Archive for Agosto, 2024


Regia di Steven Spielberg. Un film Da vedere 1998 con Tom HanksTom SizemoreEdward BurnsMatt DamonBarry PepperAdam GoldbergCast completo Titolo originale: Saving Private Ryan. Genere Guerra, – USA1998durata 167 minuti. Uscita cinema venerdì 30 ottobre 1998 distribuito da UIP – United International Pictures. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +16 – MYmonetro 3,77 su 12 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Seconda guerra mondiale: una madre americana sta per ricevere nello stesso giorno la notizia della morte di tre dei suoi figli su diversi fronti della guerra. Il comandante in capo generale Marshall dà ordine che il quarto fratello, Ryan, sbarcato in Normandia, venga rintracciato e portato a casa. Sarà il capitano Miller (Hanks) a eseguire l’ordine. Nei primi venti minuti assistiamo allo sbarco di un anfibio sulla famosa spiaggia di Omaha, punto avanzato e cruciale dello sbarco in Normandia del 6 giugno 1944. È la parte più intensa del film. Tanto reale che lo spettatore davvero sbarca sulla spiaggia coi Marines. Mutilazioni, morti, ferite, braccia che cadono, viscere che escono. Però tutto ha una ragione. Reale che più reale non si può: è stato l’impegno del regista, che difficilmente manca i suoi obiettivi. Poi la storia diventa, diciamo, normale, forse addirittura con troppe chiacchiere. I soldati si inoltrano nel territorio, combattono, si pongono domande sulla guerra, trovano Ryan, che non vuole tornare a casa, e quasi tutti muoiono. Opera importante, ancora una volta, e ancora una volta con la prerogativa del discorso definitivo (per il cinema naturalmente) su un certo evento storico. Era stato così anche per Schindler’s List. Premio Oscar a Spielberg, oltre ad altri minori.

Saving Private Ryan (1998) on IMDb
Locandina italiana Skeleton Key

Un film di Iain Softley. Con Kate Hudson, Gena Rowlands, John Hurt, Peter Sarsgaard, Joy Bryant.Horror, Ratings: Kids+13, durata 104 min. – USA 2005. uscita venerdì 9 settembre 2005.MYMONETRO Skeleton Key * * 1/2 - - valutazione media: 2,86 su 48 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Caroline, assistente geriatrica, trova lavoro in una villa coloniale isolata, situata nelle paludi di New Orleans: dovrà badare al vecchio proprietario, immobilizzato e reso muto da un ictus, e convivere con la bisbetica moglie. Le verrà dato un passepartout, capace di aprire tutte le porte della casa tranne una: quella di una stanza accessibile solo dalla soffitta. Quando all’ossessione per la stanza proibita si unirà la sensazione che il vecchio cerchi di chiederle aiuto, in un clima carico di superstizione la scettica Caroline cercherà di far luce sulle misteriose circostanze in cui il vecchio fu colpito dall’ictus. La soffitta potrebbe celare al suo interno le risposte ma, sfortunatamente per la ragazza, non solo quelle.
Dall’autore di K-Pax, una Kate Hudson finalmente cresciuta in un horror di impatto più psicologico che visivo e dai toni fortemente inquietanti, incentrato sulle superstizioni e i riti magici dell’hoodoo (diverso, a quanto pare, dal voodoo). Asciutta e coerente con se stessa, l’opera svolazza leggera attraverso la prima parte, nonostante sfiori molti cliché del genere e calchi visibilmente la mano sulla costruzione psicologica del carattere principale. Una protagonista troppo curiosa che compie azioni assurde, giustificate (in parte) da traumi del passato, al punto da mettersi nei pasticci da sola e servirsi su un piatto d’argento a chi di dovere: per i primi due terzi The Skeleton Key potrebbe essere dunque un banale horror supportato da una cupa, e non banale, eleganza d’ambiente. Proprio quando la speranza di intravedere un briciolo di originalità starà per spegnersi, ecco la deviazione verso territori quantomeno movimentati, per un finale decisamente al di là delle aspettative. Il cambio di marcia, per quanto rilevante, arriva troppo tardi.

The Skeleton Key (2005) on IMDb
Pistole Calde A Tucson: Amazon.it: Stevens,Tucker,Robbins,  Stevens,Tucker,Robbins: Film e TV

Un film di Thomas Carr. Con Gale Robbins, Forrest Tucker, Mark Stevenson Titolo originale Gunsmoke in Tucson. Western, durata 80 min. – USA 1958. MYMONETRO Pistole calde a Tucson * * - - - valutazione media: 2,00 su 1 recensione

Due fratelli seguono  vie opposte: Chip diventa un bandito, John un implacabile esecutore della legge, tanto che non esita ad arrestare il proprio fratello. Chip però subisce l’influenza positiva di un amico onesto e rientra nella legalità.

 Pistole calde a Tucson
(1958) on IMDb

Tascabile per adulti di genere macabro con testi e disegni prevalentemente di autori e disegnatori spagnoli. 

Flash Gordon è un personaggio immaginario dei fumetti protagonista dell’omonima serie a fumetti di fantascienza ideata da Alex Raymond esordita il 7 gennaio 1934 e pubblicata per quasi settant’anni negli Stati Uniti. Nel 1933 la King Features, al fine di contrastare il successo della serie a fumetti di fantascienza di Buck Rogers, indice un concorso interno tra i propri collaboratori che venne vinto da Raymond proponendo il personaggio di Flash Gordon che esordisce il 7 gennaio del 1934 e che proseguirà fino al 1944 in tavole domenicali e strisce giornaliere. Nella realizzazione del fumetto Raymond si avvale della collaborazione di Don Moore ai testi e di Austin Briggs e John Mayo ai disegni.[6] Raymond si arruola per la seconda guerra mondiale nel 1944, lasciando l’incarico di proseguire la serie ad Austin Briggs, ma poi arriveranno altri autori come Mac Raboy, Dan Barry e Ric Estrada, Bob Fujitani e Al Williamson, con numerosi assistenti.

Un misterioso pianeta, Mongo, sembra dirigersi in rotta di collisione verso la Terra. Il dottor Zarkov costruisce un’astronave al fine di deviarne la traiettoria per evitare lo scontro con la Terra e costringe Flash Gordon e Dale Arden, atterrati fortunosamente nelle vicinanze del suo laboratorio, a seguirlo nell’impresa. I tre intraprendono il viaggio che così li porta su Mongo che per quasi dieci anni sarà il teatro delle loro avventure. 

Regia di Joel Coen. Un film Da vedere 2003 con George ClooneyCatherine Zeta-JonesBilly Bob ThorntonGeoffrey RushJulia DuffyCast completo Titolo originale: Intolerable Cruelty. Genere Commedia – USA2003durata 100 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 3,43 su 13 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Marilyn Rexroth nutre un’autentica vocazione per il denaro che accumula collezionando, come figurine, mariti miliardari.Tra lei e i sogni a più zeri, lui, Miles Massey avvocato brillante di Beverly Hills, che prima la incastra, poi la sposa, poi le soccombe e poi la redime,si redime, irrimediabilmente. Tornano i fratelli Coen con una commedia feroce a camminare lungo i marciapiedi assolati “degli angeli”;a raccontare,questa volta, co-sceneggiati e all’ombra di ville iperboliche, della classe alto-borghese, quella annoiata intorno ad asettiche piscine “depurate” da poco opportuni amanti. Si avviano così le pratiche di divorzio,si organizzano cinicamente strategie post-matrimoniali dove gli avvocati drammatizzano, proprio come in un film dei Coen, persone e azioni con l’unico scopo di vincere, vincere e vincere. Massey, allora, costruisce davvero la sua perfettissima storia, anticipando successi e sconfitte del cuore,il suo, fino al romanticissimo epilogo sulle labbra Marilyn. Incredibile macchina spettacolare, quella dei Coen, governata dall’armonia totale degli elementi che dentro al loro cinema si corrispondono come una melodia. Una melodia che si avvia dalla “parola”, quella scritta,autoriale e definitiva dei Coen, quella che gli attori, pure superlativi, devono solo “dire” perchè al pubblico della prima come dell’ultima fila,arrivi nella sua “intollerabile” perfezione.

Intolerable Cruelty (2003) on IMDb

Un film di Andrei Tarkovskij. Con Anatoli Solonitsyn, Ivan Lapikov, Nikolaj Grinko, Rolan Bykov, Jurij Nikulin.Titolo originale Andrej Roublëv. Biografico, Ratings: Kids+16, b/n durata 186′ min. – URSS 1966. MYMONETRO Andrej Rublëv * * * * 1/2 valutazione media: 4,63 su 14 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

In una Russia messa a ferro e fuoco dalle invasioni asiatiche e sconvolta dalle lotte di potere tra piccoli potentati, il monaco Rublëv (1360 ca.-1430), pittore di icone, passa attraverso 9 capitoli (Il volo, Il buffone, Teofane il Greco, La passione secondo Andrej, La festa, Il giudizio universale, La scorreria, Il silenzio, La campana) che compongono un vasto affresco del Medioevo russo. Nel 1° è assente, in altri fa da spettatore o “passeggero”, nell’ultimo _ una delle più alte pagine filmiche di epica del lavoro umano _ è in disparte, testimone silenzioso. È uno dei grandi film degli anni ’60 (completato nel 1967, presentato a Cannes nel 1969, distribuito in URSS nel 1972 e in Italia nel 1975) il capolavoro di Tarkovskij è il più maturo risultato, in campo cinematografico, della cultura del dissenso nell’URSS. Epilogo a colori, 10 minuti di documentario sulla pittura di Rublëv: l’autore scompare, rimane l’opera.

Andrei Rublev (1966) on IMDb
Locandina Criminal Story

Un film di Claude Chabrol. Con Jean SebergSaro UrzìChristian MarquandMaurice Ronet.  Titolo originale La route de CorintheSpionaggiodurata 100 min. – Francia 1967.

Un agente segreto americano riceve l’incarico di trovare una centrale elettrica che disturba le comunicazioni alleate nel Mar Mediterraneo. La sua uccisione e le indagini successive portano ad appuntare i sospetti sulla moglie Shanny (Jean Seberg), con la testimonianza chiave che viene fornita da un vecchio pretendente, a suo tempo respinto, della donna. Una volta uscita di prigione, Shanny cerca però di risolvere i troppi misteri che si nascondono dietro la morte del marito, finendo per precipitare in un complicato ‘affaire spionistico’ che la porterà sino in Grecia (da qui il titolo originale, La route de Corinthe). Chabrol si inoltra nel film di spionaggio rivolgendo un occhio attento al suo diletto Hitchcock, e con puntuali riferimenti che vanno dalla tragedia greca alla suspense, realizza un raffinato ‘divertissement’ fondato su un ritmo narrativo molto sostenuto e su momenti di humour nerissimo. Criminal story, che precede la realizzazione di Stephane, una moglie infedele e de Il tagliagole, rivela inoltre un narcisistico vezzo hitchcockiano da parte del regista francese, che vi appare in un fulmineo cammeo nei panni di Alcibiades.

The Road to Corinth (1967) on IMDb

Desiderio del cuore (Michael o Mikaël) è un film muto del 1924 diretto da Carl Theodor Dreyer. Il titolo originale tedesco, Michael, lo si deve al titolo Mikaël (in danese) del romanzo di Herman Bang (1904) dal quale è tratto. Il romanzo era già stato adattato per lo schermo nel 1916 con il film Vingarne, diretto da Mauritz Stiller e interpretato da Nils Asther, un attore che, in seguito, avrebbe fatto una folgorante carriera hollywoodiana.

Il titolo originale tedesco, Michael, lo si deve al titolo Mikaël (in danese) del romanzo di Herman Bang (1904) dal quale è tratto. Il romanzo era già stato adattato per lo schermo nel 1916 con il film Vingarne, diretto da Mauritz Stiller e interpretato da Nils Asther, un attore che, in seguito, avrebbe fatto una folgorante carriera hollywoodiana.

Michael (1924) on IMDb

Regia di Huh Jung. Un film con Jeon Mi-seonJung-Hee MoonHyeon-ju SonKim Won-He. Titolo originale: Sum-bakk-og-jil. Genere Thriller – Corea del sud2013durata 107 minuti. Valutazione: 2,00 Stelle, sulla base di 1 recensione.

Sung-soo, agiato businessman, ha un fratello, povero e solo, di cui non ha mai rivelato l’esistenza alla propria famiglia. Di fronte all’ennesimo grido di aiuto di quest’ultimo decide di andarlo a trovare e di affrontare finalmente i propri sensi di colpa mai sopiti. La verità che è destinato a scoprire, però, è ben più inquietante e sorprendente rispetto a quanto atteso.
Il brutale incipit delinea immediatamente i confini di genere del debutto di Huh Jung, iscrivendolo a pieno titolo nei canoni del nero thriller sudcoreano: disturbante, crudo e senza speranza. Cinema fortemente di genere, in cui la reiterazione di temi, personaggi e scene clou non rappresenta un problema, specie fin tanto che il pubblico premia ogni nuova uscita del filone, quasi a rivendicare con forza un primato che tanta influenza ha avuto e continua ad avere sul thriller mondiale di grande e piccolo schermo.

Hide & Seek (2014) on IMDb

Regia di Joseph Sargent. Un film con Dan O’HerlihyGregory PeckEd Flanders. Titolo originale: MacArthur. Genere Drammatico – USA1977durata 130 minuti. – MYmonetro 2,98 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Vittorie e sconfitte del generale Douglas MacArthur durante la seconda guerra mondiale. 

MacArthur (1977) on IMDb

Regia di Sam Peckinpah. Un film Da vedere 1965 con James CoburnRichard HarrisWarren OatesCharlton HestonSenta BergerCast completo Titolo originale: Major Dundee. Genere Western – USA1965durata 124 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 3,10 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Finita la guerra civile, il maggiore Dundee, fanatico ufficiale nordista, assolda un gruppo di disertori e prigionieri sudisti per inseguire in territorio messicano gli Apaches, autori di massacri impuniti, ma si scontra con le truppe francesi. Benché gravemente mutilato (10 sequenze scorciate) e rimaneggiato al montaggio dalla Columbia e dall’infame produttore Jerry Bresler, è un film capitale nella storia del western moderno e di grande influenza sui suoi sviluppi (su Sergio Leone, per esempio), specialmente nella rappresentazione di una violenza integrale che coinvolge inseguiti e inseguitori, carcerieri e prigionieri, annullando ogni linea di separazione. L’azione fa perno sulla figura tragica di Dundee, un po’ eroe fanatico, un po’ angelo caduto in preda a una furia di (auto)distruzione, ma la scissione della personalità è anche degli altri personaggi.

 Sierra Charriba
(1965) on IMDb

Noroi – The Curse (ノロイ Noroi) è un film del 2005, diretto da Kōji Shiraishi. Girato con lo stile del falso documentario, il film è stato ben accolto dalla critica e dal pubblico ed è considerato tra i migliori prodotti collocati nel genere J-Horror.

Una produzione televisiva annuncia di aver ritrovato materiale video appartenente al giornalista Masafumi Kobayashi, specializzato nel campo del paranormale e dell’occulto. Il giornalista è stato dichiarato scomparso dopo che un incendio è divampato nella sua abitazione, in cui sua moglie Keiko ha perso la vita.

Il video contiene interviste fatte dal giornalista, registrazioni di programmi televisivi, materiale di repertorio, il tutto raccolto da Kobayashi, impegnato negli ultimi mesi su alcuni strani accadimenti, come la scomparsa di una bambina con capacità ESP, un’inquietante apparizione durante un servizio televisivo notturno in una foresta, le folli dichiarazioni di un medium, le convulsioni dell’attrice Marika Matsumoto. Kobayashi trova un legame tra tutte queste storie: la maledizione di Kagutaba, un demone che, secondo la leggenda, venne imprigionato nelle viscere di un paesino del Nagano per mezzo di un antico rituale, avvenuto per l’ultima volta nel 1978. Per approfondire la sua ricerca, Kobayashi si reca in questo paese, insieme al medium, ad un cameraman ed a Marika Matsumoto, per verificare ciò che i paesani temono di più: il risveglio del demone.

Noroi (2005) on IMDb
Locandina La caccia [1]

Un film di Carlos Saura. Con Alfredo MayoIsmael MerloEmilio Gutiérrez Caba Titolo originale La cazaDrammaticob/n durata 93 min. – Spagna 1965.

Uno dei primi (e migliori) film di Carlos Saura (e un chiaro segno di rinascita del cinema spagnolo). La storia di una battuta di caccia è un pretesto per un apologo sulla borghesia franchista emersa dalla guerra civile. Tre ex veterani falangisti e un ragazzo vanno a sparare alle lepri in una pianura, dove i tre combatterono trent’anni prima.

The Hunt (1966) on IMDb
LA CACCIA - 1966Dir ARTHUR PENNCast: MARLON BRANDOROBERT REDFORDANGIE  DICKINSONMIRIAM HOPKINSJANE FONDAROBERT DUVALLE. G. MARSHALLJANICE  RULEITALIA - INSERT-Lc.-33x70-Cm.-13x27-In.LOCANDINA: (1966)  Art / Print / Poster | BENITO ...

Un film di Arthur Penn. Con Robert Redford, Jane Fonda, Miriam Hopkins, Angie Dickinson, Marlon Brando.Titolo originale The Chase. Drammatico, durata 135′ min. – USA 1966. MYMONETRO La caccia * * * 1/2 - valutazione media: 3,58 su 7 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Da un romanzo di Horton Foote. Detenuto evaso raggiunge casa. Sua moglie e lo sceriffo locale cercano di convincerlo a costituirsi, ma i suoi concittadini gli danno una caccia feroce. Nonostante una certa enfasi melodrammatica e le interferenze del produttore Spiegel sul lavoro di A. Penn (soprattutto nel montaggio), il film, scritto da Lillian Hellman, è un dramma civile che taglia come un rasoio con un Brando massiccio, opaco e masochista e un Redford ancora in bozzolo.

 La caccia
(1966) on IMDb
Ophélia (1962) | FilmTV.it

Un film di Claude Chabrol. Con Alida ValliClaude CervalAndré JocelynJuliette MaynielRobert Burnier. continua» Drammaticodurata 102 min.

Chabrol usa Shakespeare per dar vita ad una lunare e notturna rappresentazione che sviluppa, su due piani distinti ma convergenti, il tema di fondo: la morte del padre ha, così, uno svolgimento “freudiano” ed un altro, parallelo, che investe il piano storico sociale, nel quale Amleto/Yvan fa esplodere l’ipocrisia di una borghesia che, per paura, si autoreclude in prigioni di lusso. Un altro elemento da notare, mi pare, è il ruolo che in questo conflitto molto “maschile” assume Lucie/Ophélia; ruolo che non spoilero, ma che é assolutamente originale anche rispetto al modello di riferimento e che, credo, vada messo in relazione a quello incarnato dalla madre: quello di Lucie é un amore libero e spregiudicato, “scandaloso” per la morale grande e piccolo borghese, che si rivelerà invece puro e accogliente; quello della madre per Adrien é, scopriremo, ugualmente forte, ma é stato soffocato dalla patina di rispettabilità ipocrita con cui si è voluto coprire lo “scandalo” originario.

Ophélia (1963) on IMDb

I subita nella versione dvdrip sono stati tradotti con google, potrebbero esserci delle imprecisioni.

Titolo OriginaleWAR OF THE WORLDS: THE ATTACK RegiaJunaid SyedInterpretiSam GittinsLeo StaarVincent ReganAlhaji FofanaLara Lemon Durata: h 1.25 Nazionalità:  Gran BretagnaCanada 2023 Generefantascienza

Le avventure di tre giovani astronomi e la loro lotta per sopravvivere a una micidiale invasione marziana.

War of the Worlds: The Attack (2023) on IMDb
Poster La guerra dei mondi

Un film di Steven Spielberg. Con Tom Cruise, Dakota Fanning, Miranda Otto, Justin Chatwin, Tim Robbins. Titolo originale War of the Worlds. Fantascienza, Ratings: Kids+13, durata 116 min. – USA 2005. uscita domenica 29 maggio 2005. MYMONETRO La guerra dei mondi * * * 1/2 - valutazione media: 3,50 su 178 recensioni di critica, pubblico e dizionari.


Nelle sue linee essenziali La guerra dei mondi è notevolmente fedele al racconto di H.G. Wells, tenendo anche conto che essendo stato publicato nel 1898, ogni forma di attualizzazione era legittima, se non necessaria.
Che si tratti di uno spettacolone domenicale, privo di messaggi, tanto cari a chiunque non sia in grado di abbandonarsi ad un racconto travolgente, sia pure fine a se stesso, è altrettanto vero. Pertanto il film potrebbe essere liquidato, aggiungendo malignamente una nota sul presunto declino di Steven Spielberg. In realtà, è sufficiente accostare questa versione alle due che lo hanno preceduto, quella di Byron Haskin e la più recente: Independence Day, per comprendere quale forza narrativa sa esprimere Spielberg, semplificando il messaggio, se proprio non se ne può fare a meno, contenuto nel suo impressionante La guerra dei mondi. Siamo una società fragile, con le sue strutture in disfacimento e l’operaio specializzato Tom Cruise è a disagio con il cambiamento repentino di fattori tradizionali, come la famiglia, la società in genere e la sottocultura cui siamo condannati. Ed ecco che l’attacco alieno, assimilabile a quanto accadde il fatidico 11 settembre o a Perl Harbour, ricompatta lo stato famigliare, riconsegna il senso della vita, fino a trovare nel proprio inconscio, ormai depurato, l’antidoto per combattere con successo chiunque attenti all’esistenza e all’orgoglio di un popolo. Semplice, lineare, ma strepitosamente avvincente sul piano narrativo e spettacolare, il film di Spielberg sarà forse meglio compreso quando si sarnno acquietate le falangi di critici professionisti e no, autentiche creature aliene, che stanno ammorbando il cinema, privandoci del piacere di assistere a spettacoli di grande dignità professionale, come è appunto questa versione di La guerra dei mondi.
Interessante notare come non si vedano transitare nel racconto scienziati sentenziosi o giornalisti petulanti. Spielberg si pone dalla parte del pubblico con la sua capacità favolistica, nella quale il divo Cruise è perfettamente a suo agio. Tim Robbins rappresenta appunto le storture di chi deve ad ogni costo interpretare gli avvenimenti attraverso una visione paranoica. La scomparsa del personaggio è un sollievo per gli spettatori. Per quanto sia impressionante ciò che mostra, Spielberg, suo grande merito, evita di trasformare il film in uno dei soliti stupidi horror. L’arrivo degli alieni (tripodi) è strepitoso, la conclusione della vicenda, che qualcuno ha trovato sbrigativa, è degnamente priva di enfasi. Appaiono per alcuni istanti i due canuti protagonisti del film di Byron Haskin, realizzato 52 anni prima: Gene Barry e Ann Robinson, ma è un’apparizione quasi subliminale, per accaniti cinefili. il resto è facile da godere.

War of the Worlds (2005) on IMDb
La Guerra Dei Mondi (1952): Amazon.it: Barry/Robinson, Barry/Robinson: Film  e TV

Un film di Byron Haskin. Con Gene Barry, Ann Robinson, Les Tremayne, Lewis Martin, Robert Cornthwaite.Titolo originale War of the Worlds. Fantascienza, Ratings: Kids+13, durata 85 min. – USA 1953. MYMONETRO La guerra dei mondi [1] * * 1/2 - - valutazione media: 2,99 su 13 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Da un celebre racconto di H.G. Wells, lo specialista di genere Haskin dirige un film che la Paramount avrebbe fortemente voluto affidare ad Orson Welles come debutto, dopo la clamorosa farsa radiofonica che questi fece e che è ricordata con lo stesso nome di “war of the worlds”. Forte di un budget di tutto rispetto, in gran parte utilizzato per la cura degli effetti speciali, La guerra dei mondi racconta di un tranquillo paesino della provincia americana, dove un giorno si schianta un meteorite. Lo sgomento della popolazione è ancora più grande quando si scopre che non si tratta di un corpo celeste bensì di un’astronave aliena. E lo sgomento si fa panico quando gli extraterrestri palesano la loro ferma volontà di conquistare il mondo. 

 La guerra dei mondi
(1953) on IMDb
La cerimonia (DVD) - DVD - Film di Nagisa Oshima Drammatico | IBS

Un film di Nagisa Oshima. Con Kenzo Kawarazakhi, Atsuo Nakamura Titolo originale Gishiki. Drammatico, durata 122′ min. – Giappone 1971. MYMONETRO La cerimonia * * * 1/2 - valutazione media: 3,50 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

In viaggio con l’amata cugina Ritsuko verso un’isola sperduta, rifugio e tomba di loro cugino suicida, il giovane Masuo Sakurada rievoca, sull’arco di un quarto di secolo e attraverso una serie di cerimonie che sono altrettanti “momenti della verità”, le vicende della famiglia. Due ore dense di fatti, conflitti, tensioni e di bellezza figurativa, Gishiki è la summa del cinema di N. Oshima, il film che, anche per la limpida simmetria dei suoi ritorni all’indietro, più ha contribuito a farlo conoscere nel mondo. Opera dominata dalla presenza della morte, è una riflessione sulla difficoltà di essere giapponesi, oggi, e un bilancio storico-esistenziale del dopoguerra in Giappone. Film corale che propone almeno due personaggi memorabili: il vecchio despota Kazuono e la dolcissima zia Setsuko, interpretata da Akiko Koyoma, moglie del regista.

The Ceremony (1971) on IMDb