Archive for Ottobre, 2024


Regia di Paolo Sorrentino. Un film Da vedere 2005 con Giacomo RizzoFabrizio BentivoglioLaura ChiattiGigi AngelilloClara BindiCast completo Genere Drammatico – Italia2005durata 110 minuti. Uscita cinema venerdì 10 novembre 2006 – MYmonetro 3,28 su 20 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Geremia de’ Geremei ha settant’anni. Vive in una cittadina dell’Agro Pontino ed è proprietario di una piccola sartoria. Brutto e sgraziato vive in una casa buia con la madre paralizzata. La sua vera fonte di guadagno (rigorosamente depositato in cassette di sicurezza) è però l’usura. Paolo Sorrentino torna a visitare gli abissi della coscienza. Lo fa questa volta con la collaborazione di un cast totalmente all’altezza, a partire dalla intensa interpretazione offerta dal protagonista Giacomo Rizzo. Il suo non è un film di denuncia di un fenomeno più che mai diffuso in Italia. È invece un atto di accusa molto più deciso nei confronti dell’atteggiamento di uomini e donne del nostro tempo. Se Geremia è quasi ributtante per il modo in cui attrae e trattiene nella sua tela fatta di continui ricatti le proprie vittime, coloro che lo circondano non sono da meno. Solo che, a differenza di lui, non hanno le phisique du role e risultano quindi molto più difficili da individuare. È una società corrotta nel profondo quella che Sorrentino porta alla luce con mano ferma sia dal punto di vista della sceneggiatura che da quello della regia. Ci offre squarci di luciferina crudeltà, ci lascia scaricare la nostra buona coscienza addosso al protagonista ma poi…

 L'amico di famiglia
(2006) on IMDb

Regia di Alberto Sordi. Un film con Vittorio De SicaAlberto SordiAlice CondonValentino MacchiLou Perry. Genere Commedia – Italia1967durata 118 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 2,58 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Benzinaro italiano attraversa l’Atlantico con rosee prospettive di ricchezza. Finirà come in Italia a una pompa di benzina del profondo Sud, dopo una lunga trasferta da New York alla California. Il simpatico tono parodistico-caricaturale che impregna la prima parte si stempera a poco a poco in divagazioni patetico-descrittive. De Sica e Sordi in forma.

 Un italiano in America
(1967) on IMDb

Regia di Leon Gast. Un film Da vedere 1996 con James BrownSpike LeeMuhammad AlìGeorge ForemanMiriam MakebaNorman Mailer. Titolo originale: When We Were Kings. Genere Documentario, – USA1996durata 88 minuti. distribuito da Cineteca di Bologna. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 Valutazione: 3,00 Stelle, sulla base di 4 recensioni.

Ricostruzione dell’incontro di boxe, valevole per il titolo mondiale dei pesi massimi, tra i pugili neri Mohammed Alì, già Cassius Clay, e George Foreman a Kinshasa (Zaire) il 30 ottobre 1974. Al materiale filmato da Gast nel 1974 a Kinshasa s’aggiungono le interviste allo scrittore Norman Mailer, ai giornalisti Georges Plimpton e Thomas Hauser e al regista Spike Lee che vent’anni dopo commentano l’avvenimento. Più che sul Mohammed Alì della realtà, è un film sul mito, sulla leggenda, sul significato simbolico, sociale e politico di Alì e della sua vittoria sul nero Foreman che paradossalmente nel 1974 incarnò l’odiato zio Sam, quell’America dei padroni bianchi che avevano ridotto i neri a loro immagine e somiglianza. All’origine della sua energia coinvolgente c’è il montaggio (firmato da 4 persone tra cui lo stesso Gast e dal regista Taylor Hackford), a sua volta basato sulla musica e sul canto di B.B. King, James Brown, Spinners, Jazz Crusaders, Miriam Makeba. Premio Oscar per il documentario di lungometraggio.

When We Were Kings (1996) on IMDb

Regia di Babak Jalali. Un film Da vedere 2023 con Anaita Wali ZadaGregg TurkingtonJeremy Allen WhiteHilda SchmellingCast completo Genere Drammatico, – USA2023durata 91 minuti. Uscita cinema giovedì 27 giugno 2024 distribuito da Wanted. Oggi tra i film al cinema in 1 sala cinematografica Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 3,46 su 20 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Costretta a lasciare il nativo Afghanistan dopo il ritorno al potere dei Talebani, Donya, che lavorava come interprete per l’esercito americano, si ritrova in California con un impiego presso un’azienda che produce biscotti della fortuna per i ristoranti cinesi della zona. La ragazza cerca di costruirsi una vita lontana da casa, arrivando a ottenere l’incarico di scrivere i bigliettini all’interno dei biscotti e potendo contare su alcuni connazionali e uno sparuto gruppo di amici del luogo. Eppure c’è qualcosa che la tiene sveglia la notte, e la spinge a cercare aiuto nella terapia.

Fremont (2023) on IMDb

Poster Colazione da Tiffany

Un film di Blake Edwards. Con Audrey Hepburn, George Peppard, Patricia Neal, Buddy Ebsen, Martin Balsam. Titolo originale Breakfast at Tiffany’s. Commedia, Ratings: Kids+16, durata 115 min. – USA 1961. MYMONETRO Colazione da Tiffany * * * * 1/2 valutazione media: 4,54 su 119 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Holly è una provinciale – ma molto sofisticata – che vive a New York. Ha frequentazioni di gente di ogni tipo: artisti, ricchi, malviventi. Paul è un giovane scrittore protetto… da un’amante più anziana di lui. Holly e Paul abitano nello stesso palazzo. Si conoscono, diventano amici. La ragazza, che mira a sposare un miliardario, passa da una festa all’altra, rincorre il tempo, è fragile, passa da depressioni profonde a esaltazioni sfrenate. Ma non manca mai, la mattina, rientrando da una festa, di far colazione davanti alle vetrine di Tiffany, la leggendaria gioielleria.
Emergono, dal passato di Holly, scheletri e fantasmi, ma sono solo frutto della sua ingenuità. E comunque, sposare un ricchissimo messicano cancellerà tutto. Ma il magnate si tira indietro. A Holly rimane Paul, che l’ama davvero, e forse anche lei contraccambia.

Breakfast at Tiffany's (1961) on IMDb

Alejandro González Iñárritu (Città del Messico15 agosto 1963) è un registasceneggiatore e produttore cinematografico messicano, vincitore di cinque Premi Oscar, quattro Golden Globe, tre BAFTA e due David di Donatello. I suoi film da regista comprendono Amores perros21 grammiBabelBiutifulBirdman e Revenant.
González Iñárritu è stato il primo regista messicano a ricevere una nomination come miglior regista agli Oscar e dalla Directors Guild of America, il secondo a vincerlo dopo Alfonso Cuarón e il primo a vincerne due consecutivamente. È anche il primo e unico regista messicano ad aver vinto il premio per la miglior regia al Festival di Cannes. Nel 2015 vince tre Premi Oscar come miglior filmmiglior regista e migliore sceneggiatura originale per Birdman o (L’imprevedibile virtù dell’ignoranza). Nel 2016 il suo Revenant – Redivivo vince tre Golden Globe, due dei quali (miglior film drammatico e miglior regia) vanno a lui, venendo anche candidato ai Premi Oscar 2016 per ben 12 statuette, vincendone tre (a lui va quella per miglior regista). Assieme a John Ford e Joseph L. Mankiewicz, detiene il record di due Oscar per la regia per due anni consecutivi. Nel 2017 vince un Oscar onorario per aver diretto in realtà virtuale il cortometraggio Carne y Arena.

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Germania, Gran Bretagna, Genere: Sentimentale durata 88′ film per la tv Regia di Piers Haggard Con Vanessa Redgrave, Maximilian Schell, Maisie Dimbleby, Victoria Hamilton, Sebastian Koch, Stephanie Stumph, Victoria Smurfit…

Penelope, madre di Olivia, è reduce da un lieve infarto e sente di dover dare una svolta alla propria vita. Accetta quindi l’invito di Olivia e si reca a trovarlare a Ibiza, dove vive con il suo nuovo compagno e la figlia di lui. Alla vista del mare Penelope ripercorre con la memoria i tempi felici della sua giovinezza trascorsa tra la Cornovaglia e Londra: gli anni difficili del matrimonio con Ambrose Keeling e la nostalgia per il suo perduto amore di gioventù, Richard, caduto in guerra. In compagnia di Danus, il giardiniere di cui si è innamorata e che le ricorda Richard, Penelope decide di far ritorno alla casa paterna in Cornovaglia. Qui la aspetta una sorpresa, destinata a cambiare gli eventi…

The Shell Seekers (2006) on IMDb
Locandina Syndromes and a Century

Un film di Apichatpong Weerasethakul. Titolo originale Sang SattawatBiograficodurata 105 min. – Tailandia, Francia, Austria 2006.

Due storie a sfondo ospedaliero: nella prima Tei, giovane dottoressa in un piccolo ospedale di provincia, si ritrova a respingere le timide avances di Toa, perché presa ancora dall’amore per il fioraio Noom. Nella seconda il dottor Nohng, medico praticante appena assunto in un ospedale del centro, inizia il suo primo giorno di lavoro. Il neoassunto vaga per l’ospedale e incontra un vecchio amico nel reparto di fisioterapia, finché la sera non giunge a un appuntamento con la fidanzata.
Questo il plot del nuovo film del tailandese Apichatpong Weerasethakul, cineasta apprezzato dalla critica per il precedente Tropical Malady, presentato due anni fa al Festival di Cannes. Dopo la storia d’amore omosessuale dell’ultimo film, il regista sceglie questa volta di indagare la memoria e i personali ricordi d’infanzia con uno stile estremamente privato e autobiografico.
Entrambi i genitori di Weerasethakul infatti erano medici, e il regista è cresciuto a stretto contatto con l’ambiente ospedaliero di una cittadina tailandese, osservando con curiosità l’umanità variegata che ogni giorno andava alla ricerca di cure mediche. Lui stesso dichiara: “Sono affascinato dagli spazi delle piccole città e dai panorami che offrono. Ora che la mia città natale sta cambiando così velocemente, diventando sempre più simile a Bangkok, i miei ricordi di questi spazi perduti sembrano ancora più lontani”.
È stata dunque l’incalzante globalizzazione a risvegliare nel cineasta un desiderio di semplicità e di nostalgia per una perduta innocenza, una nostalgia del passato che si concretizza nei ricordi – come insegna Wong Kar-Wai – “sempre pieni di lacrime”.
Syndromes and a Century è dunque un vecchio ricordo filtrato attraverso il moderno obiettivo di una camera lenta e sommessa, che si muove in punta di piedi (ma per lo più rimane fissa) tra i meandri della memoria. Un film dai toni lievi e rarefatti, i cui episodi appaiono legati tra loro dal filo conduttore dell’ambientazione ospedaliera, “architettura della memoria” per l’autore del film, ma non per lo spettatore. Il risultato finale appare dunque frutto di un’elaborazione troppo personale e frammentaria, una storia di ricordi che non riesce a entrare nel cuore di chi la osserva. Un film intimista che scivola sullo spettatore senza lasciare scossoni o tracce profonde, lasciandogli in eredità, allo scorrere dei fotogrammi, niente di più che immagini poetiche e sensazioni delicate ma labili e fuggevoli.

Syndromes and a Century (2006) on IMDb

Regia di Sion Sono. Un film con AkiraEiji OkudaAyumi ItoKeiko TakahashiSosuke TakaokaToshiki AyataCast completo Titolo originale: Chanto Tsutaeru. Genere Drammatico – Giappone2009durata 108 minuti.

Shiro lotta contro il cancro del padre. La morte incombente del genitore lo induce a riflettere sull’importanza del sentimento che prova ancora per lui. Decide così di trovare un modo convincente per esprimere l’ammirazione per il padre. Quasi trentenne, in procinto di fidanzarsi, con un segreto che lo consuma nell’intimità, Shiro dovrà imparare a condividere il suo amore con i suoi cari.

 Chanto tsutaeru
(2009) on IMDb
The Young Pope (TV Mini Series 2016) - IMDb

The Young Pope è una serie televisiva italofrancospagnola di genere drammatico ideata e diretta da Paolo Sorrentino, che ha esordito il 21 ottobre 2016 sul canale satellitare Sky Atlantic.Lenny Belardo è un cardinale giovane, mite e dallo scarso peso politico. Abbandonato in orfanotrofio in tenera età, Lenny è continuamente tormentato da tale abbandono e ha sviluppato un rapporto molto turbolento con la fede e con Dio. Inaspettatamente, Lenny viene eletto pontefice dal collegio cardinalizio, che crede forse di aver trovato una pedina da poter manovrare a piacimento. Tuttavia Lenny, salito al soglio pontificio con il nome pontificale di Pio XIII, si dimostrerà un papa controverso e per nulla incline a farsi comandare, machiavellico e manipolatore.

 The Young Pope
(2016) on IMDb

Regia di Roberto Rossellini. Un film con Vittorio CaprioliTina AumontJean MartinPier Maria RossiToni UcciJohn KarlsenCast completo Genere Storico – Italia1975durata 145 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +16 – MYmonetro 3,00 su 2 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Ispirata ai quattro Vangeli (ma in particolare a quello di Marco) con una forte componente mariana e una premeditata omissione del contesto storico-politico, questa vita di Cristo si rivolge all’umanità più che alla divinità del personaggio, espungendo gran parte dei miracoli e le profezie sulla fine del mondo e riducendo al minimo i riferimenti al soprannaturale. Esplicitamente popolare nel rispetto della tradizione iconografica, quasi da presepio, è un film tutto rosselliniano nell’illuminata indolenza, nel ritmo incalzante, nella disadorna semplicità della scrittura, nella trasparenza dello stile che può sembrare sciattezza. Per la prima volta nel cinema cristologico c’è la scena della Pietà: il Cristo morto in grembo alla madre.

 Il messia
(1975) on IMDb
Locandina italiana Incompreso - Vita col figlio

Regia di Luigi Comencini. Un film Da vedere 1966 con Anthony QuayleJohn Sharp, Stefano Colagrande, Simone Giannozzi, Adriana FacchettiGiorgia MollGraziella GranataCast completo Genere Drammatico – Italia1966durata 105 minuti. – MYmonetro 3,75 su 4 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Rimasto vedovo, console britannico a Firenze si trova impreparato ad avere un buon rapporto con i due figlioletti. Il più piccolo ha tutte le sue attenzioni, l’altro ne soffre. Dopo Vittorio De Sica, Comencini è in Italia il regista che meglio sa capire (e far recitare) i bambini e per far questo occorre conoscerli bene. Lo dimostra anche questo melodramma, tratto da un mediocre romanzo strappalacrime (1869) di Florence Montgomery che, in virtù di stile e di una lucida strutturazione dei fatti e delle emozioni, Comencini trasforma in un grave affresco dei sentimenti, delicato e coinvolgente. Incompreso in Italia, ebbe un grande seppur ritardato successo all’estero.

Misunderstood (1966) on IMDb
Locandina italiana 21 grammi

Un film di Alejandro González Iñárritu. Con Sean Penn, Benicio Del Toro, Naomi Watts, Clea Duvall, Danny Huston. Titolo originale 21 Grams. Drammatico, durata 125 min. – USA 2003. MYMONETRO 21 grammi * * * 1/2 - valutazione media: 3,59 su 60 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Middle America. Un ex malavitoso Jack Jordan (Benicio Del Toro) torna a casa in macchina per la festa del suo compleanno. Troppo veloce in una curva investe e uccide un padre con le sue 2 bambine. Nonostante la sua sofferenza, Cristina (Naomi Watts) concede il dono del cuore di suo marito. Il felice beneficiario di questo dono, Paul (il bravissimo Sean Penn) rinasce una seconda volta e si allontana da sua moglie (Charlotte Gainsbourg) per andare alla ricerca della donna che il suo nuovo cuore aveva amato fino all’incidente.
Ecco presentato in lineare la trama di un film denso che ruota, come fa il montaggio, intorno alle vicende devastanti dei 3 protagonisti che provano a ritrovare il senso della loro vita. Scavando profondamente nel dramma, il film tratta di molti (troppi) argomenti: fanatismo religioso, inseminazione artificiale, dono di organi, aborto, vendetta, ingiustizia della sorte, moralità, paura della morte e peso della propria vita: 21 grammi (dicono che sia il peso che perdiamo al momento della morte!) nella bilancia con il peso della vita dei propri cari. Interpretato magistralmente dai 3 protagonisti, questo film ricco di emozioni drammatiche sconcerta di sicuro ma non lascia indifferenti. Resta però una domanda: 21 grammi è (s)montato senza logica temporale per metterci nella stessa confusione mentale dei 3 personaggi principali (come nel film Memento) o per dare un tocco originale ad un film con dei temi che non lo sono più?

21 Grams (2003) on IMDb

Poster Borat - Studio culturale sull'America a beneficio della gloriosa nazione del KazakistanUn film di Larry Charles. Con Sacha Baron Cohen, Pamela Anderson, Ken Davitian Titolo originale Borat: Cultural Learnings of America For Make Benefit Glorious Nation of Kazakhstan. Commedia, durata 84 min. – USA 2006. – 20th Century Fox uscita venerdì 2 marzo 2007. – VM 14 – MYMONETRO Borat – Studio culturale sull’America a beneficio della gloriosa nazione del Kazakistan * * - - - valutazione media: 2,33 su 231 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Irriverente, sovversivo, oltraggioso. Borat Sagdiyev è un reporter kazako in viaggio negli Stati Uniti d’America per girare un documentario che riprenda le usanze e i costumi del nuovo mondo, per poi riportare la preziosa e fedele testimonianza al suo paese. Misogino, antisemita e razzista, semina il panico e lascia il segno a ogni suo passaggio, scardinando di volta in volta le certezze e le ipocrisie di una cultura carica di pregiudizi e oscenità. Dal creatore di Ali G., Sacha Baron Cohen, un film che promette di far ridere a crepapelle dall’inizio alla fine della pellicola. Su un carrettino di gelati, insieme al suo goffo collega, Borat viaggia in lungo e in largo negli States alla ricerca di qualcuno che gli indichi le buone maniere, lo stare in società, ma soprattutto la strada per raggiungere il suo obiettivo unico e solo: incontrare l’eroina del suo telefilm preferito.

Borat (2006) on IMDb

Dago è un personaggio immaginario protagonista di un’omonima serie a fumetti ideata da Robin Wood e Alberto Salinas, pubblicata in Argentina dal 1980 sulla rivista Nippur Magnum, edita dall’Editorial Columba.

Dago è un nobile veneziano di nome Cesare Renzi, figlio primogenito ed erede della casata dei Renzi, dignitari della Repubblica di Venezia. Il padre di Cesare scopre un complotto organizzato ai danni della Repubblica dal nobile turco Ahmed Bey e dal mercante greco Kalandrakis, con la complicità di due veneziani molto in vista. Viene a sapere che uno dei nobili veneziani coinvolti nella congiura è il giovane Giacomo Barazutti, migliore amico di Cesare; perciò non riesce a dirlo apertamente al figlio e decide di scriverlo in una lettera. Nel frattempo lo confida al principe Bertini, ignorando che è proprio lui a capo del complotto. Questi decide di eliminare il Renzi e tutta la sua famiglia, incluso Cesare.

Locandina Le lacrime della Tigre Nera

Un film di Wisit Sartsanatieng. Con Chartchai Ngamsan, Stella Malucchi, Sombat Metanee, Arawat Ruangvuth, Supakorn Kitsuwon Titolo originale Fah Talai Jone. Azione, b/n durata 110′ min. – Thailandia 2001. MYMONETRO Le lacrime della Tigre Nera * * * - - valutazione media: 3,00 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Fiammeggiante mélo romantico dal finale tragico dove l’ostacolo che si oppone al grande amore non è soltanto il conflitto di classe _ lei ricca borghese di Bangkok, lui modesto ragazzo di campagna _ ma anche il fatto che, per vendicare l’uccisione del padre, lui diventa fuorilegge, mentre lei è promessa in sposa a un capitano di polizia. Regista pubblicitario e sceneggiatore, Sartsanatieng esordisce nel lungometraggio con un irrealistico e ironico pastiche, recuperando temi, forme e caratteri dei ridondanti melodrammi thai degli anni ’60 che, a loro volta, assimilavano tropi e stilemi dei mélo hollywoodiani dei ’50, nonché dei western di Leone e Peckinpah. 1° film thailandese distribuito in Italia (dopo “Un Certain Regard” a Cannes), esige, per essere gustato, una lettura di 2° grado che riconosca riferimenti e ammicchi al cinema del passato; l’ardita stilizzazione coloristica e scenografica (manipolata col digitale); le staffilate di dolcezza nei dialoghi amorosi (con venature di buddismo); il manierismo teatrale della recitazione; la parodica ingenuità delle scene d’azione; l’efficace sconnessione temporale nella costruzione narrativa.

Tears of the Black Tiger (2000) on IMDb
Risultati immagini per paprika tinto

Paprika è un film (liberamente tratto dal romanzo Fanny Hill di John Cleland) del 1991 diretto da Tinto Brass e interpretato da Debora Caprioglio.
Il regista ripropose con questo film l’opportunità del ripristino delle case di tolleranza, tema puntualmente dibattuto dall’opinione pubblica italiana; i detrattori presero spunto dal film per dimostrare quanto la piaga dello sfruttamento fosse comunque presente.

Nel 1948, Mimma decide di lavorare in una casa di tolleranza per un breve periodo, la cosiddetta “quindicina”, per aiutare economicamente il fidanzato Nino e sposarsi, assumendo così il nome d’arte “Paprika” dopo avere assaggiato un gulasch.
Quando scopre che Nino è in realtà un lestofante che vuole solo sfruttarla, non le resta che proseguire nel mestiere, considerata poi la schedatura giudiziaria per tutte le prostitute, frequentando diverse case dentro e fuori l’Italia, conoscendo i più diversi personaggi, sia benevoli che sordidi, fino a quando, poco prima dell’avvento della legge Merlin che dispone la chiusura di tutte le case di tolleranza, riesce a sistemarsi sposando il conte Bastiano, un anziano e ricco cliente.

Paprika (1991) on IMDb
Risultati immagini per Il Giuoco Gioco del Pigiama

Un film di Stanley Donen, George Abbott. Con Doris Day, John Raitt, Carol Haney Titolo originale The Pajama Game. Commedia musicale, durata 101 min. – USA 1957. MYMONETRO Il giuoco del pigiama * * * - - valutazione media: 3,00 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

In una fabbrica di pigiami un’operaia canta e balla così bene da far perdere la testa al direttore. Contrastano questo sentimento rivendicazioni salariali e lotte interne tra i lavoratori e direzione, ma alla fine i buoni sentimenti hanno la meglio, come in ogni favola che si rispetti.

The Pajama Game (1957) on IMDb
Risultati immagini per Finchè dura la Tempesta

Un film di Charles FrendBruno Vailati. Con Gabriele FerzettiAlberto LupoJames MasonLilli PalmerAndrew Keir.  Guerrab/n durata 0 min. – Italia 1963MYMONETROFinché dura la tempesta * * - - - valutazione media: 2,00 su 1 recensione.

Durante la seconda guerra mondiale, battaglia nel Mediterraneo fra un sottomarino italiano e un incrociatore britannico.

Torpedo Bay (1963) on IMDb

Regia di Chang-dong Lee. Un film Da vedere 2018 con Yoo Ah-InSteven YeunJong-seo JunJoong-ok LeeSoo-Kyung KimSeung-ho ChoiCast completo Titolo originale: Beoning. Genere Drammatico, – Corea del sud2018durata 148 minuti. Uscita cinema giovedì 19 settembre 2019 distribuito da Tucker Film. – MYmoro 3,72 su 37 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Jong-su è un aspirante scrittore che vive di espedienti. Quando incontra per caso Hae-mi non la riconosce, ma la ragazza si ricorda di lui e lo persuade a prendersi cura del suo gatto. Jong-su si innamora, ma Hae-mi parte per l’Africa: al suo ritorno è accompagnata dal misterioso e facoltoso Ben.I ritorni artistici dopo un lungo silenzio generano enormi aspettative e amplificano i rischi. In qualche caso, raro, permettono di valutare appieno il peso di un artista e gli regalano il tempo necessario perché questi liberi il suo estro in un’opera memorabile.Lee Chang-dong (PoetrySecret Sunshine) non è nuovo a prendersi delle pause, ma Burning meritava tutto il tempo che il regista si è preso, ovvero otto lunghi anni di lontananza dalla macchina da presa. Un film-enigma, in cui la soluzione è plurima o forse inesistente, una contorta macchinazione che accumula menzogne su menzogne per dare senso a ciò che non ne ha. La natura sfuggente e non lineare di Burning diviene la perfetta fotografia della contemporaneità, l’unico modo di raccontare un presente complesso e terribile, di difficile lettura.Attraverso il personaggio del taciturno Ben, Lee delinea un ritratto implacabile dell’invisibilità del male: Ben è ricchissimo, annoiato e portato inevitabilmente a osservare i piccoli uomini che gravitano attorno a lui come burattini impazziti, vulnerabili e manipolabili.

Un mondo in cui le differenze sociali, la violenza e il pregiudizio sono più forti che mai e più inafferrabili che mai, nascosti sotto strati di maschere e sorrisi. In cui c’è chi brucia e chi protegge, chi gioca a fare dio e chi sogna, perché è tutto ciò che gli resta da fare.Il dualismo che si instaura tra Ben e Jong-su, costruito apparentemente intorno al vertice di un triangolo scaleno (la bellissima Hae-mi), è lo scontro inevitabile di archetipi divergenti.Il confuso idealismo di Jong-su, gravato dal peso della miseria e del rimpianto, identifica in Ben ogni male, ma Lee non indica mai con assoluta certezza quanto si tratti di ossessione e quanto di realtà.

Burning (2018) on IMDb