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Regia di Pedro Almodóvar. Un film Da vedere 1988 con Carmen MauraAntonio BanderasJulieta SerranoRossy De PalmaMaria Barranco.Cast completo Titolo originale: Mujeres al borde de un ataque de nervios. Genere Commedia – Spagna1988durata 88 minuti. – MYmonetro 3,28 su 16 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Una donna sta per essere abbandonata dal suo amante, un famoso doppiatore cinematografico. Mentre cerca di rintracciarlo s’imbatte nel figlio dell’amante, in un’amica che crede di essere inseguita dalla polizia e infine nella nuova fiamma del suo ex. Il film ha ottenuto 1 candidatura a Premi Oscar, ha vinto un premio ai Nastri d’Argento, Il film è stato premiato al Festival di Venezia, 1 candidatura a Golden Globes,

Women on the Verge of a Nervous Breakdown (1988) on IMDb
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Regia di Pedro Almodóvar. Un film Da vedere 1984 con Carmen MauraVerónica ForquéÁngel De Andrés LópezGonzalo SuarezLuis HostalotCast completo Titolo originale: ¿Qué he hecho yo para merecer esto?. Genere Commedia – Spagna,1984durata 99 minuti. – MYmonetro 3,50 su 6 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Il nucleo centrale del quarto lungometraggio del regista spagnolo Almodovar è rappresentato da Gloria, casalinga tutta casa e cucina. Vive col marito tassista un’esistenza miseranda e ha accumulato una grande frustrazione. È la sfortuna in persona. Non è però un film drammatico secondo la follia del suo autore, è una parodia che non manca di evidenziare aspetti emblematici di quotidianità, e il dramma esiste.

What Have I Done to Deserve This? (1984) on IMDb
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Regia di Pedro Almodóvar. Un film Da vedere 2011 con Antonio BanderasElena AnayaMarisa ParedesJan CornetRoberto ÁlamoCast completo Titolo originale: La piel que habito. Genere Drammatico, – Spagna2011durata 120 minuti. Uscita cinema venerdì 23 settembre 2011 distribuito da Warner Bros Italia. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: V.M. 14 – MYmonetro 3,05 su 9 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Da quando sua moglie è morta, arsa viva in un incidente d’auto, Robert Ledgard, chirurgo plastico, dedica la vita alle ricerche su una pelle artificiale, sensibile alle carezze, ma resistente alle ustioni. Ha bisogno di una cavia e di un complice. La cavia è Vicente, un ragazzo che ha violentato sua figlia Norma (Suárez) e che Robert fa prigioniero. Il complice è la fedele Marilia che l’ha visto crescere fin dalla nascita. Lo stesso Ledgard vive quasi prigioniero della sua fastosa casa El Cigarral, piena di specchi e di videocamere a circuito chiuso accese 24 ore su 24. Liberamente ispirato al romanzo Tarantula di Thierry Jonquet, è un film manierista e tortuoso in cui il 60enne Almodóvar mescola abilmente thriller e melodramma, fantascienza e horror, ricco di flashback e citazioni cinefile che comprendono Buñuel, Hitchcock, Fritz Lang e Georges Franju. La pelle come vestito in un film con molti vestiti.

 La pelle che abito
(2011) on IMDb

Regia di Pedro Almodóvar. Un film Da vedere 2009 con Penélope CruzLluís HomarBlanca PortilloJosé Luis GómezRubén OchandianoCast completo Titolo originale: Los Abrazos Rotos. Genere Drammatico, – Spagna2009durata 129 minuti. Uscita cinema venerdì 13 novembre 2009 distribuito da Warner Bros Italia. – MYmonetro 3,06 su 22 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Un uomo vive, scrive e ama al buio. 14 anni prima, in un incidente d’auto nell’isola di Lanzarote, ha perso la vista e (Magda)Lena, il grande amore della sua vita. Campa con sceneggiature, aiutato da Judit, sua fidata produttrice esecutiva, e da Diego, figlio di lei, dattilografo e guida per ciechi, al quale racconta la storia di Lena e di Ernesto Martel. Opus n. 17, è un melodramma metacinematografico, ma anche una commedia con risvolti di noir e parentesi grottesche su molti temi: fatalità, gelosia, abuso di potere, vendetta, tradimento, sensi di colpa. Nella struttura narrativa c’è il Leitmotiv della duplicazione (o sdoppiamento): 2 i nomi del protagonista; Ernesto Martel padre e figlio; il film ( Chicas y maletas ) nel film; 2 personaggi di P. Cruz; un uomo e una donna abbracciati e sommersi dalla lava del Vesuvio a Pompei, citazione di Viaggio in Italia di Rossellini. Debole la sezione maschile degli attori e in quella femminile la Portillo è più intensa della Cruz, con o senza parrucca bionda. Il cinefilo regista manchego dedica cammei alle sue fedeli Angela Molina, Rossy De Palma, Chus Lampreave, Lola Duenas. Almeno 2 sequenze notevoli e molti momenti significativi, ma la delusione di fondo rimane.

 Gli abbracci spezzati
(2009) on IMDb

Regia di Pedro Almodóvar. Un film Da vedere 1995 con Rossy De PalmaMarisa ParedesChus LampreaveJuan EchanoveJordi Mollà. Titolo originale: La flor de mi secreto. Genere Commedia, – Spagna1995durata 100 minuti. Uscita cinema venerdì 22 marzo 1996 distribuito da C.G.D – Cecchi Gori Distribuzione. – MYmonetro 2,97 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Leocadia Marcia detta Leo che, con lo pseudonimo di Amanda Oris, scrive romanzi rosa di successo, sprofonda in una duplice crisi: sta per essere abbandonata dal marito amatissimo e non ne può più di scrivere romanzetti. Tenta il suicidio, elabora il lutto, riscopre le proprie radici, raggiungendo la madre nel villaggio natio della Mancha (patria del regista e di Don Chisciotte). Un Almodóvar più limpido del solito, come riconciliato, in una commedia spruzzata, invece che intinta, di grottesco che vive della sua dolorante eroina e dei suoi rapporti con gli altri personaggi, specialmente femminili, raccontati con affetto, tenera ironia, leggerezza.

 Il fiore del mio segreto
(1995) on IMDb
Locandina italiana Tutto su mia madre

Un film di Pedro Almodóvar. Con Penelope Cruz, Cecilia Roth, Marisa Paredes, Candela Peña, Antonia San Juan.Titolo originale Todo sobre mi madre. Drammatico, durata 105 min. – Spagna1999. MYMONETRO Tutto su mia madre * * * 1/2 - valutazione media: 3,80 su 50 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Madrid: Manuela ha un figlio di diciassette anni che muore travolto dalla macchina su cui viaggia una famosa attrice impegnata nella pièce Un tram che si chiama desiderio. Manuela decide di trovare il padre del ragazzo che vive a Barcellona ed è diventato Lola, un travestito. La donna incontra Agrado, altro travestito, che fa la vita e conosce anche l’attrice indiretta responsabile della morte del figlio.
Vincitore dell’Oscar come miglior film straniero, Tutto su mia madre è una perfetta fusione di passione per l’arte (a partire ovviamente dal cinema da cui si prende esplicitamente in prestito il titolo riferendosi a All About Eve). E’ proprio a un’icona che Almodovar ama come Bette Davis che il film si ispira per raccontare quello che in altre mani sarebbe potuto diventare (avendone in nuce tutte le potenzialità) un melodramma di bassa caratura. Pedro vi trasfonde (come quella flebo che vediamo in dettaglio in apertura) tutta la propria sensibilità. Le variabili sessuali di genere non sono per lui un problema ma anzi una fonte di ispirazione che riesce anche a tenere a distanza dall’altro temibile rischio: quello di un’algida referenzialità cinefila. E’ un film carico di umanità ma anche di sorprese quello che Almodovar propone agli spettatori. Si tratta di scoperte che vanno fatte passo passo insieme a Manuela (interpretata dall’argentina Cecilia Roth) perché ognuna di esse, anche quella più sopra le righe, apporta una nuova consapevolezza ai personaggi e favorisce un’empatia con mondi che il regista conosce e ama nella loro complessa contraddittorietà.

 Tutto su mia madre
(1999) on IMDb
Prime Video: Légami

Regia di Pedro Almodóvar. Un film Da vedere 1989 con Francisco RabalVictoria AbrilAntonio BanderasLoles LeónRossy De PalmaEmiliano RedondoCast completo Titolo originale: ¡Atame!. Genere Drammatico – Spagna1989durata 101 minuti. – MYmonetro 3,09 su 2 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Dimesso da una clinica psichiatrica, orfanello sequestra nel suo stesso appartamento una pornostar di cui è invaghito e la lega al letto, con lo scopo di darle il tempo di conoscerlo in modo che s’innamori di lui e lo sposi. Storia d’amore mimetizzata, in altalena tra commedia e melodramma, ammirabile per lo spessore dei personaggi, le accelerazioni di ritmo, l’umore beffardo delle scene erotiche e del modo con cui mette in discussione la nozione di normalità. Divertente specialmente nella 1ª mezz’ora. Diseguale, ma effervescente.

 Legami!
(1989) on IMDb

Regia di Michael Almereyda. Un film Da vedere 2017 con Jon HammGeena DavisTim RobbinsLois SmithStephanie AndujarLeslie LylesCast completo Titolo originale: Marjorie Prime. Genere FantascienzaDrammatico – USA2017durata 99 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 Valutazione: 4,00 Stelle, sulla base di 1 recensione.

Gli ologrammi come supporti alla nostra memoria e allo stesso tempo come fantasmi. Questo l’assunto del testo teatrale di Jordan Harrison, finalista al premio Pulitzer nel 2015, dove una donna anziana parla con il marito dei bei tempi andati. Il marito le appare però giovane come lei lo ricorda e di quegli anni passati sembra sapere molto di più lei, solo però sulla base dei racconti che ha già ascoltato infinite volte dalla donna. È infatti un ologramma, con le sembianze del giovane marito, a registrare quelle storie e poi a interagire con la vecchia, facendo da supporto sia visivo sia verbale alle sue memorie, riportando ordine in una mente franta dall’Alzheimer. A programmarlo è stato il genero dell’anziana, uno scienziato, mentre la figlia non è così convinta che sia una buona idea creare una sorta di fantasma digitale di suo padre.

Marjorie Prime (2017) on IMDb

Regia di Michelangelo Antonioni. Un film Da vedere 1955 con Gabriele FerzettiYvonne FurneauxEttore ManniValentina CorteseEleonora Rossi DragoCast completo Genere Drammatico – Italia1955durata 106 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +16 – MYmonetro 4,00 su 11 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Clelia, direttrice di un atelier di moda a Torino, si trova coinvolta in un intrigo futile e tragico di amicizie, amori, rivalità che comprende altre quattro donne e due uomini. Una delle quattro si suicida. Dal racconto Tra donne sole (in La bella estate , 1949) di Cesare Pavese sceneggiato con Suso Cecchi D’Amico e Alba De Céspedes. Una bella galleria di caratteri femminili, visti sullo sfondo della Torino borghese, raccontati in termini di un aspro, intenso realismo psicologico. Fotografia di Gianni Di Venanzo, musiche di Giovanni Fusco. Leone d’argento a Venezia. Nastri d’argento a V. Cortese e Antonioni.

The Girlfriends (1955) on IMDb

Regia di Pedro Almodóvar. Un film Da vedere 2006 con Penélope CruzCarmen MauraLola DueñasBlanca PortilloYohana CoboChus LampreaveCast completo Titolo originale: Volver. Genere Drammatico – Spagna2006durata 120 minuti. Uscita cinema venerdì 19 maggio 2006Consigli per la visione di bambini e ragazzi: V.M. 14 – MYmonetro 3,79 su 20 recensioni tra criticapubblico e dizionari

Raimunda, una giovane madre de la Mancha, trova rifugio dal suo passato a Madrid, dove vive col suo compagno Paco e la figlia adolescente, Paula. Durante un tentativo di abuso da parte del patrigno, Paula lo pugnala a morte. Scoperta la tragedia, Raimunda ‘abbraccia’ la figlia e la legittima difesa, coprendo l’omicidio e occultando il cadavere. Questo evento disgraziato rievoca fantasmi dolorosi e mai svaniti. Dall’aldilà torna Irene, sua madre, a chiederle perdono e a riparare la colpa.
A tornare in questo film di Almodóvar, come suggerisce il titolo, sono anche le sue attrici: ritorna Carmen Maura, non più donna sull’orlo di una crisi di nervi ma fantasma sull’orlo dell’aldiquà; ritorna Penélope Cruz, figlia e madre dopo Tutto su mia madre. Qualcuno ritorna e a qualcosa si ritorna: al cinema degli esordi, Che ho fatto io per meritare questo?, film di ambientazione popolare così prossimo a Volver, dove Carmen Maura esasperata uccideva il marito fedifrago; alla terra, la Mancha, regione dei mulini a vento e del picaresco su cui soffia incessantemente il solano, il vento dell’ovest che rende pazzi e che incendia boschi e cuori. Terra mancega, che ha generato Almodóvar, per un film mancego, che ha concepito cinque profili femminili rivelatori, in atto o anche solo in potenza, della grazia della maternità. Condizione femminile che comprende simultaneamente il materno e il natio, l’origine, il luogo in cui tutto comincia e a cui tutto ritorna. Madri, figlie e sorelle che bussano alla porta accanto dove trovano vicine generose e singolari come Augustine, che non manca mai di soccorrere, di solidarizzare e di contribuire all’economia anche affettiva della famiglia protagonista. Le donne sembrano bastare e bastarsi in questo film al femminile, dove gli uomini sono portatori di un dolore ancestrale che impongono incuranti a mogli, figlie e nipoti. Almodóvar le riunisce tutte insieme, chiamandole al di qua dall’aldilà, intorno ai tavoli, lungo i fiumi, dal parrucchiere, affinché i morti assistano i vivi, affinché le madri accudiscano le proprie figlie, “bellissime”, come quella viscontiana della Magnani che Carmen Maura guarda alla televisione. Una stella per la grazia creativa di Almodóvar, un’altra per la “resurrezione” di Carmen Maura e due per gli occhi neri di Penélope, quando lacrimano e quando si colmano senza versarsi.

Volver (2006) on IMDb
Carne tremula - Film (1997)

Regia di Pedro Almodóvar. Un film Da vedere 1997 con Francesca NeriAngela MolinaLiberto RabalJavier Bardem. Genere Commedia, – Spagna1997durata 100 minuti. Uscita cinema venerdì 14 novembre 1997 distribuito da Medusa. – MYmonetro 2,61 su 3 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Cinque personaggi e una città, Madrid, che è il 6° personaggio. Nel 1990, vent’anni dopo essere avventurosamente nato su un autobus nella capitale deserta per il Natale, Victor (Rabal) s’innamora della ricca, viziata e tossica Elena (Neri) e ingiustamente finisce in prigione per aver ridotto a paraplegico con una revolverata il poliziotto David (Bardem), in realtà ferito dal suo collega Sancho (J. Sancho). Scarcerato dopo 4 anni, Victor diventa prima l’amante di Clara (Molina), moglie di Sancho, e poi di Elena, rinsavita e moglie di David. Sancho uccide Clara e si suicida. David emigra. A Natale Elena, incinta di Victor, ha le doglie. Opus n° 12 di P. Almodóvar, è un film maturo e complesso, attraversato da uno humour nero alla Buñuel (esplicitamente citato con immagini di Estasi di un delitto ). Cinemascope molto fisico e palpitante (che è la corretta traduzione del “trémula” originale) nella messinscena del piacere sessuale condiviso, è un melodramma geometrico che svaria dalla commedia alla tragedia, dal grottesco al noir, cromaticamente dominato dal rosso, ricco d’invenzioni e recitato benissimo, con una dimensione politica inedita nel regista. Liberamente ispirato al romanzo Live Flesh di Ruth Rendell.

 Carne trémula
(1997) on IMDb

Un film di Woody Allen. Con Diane Keaton, Woody Allen, Alan Alda, Anjelica Huston, Ron Rifkin.Titolo originale Manhattan Murder Mystery. Commedia, durata 105 min. – USA 1993. MYMONETROMisterioso omicidio a Manhattan * * * * - valutazione media: 4,01 su 21 recensioni di critica, pubblico e dizionari.


Che cosa succede quando una moglie annoiata pensa che il buon vecchio vicino di casa abbia commesso un uxoricidio? Woody Allen risponde alla domanda nella sua 23esima fatica, scherzando per l’ennesima volta con la morte (dopotutto ha una reputazione da mantenere). Larry (Woody Allen) e Carol (Diane Keaton) sono una coppia di coniugi newyorkesi. Carol è uno spirito libero, sempre disposta a nuove esperienze, contrariamente al marito. Quando comincia a farsi strada il sospetto di omicidio della loro vicina di casa Carol è desiderosa di andare a fondo della vicenda, ma Larry riluttante. Imperterrita,Carol trova l’aiuto per le “indagini” in Ted (Alan Alda) e Marcia (Anjelica Houston) due amici di famiglia. Lontano da un certo tipo di comicità a lui nota, il regista (forse abbassando le ambizioni) si serve di un cast eccellente per confezionare un giallo classico sconfinante nella commedia, sfruttando un umorismo situazionale e giocando con la nostra “idea” di omicidio. Rotto il sodalizio con Mia Farrow, la pellicola segna il ritorno di Diane Keaton da protagonista in un film di Allen dopo quattordici anni di assenza e dello sceneggiatore Marshall Brickman a seguito dei successi di Manhattan e Io e Annie. I dialoghi funzionano come sempre ma i momenti memorabili si fanno desiderare. Le battute fulminanti sono rafforzate dai movimenti compulsivi della camera a mano adoperata in maniera quasi intrusiva e maniacale.

 Misterioso omicidio a Manhattan
(1993) on IMDb

Regia di Gillian Armstrong. Un film con Mel GibsonDiane KeatonMatthew ModineHeather GrahamEdward HerrmannMaury Chaykin. Titolo originale: Mrs. Soffel. Genere Drammatico – USA1984durata 110 minuti. – MYmonetro 2,50 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Basato su un fatto vero, la fuga di un condannato da un penitenziario di Pittsburgh nel 1902, con la complicità della moglie del direttore innamorata di lui. L’uomo era condannato a morte, ma le lettere inviate ai giornali nei mesi prima dell’esecuzione ne avevano fatto una figura romantica e suggestiva. Anche presso la moglie del direttore evidentemente, che decide di accompagnarlo nella fuga. Alla fine l’evaso è ucciso. La donna tenta il suicidio, ma non muore. Un melodramma girato con vigore dall’australiana Armstrong, ma che non riesce a ricreare l’impatto degli antichi film sugli evasi degli anni ’30. 

Mrs. Soffel (1984) on IMDb

Regia di Robert Altman. Un film Da vedere 1993 con Anne ArcherJack LemmonMadeleine StoweLily TomlinTim RobbinsMatthew ModineCast completo Titolo originale: Short Cuts. Genere Drammatico, – USA1993durata 180 minuti. Uscita cinema mercoledì 10 agosto 1994 distribuito da Penta Distribuzione. – MYmonetro 3,74 su 7 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Da 9 racconti (e dalla poesia Lemonade : l’episodio con Jack Lemmon) di Raymond Carver. Nella sua mescolanza di generi e di toni questo grande capitolo della saga americana di Altman è una commedia umana dove si può trovare di tutto, come nella vita. Come Carver – di cui sviluppa i racconti, modificandoli e allacciandoli l’uno all’altro – il regista non interviene a commentare i fatti: si limita a raccontarli con lucidità, dolente partecipazione e una libertà che lascia allo spettatore la possibilità del giudizio. Si apre con un minaccioso volo di elicotteri e si chiude con una scossa di terremoto a Los Angeles, dove si svolgono le storie (ambientate da Carver a Seattle o Portland). C’è chi ha trovato quest’affresco troppo amaro, impietoso, disperato. Altman non ha bisogno di alzare la voce per fare l’apocalittico. America oggi? Ma qui si parla anche di noi. Leone d’oro 1993, ex aequo con Tre colori-Film Blu di Kieslowski, e una Coppa Volpi straordinaria al complesso degli interpreti.

 America oggi
(1993) on IMDb

Regia di Robert Altman. Un film Da vedere 2006 con Woody HarrelsonTommy Lee JonesGarrison KeillorKevin KlineLindsay LohanCast completo Titolo originale: A Prairie Home Companion. Genere Commedia – USA2006durata 100 minuti. Uscita cinema giovedì 1 giugno 2006 – MYmonetro 3,86 su 27 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Prima di essere demolito per farne un parcheggio, nel vecchio teatro Fitzgerald di St. Paul (Minnesota), città natia dello scrittore Francis Scott Fitzgerald, va in scena l’ultimo spettacolo del popolare programma radiofonico dal vivo A Prairie Home Companion , dedicato alla musica country e western e seguito da più di 4 milioni di ascoltatori (nella realtà continua ancora ora, ascoltato persino in Australia). Scritto, con Ken LaZenik, da G. Keillor che interpreta se stesso e fa da filo conduttore al programma, ha fornito a R. Altman l’occasione di un film corale come soltanto lui sa fare: 53 personaggi e 44 canzoni vecchie e nuove di cui, con poche eccezioni, si ascoltano frammenti di 50-60 secondi. Come il contemporaneo Volver di Almodóvar, seppur radicalmente diverso, è un film sulla morte e, insieme, un inno alla vita che commuove e diverte, alternando tenerezza, sentimentalismo (la canzone sulla mamma) alla comicità bassa a doppi sensi dei due cowboy canterini. È il corrispettivo di Nashville (1975), ma senza l’indignazione, sostituita dalla malinconia e dalla nostalgia per la fine di un’epoca. Girato tutto in studio con parecchie telecamere digitali HD che danno un risultato indistinguibile dal 35 mm (fotografia: Edward Lachman), ha l’incanto della leggerezza fluida, in linea con quello stile semplice che un tempo si chiamava attico: nasconde la profondità in superficie. Nessun pezzo di bravura, non un minuto di stanchezza. Un addio perfetto, maestro Altman.

 Radio America
(2006) on IMDb

Regia di Paul Thomas Anderson. Un film Da vedere 2017 con Daniel Day-LewisVicky KriepsLesley ManvilleSue ClarkJoan BrownCamilla RutherfordCast completo Titolo originale: Phantom Thread. Genere Drammatico, – USA2017durata 130 minuti. Uscita cinema giovedì 22 febbraio 2018 distribuito da Universal Pictures. Oggi tra i film al cinema in 1 sala cinematografica Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 3,95 su 11 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Londra, anni Cinquanta. Reynolds Woodcock, celebre stilista, fa palpitare il cuore della moda inglese abbigliando la famiglia reale, le star del cinema, le ricche ereditiere, le celebrità mondane, le debuttanti e le signore dell’alta società. Scapolo impenitente, le donne vanno e vengono nella sua vita, offrendo compagnia e ispirazione. Lavoratore bulimico e uomo impossibile, Reynolds dispone delle sue conquiste secondo l’umore e dirige la sua maison con aria solenne, affiancato da Cyril, sorella e socia altrettanto ieratica. Mr. Woodcock ha un debole per la bellezza che riconosce in Alma, cameriera in un hotel della costa dove si è fermato per un break(fast).

 Il filo nascosto
(2017) on IMDb

Regia di Paul Thomas Anderson. Un film Da vedere 2021 con Alana HaimCooper HoffmanSean PennTom WaitsBradley CooperCast completo Genere CommediaDrammatico, – USA2021durata 133 minuti. Uscita cinema giovedì 17 marzo 2022 distribuito da Eagle Pictures. Oggi tra i film al cinema in 1 sala cinematografica Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 4,00 su 44 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Los Angeles, 1973. Gary Valentine, adolescente intraprendente e fanfarone, incontra Alana Kane, venticinquenne sul cammino dell’indipendenza. Lei gli porge specchio e pettine per la foto dell’annuario scolastico, lui le dichiara il suo amore eterno. Lei rifiuta e lui insiste. In cosa crede Gary? A cosa si oppone Alana? Dieci anni li separano ma tutto sembra unirli. Irresistibilmente attratti l’uno dall’altra, non sanno come amarsi, non sanno nemmeno se si amano o se amano soltanto l’idea di amarsi. Tra choc petrolifero, e crepuscolo della Hollywood classica, il loro ipotetico grande amore parte, avanza, sterza, vaga, sosta, svolta, si riallinea in fondo alla notte e alla San Fernando Valley.

 Licorice Pizza
(2021) on IMDb

Regia di Tengiz Abuladze. Un film Da vedere 1977 con Lika KawtaradseSosso CiaschwlianiTamina TuajewaSofiko ChiaureliZ. Kolelisvili. Titolo originale: Drewo Shelanija. Genere Commedia drammatica 1977durata 100 minuti.

La vita di un villaggio caucasico all’inizio del Novecento. Ha la struttura di un albero con una fitta ramificazione di episodi: il suo tronco è la storia d’amore dei due giovani Marita e Gadia. Tratto da un romanzo rapsodico (22 racconti in versi liberi) di Gheorghij Leonidse, scrittore georgiano dell’ultimo Ottocento, e sceneggiato con Rewas Inanischwili dal regista che ebbe un momento di notorietà con Pentimento (1984). Appartiene al cinema di poesia, ma evita quasi sempre i tranelli del poeticismo. Ricco di una stupefacente bellezza figurativa e ispirato ai quadri di Bruegel il Vecchio, non cade nel pittoricismo e nel facile folclore. Il georgiano Abuladze compone un racconto che svaria dal grottesco al tragico, dalla realtà al sogno, dal riso alle lacrime, in un clima di epica popolare, profondamente radicata alla terra. Nella struggente sequenza finale vengono al pettine i nodi del conflitto tra l’ordine costituito e gli irregolari, gli emarginati, i diversi del villaggio. Pur chiudendosi con la sconfitta del sogno, è un film aperto alla speranza. Titolo georgiano: Naturis Khe .

 L'albero dei desideri
(1976) on IMDb
Will Hunting genio ribelle - Film (1997) - MYmovies.itUn film di Gus Van Sant. Con Robin Williams, Matt Damon, Minnie Driver, Ben Affleck, Stellan Skarsgård.Titolo originale Good Will Hunting. Drammatico, Ratings: Kids+16, durata 126′ min. – USA 1997. MYMONETRO Will Hunting genio ribelle * * * * - valutazione media: 4,00 su 33 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
 
Will Hunting, ragazzo di un quartiere povero di Boston con molti piccoli crimini alle spalle, fa le pulizie al MIT (Massachusetts Institute of Tecnology) ed è un genio matematico allo stadio brado. Se lo contendono due adulti colti: l’uno vuol prendersi cura del suo cervello (e del futuro del proprio portafoglio), l’altro del suo cuore. Con l’aiuto di una ragazza innamorata, vince il secondo. Ideato e scritto dagli attori Damon e Affleck (premiati con l’Oscar per la sceneggiatura originale),è un film complesso nella sua apparente semplicità (paradossalmente a mezza strada tra Belli e dannati e L’attimo fuggente) che tocca molti temi: l’isolamento; la ricerca di un padre (e di un figlio) tra due persone simili e complementari; il diritto-dovere di liberarsi di un’infanzia infelice; la difficoltà di vivere di un genio _ o, comunque, di un “diverso” _ che non vuole farsi assorbire o stritolare dal sistema. Oscar per l’attore non protagonista a R. Williams.Genio Ribelle - Good Will Hunting_s.jpg
Good Will Hunting (1997) on IMDb
Blow-up - Film (1966) - MYmovies.it

Un film di Michelangelo Antonioni. Con David Hemmings, Sarah Miles, Vanessa Redgrave, Jane Birkin, Peter Bowles. Commedia, Ratings: Kids+16, durata 110′ min. – Gran Bretagna, Italia 1966. MYMONETRO Blow-up * * * * - valutazione media: 4,00 su 39 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Un fotografo londinese di moda crede di scoprire, ingrandendo una foto scattata per caso, i segni di un delitto, ma presto l’evidenza scompare. Fin dove mostra il protagonista in azione, incanta e convince con leggerezza, limpidità e straordinaria organizzazione dello spazio. I guai cominciano quando Antonioni cerca di spiegare quel che mostra e, prendendosi per Borges, vuol “essere profondo”, cioè simbolico, metaforico, metafisico. Conclusione: la vita è sogno, tanto vale rilanciare la palla che non c’è. Leggere il bellissimo racconto di J. Cortázar (La bava del diavolo), a cui è ispirato, e fare i confronti. Scritto da T. Guerra con il regista. Fotografia: Carlo Di Palma. Musiche: Herb

Blow-Up (1966) on IMDb