Nitrato d'argento, di Marco Ferreri (Ita/Fra/Ung 1996) – Re-Movies

Regia di Marco Ferreri. Un film con Iaia ForteSabrina La LoggiaMarc BermanEric Berger. Genere Fantastico – Italia1996durata 85 minuti. Valutazione: 2,00 Stelle, sulla base di 3 recensioni.

Lezione di storia del cinema raccontata dalla parte dello spettatore, della sala: una lezione sul cinema che non c’è più. Sciamannata più che accademica, ravvivata da paradossi e freddure, ma anche astratta, torbida, funebre. L’autore voleva intitolarlo La casa dei poveri , perché ci andavano soprattutto loro: per divertirsi, evadere, sognare, ma anche per vivere, stare insieme, parlare, pomiciare o imparare l’inglese come gli immigrati europei negli Stati Uniti. È un viaggio in un mondo perduto dove si parlano molte lingue, persino l’ungherese, perché Ferreri lo girò gran parte in Ungheria dove le comparse costano meno e si trovano ancora le faraoniche sale del tempo che fu. Stracolmo di citazioni eterogenee dove sono stati impiegati 240 attori (nel senso che dicono almeno una battuta, ma al cinema I. Forte partorisce, scompisciandosi dalle risate per Charlot) e 12 000 comparse. Molti riferimenti alla storia e ai suoi orrori: guerre, dittature, nazionalismi, censure, lotta di classe, scioperi. È il 27° e ultimo film del milanese Ferreri (1928-97). Con una “fascinosa mescolanza di aristocratico e volgare” (T. Masoni) ha evocato un fantasma. Il titolo non è esatto: nelle vecchie pellicole in bianconero c’erano o nitrato di cellulosa o bromuro d’argento.

« »