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Locandina Zeder

Un film di Pupi Avati. Con Cesare BarbettiGabriele LaviaAnne CanovasMarcello Tusco.  Horrordurata 100 min. – Italia 1983. – VM 14 – MYMONETRO Zeder * * * - -valutazione media: 3,25 su 21 recensioni di critica, pubblico e dizionari.


Una leggenda sostiene che esistono alcuni posti con particolarità geologiche che permettono di non morire. Uno studente con velleità di romanziere crede di identificare uno di questi luoghi in una località vicino a Ravenna. Qui trova un prete spretato che è sopravvissuto sì, ma sotto forma di vampiro.

Revenge of the Dead (1983) on IMDb

Regia di John Turturro. Un film Da vedere 2013 con John TurturroWoody AllenSharon StoneSofía VergaraVanessa ParadisLiev SchreiberCast completo Titolo originale: Fading Gigolo. Genere Commedia, – USA2013durata 98 minuti. Uscita cinema giovedì 17 aprile 2014 distribuito da Lucky Red. – MYmonetro 3,09 su 4 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Fioravante e Murray, nonostante la differenza di età, sono amici per la pelle. Sono in precarie condizioni e Murray propone all’amico di fargli da manager per “il mestiere più vecchio del mondo”, con gli pseudonimi, rispettivamente, di Bongo e Virgil. Le clienti sono molto soddisfatte di lui, in particolare la dottoressa Parker con la sua amica Selima e la vedova Avigal che apre una breccia nel cuore di Fioravante. Scritta, diretta e interpretata da Turturro (alla sua quinta regia), da sempre affascinato dal concetto di prostituzione, non si limita a essere una commedia intelligente e spiritosa. È anche un film sulla solitudine e sulle relazioni (di amicizia e d’amore), un’analisi profonda sull’animo umano, una feroce critica alla comunità ebraica ortodossa, con una galleria di personaggi eterogenei – accomunati dal desiderio di entrare in contatto con gli altri – uno più riuscito dell’altro. E le relazioni mettono in movimento cambiamenti.

Fading Gigolo (2013) on IMDb

Regia di Babak Anvari. Un film con Narges RashidiAvin ManshadiBobby NaderiRay HaratianArash MarandiCast completo Genere HorrorThriller – Gran BretagnaGiordaniaQatar2016, distribuito da Koch Media.

Teheran, 1988. Shideh vive in mezzo al caos della guerra Iran-Iraq. Accusata di sovversione e registrata nella lista nera dal collegio medico, si ritrova in uno stato di malessere e confusione. Mentre il marito è in guerra un missile colpisce il loro condominio e da quel momento una forza soprannaturale cercherà di possedere Dorsa, la loro giovane figlia.

Under the Shadow (2016) on IMDb

Regia di Woody AllenMartin ScorseseFrancis Ford Coppola. Un film Da vedere 1989 con Giancarlo GianniniMia FarrowWoody AllenMae QuestelMolly ReganPaul HermanCast completo Titolo originale: New York Story. Genere Commedia – USA1989durata 123 minuti. – MYmonetro 3,09 su 3 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Tre storie, commissionate ad altrettanti famosi registi, sul tema unico della città dalle mille luci. Woody Allen è un maturo mammone oppresso da una genitrice, che pretende di scegliergli anche la moglie. Nick Nolte, un pittore in crisi creativa per l’abbandono della sua modella amante. Infine Giancarlo Giannini e Talia Shire, coniugi divorziati vengono riavvicinati dalla figlia piccola.

New York Stories (1989) on IMDb
Matchpoint [Edizione: Regno Unito] [Edizione: Regno Unito]: Amazon.it: Film  e TV

Un film di Woody Allen. Con Jonathan Rhys-Meyers, Scarlett Johansson, Brian Cox, Emily Mortimer, Matthew Goode.Drammatico, durata 124 min. – USA, Gran Bretagna 2005. uscita venerdì 13 gennaio 2006. MYMONETRO Match Point * * * 1/2 - valutazione media: 3,65 su 224 recensioni di critica, pubblico e dizionari

Irlandese di povere origini, l’ambizioso Chris campa a Londra come maestro di tennis finché trova l’occasione di fare una rapida scalata nell’alta borghesia britannica. Quando gli si frappone un pericoloso ostacolo – un’attricetta americana senza lavoro, sensuale ma povera, che pur gli ha messo i sensi in fantasia – se ne sbarazza. Siccome è anche fortunato, c’è il delitto, ma non il castigo. Conta il modo in cui si ritarda il più possibile la scoperta della vera natura di Chris. La sua volgarità è soltanto morale. Analisi clinica dei rapporti di classe che condizionano il comportamento umano. Il cinismo e Dostoevskij c’entrano poco: Allen racconta il suo mediocre Chris con saggio e lucido disincanto: Crimini e misfatti non è lontano. Un altro punto vincente nella carriera della cangiante Johansson.

 Match Point
(2005) on IMDb
Locandina Re Lear

Un film di Jean-Luc Godard. Con Woody AllenMolly RingwaldJean-Luc GodardPeter SellarsNorman Mailer. continua» Titolo originale King LearDrammaticoRatings: Kids+16, durata 93 min. – USA, Svizzera 1987.

Jean-Luc Godard imbastisce una situazione sullo scenario futuribile di un mondo uscito da una “Chernobyl” che ha azzerato secoli di arte e di pensiero. Tra gli stravaganti personaggi che popolano questo mondo polveroso, c’è William Shakespeare Jr. Quinto, discendente del Bardo, che persegue la missione di ricostruire i testi delle tragedie del grande antenato delle quali, ormai, si tramandano confusamente soltanto alcune battute. Instancabile ricercatore, egli sorprende Don Lear, un vecchio malavitoso, mentre recita alcuni versi del “Re Lear” a sua figlia Cordelia. Seguendo i due, Shakespeare Quinto raggiunge una piccola comunità che un certo Pluggy tiene in soggezione servendosi delle immagini che egli stesso monta e proietta da una rudimentale cinepresa cucendo assieme vecchi pezzi di pellicole dimenticate.

Un film di Woody Allen. Con Woody Allen, Hugh Grant, Elaine May, Tracey Ullman, Michael Rapaport Titolo originale Small Time Crooks. Comico, Ratings: Kids, durata 94 min. – USA 2000. MYMONETRO Criminali da strapazzo * * * - - valutazione media: 3,14 su 16 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

A New York l’ex detenuto Ray convince l’amatissima consorte Frenchy, ex spogliarellista, a investire i risparmi nel finanziamento di un colpo ladresco (svaligiare una banca, con tre amici lestofanti balordi come lui, scavando un tunnel). Come copertura lei apre un negozio di biscotti. Il colpo fallisce, ma i biscotti di Frenchy fanno furore. L’improvvisa ricchezza rischia di mandare a monte il loro matrimonio. Dopo 3 tiepidi successi di cassetta, al suo 31° film W. Allen torna al comico (quasi) puro: una gag dietro l’altra, battute spiritose a raffica, situazioni buffonesche sull’orlo dell’inverosimiglianza. S’intrecciano imperfettamente, fino a un epilogo rasserenante, 3 storie: il quartetto dei balordi con la loro sgangherata impresa; l’analisi satirica dell’alta società pseudoculturale di Manhattan; il patetico sbandamento di una signora di mezza età, corteggiata da un giovane, avido e ipocrita mercante d’arte. La confezione farsesca cela un’altra parabola aguzza sul successo made in USA. La trovata di partenza è presa in prestito da I tre furfanti (1942) di L. Bacon, a sua volta di origine teatrale. Sbarazzarsene, come molti critici italiani hanno fatto, perché la trovata di partenza è presa in prestito da I soliti ignoti , appare un ingeneroso gesto di goffo sciovinismo. Per la 2ª volta la fotografia è del cinese Zhao Fei. Godibile e raro il contributo di Elaine May.

 Criminali da strapazzo
(2000) on IMDb

Regia di Jacques Audiard. Un film Da vedere 2005 con Romain DurisAure AtikaEmmanuelle DevosNiels ArestrupJonathan ZaccaïCast completo Titolo originale: De battre mon coeur s’est arreté. Genere Drammatico, – Francia2005durata 107 minuti. Uscita cinema venerdì 11 novembre 2005 distribuito da Bim Distribuzione. – MYmonetro 3,43 su 9 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

A 28 anni Thomas si occupa di compravendite immobiliari, il mestiere del padre, e lo fa senza scrupoli, ora provocando sfratti in modi dolosi, ora eseguendoli con la violenza ai danni di immigrati e altra povera gente. Un’occasione fortuita lo spinge a sperare di diventare un professionista del pianoforte che sua madre, pianista di talento, gli aveva insegnato. Assume un’insegnante cinese che, però, non parla francese. 4° film, e il più ambizioso, di Audiard che l’ha scritto con Tonino Benacquista, ispirandosi a Rapsodia per un killer ( Fingers , 1978), con Harvey Keitel. Il solito dramma psicologico alla francese? Qualcosa di più e di diverso. È il ritratto di un giovane uomo diviso in due da una serie di conflitti: padre/madre, due mondi, due scelte di vita, due Parigi. La stessa violenza – le stesse dita – con cui svolge lo sporco lavoro al soldo degli speculatori edilizi la impiega nel cercare di redimersi con il pianoforte, con l’arte. La cinepresa di Audiard bracca lui e gli altri personaggi (memorabile il padre di Arestrup), sottolineandone i gesti, i particolari, le sfumature.

The Beat That My Heart Skipped (2005) on IMDb

Regia di Dario ArgentoGeorge A. Romero. Un film con Harvey KeitelMartin BalsamMadeleine PotterAdrienne BarbeauJohn AmosSally KirklandCast completo Genere Fantastico – ItaliaUSA1990durata 115 minuti. – MYmonetro 2,90 su 4 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

I due maestri del genere fantastico si sono divisi in parti uguali un omaggio allo scrittore Edgar Allan Poe. Romero ha trasposto La verità sul caso di Mr. Valdemar, nel quale un vecchio sta per morire ma non intende favorire nel testamento la giovane moglie. Lei cerca in tutti i modi di liberarsi di lui, ma senza perdere l’eredità. La scelta di Argento è caduta su Il gatto nero opportunamente riadattato: un fotografo specializzato in raffigurazioni sanguinose e criminali vive con una violinista che possiede un gatto nero. L’animale ossessiona il fotografo che decide di sopprimerlo. Due stili diversi attraversano gli episodi: quello di Romero ha un taglio claustrofobico, quasi televisivo, mentre quello di Argento, di gran lunga migliore, crea suggestioni di taglio visionario che lo rendono inquietante. Particolarmente incisiva l’interpretazione di Harvey Keitel.

Two Evil Eyes (1990) on IMDb

Un film di Woody Allen. Con Scarlett Johansson, Penelope Cruz, Javier Bardem, Rebecca Hall, Patricia Clarkson. Commedia, Ratings: Kids+13, durata 90 min. – USA, Spagna 2008. – Medusa uscita venerdì 17 ottobre 2008. MYMONETRO Vicky Cristina Barcelona * * * - - valutazione media: 3,12 su 193 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Vicky e Cristina sono buone amiche anche se hanno visioni completamente differenti dell’amore. Vicky è fedele all’uomo che sta per sposare e ancorata ai propri principi. Cristina invece è disinibita e continuamente alla ricerca di una passione amorosa che la sconvolga. Vicky riceve da due amici di famiglia l’offerta di trascorrere una vacanza in casa loro a Barcellona durante l’estate. La ragazza pensa cosi’ di poter approfondire la propria conoscenza della cultura catalana sulla quale sta lavorando per un master. Propone a Cristina di accompagnarla, così forse potrà superare meglio il trauma di una storia finita di recente. Una sera, in una galleria d’arte, Cristina incrocia lo sguardo di un uomo estremamente attraente. Si tratta del pittore Juan Antonio, finito di recente su giornali e televisione per un furibondo litigio con la moglie Maria Elena nel corso del quale uno dei due ha cercato di accoltellare l’altro. Le due ragazze lo ritroveranno nel locale in cui cenano. Anzi, sarà lui ad avvicinarsi al loro tavolo con una proposta molto chiara: partire subito con il suo aereo privato per recarsi in un hotel ad Oviedo dove potranno visitare il luogo, apprezzarne tradizioni e cultura (anche culinaria) e fare entrambe l’amore con lui. Se Cristina non ha alcun ripensamento nell’accettare la proposta, le regole che Vicky si è imposta la spingono a rifiutare in modo seccato. Cristina l’avrà vinta ma l’amica vuole avere la certezza di camere separate e ottiene rassicurazioni in proposito.
Dopo una giornata trascorsa con una prima visita della città, nel corso della quale Juan Antonio dichiara l’amore che ancora prova per la moglie benché sia consapevole della loro impossibilità a convivere, giunge finalmente la notte con l’invito più intrigante. Vicky torna a respingere l’offerta mentre Cristina accetta. Ma…
Se potete non fatevi raccontare (o non leggete) nulla su come prosegue la vicenda. Finireste con il togliervi il piacere della scoperta di uno dei più riusciti ed ironici film dell’ultimo Allen. Perché è vero che Woody ha dei temi e delle scelte narrative su cui periodicamente ritorna (per questo i detrattori lo accusano di ripetitività) ma quando, come in questa occasione, sa farlo con un approccio totalmente nuovo allora è davvero festa in sala. Perché questa volta la scelta dell’Io narrante è funzionale al modo con cui vengono guardati (e presentati) i personaggi. Osservate, a titolo di esempio, l’entrata in scena di Juan Antonio: Javier Bardem è straordinario nel caratterizzare, già da quella inquadratura, il suo personaggio.
Allen torna a riflettere sulla natura di quello che chiamiamo amore registrando gli spostamenti del cuore che vanno spesso al di là di ciò che ragione, tradizione, valori acquisiti ma mai del tutto interiorizzati, sembrerebbero imporre. Ecco allora che l’impostazione dei caratteri di Vicky e Cristina diviene da subito funzionale alla creazione di un’attesa. Resteranno salde nelle loro posizioni? In che misura potrebbero mutare atteggiamento? Quando dall’altra parte ci sono un Bardem che riempie lo schermo per la gioia di signore e signorine pronte a partire per Oviedo senza remore e una Penelope Cruz forse altrettanto efficace solo nelle mani di Pedro Almodovar, il gioco si fa ancor più interessante.
Anche perchè Woody ha abbattuto un altro dei suoi tabù. Se finora solo rarissimamente aveva girato in piena estate (fatti salvi Una commedia sexy in una notte di mezza estate, le cui riprese avevano pero’ avuto luogo a poche decine di chilometri da Manhattan, e alcune scene di Tutti dicono I Love You) ora è la luminosa Barcellona ad attrarre il suo sguardo. Si sarà senz’altro trattato di esigenze produttive (come era accaduto per la peraltro nuvolosa e quindi rassicurante Londra). Fatto sta che il calore della città catalana (e della sorprendente Oviedo) si trasmette al film offrendogli un’ulteriore sensazione di novità. !Felicitaciones Woody!

Vicky Cristina Barcelona (2008) on IMDb
Locandina Scoop

Un film di Woody Allen. Con Scarlett Johansson, Woody Allen, Ian McShane, Hugh Jackman, Romola Garai. Commedia, Ratings: Kids+13, durata 96 min. – Gran Bretagna, USA 2006. uscita venerdì 6 ottobre 2006. MYMONETRO Scoop * * * - - valutazione media: 3,28 su 85 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Sondra (Scarlett Johansson) è una giornalista in erba che riceve dal fantasma di un famoso reporter, appena morto, alcune informazioni su un serial killer ancora in libertà. Sebbene grazie a circostanze ben poco credibili, Sondra ha in mano l’occasione della sua vita. E insieme al mago da avanspettacolo Sid Waterman inizia a seguire le tracce del presunto assassino, l’aristocratico e affascinante Peter Lyman.
Woody Allen, dopo Match Point, gira ancora una volta a Londra, e si mette in gioco in prima persona, interpretando la figura di un improbabile mago dai trucchi da strapazzo.
La sua presenza è sempre ben accolta dal pubblico perché garantisce una dose di battute (almeno tre indimenticabili) che danno colore e vita a un film semplice, a una commedia-thriller dai risvolti prevedibili, con il piacere di vedere gli attori immersi alla perfezione nei ruoli. La sua nuova musa Scarlett Johansson è coccolata da Allen a tal punto da farla apparire in quasi tutte le sequenze del film. La sua è ancora una volta un’interpretazione corretta, nei dettagli e nell’insieme. Poi viene Hugh Jackman che, abituato a ruoli fantasy, si trova comunque a suo agio nei panni del Lord inglese, con un sorriso accennato che stenderebbe ogni donna. E infine Woody stesso, in equilibrio fra magia e santità, che si mette in gioco e si diverte ancora a irridersi, a scherzare con la morte, a ironizzare su ebraismo e “Union Jack”, consapevole del fatto che Scoop è un giocattolino che non ha niente della perfezione di Match Point, e proprio per questo ha un finale tradizionale. Certo che, con le parole, Woody Allen le magie le fa veramente.

Scoop (2006) on IMDb

Regia di Moustapha Akkad. Un film con Anthony QuinnOliver ReedRod SteigerIrene PapasJohn GielgudGastone MoschinCast completo Titolo originale: Omar Al-Mukhtar. Titolo internazionale: LION OF THE DESERT. Genere Guerra – LibiaUSA1980durata 173 minuti.

Libia 1929-31. Il governo italiano deve far fronte alla guerriglia che i beduini Senussi – sotto la guida di Omar Al-Mukhtar, insegnante di professione e ribelle per dovere – conducono in Cirenaica contro la colonizzazione italiana e la rinascita dell’impero romano in Africa (la Quarta Sponda). Mussolini nomina il generale Rodolfo Graziani (Reed) governatore di Libia e gli mette a disposizione un esercito moderno, il primo che, nella storia delle guerre coloniali, usò autoblindo, carri armati e aerei. Seguendo una strategia predisposta dal generale Pietro Badoglio (non nominato nel film), Graziani deporta le popolazioni di pastori seminomadi, fa distruggere il loro bestiame e costruire un reticolato di 270 km al confine con l’Egitto. Organizza campi di concentramento dove regnano denutrizione, stenti, epidemie e soffoca nel sangue la ribellione. Al-Mukhtar fu impiccato. Scritto da H.R.L. Craig. Fotografato in Cinemascope dal britannico Jack Hildyard ( Il ponte sul fiume Kwai ) e musica altisonante di Maurice Jarre, costato 25 milioni di petro-dollari, è un war film con tutte le carte (e gli stereotipi) in regola. Diretto da un regista siriano, già aiuto di Sam Peckinpah, sembra un western filoindiano in cui si parteggia per i più deboli. Quinn con barba bianca impersona il vecchio leone con biblica dignità e una sorta di eroica dolcezza. Non mancano i militari italiani “buoni” (Vallone, Capolicchio); quelli “feroci” hanno la camicia nera della Milizia. Steiger ripete il suo Mussolini di maniera, la Papas vaga qua e là senza sapere bene cosa fare. Le immagini dei lager, rinforzate da brani di cinecronache, vanno a segno. Dice, in fondo, qualcosa che i libri di scuola (italiani) hanno sempre taciuto. Nel luglio 1983 fu dato in anteprima al festival di Montecatini.

The Lion of the Desert (1980) on IMDb
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Un film di Dario Argento. Con Enrico Maria Salerno, Tony Musante, Suzy Kendall, Umberto Raho, Werner Peters. Giallo, durata 96′ min. – Italia 1970. MYMONETRO L’uccello dalle piume di cristallo * * * - - valutazione media: 3,33 su 34 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Di passaggio a Roma, un giovane scrittore americano assiste al tentato omicidio di una donna. Il sospettato n. 1 è proprio lui, ma l’assassino colpisce ancora più volte e tenta di uccidere lo stesso scrittore. La polizia brancola nel buio. 1° film del 30enne Argento che conserva ancora, come nei 2 successivi, quella struttura del giallo (chi è il colpevole) che da Suspiria (1977) in poi sarà polverizzata e abbandonata per alcuni anni. Oltre alla parte visiva, affidata alla fotografia di V. Storaro, hanno grande importanza suoni, rumori, amplificazioni e distorsioni.

The Bird with the Crystal Plumage (1970) on IMDb
Locandina italiana Buffalo Bill e gli indiani

Un film di Robert Altman. Con Geraldine Chaplin, Harvey Keitel, Paul Newman, Burt Lancaster, Joel Grey. Titolo originale Buffalo Bill and the Indians, or Sitting Bull’s History Lesson. Western, durata 120 min. – USA 1976. MYMONETRO Buffalo Bill e gli indiani * * * - - valutazione media: 3,00 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.


William F. Cody ovvero Buffalo Bill, sul finire del XIX secolo dirige una spettacolo circense che rievoca le sue imprese. Tra i tendoni si aggira, non gradito, Ned Buntline, colui che ha trasformato un cacciatore di bisonti in un mito inventandone in buona parte le imprese. Per attrarre un maggior numero di spettatori Cody ingaggia il vero Toro Seduto il quale parla con lui solo attraverso un portavoce. Il rapporto tra i due non è dei migliori ma il capo indiano vuole fondamentalmente conservare la propria dignità.
Robert Altman, dopo aver dedicato il suo capolavoro Nashville all’America in cui vive torna a celebrare a suo modo il Bicentenario andando a scavare alle radici del mito fondante cioè quello del ‘selvaggio West’. Lo fa con una star (Paul Newman) nel ruolo di una star di una leggenda che vive più di finzione che di realtà ripartendo da quel circo con cui aveva chiuso Anche gli uccelli uccidono. Gli spettacoli del West Wild Show di Buffalo Bill sono stati reali (sono giunti anche in Italia per ben due volte) così come originali sono le marcette che vengono eseguite nel film ma quello che più conta in questo film non è la traduzione cinematografica di un altro celebre film: L’uomo che uccise Liberty Valance di John Ford con la sua celebre frase su leggenda e realtà. Altman vuole sì entrare polemicamente a dire la sua sul rapporto tra cowboys e pellerossa e, in senso ancora più lato, tra l’istituzione e ciò che è diverso (vedi il Presidente in visita allo Show) ma soprattutto sta elaborando un saggio teorico sul rapporto tra realtà e rappresentazione. Non è un caso che sia Buntline (interpretato da una star come Burt Lancaster) a offrirci una precisa cifra di lettura del film: è lui che ha ‘creato’ Buffalo Bill, è lui che ne viene tenuto a distanza ora che il mito si è consolidato ed è sempre lui ad abbandonarlo ai soliloqui allucinati che possono solo tradursi in un’ennesima finzione con se stesso e con gli altri. La scena in cui Toro Seduto (che nel gioco continuo tra essere e apparire risulta troppo poco imponente in relazione alle imprese che gli vengono attribuite, entra di notte nell’appartamento di Cody è rivelatrice. Sorpreso nel sonno la prima cosa di cui il nostro ‘eroe’ si preoccupa è di essere stato sorpreso senza il suo toupet tutto boccoli ricadenti sulle spalle. La finzione è stata rivelata e a nulla varrà il tentativo di Buffalo di screditare il capo indiano nel momento in cui entrerà per la prima volta in pista. Per i due il modo di rapportarsi con la rappresentazione è estremamente diverso e in questo sta anche il lor modo di affrontare la realtà.

Buffalo Bill and the Indians, or Sitting Bull's History Lesson (1976) on IMDb

Regia di Agata Alexander. Un film con Annabelle WallisAlice EveThomas JaneAlex PettyferKylie BunburyCast completo Titolo originale: Warning. Genere Fantascienza – CanadaUSA2021,

Ambientato nel futuro, il film esplora le interconnessioni tra le esistenze di varie persone.

Warning (2021) on IMDb

Regia di Gregg Araki. Un film con James DuvalRose McGrowanJohnathon SchaechParker Posey. Genere Commedia, – USA1995durata 100 minuti. Uscita cinema martedì 5 settembre 1995 distribuito da Lucky Red. – MYmonetro 2,00 su 3 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Due ragazzi e una ragazza girano l’America rapinando, mangiando ai fast food e facendo l’amore. Un braccio staccato dal corpo, la testa mozzata di un cinese che continua a parlare, lo sperma che schizza, un tatuaggio sul pene. Inoltre citazioni della Nouvelle Vague. Sarebbe cinema underground, con qualche singolare picco espressionista.

The Doom Generation (1995) on IMDb

Un film di Goffredo Alessandrini. Con Doris Duranti, Mario Ferrari, Carlo Ninchi, Carlo Duse.Guerra, b/n durata 85′ min. – Italia 1942. MYMONETRO Giarabub * * * - - valutazione media: 3,31 su 13 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

L’eroica resistenza del fortino di Giarabub, in un’oasi della Cirenaica (Libia) al confine con l’Egitto, che fu conquistato dalle truppe britanniche nel gennaio del 1941. “Colonnello, non voglio encomi…” diceva la canzone. Il futuro regista Beppe De Santis che nel ’42 faceva il critico divideva il giudizio in due parti: consenso per la parte di azione, dissenso per il dramma e i suoi personaggi, falsi, retorici e propagandistici.

Giarabub (1942) on IMDb
L'occhio caldo del cielo - Film (1961)

Un film di Robert Aldrich. Con Carol Lynley, Rock Hudson, Joseph Cotten, Dorothy Malone, Kirk Douglas. Titolo originale The Last Sunset. Western, durata 112′ min. – USA 1961. MYMONETRO L’occhio caldo del cielo * * 1/2 - - valutazione media: 2,83 su 10 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Brandon O’Malley (Douglas) passa in Messico, inseguito dallo sceriffo Dana Stribling (Hudson) che gli addebita l’uccisione di suo cognato e il suicidio della sorella. S’incontrano nel ranch di John Breckenridge (Cotten) la cui moglie Belle (Malone), a sedici anni, aveva avuto una relazione con O’Malley. I due accettano l’offerta di Breckenridge di scortare una grossa mandria nel Texas. Durante il viaggio l’allevatore viene ucciso, la sedicenne Missy (Lynley), figlia di Belle, s’innamora di O’Malley che salva la vita a Stribling. Al Rio Grande, confine tra Messico e Texas, O’Malley decide di partire con Missy, dopo aver regolato i conti con Stribling, ma apprende da Belle che la ragazza è sua figlia… Intitolato anche The Day of the Gun, il film fu un insuccesso di pubblico e di critica (con poche eccezioni). Lo stesso Aldrich lo considerava poco riuscito, rimproverando allo sceneggiatore Dalton Trumbo di aver trascurato il lavoro per dedicarsi a Exodus, e a Douglas, produttore per conto della Universal, di aver usurpato le sue funzioni di regista. Nonostante le ambizioni pseudoculturali da tragedia greca della storia (tratta dal romanzo Sundown at Crazy Horse di Howard Rigsby) e l’enfasi liricheggiante dei dialoghi, il 3° dei 5 western di Aldrich è tutt’altro che trascurabile. Il conflitto tra l’outsider O’Malley e il campione della legge Stribling è congeniale al regista che conferma il suo talento in diverse sequenze d’azione o di introspezione (l’apparizione della Lynley di giallo vestita alla festa di bivacco) e nella sapiente organizzazione dello spazio (la bufera di sabbia, il duello finale).

The Last Sunset (1961) on IMDb
Risultato immagini per Quell'ultimo Ponte

Un film di Richard Attenborough, Sidney Hayers. Con Sean Connery, Gene Hackman, Maximilian Schell, Michael Caine, Elliott Gould. Titolo originale A Bridge Too Far. Guerra, durata 150 min. – Paesi Bassi, Gran Bretagna, USA 1977. MYMONETRO Quell’ultimo ponte * * * 1/2 - valutazione media: 3,73 su 12 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Nel ’44, 35.000 paracadutisti alleati scendono in Olanda con lo scopo di impadronirsi di una serie di ponti che favoriranno l’avanzata delle forze alleate. L’impresa non riesce per un ponte di troppo.

A Bridge Too Far (1977) on IMDb

Regia di Theodoros Angelopoulos. Un film con Thanos GrammenosToula StathopoulouGiannis TotsikasPetros ChoidasJannis TotsikasCast completo Titolo originale: Anaparastasi. Genere Drammatico – Grecia1970durata 110 minuti. – MYmonetro 2,50 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

A Timphea, tra i monti dell’Epiro, con la complicità dell’amante (Totsikas), una contadina (Stathopulu) uccide il marito (Photopulos) e ne sotterra il cadavere nell’orto. La ricostruzione del delitto si svolge a 3 livelli che s’intersecano dialetticamente in una struttura circolare: l’inchiesta giudiziaria, quella di un gruppetto di giornalisti e il punto di vista del regista-narratore cui non interessa l’itinerario psicologico, ma quello pubblico: il contesto di violenza sociale che fa da retroterra e innesco di una esplosione di violenza individuale. Film severo e scabro sullo sfondo di un paesaggio piovoso, di una regione la cui unica fonte di ricchezza è l’emigrazione, di un paese abitato da donne, vecchi e bambini in cui la comunicazione è ridotta a rare parole, a gemiti, mugolii, gesti silenziosi, spia di una condizione umana degradata a desolazione ferina e di una cupa rassegnazione al dolore e alla miseria. 1° film di T. Anghelopulos. Distribuito in Italia nel 1977.

 Ricostruzione di un delitto
(1970) on IMDb