Category: Avati Pupi


Regia di Pupi Avati. Un film con Gianni CavinaCarlo Delle PianeValentina CerviEliana MiglioLibero de RienzoCast completo Genere Commedia – Italia1999durata 122 minuti. – MYmonetro 2,78 su 9 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

26° film di Avati, scritto con il fratello Antonio, attinto ai racconti ascoltati da parenti e vecchi amici e ispirato alle vicende della madre (morta nel 1999) cui è dedicato. Un’estate tra gli anni ’20 e i ’30 a Bologna e nei dintorni, tra Sasso Marconi, San Leo e il fiume Reno. Delle 4 storie, parallele ma con punti di contatto, 2 contano: Ines (Cervi), dattilografa di città, s’innamora non ricambiata del figlio del suo datore di lavoro; il “fratello di Loris” fa il suo giro sull’Appennino a raccogliere giovani contadini scapoli per il ballo che nella balera di Loris è occasione di incontri con figlie matrimoniabili. Avati coltiva ancora con amabile sagacia l’elegiaca vena del passato con storie pittoresche e personaggi bizzarri, non senza agganci precisi con l’attualità sociale. Pur non evitando sempre il bozzettismo e il sapore del già visto, offre personaggi azzeccati (la Cervi, Cavina, diversi caratteri di contorno, un po’ troppo letterario il medico di Delle Piane) e pagine ariose.

 La via degli angeli
(1999) on IMDb

Regia di Pupi Avati. Un film Da vedere 1978 con Gianni CavinaLino CapolicchioAdolfo BellettiGiulio PizziraniRoberta PaladiniCast completo Genere Fantastico – Italia1978durata 92 minuti. – MYmonetro 3,07 su 2 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Nel ‘700 in una casa isolata delle valli di Comacchio, abitata da Giove e i suoi 4 figli, arriva la bella Olimpia che vi porta l’amore, e la morte. Film a basso costo e di piccolo incanto come quello del melodico, struggente motivo sul violino (inventato dal clarinettista Avati) che fa da conduttore di una favola per adulti, genere raro nel cinema italiano che rischia il poeticismo. Film di molti pregi: la luce dei paesaggi (fotografia di Franco Delli Colli, cugino di Tonino); l’arcaico e raffinato estro delle incursioni nel fantastico popolare; l’affiatata direzione degli attori e soprattutto la modulazione della voce di Avati in una favola sospesa senza morale definita, ma dotata di senso. 1° premio al Festival di Valladolid 1970.

 Le strelle nel fosso
(1979) on IMDb

Regia di Pupi Avati. Un film Da vedere 1984 con Ida Di BenedettoCarlo Delle PianeLino CapolicchioGianni CavinaGiulio PizziraniCast completo Genere Commedia – Italia1984durata 88 minuti. – MYmonetro 3,25 su 2 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Nel 1770, durante il primo dei suoi tre viaggi in Italia, il quattordicenne Amadè (com’era familiarmente chiamato Wolfgang A. Mozart) arriva col padre Leopold (Capolicchio) in una villa fuori Porta San Vitale, nei pressi di Bologna dove ha da sostenere un esame di contrappunto all’Accademia dei Filarmonici. Fa amicizia col figlio del suo ospite, il conte Pallavicini (Delle Piane), e amoreggia con una fanciulla. Avati racconta Mozart adolescente nel suo sentirsi e sapersi diverso, ma anche nello strenuo sforzo di essere – o rimanere? – eguale agli altri coetanei. In una cornice di ricercata eleganza figurativa (fotografia di Pasquale Richini) si prende molte libertà con la storia, ma lo dichiara con bella semplicità. “Avati inventa una memoria favolista … è il cineasta del non accaduto, del possibile suggerito” (J.A. Gili). Premio speciale per i valori tecnici a Venezia.

 Noi tre
(1984) on IMDb

Regia di Pupi Avati. Un film con Edmund PurdomAnita SandersGiulio PizziraniGianni CavinaBob TonelliLola BonoraCast completo Genere Grottesco – Italia1969durata 98 minuti.

Una compagnia teatrale di giro prova un dramma, scritto dal capocomico/attore, con cui la prima attrice ha un figlio immaginario. Durante una seduta spiritica il bimbo si materializza. Cercano di farselo amico, ma presto oscuri e minacciosi eventi incombono. 2° film di Avati, scritto con il fratello Antonio, Enzo Leonardo e Giorgio Celli. A distanza di anni Pupi lo ritiene un errore, Antonio lo definisce “surreale, sessantottino”. È il meno riuscito del suo vivido filone gotico-padano. A Locarno 1970 il nano Bob Tonelli si beccò un premio come non protagonista. Da ricordare la battuta del suo personaggio nella lezione di sessuologia: “Dopo di me non si dirà più sadismo, ma bobismo”. In pratica non fu mai distribuito sul mercato fino agli anni ’90 e provocò una lunga pausa (quasi 5 anni) nel fertile itinerario del regista.

 Thomas e gli indemoniati
(1970) on IMDb

Un film di Pupi Avati. Con Gianni Cavina, Lino Capolicchio, Giulio Pizzirani, Francesca Marciano, Bob Tonelli. Giallo, durata 110′ min. – Italia 1976. MYMONETRO La casa dalle finestre che ridono * * * - - valutazione media: 3,26 su 64 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Agli inizi degli anni ’60, in un paese della Bassa Ferrarese arriva un giovane restauratore per ripristinare un affresco sulla morte di San Sebastiano, dipinto da un artista locale naïf e un po’ folle, morto suicida trent’anni prima. Si trova coinvolto in una bieca atmosfera e, dopo morti violente e colpi di scena, scopre a sue spese una orribile verità. 5° film del bolognese P. Avati e il 1° prodotto da lui con l’A.m.A. (in società con il fratello Antonio e Gianni Minervini), scritto con Gianni Cavina, Maurizio Costanzo e il fratello, è un noir padano che sconfina nell’horror con qualche facile effettaccio. Narrativamente sconnesso, conta per il senso del paesaggio, il gusto della dismisura, l’inclinazione al grottesco, la direzione degli attori, la cura dei particolari. Premio della Critica al festival du Film Fantastique di Parigi 1979.

The House with Laughing Windows (1976) on IMDb

Un film di Pupi Avati. Con Gianni Cavina, Carlo Delle Piane, Francesca Marciano, Valentino Macchi, Bob Tonelli. Giallo, durata 105′ min. – Italia 1977. MYMONETRO Tutti defunti… tranne i morti * * 1/2 - - valutazione media: 2,50 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Emilia, 1950. Nel palazzo dei marchesi Zanetti arriva un antico volume che contiene una profezia: colui che ucciderà 9 membri di una nobile famiglia troverà un tesoro. La girandola delle morti misteriose comincia. Fino a 9. O sono soltanto 8? Parodia del genere gotico sullo sfondo di una Padania cupa e nebbiosa con una galleria di personaggi caricaturali. Sbrigativo, persino frettoloso, non riesce a trovare l’intonazione giusta al suo gusto dell’eccesso e della deformazione.

Tutti defunti... tranne i morti (1977) on IMDb

Regia di Pupi Avati. Un film Da vedere 1989 con Massimo BonettiAlessandro HaberLucrezia Lante Della RovereMattia SbragiaAnna BonaiutoCast completo Genere Commedia – Italia1989durata 99 minuti. – MYmonetro 3,00 su 4 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Per festeggiare il fidanzamento tra Angelo, giovane borghese di Bologna, e Silvia, appartenente a una famiglia di contadini agiati di Porretta Terme, nel febbraio 1936 in un casolare dell’Appennino si svolge un pranzo di venti portate. Film ambizioso e maturo questo (16°) di Avati, affidato coralmente a una compagnia di 25 e più attori che recitano, benissimo, quasi sempre in presa diretta. Qualche inverosimiglianza. 2 Nastri d’argento (film, sceneggiatura), 1 Donatello e 1 Ciak.

 Storia di ragazzi e di ragazze
(1989) on IMDb

Regia di Pupi Avati. Un film con Carlo CecchiStefano DionisiArnaldo NinchiAndrea ScorzoniPatrizia SacchiCast completo Genere Fantastico – Italia1996durata 96 minuti. – MYmonetro 2,63 su 2 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Dalla Bologna clericale del 1750, dopo aver ingravidato una ragazza, inducendola ad abortire, il seminarista Giacomo si rifugia sull’Appennino umbro nella rocca di un monsignore sospeso a divinis per i suoi studi esoterici. Il soggiorno diventa una lotta contro un Maligno di mutevoli sembianze. Horror italico, thriller cattolico, film di genere a basso costo con regia d’autore in cui i paesaggi appenninici contano come e più che i personaggi, resi con una recitazione regionale ruvida e accentata cui contribuisce il geniale ed eccessivo C. Cecchi. Funzionale fotografia di Cesare Bastelli con qualche effetto di troppo.

 L'arcano incantatore
(1996) on IMDb

Regia di Pupi Avati. Un film con Christian De SicaLaura MoranteLuca ZingarettiSydne RomeNicola NocellaCast completo Genere Drammatico, – Italia2010durata 100 minuti. Uscita cinema venerdì 19 febbraio 2010 distribuito da Medusa. – MYmonetro 2,62 su 15 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Dopo La cena per farli conoscere (2007) e Il papà di Giovanna (2008), Avati chiude la trilogia sulla figura paterna. Inadempiente il 1°, troppo presente il 2°, il cinico immobiliarista Luciano Baietti è il peggiore dei 3. Torna a Bologna dopo 16 anni per intestare la sua società sull’orlo del tracollo a Baldo, il figlio minore. Nel firmare la sua 40ª regia in meno di 40 anni, Avati ha fatto una commedia di denuncia, uno dei suoi film più impietosi sull’Italia del 2000. Non mancano forzature nel disegno dei personaggi principali: la Fiamma della Morante è troppo scemetta; il Luciano di De Sica troppo mascalzone; il Sergio di Zingaretti troppo anima nera “alla Iago”. Più che immorali, questi personaggi sono amorali: appartengono a una generazione cresciuta nel culto della furbizia, fanno porcate, ma, in un certo senso, non sanno di farle. Tenuto a briglia corta, De Sica è bravo quanto la Morante in un ruolo per lei insolito e il giovane Nocella se la cava. Ma il meglio fico del bigoncio è Zingaretti, proprio perché recita sotto le righe. Coprodotto da DUEA e Medusa che distribuisce.

 Il figlio più piccolo
(2010) on IMDb

Regia di Pupi Avati. Un film con Laura MoranteRita TushinghamBurt YoungTreat WilliamsYvonne SciòPeter SoderbergCast completo Genere Thriller, – ItaliaUSA2007durata 100 minuti. Uscita cinema venerdì 16 novembre 2007 distribuito da 01 Distribution. – MYmonetro 2,80 su 11 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

La carriera di Avati somiglia a quella di W. Allen: dopo un quinquennio inattivo all’inizio, ha una media di un film all’anno, più 4 serie TV. Il 32° è il suo 4° thriller gotico, il più notturno. Tremendo prologo nel 1957, l’azione si svolge mezzo secolo dopo a Davenport (Iowa) nella stessa grande, isolata casa dei delitti che, uscita da clinica psichiatrica, una vedova italoamericana affitta per farne un ristorante, trovandosi alle prese con i fantasmi del passato: rumori, voci, pareti mobili, cunicoli segreti. Nessuno le crede. Lei stessa teme di essere vittima di allucinazioni. Operazione poco riuscita. Per difenderla bisognerebbe limitarsi alla bella prova della Morante (al suo 46° film). Scritto da Avati solo, costato 5 milioni di euro alla DueA in coproduzione con Rai Cinema. In piccole parti gli italiani Angela Goodwin, Venantino Venantini, Angela Pagano, Francesco Carnelutti. Poco funzionali gli interpreti angloamericani.

 Il nascondiglio
(2007) on IMDb

Regia di Pupi Avati. Un film con Edward FurlongMarco LeonardiRaoul BovaThomas KretschmannStanislas MerharCast completo Genere Avventura, – Italia2001durata 147 minuti. Uscita cinema venerdì 6 aprile 2001 distribuito da 20th Century Fox Italia. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +16 – MYmonetro 3,02 su 6 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Nel 1271, mentre i resti di Luigi IX (1214-1270), re di Francia detto il Santo, sono portati attraverso la penisola italiana verso Parigi, cinque giovani cavalieri partono verso Tebe (Grecia) alla ricerca della sacra Sindone. P. Avati torna al Medioevo, già raccontato in Magnificat , con un film ad alto costo di taglio epico-avventuroso, di base antropologica e di toni che svariano dal metafisico al barbarico, dalla novellistica alla sacra rappresentazione, con innesti di ferina violenza: amputazioni, sventramenti, sangue a fiotti, procedure efferate, macabri riti liturgici. Il sacro e il blasfemo, il divino e il diabolico nascono, come l’alternanza tra abomini etici e abissi spirituali, dal contesto socio-antropologico, documentato con cura. Film medievista più che medievale, attraversato – come il sacrificio finale suggerisce – da una brezza anarchica contro ogni potere. Consulenza storica di Franco Cardini.

 I cavalieri che fecero l'impresa
(2001) on IMDb

Regia di Pupi Avati. Un film con Neri MarcorèGiancarlo GianniniSandra MiloVanessa IncontradaNino D’AngeloCast completo Genere Drammatico, – Italia2003durata 103 minuti. Uscita cinema venerdì 24 gennaio 2003 distribuito da 01 Distribution. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +16 – MYmonetro 2,54 su 8 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Figlio trentacinquenne timido del sarto pontificio (Giannini) e ignaro di donne, Nello Balocchi (Marcorè) è mandato dal padre a insegnare latino e greco nella carnale Bologna dove s’innamora di Angela (Incontrada), ricca, bella, incostante e non vedente che, pur col cuore altrove, gli corrisponde. Epilogo malinconico. Tentativo soltanto in parte riuscito di coniugare la vena elegiaca con quella romanzesca, il 28° film di P. Avati ridonda: nella timidezza di Nello; nel macchiettismo romanesco di Giannini; in inverosimiglianze di sceneggiatura; nell’idealizzazione; nell’amore per la Bologna del tempo che fu. Il nostalgico Avati ha dimenticato che “la nostalgia spesso si alimenta, più che dei ricordi, di amnesie” (G. Pontiggia). Del nucleo della storia rimangono la notte d’amore e l’incontro finale, ma non mancano invenzioni bizzarre e notazioni curiose. Fotografia del fido Pasquale Rachini, musiche di Riz Ortolani. Premio Donatello per la regia. Nastro d’argento a Marcorè.

 Il cuore altrove
(2003) on IMDb

Festival è un film del 1996 diretto da Pupi Avati. Si tratta finora dell’unico film che vede protagonista in un ruolo drammatico l’attore Massimo Boldi.

Franco Melis è un attore comico, reduce da grandi successi con film trash a partire dai tardi anni settanta, ma che negli anni ha sperperato i suoi guadagni. In solitudine e senza denaro, Melis trova la forza di reagire alla sua depressione: attraverso il suo manager, Renzo Polpo, trova una parte in un film molto lontano dalle sue precedenti prestazioni, che viene presentato a una rassegna cinematografica di alto profilo culturale e che sembra godere legittime chance di vittoria.

Regia di Pupi Avati. Un film con Mariangela MelatoAnthony FranciosaOrazio OrlandoRoberto BruniFranca TamantiniCast completo Genere Commedia – Italia1981durata 118 minuti. – MYmonetro 2,67 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Vedova con tre figli sfollata in campagna ospita aviatore americano. Tra i due nasce un tenero idillio. Avati è un piccolo poeta della vacanza che si muove sulla Carta del Tenero. Contano le sfumature, le annotazioni apparentemente marginali, il pudore dei sentimenti, la sciolta leggerezza dei passaggi narrativi e descrittivi. Cinema anomalo che si sottrae ai modelli italiani, lontano dai canoni della commedia italiana. Esiste un’edizione TV di 180′.

 Aiutami a sognare
(1981) on IMDb

Regia di Pupi Avati. Un film con Bryant WeeksJulia EwingEmile LevisettiRomano OrzariMark CollverRay EdelsteinCast completo Genere Biografico – Italia1991durata 111 minuti. – MYmonetro 3,00 su 2 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Dieci anni nella vita breve e infelice di Leon (Bix) Beiderbecke (1903-31), uno dei pochi grandi jazzman bianchi, che si distrusse con l’alcol per l’impossibilità di conciliare due mondi, due culture, due Americhe. Costruito in forma di mosaico, è il 1° film girato in America dai fratelli Avati: ricostruzione d’epoca puntigliosa, colonna musicale filologicamente accurata. Film tenero, ma monocorde, senza colpi d’ala. È un limite più che un difetto, frutto di una scelta stilistica e morale. Sottovalutato e senza successo. Nastro d’argento alla fotografia di Pasquale Rachini; David di Donatello e premio Ciak alle scene di Carlo Simi. Esiste il documentario Bix-ain’t none of them play like him yet (1981) di Brigitte Berman.

 Bix
(1991) on IMDb