Recensione su Gostanza da Libbiano (2001) di yume | FilmTV.it

Regia di Paolo Benvenuti. Un film con Lucia PoliValentino DavanzatiRenzo CerratoPaolo Spaziani. Genere Storico – Italia2000durata 92 minuti. – MYmonetro 3,17 su 7 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

1594, San Miniato al Tedesco (Granducato di Toscana). Monna Gostanza da Libbiano (Pisa), anziana contadina che fa la levatrice e cura con erbe medicinali, è processata per stregoneria. Piegata da lunghi interrogatori e torture fisiche, s’immedesima nel personaggio, scatenandosi in stupefacenti fantasie finché interviene padre Castacciaro (Cerrato), vecchio inquisitore di Firenze che smonta uno per uno i suoi racconti. Mirabile film che chiude, dopo Il bacio di Giuda e Confortorio , il trittico dell’identità, del rapporto tra coscienza personale e potere dominante, delle strategie del dominio contro la resistenza dell’uomo. Basato sugli atti del processo e su un libro di Franco Cardini, frutto di una puntigliosa ricerca documentaria, è un film che, come e più dei precedenti del pisano Benvenuti, si pone nei paraggi di C.T. Dreyer e R. Bresson, sulla linea geometrica e implacabile del less is more dell’architetto Mies van der Rohe, alleggerita all’interno dalla beffarda affabulazione dell’eroina. Straordinaria Poli che s’è messa con dolente intensità in sintonia col personaggio. Bianconero di Aldo Di Marcantonio, costumi di Marta Scarlatti. Pardo d’oro a Locarno. Premio Casa Rossa a Bellaria.

 Gostanza da Libbiano
(2000) on IMDb

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