Archive for Novembre, 2024


Era il 1934 quando l’irascibile Paperino fece la sua comparsa in una piccola parte del cortometraggio La Gallinella Saggia e cominciò a catturare l’attenzione. Da quel momento nessuno riuscì a trattenerlo e l’amato ed eccentrico personaggio finì per diventare il più prolifico dei “favolosi cinque”. Ora, per la prima volta ci si può godere Paperino in tutti i cortometraggi che lo vedono protagonista da Paperino e Pluto del 1936 a Disastri in cucina del 1941. Questo volume include anche degli approfondimenti sulle origini e il percorso del battagliero papero di Tony Anselmo, animatore Disney dal 1980 che ha lavorato a stretto contatto con Clarence “Ducky” Nash, l’ideatore della inconfondibile voce di Paperino.

Walt Disney Treasures: The Chronological Donald Volume Two (2005) on IMDb
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Regia di Alexandre BustilloJulien Maury. Un film Da vedere 2007 con Alysson Paradis, François-Régis Marchasson, Jean-Baptiste Tabourin, Dominique FrotAymen SaïdiEmmanuel Lanzi, Emmanuel Guez, Tahar RahimCast completo Genere Horror – Francia2007durata 83 minuti. – MYmonetro 3,33 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Io vivo in pace dentro la mia casa, e intanto, lento e silenzioso, venendo chi sa da dove, l’avversario si scava la strada verso di me. Se sostituissimo a questa frase, tratta da “La tana” di Kafka, la parola “verso” con “dentro”, calzerebbe a pennello nel descrivere la trama di questa pellicola. Dalla Francia più efferata, un gioiellino del gore per il grande schermo. Contesto, temi e recitazione si amalgamano in uno spettacolo (che molto deve alla drammaturgia teatrale del Grand Guignol) tra i più sanguinolenti della stagione.
Scenografia: la Parigi contemporanea degli immigrati che si rivolta nella banlieue, alla vigilia di Natale, microsocietà che al cinismo e al razzismo della borghesia francese risponde con violenza e rabbia. Poco lontano, la fotografa in stato interessante Sarah (Alysson Paradis, sorella minore di Vanessa Paradis e quindi cognata di Johnny Depp), che 4 mesi prima aveva provocato un terribile incidente stradale in cui è morto il suo fidanzato (mentre lei e il nascituro si sono miracolosamente salvati), diventa il centro delle brame aggressive e atroci di una scellerata e gelida donna che desidera ardentemente portarle via ciò che ha in grembo. E quando Sarah viene travolta da tanta brutalità si consegnerà inconsapevolmente nelle mani dell’ambigua signora in nero che non si fermerà di fronte a niente e a nessuno pur di arrivare al suo scopo.
Alexandre Bustillo e Julien Maury firmano così la loro opera prima, rappresentando senza un fuoricampo nelle scene più feroci e senza cedimenti moralistici il catastrofico assedio tipico degli slasher movies. Il tutto coadiuvati dall’ottimo livello della fotografia di Laurent Barés e dalle splendide interpretazioni della “preda” Paradis e della “carnefice” Dalle che nobilitano il film a livelli di eccellenza.
In un intollerabile miscuglio fra carne e sangue, ispirandosi a pellicole come The Hitcher – La lunga strada della paura (1986, la sequenza iniziale dell’incidente automobilistico ha gli stessi movimenti di macchina) e Halloween – La notte delle streghe (1978) di John Carpenter, lo spettatore non riesce più a staccare gli occhi dallo schermo – anche quando questo va a discapito della delicatezza del proprio stomaco -, perdendo totalmente di vista la domanda cruciale del film: perché quell’estranea è in casa di Sarah? Già, l’estranea. L’intrusa. Perché quello de À l’interieur è un dramma che non si consuma solamente “dentro” la pancia di Sarah, “dentro” la sua vita, “dentro le mura della sua casa, ma anche fuori, dove “gli altri” intrusi, gli immigrati, si scontrano contro la polizia, facendo riemergere nel nostro subconscio una delle paure primordiali che sono insite nella nostra psiche fin da quando veniamo al mondo: l’angoscia dell’estraneo. 

Inside (2007) on IMDb

Slow Horses è una serie televisiva statunitense e britannica distribuita su Apple TV+ dal 1º aprile 2022[1] con Gary OldmanJack Lowden e Kristin Scott Thomas.Si tratta dell’adattamento del primo romanzo omonimo (2010) dello scrittore britannico Mick Herron (in italiano tradotto col titolo Un covo di bastardi), con protagonista l’agente Jackson Lamb.Ufficialmente rinnovata per una seconda stagione[2], la serie continuerà la narrazione dei romanzi di Herron.

Durante un’esercitazione in un aeroporto, l’agente del MI5 River Cartwright commette un grave errore di valutazione e per questo viene mandato in un’unità di agenti in disgrazia, denominata il “Pantano” (Slough House).
Capitanata dal veterano Jackson Lamb, un tempo agente del MI5 di grande valore e ora confinato ai margini dell’Intelligence, il Pantano è composto da alcuni agenti degradati (denominati dal MI5 Slow horses, in italiano “i ronzini”), con compiti di basso profilo, spesso umilianti e mai di primo piano. Lamb, scorbutico e irascibile, mantiene distanze relazionali e professionali col suo gruppo di agenti, prendendo soprattutto di mira River Cartwright, verso il quale sembra nutrire un particolare astio. Un giorno al giovane agente viene affidata da Lamb la sorveglianza del giornalista di destra Robert Hobden. Cartwright tuttavia non prende alla leggera il suo umile compito e inizia ad indagare caparbiamente fino a rivelare un intricato complotto relativo al sequestro di un giovane musulmano, un’oscura vicenda in cui la direttrice del MI5, Diana Taverner, recita un ruolo cruciale.

 Slow Horses
(2022) on IMDb
Locandina Monuments Men

Un film di George Clooney. Con George Clooney, Matt Damon, Bill Murray, John Goodman, Jean Dujardin. Titolo originale The Monuments Men. Drammatico, Ratings: Kids+13, durata 118 min. – USA, Germania 2014. – 20th Century Fox uscita giovedì 13 febbraio 2014. MYMONETRO Monuments Men * * 1/2 - - valutazione media: 2,54 su 54 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Mentre le forze alleate stanno sferrando il loro attacco alla Germania lo storico dell’arte Frank Stokes ottiene l’autorizzazione da Roosevelt in persona per mettere insieme un gruppo di esperti che cerchi di recuperare le opera d’arte che Hitler ha fatto portare via e nascondere in previsione della costruzione del mastodontico Museo del Fuhrer. In caso di sconfitta del Reich l’ordine è di distruggerle. Si viene così a creare una compagnia formata da due storici e un esperto d’arte, un architetto, uno scultore, un mercante, un pilota britannico e un soldato ebreo tedesco per le traduzioni. Escluso quest’ultimo i componenti del gruppo non hanno certo l’età dei combattenti ma la loro missione non è priva di pericoli.
Chi cerca in questo film il Clooney regista di Good Night, & Good Luck. e di Le Idi di marzo rimarrà deluso mentre chi ricorda l’acuto e divertito rivisitatore di generi di In amore niente regole avrà l’occasione per godere di un film che non si vuole limitare però alla ricostruzione filologica innervata da riferimenti alla realtà storica. Perché la memoria corre a Il treno di John Frankenheimer ma anche, per la struttura di un gruppo costituito da personalità molto diverse tra di loro, a film che hanno ne La grande fuga il loro vertice. Clooney però ha un obiettivo diverso in questi tempi di omologazione di massa: ci vuole ricordare il valore dell’arte come elemento che va oltre le generazioni ed alimenta la stessa esistenza di ognuno di noi. Anche di coloro che ne sono ignari. Per questo sorge il sospetto che alcuni interventi di Stokes (che in realtà era il conservatore di Harvard Gerorge Stout) risultino didascalici ma siano finalizzati a fornire qualche elemento di base a spettatori a cui la scuola non li ha offerti. La scuola americana in primis ma non solo se, come ci ricordano Lodoli e Piccioni in Il rosso e il bluci sono studenti che chiedono se Piero della Francesca fosse un uomo o una donna (e non è una battuta di sceneggiatura). La pattuglia di uomini inadatti alla guerra ma pronti a rischiare la vita per delle opere d’arte non è formata da attempati Indiana Jones (anche se non mancano i carrelli della miniera e la Madonna di Bruges e il polittico di Ghent prendono il posto dell’Arca dell’Alleanza). Sono uomini (e una donna bollata dal marchio del collaborazionismo) che Clooney ci presenta nella loro umanità pur non rinunciando a qualche stereotipizzazione di troppo.
L’onestà del regista e sceneggiatore emerge comunque sin dall’apertura quando Stokes mostra una diapositiva dell’Abbazia di Montecassino distrutta da un bombardamento. Che non fu opera dei nazisti ma delle forze alleate. In quel preciso momento riemergono nella mente le immagini del Museo Archeologico di Bagdad saccheggiato senza che nessuno degli occupanti facesse nulla per impedirlo. La storia si ripeteva. Film come questo ci invitano a riflettere. Non rinunciando allo spettacolo.

The Monuments Men (2014) on IMDb

Un film di Aleksandr Ptushko. Con Alla LarionovaSerghei Staliarov Fantasticodurata 92 min. – URSS 1952.

Da un fiaba russa: Sadko passa molte avventure alla ricerca della felicità

Sadko (1953) on IMDb
Il n. 1 originale di Dylan Dog "L'alba dei morti viventi" 1986 - in asta

Dylan Dog è un personaggio dei fumetti creato da Tiziano Sclavi ed elaborato graficamente da Claudio Villa, protagonista dell’omonima serie di genere horror edita dal 1986 dalla Daim Press che poi divenne la Sergio Bonelli Editore. La serie ha raggiunto presto un successo tale da renderlo uno dei fumetti italiani più venduti, oggetto di numerose ristampe e considerato un cult del fumetto italiano. 

La gestazione del personaggio iniziò nel 1985 quando Sergio Bonelli, proprietario della casa editrice, e Decio Canzio, suo direttore generale, decisero di tornare a occuparsi di fumetti tradizionali dopo la chiusura dell’esperienza dei fumetti d’autore della “Bonelli-Dargaud”. Sclavi propose quindi un fumetto horror, provvisoriamente chiamato “Dylan Dog”. Il nome derivava da Dylan Thomas, mentre il cognome dal titolo di un libro di Mickey Spillane che Sclavi vide in una libreria (Dog figlio di) ed era il nome provvisorio che dava ai suoi personaggi in fase di creazione per poi cambiarlo una volta completato; l’aveva usato anche come titolo di una breve storia della fine degli anni settanta disegnata da Lorenzo Mattotti.

Regia di Chris LofingTravis Cluff. Un film con Reese MishlerPfeifer BrownRyan ShoosCassidy GiffordTravis CluffCast completo Titolo originale: The Gallows. Genere HorrorThriller, – USA2015durata 116 minuti. Uscita cinema mercoledì 19 agosto 2015 distribuito da Warner Bros Italia. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: V.M. 14 – MYmonetro 2,15 su 3 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Gli studenti della Beatrice High School, in Nebraska, sono in fermento alla vigilia della rappresentazione scolastica dell’opera teatrale “L’esecuzione”. Lo spettacolo in preparazione è lo stesso che, vent’anni prima, aveva causato la morte di Charlie, il ragazzo che interpretava il personaggio principale, impiccatosi incidentalmente durante la recita. Spinti dal desiderio di onorare l’anniversario della tragedia, alcuni giovani provano a dare a quello spettacolo un finale migliore. Ma non tutti sono convinti della buona riuscita della rappresentazione. In particolare Reese, promettente giocatore di football che ha accettato la parte principale solo perché ha una cotta per la co-protagonista, Pfeifer, fervida appassionata di teatro. Il migliore amico di Reese, Ryan, uno sbruffone in cerca di bravate, convince il compagno e la sua fidanzatina Cassidy a entrare nella scuola deserta, la notte prima della recita, per danneggiare la scenografia. Ma non tutto andrà come previsto: i tre ragazzi scopriranno di non essere soli all’interno dell’edificio…
A 16 anni di distanza dall’uscita in sala di The Blair Witch Project, il genere del found footage – horror in cui si adopera l’escamotage di ovviare alle pecche di un badget ridotto fingendo che il film sia stato girato con la videocamera di uno dei protagonisti – non è certo una novità. A dare nuova linfa vitale al genere ci ha già pensato, nel 2009, Paranormal Activity, che non ha mancato di inquietare le platee, pur con pecche evidenti. Forti degli incassi consistenti della saga, gli stessi produttori hanno dato credito a The Gallows, frutto della sceneggiatura e della regia degli esordienti Chris Lofing e Travis Cluff. Ma qui gli esiti non sono equiparabili a quelli di Paranormal Activity.
La logica da filmato amatoriale, rigorosamente codificata per l’intero film, non riesce a nascondere i difetti di una sceneggiatura sin troppo scarna. Passi questo, dato che l’opera non ha chiaramente pretese elevate, i registi avrebbero dovuto spingere sull’acceleratore della tensione, provocando continuamente lo spettatore da horror con rumori sinistri e sequenze al cardiopalma. Invece, la prima parte del film si spreca nella presentazione dei personaggi, che ricalcano tutti gli stereotipi del genere “teen movie”, con la cheerleader, il bulletto e la promessa del football. Quando si entra nel vivo delle sequenze da casa infestata, la paura non è mai troppo grande o imprevedibile e l’inquietudine tipica dell’horror – che pure la location notturna e i rimandi alla tragedia di 20 anni prima dovrebbero suggerire – non viene mai evocata con decisione, se non in una sequenza a led rossi e nel colpo di scena finale. Ma ormai è troppo tardi per risollevare le sorti di un film privo di inventiva, che non è aiutato neppure dal giovanissimo cast di attori esordienti, non troppo convinti nell’urlare di terrore.

The Gallows (2015) on IMDb
Locandina R-point

Un film di Kong Soo-Chang. Con Kam Woo-seongSon Byung-hoOh Tae-kyungPark Won-sang Horrordurata 106 min. – Corea del sud 2004.

Verso la fine del conflitto del Vietnam, un ridotto plotone di soldati Coreani viene inviato ad investigare sul luogo della scomparsa in circostanze misteriose di una nutrita squadra dello stesso esercito. Una volta giunti al punto denominato R-Point, secondo le coordinate giunte dalle ultime segnalazioni radio dei dispersi, i militari si stabiliranno in uno spettrale caseggiato in rovina circondato dalle tombe dei soldati morti nei pressi. In un’atmosfera carica di oscuri presagi, alla sparizione di un membro del gruppo seguirà la scoperta che lo stesso fosse in realtà tra gli scomparsi della precedente spedizione. Le fila del gruppo si sfilacceranno e, sotto i colpi di una tensione crescente, altri soldati moriranno in condizioni misteriose. Alla decisione dei superstiti di fare ritorno seguirà il comando, proveniente dagli alti vertici, di attendere fino al mattino seguente la squadra di recupero: sarà una lunga notte.

R-Point (2004) on IMDb

Anno: 1987 Regia: Dario Fo Cast: Dario Fo Claudio Bisio Genere: commedia Durata: 135 min.

“Come ci è venuto in mente di allestire uno spettacolo legato alle stragi di Stato? Anche in questo caso siamo stati spinti da una situazione di neccessità. Durante la primavera del ’70 gran parte del pubblico che assisteva ai nostri spettacoli ci sollecitava a scrivere un testo sulla strage di Piazza Fontana e sull’assassinio di Pinelli”

Regia di Satyajit Ray. Un film con Soumitra ChatterjeeVictor Banerjee, Swatilekha Chatterjee, Gopa Aich, Jennifer Kapoor, Manoj Mitra, Indrapramit Roy, Bimala Chatterjee. Titolo originale: Ghare-Baire. Titolo internazionale: THE HOME AND THE WORLD. Genere Drammatico – India1984durata 138 minuti. – MYmonetro 3,00 su 2 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Uno degli ultimi lavori di Satyajit Ray, Ghare Baire, realizzato nel 1984, fu nominato per la Palma d’Oro al Festival di Cannes. Ray aveva scritto la sceneggiatura negli anni Quaranta, molto prima di quella di Pather Panchali. Forse la ragione è che il tema del romanzo omonimo di Tagore, l’emancipazione delle donne, rappresenta una delle passioni di Ray. Ambientato durante il movimento nazionalista dei primi anni del XX secolo, quando gli Inglesi erano decisi a dividere il Bengali in diversi territori in base alla religione, il film fa appello alla pietà mentre rivela l’ipocrisia di alcuni leader del movimento nazionale. Tutto questo è realizzato attraverso un triangolo amoroso tra un nobile progressista bengalese Nikhil, che cerca di emancipare la moglie Bimala, mentre un leader nazionalista, Sandip, non solo lo sfrutta come un parassita ma seduce persino la sua ingenua consorte. Il risultato è un dramma intenso che non solo non ha perso rilevanza dopo un secolo dalla sua scrittura, ma che continuerà ad essere apprezzato allo stesso modo in futuro.

 La casa e il mondo
(1984) on IMDb
Locandina Le affinità elettive

Un film di Paolo TavianiVittorio Taviani. Con Isabelle HuppertFabrizio BentivoglioJean-Hugues AngladeMarie GillainGiancarlo Giannini. continua» DrammaticoRatings: Kids+16, durata 98 min. – Italia 1996.

Johann Wolfgang von Goethe scrisse il romanzo nel 1809, quando aveva ormai definito, e imposto nel mondo letterario di quel tempo, la sua attitudine romantica e sentimentale, che aveva dato vita al famoso movimento “Sturm und Drang”. Le affinità elettive sono quelle forze chimiche che creano l’attrazione, sta poi alla ragione seguire la via migliore. Secondo questo principio succede che Carlotta ed Edoardo, sposati, invitino nella loro tenuta Ottone e la giovane Ottilia, e che le passioni si incrocino. Il più “naturale” sarebbe Edoardo, pronto a travolgere tutto pur di seguire il sentimento, ma le due donne, pur fra grandi sofferenze, riconducono tutto sulla via della ragione. Ma un sacrificio del genere non può passare sulle quattro vite senza causare tragedie. È la giovane Ottilia a morire per tutti. Ragione e sentimento, l’eterno dilemma. I Taviani hanno trasferito la storia dalla Germania alla campagna toscana. Lodevole la scelta di aderire, senza invenzioni o astrusità, a quel testo che è un capolavoro generale dell’arte del mondo. “Corretti” gli interpreti. Il cinema, in questi anni, ha imparato ad attingere ai monumenti della letteratura con l’uso, spesso adeguato, della voce fuori campo che legge il testo integrale. È una mutua possibilità di soccorso di due arti ormai da tempo lontane dalla loro età dell’oro.

Elective Affinities (1996) on IMDb

Locandina CattivaUn film di Carlo Lizzani. Con Milena VukoticErland JosephsonGiuliana De SioJulian SandsDidi Perego.  Drammaticodurata 105 min. – Italia 1991MYMONETRO Cattiva * * * - - valutazione media: 3,00 su 5 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Dopo un periodo di silenzio, in cui ha lavorato per il cinema francese, Giuliana De Sio è tornata a recitare in un film italiano. Da questa pausa comunque ha tratto giovamento, perché la donna di Cattiva è forse la sua più bella interpretazione. Per quanto riguarda il film, prende le mosse dalla giovinezza di Carl Gustav Jung, famoso psichiatra secondo, e per alcuni primo, solo a Freud. Si descrive, di quel periodo, il caso di una paziente scioccata dalla morte della figlia e la sua guarigione. Poco cinematografico e molto televisivo, vede la buona recitazione di Erland Josephson e quella mediocre di Julian Sands.

The Wicked (1991) on IMDb

Un film di Abel Ferrara. Con Christopher Walken, Laurence Fishburne, Victor Argo, Jay Julien, Carrie Nigre.Drammatico, durata 103 min. – USA 1990. MYMONETRO King of New York * * * - - valutazione media: 3,00 su 17 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Frank White è un gangster newyorkese che fa spesso tappa in prigione. Nei periodi di libertà porta avanti una sorta di crociata alla Robin Hood: deruba trafficanti di droga per donare ai poveri. Ci si affeziona subito al protagonista, al suo animo nobile, ai suoi modi violenti; il finale lascia un po’ di amaro in bocca, quando si vede il nostro eroe andare a morire in modo melanconico nel quartiere che l’ha visto crescere. Il ritmo è abbastanza teso, in alcuni momenti il regista calca volutamente la mano con scene di eccessiva crudezza.

 King of New York
(1990) on IMDb

Locandina Impiegati

Un film di Pupi Avati. Con Luca BarbareschiElena Sofia RicciClaudio BotossoCesare BarbettiGianni Musy. continua» CommediaRatings: Kids+16, durata 98 min. – Italia 1984.

Un dietro le quinte della vita di alcuni impiegati. In questo microcosmo arriva un ingenuo laureato al primo impiego, Luigi, che a poco a poco si inserisce a modo suo in questo ambiente ipocrita e fatuo. La morte (suicidio o incidente?) del suo più caro amico lo segna profondamente, ma la banca è aperta tutti i giorni. Pupi Avati ha realizzato con finezza uno spaccato della vita dei giovani d’oggi, guidando al meglio, come sempre, i bravi attori.

Impiegati (1985) on IMDb
Risultato immagini per barbagia lizzani

Un film di Carlo Lizzani. Con Gabriele TintiDon BackyFrank WolffTerence HillRossana Krisman. continua» Titolo originale La società del malessereDrammaticodurata 101 min. – Italia 1969.

Un pastore finisce in prigione per un delitto d’onore. Evade e assieme ad alcuni complici organizza rapimenti di persone facoltose. Abbandonato dai suoi uomini comprende che non potrà sfuggire.

The Tough and the Mighty (1969) on IMDb

Regia di Gustaf Molander. Un film con Anita BjörkAlf KjellinAke Gronberg. Titolo originale: Kvinna utan ansikte. Genere Drammatico – Svezia1947durata 93 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +16 Valutazione: 2 Stelle, sulla base di 1 recensione.

Martin perde la testa per Jeanne e trascura moglie, figlio, doveri sociali. La passione amorosa è un tema che affascina molto i nordici, un po’ meno i latini che la considerano pane quotidiano.

Woman Without a Face (1947) on IMDb

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Regia di Claude Chabrol. Un film con Jean-Pierre KalfonChristophe MalavoyMathilda May. Titolo originale: Le Cri du hibou. Genere Drammatico – Francia1987durata 112 minuti. – MYmonetro 2,96 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Da un libro di Patricia Highsmith. Un disegnatore parigino arriva in provincia e fa innamorare una ragazza. Ma la cosa suscita l’ira del fidanzato della giovane, che aggredisce il rivale. Un giorno il fidanzato scompare e la polizia sospetta il parigino di omicidio. Chabrol è sempre bravo, ma fa una fatica dannata a non scivolare in effetti di farsa (con quel protagonista menagramo all’ennesima potenza).

The Cry of the Owl (1987) on IMDb
Locandina Ebbro di donne e di pittura

Un film di Im Kwon-Taek. Con Ye-Jin Son, Sung-Ki Ahn, Ho Jeong You Titolo originale Chih wa seon. Drammatico, durata 117′ min. – Corea 2002. MYMONETRO Ebbro di donne e di pittura * * * - - valutazione media: 3,38 su 8 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Tratta dal romanzo (Colpi di fuoco) di Ming Pyong-sam, adattato da Kim Yong-oak col regista, è la biografia di Jang Seung-ub detto Oh-won (1843-1897), famoso pittore coreano (sconosciuto in Occidente). Nell’ultima parte rievoca di scorcio le burrascose vicende sociopolitiche del paese. 19° film d’autore di Im Kwon-taek, il n. 1 del cinema sud-coreano, che dal 1962 al 1973 fu di una prolificità spropositata, dirigendo altri 79 film commerciali. Stilisticamente fondata sul movimento _ e l’azione _ all’interno di inquadrature ferme, di raffinata composizione pittorica sia nei suggestivi esterni naturali sia negli interni casalinghi e urbani (fotografia di Jung Il-sung) e su una svelta struttura espositiva, ricca di ellissi e sintesi narrativa, la scrittura registica di Im trova il suo motore nell’energia forsennata del protagonista, affidato a Choi Min-shik, l’attore più popolare nella Corea del Sud: il romantico binomio “genio e sregolatezza” ha in questo personaggio stravagante e anarchico un’espressione originale. Premio della regia a Cannes 2002.

Painted Fire (2002) on IMDb
Risultati immagini per Ivan 1932

Un film di Aleksandr Dovzhenko. Con Petr Masocha, K. Bondarevskij Drammaticob/n durata 92 min. – URSS 1932.

Il contadino Ivan lascia il podere per partecipare alla costruzione di una diga sul fiume Dnieper. In principio ha delle difficoltà, ma poi si ambienta a contatto con gli operai e diventa un buon compagno.

Ivan (1932) on IMDb
Locandina Allónsanfan

Un film di Paolo Taviani, Vittorio Taviani. Con Marcello Mastroianni, Lea Massari, Mimsy Farmer, Laura Betti, Claudio Cassinelli. Drammatico, Ratings: Kids+16, durata 115′ min. – Italia 1974. MYMONETRO Allónsanfan * * * - - valutazione media: 3,13 su 7 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Nel 1816, dopo il congresso di Vienna e durante la Restaurazione, Fulvio Imbriani, patrizio lombardo, ex giacobino, ex ufficiale di Bonaparte, tradisce i compagni di lotta e la causa di una minoranza rivoluzionaria e velleitaria. Ricorrendo a Visconti e al melodramma per travisarlo criticamente, i Taviani rimescolano ancora le carte della narrazione tradizionale e continuano la loro riflessione sulla sinistra politica. Il film alterna pagine assai belle ad altre squilibrate od opache. Gli splendori della regressione sono descritti meglio che la dialettica della rivoluzione. Inventiva colonna musicale di Ennio Morricone e un bel reparto femminile.

Allonsanfan (1974) on IMDb