Da un romanzo di Christianne Brand. Durante la seconda guerra mondiale, nel pronto soccorso britannico di una zona rurale, un assassino colpisce più volte. Entra in azione un saggio e implacabile ispettore di Scotland Yard. Un intrigo di tipo classico con una cornice insolita. Alcune belle sequenze impressioniste, condimento di intelligente umorismo.
Da un romanzo di C.E. Scoggins. Ingegnere nordamericano lavora a una linea ferroviaria in uno stato dell’America meridionale. Deve vedersela con la natura ostile e una moglie troppo viziata dal padre. Primo e ultimo film di R. Wallace con J. Wayne che, per conto suo, ha voluto dimenticare questo lavoro che considerava un incidente di percorso. Mai si era visto un attore come lui in scene così impostate e pretenziose.
Un rapporto di sincera amicizia, oltreché il grande amore per il mare, lega un gruppo di marinai. Nonostante si imbattano in situazioni drammatiche e rischiose, troveranno la forza, una volta approdati sulla terraferma, di ricominciare una nuova avventura.
Nel 1941 in Libia durante la ritirata da Tobruk un carro armato americano (con qualche inglese), al comando di un coraggioso comandante, è in difficoltà per la sete, ma fa molti danni alla Wehrmacht tedesca. Semplice, intenso, attendibile: un buon film bellico. Ebbe 2 candidature agli Oscar: fotografia di R. Maté e J. Carrol Naish attore non protagonista. Fu rifatto in chiave western con Nuvola nera.
Valle Padana, 1945. Una rapina compiuta da un reduce disoccupato e dalla sua amante, una ex infermiera nazista, provoca la reazione dei contadini della zona.
Una scrittrice americana viene invitata a Hollywood per assistere alla lavorazione di un film tratto da un suo romanzo. Durante il viaggio, incontra a Chicago un giovane aviatore e si sente tanto attratta di lui da perdere il treno per Hollywood.
Inspiegabile la scelta dell’uploader originale di mettere gli hardsub ita
Un film di David Miller. Con Anna Lee, John Wayne, John Carroll Titolo originale Flying Tigers. Guerra, b/n durata 102′ min. – USA 1942. MYMONETRO I falchi di Rangoon valutazione media: 2,50 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Nella guerra 1939-45 un gruppo di piloti americani combatte a fianco delle truppe di Ciang-Kai Shek contro i giapponesi. Uno dei 6 film interpretati da Wayne nel 1942. Pura routine. Avvincenti le scene di combattimenti aerei, realizzate coi modellini da Howard Lydecker. Altro titolo: Il comandante Jim.
Un film di Bernard Vorhaus. Con John Wayne, Charles Coburn, Sigrid Gurie Titolo originale Lady from Louisiana. Avventura, b/n durata 82′ min. – USA 1941. MYMONETRO La riva dei peccatori valutazione media: 1,75 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
New Orleans nel primo Novecento. Gestita da un ex generale ignaro, una lotteria serve da copertura ai loschi affari di una banda di malfattori. La figlia del generale s’innamora, ricambiata, di un giovane avvocato che si prepara a smascherare gli illeciti. Mediocre poliziesco in cui l’intrigo soffoca i personaggi. Molto folclore.
Da un racconto di Ladislas Bus-Fekete. A Parigi, occupata dai tedeschi, una disegnatrice di moda (J. Crawford) egoista e un po’ snob si rende conto che intorno a lei il mondo è cambiato. Lascia il moroso filonazista (P. Dorn) e aiuta a fuggire un pilota americano (J. Wayne, naturalmente!). Melodramma di propaganda targato M-G-M che tenta invano di essere insieme uno sventolabandiere e un ritratto di donna.
Jack cova un terribile odio contro il padre che l’aveva abbandonato da piccolo. Quando i due si ritrovano, si riconciliano. 1° film a colori per Wayne, in un Technicolor (fotografia di Charles Lang Jr. e W. Howard Greene) che serve assai bene i paesaggi montagnosi degli Ozark. Tratto da un popolare romanzo di Harold Bell Wright, The Shepherd of the Hills fu filmato anche nel 1919, 1928, 1963.
Non è un film, Helzapopping ma un insieme di gags, di trovate esilaranti, di numeri comici divertentissimi. La trama, piuttosto esile, è infatti la storia di un giovane autore che deve convincere un produttore a finanziare il suo spettacolo.
Una ragazza che ha partecipato ad un ballo di militari (durante il quale si è ubriacata) si accorge di aspettare un figlio. Tenta così di sposare l’uomo che ama senza riuscirvi per una serie di disavventure. Divenuta madre di sei pargoli conquista fama in tutti gli Stati Uniti.
Èun’ennesima versione del romanzo di Tolstoj sceneggiato oltre che dallo stesso Duvivier anche dal celebre commediografo Jean Anouilh. L’interpretazione di Vivien Leigh, diversissima da quella della Garbo, è efficacissima.
A Vincent Parry, condannato ingiustamente per uxoricidio, non resta che una possibilità: la fuga, nella speranza di dimostrare la propria innocenza scoprendo da solo l’assassino. La galera lo ha reso duro, ma questo non basta per sopravvivere quando si è braccati dalla polizia. Per sua fortuna Irene Jansen, una donna giovane e ricca che si è interessata al suo caso, lo aiuta a superare i posti di blocco. Anche Sam, un tassista che riconosce Parry dopo averlo preso a bordo, è convinto della sua innocenza e lo conduce da un chirurgo plastico. Dopo l’operazione, trovando assassinato l’unico amico disposto ad aiutarlo, Parry si rifugia in casa di Irene, scoprendo che questa conosce alcune delle persone la cui testimonianza gli è stata fatale al processo. Dopo qualche giorno, Parry riprende le indagini con un volto nuovo. Oltre che dalla polizia, deve guardarsi da un malvivente che ha scoperto il suo segreto e intende ricattarlo. È proprio quest’ultimo a fornirgli l’indizio decisivo per risolvere il mistero. Ma il suicidio del colpevole impedisce a Vincent di provare la propria innocenza, costringendolo a rifugiarsi in Perù, dove con Irene potrà cominciare una nuova vita. Piuttosto elementare per quanto riguarda il “chi è stato”, dato l’esiguo numero dei personaggi sospettabili, il film punta invece sulla tensione della caccia all’uomo, vissuta dal punto di vista di Parry con un impiego rimasto celebre della ripresa in soggettiva. Il volto di Parry resta in ombra o nascosto dietro le bende, visibile soltanto nelle fotografie sui giornali, fino a quando non assume definitivamente le fattezze di Bogart. Insolita per l’epoca, e per i vincoli del codice Hays, anche la luce in cui vengono presentati i poliziotti: più persecutori che tutori della legge. Una visione kafkiana consona alla personalità del “giallista maledetto” David Goodis, dal cui romanzo Giungla umana ( Dark Passage) è tratto il film. Un pessimismo temperato tuttavia dalla presenza di singoli coraggiosi cittadini pronti ad aiutare il protagonista e, naturalmente, da un opportuno lieto fine.
Giappone, 1944: durante un’operazione chirurgica, il dottor Kyoji Fujisaki si procura un taglio ad un dito e viene infettato dalle spirochete di Susumu Nakada, il paziente che stava operando. Dopo aver eseguito le analisi del sangue, il medico si rende conto di aver contratto la sifilide e di non avere medicinali a sufficienza per debellare la malattia.
Kurosawa realizza un’altra opera, dopo Non rimpiango la mia giovinezza, L’angelo ubriaco e Cane randagio, sulla realtà giapponese durante e dopo la guerra; come già era accaduto per L’angelo ubriaco, il film passò al vaglio della censura americana ed al regista venne ordinato di modificare il finale, in cui originariamente Fujisaki impazziva per il peggioramento della malattia, troppo lugubre e soprattutto poco rispettoso verso i reali malati di sifilide.[1]
Primo film del regista a non essere finanziato dalla Toho, Il duello silenzioso fu la prima ed unica collaborazione artistica tra Kurosawa ed il prolifico compositore Akira Ifukube (autore tra l’altro delle musiche di Godzilla); i due ebbero diversi diverbi durante le riprese e decisero alla fine del film di intraprendere strade diverse
Non ho trovato versione in italiano. I subita sono tradotti da google, potrebbero esserci delle imprecisioni
Un film di Otto Preminger. Con Henry Fonda, Dana Andrews, Joan Crawford Titolo originale Daisy Kenyon. Commedia, b/n durata 99 min. – USA 1947. Daisy tronca la lunga relazione con Dan, avvocato e coniugato, e si sposa con Peter. Dan tuttavia non si dà per vinto e, dopo il divorzio, ha il coraggio di chiedere a Peter di divorziare dalla moglie. Daisy, chiamata a scegliere tra i due, resta con il marito.
La moglie di uno psicanalista è affetta da cleptomania. L’ipnotizzatore Korvo (J. Ferrer) promette di guarirla, ma ne approfitta per commettere un delitto, addossandone a lei la colpa. Dal romanzo di Guy Endore. Torbida vicenda da incubo, imperniata sul tema dell’ipnotismo e su quello dell’impossibilità di modellare completamente un altro essere. G. Tierney è brava, ma nella parte del dottor Korvo Ferrer è superbo.
Un agente della polizia deve debellare un’organizzazione di contrabbando, guidata da un avido affarista e da un vecchio aviatore americano alcolizzato. Innamoratosi della moglie di quest’ultimo, viene fatto oggetto di tentativi di corruzione da parte dei contrabbandieri, ai quali però resiste, riuscendo a portare a termine vittoriosamente la sua missione. Intanto l’ex aviatore è rimasto ucciso dal capobanda: vedova e poliziotto possono così andarsene insieme
Philip Marlowe, ex poliziotto e investigatore privato di Los Angeles, viene convocato dal vecchio milionario Sternwood per indagare sul ricatto subito dalla figlia minore Carmen. La sorella maggiore, Vivian, è invece più interessata a sapere che fine abbia fatto Sean Regan, ex membro dell’Ira ed ex contrabbandiere, assunto da Sternwood per risolvere i problemi creati dalle due figlie. Nel giro di poche ore, Marlowe trova Carmen in compagnia del cadavere del ricattatore, mentre qualcuno elimina l’autista degli Sternwood. L’investigatore comincia le indagini da una libreria che funge da paravento per attività illecite e si trova a scoperchiare una storia di gangster, gioco d’azzardo e omicidi. Tutti pensano che Marlowe sappia più di quello che sa e il detective sta al gioco, anche se il metodo può rivelarsi molto rischioso. E, sbrogliando le diverse trame intrecciate tra loro, riesce a scoprire la verità, per quanto amara. Non è la prima volta che Marlowe viene portato sullo schermo e non sarà l’ultima: le opere di Raymond Chandler forniranno materiale al cinema e alla televisione per decenni.
Un ex detenuto incarica un investigatore privato di rintracciare la sua amichetta scomparsa, ma c’è un’inchiesta parallela su gioielli rubati. È il 2° adattamento del romanzo di Raymond Chandler Addio, mia amata (1940) dopo quello mediocre del ’42 con G. Sanders e prima di quello buono del ’75 con R. Mitchum nella parte di Philip Marlowe. Il migliore dei 3. Quintessenza del film nero, un piccolo capolavoro di cinema espressionista (fotografia di Harry J. Wild) con una qualità visiva che influenzò molti film dell’epoca.
Le richieste di reupload di film,serie tv, fumetti devono essere fatte SOLO ED ESCLUSIVAMENTE via email (ipersphera@gmail.com), le richieste fatte nei commenti verrano cestinate.