Wes Craven, per la prima volta si cimenta in una produzione di questo genere. L’indiscutibile abilità di Arnold conferisce al film caratteristiche di cui i suoi contemporanei improvvisati sono completamente sprovvisti: prima di tutto l’impeccabile regia, in grado di mostrare ogni elemento dell’inquadratura con una vividezza che sorprende e affascina. I contorni sono marcati ed evidenti, il panorama (il deserto dei western) è qui sfruttato con maestria, a dimostrazione di come un regista capace sia in grado di servirsi con successo anche di materiali di scarto e non propriamente legati al genere di riferimento. Grande trovata anche la soggettiva dagli occhi, anzi dall’occhio, dell’alieno, e superba è la sequenza in cui la creatura esce dalla miniera, rivelandosi in tutto il suo orribile aspetto, emergendo piano piano dalle ombre e materializzandosi come puro incubo visivo. Inoltre va segnalato che Arnold per primo nella storia si servì dell’espediente narrativo, poi reso celeberrimo da Don Siegel ne L’invasione degli ultracorpi, di far assumere agli extratterestri la forma degli uomini con cui erano entrati in contatto. In ogni caso, la sola regia non basterebbe ad elevare questo film una spanna al di sopra di molti suoi simili… la vera genialità di Arnold sta nell’importante riflessione etica che viene proposta, e che in parte ricalca, almeno nella concezione che il regista ha degli alieni, il film di Robert Wise, nel quale, proprio come in questo, gli esseri venuti dallo spazio erano dei “visitatori” e non degli “invasori”; inoltre sono dotati non solo di una tecnologia superiore alla nostra, ma anche di una più profonda capacità di relazionarsi con gli altri, di accettare la diversità e di convivere con essa. Ecco dunque che Arnold cala all’interno di un cinema troppo spesso di mero intrattenimento una discussione intensa che si tramuta anche in denuncia dell’ottusità umana, della sbagliata paura dell’uomo nei confronti dell’ignoto, e del suo impulso istintivo a distruggere tutto ciò che non si può capire e dominare, anzichè cercare di comprenderlo. Gli alieni del film cercherebbero il contatto, ma sono consapevoli che l’umanità non è ancora pronta per un passo del genere. Il finale è un magnifico invito a superare tutti i pregiudizi razziali della nostra epoca, a liberarci dall’infondato e autodistruttivo timore del “diverso”, nella speranza che un giorno sia possibile il ritorno sul pianeta di una specie così superiore che potrà portare soltanto benefici agli uomini. Dunque il film esula dal semplice argomento narrativo per mostrarsi come una preghiera universale di tolleranza, amore e rispetto nei confronti degli altri, e questo è indice di grandezza e valore artistico.

It Came from Outer Space (1953) on IMDb