Archive for Settembre, 2024


Locandina Genesi. La creazione e il diluvio

Un film di Ermanno Olmi. Con Omero Antonutti StoricoRatings: Kids+16, durata 101 min. – Italia 1994. – Istituto Luce uscita venerdì 16 settembre 1994.

Una scelta coraggiosa e per nulla commerciale quella di Olmi. Evitando i classici metodi di epicità, attraverso i quali la Sacra Bibbia è sempre stata rappresentata, cerca di entrare in un’atmosfera ascetica. Essendo un libro trasmesso oralmente di generazione in generazione, il regista dà molto spazio alla voce narrante, con una musica etnica che ricorda le atmosfere new-age e la colonna sonora di L’ultima tentazione di Cristo di Peter Gabriel, nei momenti più tenui. Parte dalla creazione, come testimonia il titolo, e arriva a Noè, interpretato da Antonutti. Un’operazione particolare che può anche deludere ma che va rispettata.

Genesis: The Creation and the Flood (1994) on IMDb
Locandina La lunga linea grigia

Un film di John Ford. Con Maureen O’HaraTyrone PowerRobert FrancisHarry Carey Jr. Titolo originale The Long Gray LineDrammaticoRatings: Kids+13, durata 138 min. – USA 1955MYMONETRO La lunga linea grigia ***1/2- valutazione media: 3,70 su 8 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Storia di Marthy Maher, un giovanotto irlandese che arriva all’accademia di West Point come lavapiatti e ci rimane cinquant’anni in qualità di istruttore atletico.

The Long Gray Line (1955) on IMDb

Regia di Alan Parker. Un film con Matthew ModineNicolas CageKaren YoungJohn HarkinsBruno KirbyMarshall BellCast completo Titolo originale: Birdy. Genere Drammatico – USA1984durata 120 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +16 – MYmonetro 3,16 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Reduce dal Vietnam, con la faccia sfigurata dalle ustioni riportate in combattimento, il sergente Al Columbato trova ad attenderlo in patria una delicatissima missione: tentare di salvare dal baratro della follia il suo vecchio amico d’infanzia Birdy. Quest’ultimo, in realtà, non era mai stato equilibrato: fin da ragazzino, vessato da una madre insopportabile e strepitante, Birdy nutriva un’ossessiva passione per gli uccelli e sognava di poter imitare il loro volo. Gli orrori del Vietnam gli hanno dato il colpo di grazia e la sua mente sembra definitivamente persa in un mondo di fantasie. Sarà l’amico Al a restituirgli il sorriso. 

The Shawshank Redemption (1994) on IMDb

Regia di Robert RodriguezAllison AndersQuentin TarantinoAlexandre Rockwell. Un film con MadonnaValeria GolinoBruce WillisTim RothAntonio BanderasJennifer BealsCast completo Genere Commedia – USA1995durata 105 minuti. – MYmonetro 2,57 su 2 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Un decrepito albergo di Los Angeles è teatro degli episodi narrati dai quattro registi. Il filo conduttore è il portiere Tim Roth, agitato e “cartonesco”. Ha a che fare con una congrega di streghe, due bambini pestiferi, una coppia sadomaso e una scommessa riciclata da un telefilm di Hitchcock (quella del dito tagliato). Un film che può anche essere evitato.

Four Rooms (1995) on IMDb


Lupin Zero (ルパンゼロ Rupan Zero?) è un original net anime di Lupin III del 2022, nato per festeggiare il cinquantesimo anniversario della prima serie televisiva. Scritta da Ichirō Ōkouchi, già autore della quinta serie e prodotta dalla TMS Entertainment, l’ONA è un prequel della serie originale ispirato ad alcuni capitoli del manga di Monkey Punch. La serie è ambientata in Giappone negli anni sessanta.

Tokyo, Lupin III è uno studente delle medie che si diverte come meglio può. Una sera decide di seguire il compagno di classe pistolero Daisuke Jigen ad un night club, dove si ritroveranno a dover salvare Yoko, la sensuale cantante del locale da un clan della yakuza. Dopo questa avventura, il giovane ladro cercherà in ogni modo di coinvolgere il suo nuovo amico in molte altre situazioni pericolose, spesso contro la sua volontà. Nel corso degli episodi ci saranno anche confronti con gli altri membri della famiglia Lupin, tra cui il padre Lupin II e il nonno Arsenio Lupin.

Lupin Zero (2022) on IMDb
Risultati immagini per Pippi Calzelunghe locandina

Pippilotta Viktualia Rullgardina Succiamenta Efraisilla Calzelunghe[1] (Pippilotta Viktualia Rullgardina Krusmynta Efraimsdotter Långstrump nella versione originale svedese) questo il suo nome completo, è una bambina eccezionale; piomba all’improvviso nella tranquilla cittadina svedese di Visby (nell’isola di Gotland) e va a vivere da sola a Villa Villacolle. Effettivamente Pippi è in compagnia di un cavallo bianco a pois neri, che lei chiama zietto e di una scimmietta, signor Nilsson.
L’aspetto vivace della Villa (colorata con colori verde e rosa pastello) attira subito l’attenzione degli abitanti della cittadina; in particolare quella di due bambini, Tommy ed Annika di dieci anni, che incuriositi accedono di soppiatto all’interno della villa e trovano una bambina loro coetanea, che si sta riposando con la testa ai piedi del letto e i piedi (sui quali campeggiano delle buffissime scarpe di 5 misure più grandi del piede stesso) sul cuscino. Incuriositi i bambini fanno presto amicizia con la simpatica inquilina della villa e scopriranno presto che tiene in casa una grossa borsa con monete antiche di inestimabile valore, frutto a suo dire dei tesori misteriosi trovati dal padre, pirata nei mari del Sud. Essa inoltre è dotata di una forza sovrumana, ai limiti del paranormale, che subito metterà in atto alzando di peso il suo cavallo e facendo lo stesso con l’auto dei due malcapitati poliziotti, che dopo la soffiata avuta da zia Prysselius, vorrebbero farla sloggiare dalla villa.
La serie televisiva è ambientata nel 1940 anche se l’auto dei poliziotti è un modello anni venti con l’avviamento ancora “a manovella”.
È la storia di una bambina che vive in una grande villa, “Villa VillaColle”, con l’unica compagnia di un cavallo e una scimmietta di nome Signor Nilsson. Pippi non va a scuola e ha una forza sovrumana. Pippi Calzelunghe fa amicizia con due fratelli, Tommy e Annika, assieme ai quali condivide molte avventure.

Pippi Longstocking (1969) on IMDb
Fata Morgana - Film (1968)

Un film di Werner Herzog. Con Lotte Eisner, Wolfgang Bachler, Manfred Eigendorf, Wolfgang Von Ungern-Sternberg. Documentario, durata 78′ min. – Germania 1968. MYMONETRO Fata Morgana * * * - - valutazione media: 3,00 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Girato nel Sahara meridionale, in Kenya, in Tanzania, nei paesi che si affacciano sul golfo di Guinea e nelle Canarie, è diviso in tre parti (La creazione, Il paradiso, L’età dell’oro), commentate da testi in voce off attinti da una leggenda degli indios guatemaltechi o scritti dal regista. Difficile definirlo: documentario surrealista? Film allucinato tra il documentario etnologico e il cinema underground informale? Paesaggio in trance, come lo definisce Herzog qui al suo 2° lungometraggio? Tentativo di filmare l’infilmabile, qualcosa che è al di là della realtà, delle sue bellezze e dei suoi orrori? Riflessione apocalittica sulla fine di una civiltà? Nella 2ª parte gli innesti umani sono elementi spuri che abbassano la tensione visionaria.

 Fata Morgana
(1971) on IMDb

Uno dei due subita è il commento di Herzog

Regia di Wes Anderson. Un film Da vedere 2021 con Benicio Del ToroAdrien BrodyTilda SwintonLéa SeydouxFrances McDormandCast completo Genere CommediaDrammaticoSentimentale, – USA2021durata 108 minuti. Uscita cinema giovedì 11 novembre 2021 distribuito da Walt Disney. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 3,57 su 30 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Arthur Howitzer Jr., figlio del fondatore e proprietario del quotidiano “The Evening Sun” di Liberty (Kansas), ha convinto anni prima il padre a finanziare un supplemento domenicale e ha installato la redazione a Ennui-sur-Blasé. Espatriata in Francia, “Picnic” diventa “The French Dispatch” e copre ‘con stile’ la cronaca del paese. Perché intorno alla sua scrivania, Horowitzer Jr. ha raccolto i migliori giornalisti del suo tempo. Archeologi del quotidiano, ‘inseguono’ su campo il soggetto che gli è stato assegnato: una contestazione studentesca che volge in idillio, l’indagine di un commissario sulla pista dei rapitori di suo figlio, un artista psicotico e galeotto innamorato della sua secondina, il necrologio di Arthur Howitzer Jr, che ha posato la penna. E l’ultimo numero sarà un’antologia di articoli, i migliori, dedicata a lui. Si stampi.

The French Dispatch (2021) on IMDb

Ho anche una versione 1080p h265 da 9gb, contattatemi in privato se interessati.

Regia di Wim Wenders. Un film Da vedere 1984 con Harry Dean StantonHunter CarsonJustin HoggNastassja KinskiDean StockwellCast completo Genere Drammatico, – USA1984durata 150 minuti. Uscita cinema mercoledì 25 febbraio 2015 distribuito da Nexo Digital. – MYmonetro 3,37 su 5 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Tra autostrade desolate nel deserto, motel e cafeteries un uomo ricostruisce il rapporto col figlioletto, ma poi, affidatolo alla madre dalla quale s’era separato quattro anni prima, ricomincia il suo vagabondare. 2° film americano di Wenders, è un altro atto d’amore per “il paese che ha colonizzato il nostro inconscio”. Scritto da Sam Shepard, in bilico tra road movie e family movie , tra narcisismo e virtuosismo, riprende la consueta tematica di Wenders con un’ombra di manierismo. Bella colonna musicale (chitarra, pianoforte) di Ry Cooder. Sopravvalutato. Palma d’oro a Cannes.

Paris, Texas (1984) on IMDb

Un film di Ermanno Olmi. Con Sergio FantoniAnna OrsoLeda Negroni Formato Film TV, Storico– Italia 1974.

Rievocazione degli anni più oscuri di Alcide de Gasperi. Dall’avvento del fascismo all’opposizione, sconfitta negli anni Venti, alla vita clandestina durante la guerra. Bravo e misurato Fantoni nel ruolo principale. Solo corretta la regia di Olmi, che tenta invano un «telecinema» di divulgazione alla Rossellini.

Alcide De Gasperi (1974) on IMDb
Locandina Il sole splende alto

Un film di John Ford. Con Charles WinningerArleen WhelanJohn RussellMae Marsh Titolo originale The Sun Shines BrightCommediaRatings: Kids+13, b/n durata 92 min. – USA 1953.

Siamo nel 1905, a quarant’anni dalla fine della guerra di Secessione, in una cittadina del Kentucky. Il giudice Priest, molto amato dalla popolazione, in prossimità delle elezioni ha un fiero concorrente in Maydew. Nonostante il timore di non essere rieletto accetta di assumere in due occasioni un atteggiamento che può riuscire sgradito ai cittadini ancora legati allo spirito del vecchio Sud: salva dal linciaggio un nero innocente e accompagna alla tomba una prostituta. Un film di Ford in qualche punto zuccheroso ma con scene indimenticabili, prima fra tutte quella del funerale. Il regista riprende temi e personaggi di una sua vecchia pellicola, Il giudice, girata nel’ 31 con il comico Will Rogers.

The Sun Shines Bright (1953) on IMDb
Venga a prendere il caffè da noi - Narni. Le vie del Cinema

Un film di Alberto Lattuada. Con Ugo Tognazzi, Angela Goodwin, Milena Vukotic, Francesca Romana Coluzzi, Checco Rissone. Commedia, Ratings: Kids+16, durata 101′ min. – Italia 1970. MYMONETRO Venga a prendere il caffè… da noi * * * * - valutazione media: 4,02 su 21 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

“Turni di notte” di anziano neosposo che, non pago della moglie, non trascura le due cognatine. Quando decide di occuparsi anche della graziosa domestica gli viene un colpo. Interpretazione memorabile di Tognazzi, misurato protagonista di un film crudele, demistificatorio e non consolatorio (per lo spettatore) che si stacca dagli schemi della commedia all’italiana media. Fotografia: Lamberto Caimi. Musiche: Fred Bongusto. Dal romanzo La spartizione (1964) di Piero Chiara, scritto da Lattuada con A. Baracco, T. Kezich, P. Chiara. Girato a Luino (VA).

Come Have Coffee with Us (1970) on IMDb
Risultati immagini per Mogambo

Un film di John Ford. Con Clark Gable, Grace Kelly, Donald Sinden, Ava Gardner Drammatico, durata 115 min. – USA 1953.
Dalla pièce Red Dust di Wilson Collison, già filmata con Lo schiaffo (1932) di V. Fleming e qui sceneggiata da John Lee Mahin. Il quartier generale di un cacciatore bianco (Gable) nel Kenya è invaso da Eloise Y. Kelly (Gardner), bruna irlandese di New York e di liberi costumi, e dall’antropologo britannico Donald Nordley (Sinden) con la moglie Linda (Kelly), bionda dalla sensualità repressa. Vanno tutti insieme a un safari incruento in cerca di gorilla. Le due donne si contendono il cacciatore. È un film anomalo nell’itinerario di Ford, uno dei più poveri di riconoscibili elementi fordiani. In un certo senso è il suo Hatari! Con Gable al posto di John Wayne, in un film dai risvolti di commedia in cui, come raramente gli succede, sottolinea la dinamica sessuale.

Mogambo (1953) on IMDb

Regia di Edward Dmytryk. Un film con Robert NewtonSally GrayPhil BrownNaunton Wayne. Genere Poliziesco – Gran Bretagna1949durata 98 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 3,00 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Un marito tradito tiene prigioniero l’ultimo amante della moglie e ogni giorno versa in una vasca un po’ di acido solforico. Ha intenzione, quando il recipiente sarà pieno, di eliminare il rivale e di distruggerne il corpo.

The Hidden Room (1949) on IMDb

Regia di Alexander MacKendrick. Un film Da vedere 1951 con Joan GreenwoodCecil ParkerAlec GuinnessMichael GoughErnest ThesigerCast completo Titolo originale: The Man in the White Suit. Genere Commedia – Gran Bretagna1951durata 84 minuti. – MYmonetro 3,00 su 2 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Alec Guinness in quegli anni interpretò spesso personaggi che avevano nome Holland: si trattava sempre di ometti dall’aspetto comune coinvolti in avventure paradossali. Qui Mr. Holland è un chimico che inventa una fibra indistruttibile e refrattaria ad ogni tipo di sporco con la quale si confeziona un vestito bianco. La scoperta mette in agitazione sia gli industriali tessili che i sindacati

The Man in the White Suit (1951) on IMDb

Kyashan il ragazzo androide (新造人間キャシャーン Shinzō ningen Kyashān?) è un anime televisivo di 35 episodi creato da Tatsuo Yoshida e prodotto dalla Tatsunoko nel 1973. Nel 1993, per celebrare il ventennale della serie, la Tatsunoko ne realizzò un OAV chiamato “Kyashan il mito” diviso in quattro episodi, che reinterpretava in chiave più moderna, anche sotto il profilo tecnico, la serie storica.

Il dottor Azuma ha costruito quattro androidi dall’intelligenza artificiale sofisticata: BrykingSagureAkubon e Barashin. I quattro androidi, creati per aiutare l’umanità a risolvere il grave problema dell’inquinamento, a causa di un violento corto circuito acquisiscono una volontà propria e assumono il comando di un esercito di robot. Il loro obiettivo è la sottomissione di tutto il genere umano, da essi visto (non senza una punta di ragione) come il principale responsabile del degrado ambientale planetario. Azuma, disperato per quanto accaduto e ormai assediato dagli androidi, non sa come rimediare, quando suo figlio Tetsuya, al prezzo della propria integrità umana, si offre per essere trasformato in un super androide capace di affrontare il nemico. L’esperimento riesce e il giovane Tetsuya si trova così trasformato in Kyashan, mentre il fedele cane Lucky, gravemente ferito poco prima proprio per mano degli androidi, viene trasformato nel fedelissimo segugio-robot Flender.

Casshan (1973) on IMDb
Risultati immagini per Il Fauno di Marmo

Il fauno di marmo è uno sceneggiato televisivo diretto da Silverio Blasi e prodotto dalla RAI nel 1977, liberamente ispirato dall’omonimo romanzo di Nathaniel Hawthorne (The Marble Faun), che era già stato trasposto al cinema nel 1910 dal regista italiano Mario Bonnard, che diresse una pellicola omonima.Lo sceneggiato, suddiviso in tre puntate di circa un’ora ciascuno, fu trasmesso dalla Rete 2 (l’odierna Rai 2) nella prima serata del mercoledì dal 28 settembre al 12 ottobre 1977.

La storia prende le mosse dal ritrovamento di un anonimo diario dell’Ottocento da parte di Kenyon, nel quale appaiono le figure di quattro amici simili a Kenyon, Miriam, Hilda e Donatello, che sembrano essere condannati a rivivere un mistero avvenuto cento anni prima a Roma.
Durante una visita alle catacombe, Miriam viene infatti avvicinata da una misteriosa figura pallida come uno spettro e avvolta da un mantello nero, che viene soprannominato il Persecutore che sembra avere un fascino inspiegabile su di lei.

Il Fauno di marmo (1977) on IMDb
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Un certo Harry Brent è uno sceneggiato televisivo italiano del 1970.Il formato originario è quello della miniserie televisiva composta da sei puntate, che vennero trasmesse in prima visione nel novembre del 1970. La regia è di Leonardo Cortese. L’autore della sceneggiatura è Biagio Proietti.Gli interpreti principali della fiction sono: Alberto LupoCarlo HintermannRoberto HerlitzkaClaudia GiannottiFerruccio De CeresaValeria FabriziWalter Maestosi.Tratto da un romanzo poliziesco di Francis Durbridge, ambientato nella cittadina inglese di Sevenoaks, nella quale sono stati anche filmati alcuni esterni (fra cui le immagini della sigla iniziale), lo sceneggiato ebbe grande successo all’epoca.

Harry Brent, mentre si trova dalla fidanzata Susan per il fine settimana, assiste casualmente ad un omicidio. La vittima è il signor Fielding, datore di lavoro di Susan. La ragazza si era appena dimessa, quindi Fielding stava valutando alcune candidature per sostituirla. La signorina Smith, dopo essersi fatta annunciare come interessata all’impiego, entra nell’ufficio di Fielding, estrae una pistola e lo uccide.Harry Brent riconosce la signorina Smith quale sua compagna di scompartimento. Mentre Susan chiama la polizia, Harry Brent cerca di fermarla senza riuscirci.

Un certo Harry Brent (1970) on IMDb
Locandina italiana Il treno per il Darjeeling

Regia di Wes Anderson. Un film Da vedere 2007 con Owen WilsonAdrien BrodyJason SchwartzmanAnjelica HustonAmara KaranCast completoTitolo originale: The Darjeeling Limited. Genere Commedia drammatica – USA2007durata 91 minuti. Uscita cinema mercoledì 30aprile 2008distribuito da 20th Century Fox. – MYmonetro 3,54 su 83 recensioni tra criticapubblico e dizionari

India. Un malinconico uomo di mezza età scende frettolosamente da un taxi e insegue un treno in partenza. Durante la corsa si accosta a lui un individuo allampanato, più giovane, che gli lancia un’occhiata fugace e lo supera riuscendo a salire al volo sul treno. Da questa pittoresca corsa al ralenti inizia il viaggio del “Darjeeling Limited”, lo sgangherato convoglio che ospita i tre fratelli Whitman durante il loro tragicomico viaggio indiano. Dopo uno sguardo di rammarico verso l’uomo rimasto a terra, Peter (Adrien Brody), fuggito di casa un mese prima della nascita di suo figlio, raggiunge infatti i due fratelli in un colorato scompartimento, dopo un anno di silenzio seguito alla morte del padre: Francis (Owen Wilson), il maggiore, è la mente che ha ideato il viaggio dopo un brutto ma illuminante incidente stradale di cui porta ancora i segni sul corpo (in particolare sul viso, perennemente avvolto da bende), mentre Jack (Jason Schwartzman), il minore, è un buffo aspirante scrittore col cuore a pezzi, di ritorno da un prolungato, ozioso soggiorno parigino in un hotel di lusso (l’Hotel Chevalier che dà il titolo al cortometraggio con Natalie Portman, ideale prologo del film).
Un viaggio in un’India colorata e pittoresca, autentica (drammatica perfino) e surreale al tempo stesso, si trasforma nell’ennesimo confronto familiare all’interno del cinema di Wes Anderson: tre fratelli immaturi, aristocratici e dispettosi (un po’ come i capricciosi fratelli Tenenbaum) si ritrovano a distanza di tempo a fare i conti col presente, cercando di guardarsi dentro e provando a confrontarsi con la figura genitoriale.

Ma oltre al padre, figura da sempre ingombrante nel cinema di Anderson, questa volta diventa fondamentale il confronto dei tre fratelli con la figura materna (la sempre raffinata Anjelica Huston, “mater familias” andersoniana fin dai tempi de I Tenenbaum), diventata suora attivista e ciononostante madre immatura e codarda. Significativa eccezione tra le donne forti e determinate dipinte da Wes Anderson, costanti guide di uomini immaturi e poco affidabili. 
Ancora una volta il regista texano d’adozione newyorkese si confronta con una famiglia problematica e disfunzionale, affetta da una noia aristocratica e da uno spleen salingeriano curato con gocce e pozioni indiane, shopping tra spezie e serpenti velenosi, e fugaci rapporti sessuali consumati frettolosamente nella toilette di un treno. Per la prima volta la sessualità si fa spazio in maniera più esplicita tra i casti e pudichi sentimenti provati dai teneri personaggi andersoniani: segno di un’avvenuta maturazione all’interno del percorso di crescita del regista. Idealmente iniziato con la formazione adolescenziale di Max Fischer in Rushmore, il viaggio esistenziale di Wes Anderson prosegue, dopo Le avventure acquatiche di Steve Zissou, con un altro viaggio, fisico ed emotivo, a bordo di un treno che è la versione ferroviaria della Belafonte, la vecchia nave naif del team Zissou. Il treno per il Darjeelinginizia là dove finiva I Tenenbaum, dopo la morte del padre, e porta avanti l’elaborazione del lutto da parte dei figli con spirito comico e funerario, una surreale commistione di dolore e divertimento degna di Harold e Maude
Con spirito forse meno comico, emotivamente più distaccato, ma sicuramente più maturo, Wes Anderson costruisce ancora una volta un’opera personale ed eccentrica, facendosi aiutare per la prima volta nella sceneggiatura da Jason Schwartzman (suo amico fin dai tempi di Rushmore) e dal cugino Roman Coppola, per mettere in piedi un nostalgico road movie familiare su tre fragili e vulnerabili uomini a zonzo. I capisaldi del cinema di Anderson ci sono tutti: dall’eccentricità dei personaggi ai colori accesi delle scenografie, fino al corredo sonoro anni ’70 (i Kinks, i Rolling Stones), supervisionato ancora una volta da Randall Poster. Ma il suo meticoloso perfezionismo visivo, a tratti quasi maniacale, pur non mancando di raffinati dettagli scenografici a bordo del treno – dai costumi della brava Milena Canonero alla boccetta retrò di “Voltaire n. 5”, fino ad arrivare all’onnipresente set di valigie (disegnate da Marc Jacobs per Louis Vuitton e ornate dai disegni naif del fratello Eric Anderson, già illustratore della camera di Richie Tenenbaum) – lascia spazio a una fotografia più autentica del reale paesaggio indiano, fotografato da Robert Yeoman nella sua imprevedibile e imperfetta naturalezza. Altro segnale di crescita nel mondo ovattato e perfezionistico solitamente dipinto dal regista, un mondo di teneri, viziati antieroi che alla fine del loro peregrinare, fanno sempre un passo in avanti. Proprio come i tre fratelli Whitman, che concludono il loro viaggio circolare così come è iniziato, aprendosi però all’imprevedibilità della vita liberi del simbolico fardello delle valigie. Ancora una volta a bordo di un treno in corsa. Un treno che può perdersi pur viaggiando su dei binari. 

The Darjeeling Limited (2007) on IMDb

Regia di Wim Wenders. Un film Da vedere 2005 con Sam ShepardJessica LangeTim RothGabriel MannSarah PolleyFairuza BalkCast completo Titolo originale: Don’t Come Knocking. Genere Drammatico – Germania2005durata 122 minuti. Uscita cinema venerdì 30 settembre 2005 – MYmonetro 2,97 su 17 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Howard Spence e’ stato il protagonista nel passato di importanti film western. Ora e’ costretto a girare filmetti senza spessore. Un giorno fugge dal set e l’assicurazione del film scatena un segugio che deve trovarlo. Howard ha condotto per anni una vita sregolata e non vede sua madre da decenni. Sara’ proprio lei a fargli sapere che deve avere, in un luogo ben preciso, un figlio ormai divenuto un giovane uomo. Howard va a cercarlo ma si trova davanti ad un rifiuto: il ragazzo non vuole saperne di questo padre piovuto dal cielo. Nel frattempo compare una ragazza a cui e’ appena morta la madre. L’attore potrebbe essere padre anche suo… Con il sostanziale (ed ammesso come tale) contributo di Sam ShepardWim Wenders torna ai suoi temi ‘classici’: il viaggio e il tentativo di ri-costruzione di relazioni apparentemente impossibili. Lo fa con una rinnovata sensibilita’, con un omaggio non formale all’America che ama (che non e’ quella di Bush) e facendo reincontrare sullo schermo due attori che, mentre si ritrovano come personaggi, ne hanno l’occasione anche come persone che hanno condiviso parte delle loro vite: Sam Shepard e Jessica Lange. Ne nasce un film che affronta uno dei grandi filoni che attraversano questo festival: il riconoscimento del ruolo di padre. Wenders lo affronta in modo ruvido ed elegiaco insieme, consapevole com’e’ che c’e’ chi preferisce il cinema alla realta’. Ce le offre entrambe e lascia a noi la scelta.

Don't Come Knocking (2005) on IMDb