Risultati immagini per I Tromboni di Fra Diavolo

Regia di Giorgio Simonelli. Un film con Ugo TognazziRaimondo VianelloFrancisco RabalMoira OrfeiAlberto BonucciGermán CobosCast completo Genere Commedia – Italia1962durata 99 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 Valutazione: 2,50 Stelle, sulla base di 1 recensione.

Nel regno dei Borboni i francesi stanno cercando di completare il controllo della situazione con l’aiuto di alcuni militari della Repubblica Cisalpina. Al comando c’è il marchese tenente Salimei che ha alle sue dirette dipendenze il sergente Visigato. Nell’area campana il personaggio simbolo della resistenza è il bandito Fra Diavolo, capace di incursioni tanto imprevedibili quanto ricche di teatralità. Quando il colonnello Chamonix decide di inseguire Fra Diavolo per catturarlo il castello dei baroni Forzano, che costituiva il presidio delle forze occupanti, viene affidato al controllo di Salimei.
Michele Arcangelo Pezza detto Fra Diavolo entrò nella mitologia popolare come difensore dei poveri contro l’oppressione delle forze franco-savoiarde tanto che Victor Hugo giunse a definirlo come un personaggio tipico “il brigante-patriota, l’insorto legittimo contro l’invasore”. La sua fama lo fece diventare il protagonista non solo dell’opéra comique di Scribe “Fra Diavolo, ou l’hôtellerie de Terracine” ma anche di numerosi film il più famoso dei quali vede protagonisti Stan Laurel e Oliver Hardy (Fra Diavolo di Hal Roach e Charles Rogers).


Giorgio Simonelli ritorna sull’argomento (e sul tema musicale “Quell’uom dal fiero aspetto…”) sfruttando a dovere la coppia Vianello/Tognazzi ai quali chiede di replicare in qualche misura i Gassman/Sordi de La grande guerra
Sul piano qualitativo ovviamente i due film sono imparagonabili. Ciò che invece si può confrontare è l’immagine che viene veicolata di una predisposizione italiana al cercare di sopravvivere tenendo come base l’antico motto “O di Francia o di Spagna basta che se magna”. Va anche però notato che in un film in cui gag e battute, talvolta a doppio senso, dominano finisce con il prevalere l’idea che l’astuzia popolana e un senso seppur malinteso di dignità facciano sì che la prosopopea altrui sia destinata ad essere ridicolizzata anche da chi in più di un’occasione aveva creduto di gabbare gli altri senza riuscirvi.
Un’annotazione merita la presenza di Francisco Rabal nel ruolo del protagonista. In quello stesso anno era presente in Viridiana di Luis BuñuelTiro al piccione di Giuliano Montaldo e L’eclisse di Michelangelo Antonioni. Non gli mancava certo la varietà delle regie.

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