Archive for Gennaio, 2024


Regia di Takashi Miike. Un film con Kazuya NakayamaKaori MomoiRyuhzi MatsudaRyôsuke MikiTakeshi KitanoCast completo Genere Drammatico – Giappone2004durata 128 minuti. – MYmonetro 3,00 su 2 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Commentare i film di Takashi Miike si conferma un’impresa ardua con questo film in concorso a Venezia 61 nella sezione “Orizzonti”. Parlare di “trama” è di per sé eccessivo quando ci si riferisce ai film del cineasta nipponico, e Izo non fa eccezione. Diciamo che Izo è un indomito spirito guerriero, l’incarnazione sovrumana del rancore. Egli attraversa le epoche in cerca di vendetta, ed è vano ogni tentativo di abbatterlo, perché il rancore non muore mai. L’oggetto della sua vendetta è l’umanità intera, buoni e cattivi, poveri e imperatori.
Il viaggio di Izo non è solo un viaggio nel tempo e nello spazio, attraverso le epoche e i luoghi del mondo, ma è anche un viaggio psichedelico nell’irrazionalità di un regista che ha senza dubbio gravi turbe psichiche. Duelli tra guerrieri su un’autostrada percorsa da tir; samurai armati di pistola colt; un chitarrista che attacca canzoni nei momenti più improbabili: questi sono solo alcuni degli episodi che farciscono una carneficina di 128 minuti. Centinaia di morti, tra i quali uno stralunato Beat Takeshi.
Il messaggio del film è l’unica cosa chiara: una feroce ed inequivoca condanna alla malvagità degli esseri umani, contrappuntata dall’inserimento ripetuto di immagini di repertorio di tanti tristi esempi della follia dell’uomo nella Storia. Solo che, fatta da un pazzo, questa condanna mette i brividi.

 Izo
(2004) on IMDb

Regia di Takashi Miike. Un film con Shô AikawaLianmei ChenMing-Jun GaoJianqin He. Titolo originale: Gokudô kuroshakai. Genere Thriller – Giappone1997durata 95 minuti.

In una Taipei tormentata da piogge torrenziali vive Yuji, uno yakuza fuggito misteriosamente dal Giappone che svolge il ruolo di sicario per un boss locale. Nella vita dell’uomo irrompe un giorno la figura del figlio muto Cheng, di cui Yuji ignorava l’esistenza: dopo la fuga della madre sarà lui a doversene prendere cura. L’uomo in realtà sembra disinteressarsi del bambino, che segue il padre ovunque vada, dormendo per strada e cibandosi dai bidoni dell’immondizia. Ai due si unisce infine Lily, una prostituta in crisi. I tre formano per qualche tempo una famiglia felice, finché i compagni e il fratello di una delle vittime li rintracciano per vendicarsi.

 Rainy Dog
(1997) on IMDb

Regia di Takashi Miike. Un film con Kô ShibasakiHideaki ItoEbizô IchikawaHitomi KatayamaMaikoHiroshi KatsunoCast completo Titolo originale: Kuime. Genere Horror – Giappone2014durata 93 minuti.

Un attore di nome Kosuke interpreta il ruolo di Lemon in una versione teatrale di Yotsuya Kaiden e la sua nuova amante Miyuki interpreta Oiwa. Tuttavia, mentre approfondiscono le rispettive prestazioni, la linea tra la fantasia e la realtà viene oscurata fino a quando degli omicidi insanguinano il loro rapporto.

 Over Your Dead Body
(2014) on IMDb

Regia di Takashi Miike. Un film con Shô AikawaShirô SanoYu TokuiMidoriko Kimura. Genere Drammatico – Giappone2002durata 105 minuti.

L’onestissimo Umemoto rischia di perdere tutto perché la catena di supermercati per la quale la sua tipografia stampa i volantini è fallita. Il suo titolare, il vecchio Ookura, nega di avere ancora del denaro e così Umemoto si trova tra le mani un assegno scoperto da dieci milioni di yen. Preoccupato per i suoi dipendenti, medita il suicidio, ma si imbatte nella comunità di senzatetto di Shangri-La che occupa abusivamente la riva di un fiume della zona industriale e, dopo averla aiutata contro i teppisti locali, viene calorosamente adottato. I due leader del gruppo, lo scrittore in crisi Kuwata e un finto africano, lo aiutano a vendicarsi dell’arrogante magnate.

 Shangry-La
(2002) on IMDb

Regia di Takashi Miike. Un film con Shô AikawaSamuel Pop AningYukie ItouMichisuke Kashiwaya. Titolo originale: Nihon kuroshakai. Genere Thriller – Giappone1999durata 105 minuti.

Ryuichi è un ragazzo della provincia giapponese deluso e annoiato dalla vita, esposto a continue discriminazioni per via delle sue origini cinesi. Un giorno, sopraffatto dalla frustrazione, parte per Tokyo. Nel viaggio verso la metropoli si uniscono a lui il fratello Shunrei e l’amico Chan. Insieme si stabiliscono in un quartiere popolato da disadattati e incontrano la giovane prostituta cinese Anita, che dapprima li deruba ma poi decide di unirsi a loro. L’unico lavoro che riescono a trovare è quello di spacciatori di toluene per conto di un insulso produttore ma architettano un furto ai danni di un boss che permetterà loro di fuggire in Brasile.

 Ley Lines
(1999) on IMDb

L’immortale (無限の住人 Mugen no jūnin?, lett. “Abitante dell’infinito”), o anche Blade of the Immortal, è un film del 2017, diretto da Takashi Miike e basato sull’omonimo manga di Hiroaki Samura.

 Tratto dall’omonimo manga di Hiroaki Samura, narra la storia di una ragazzina di nome Rin e della sua vendetta contro gli Itto-ryu, un gruppo di spadiccini che hanno ucciso i suoi genitori. Per combatterli deciderà di assoldare Manji, un guerriero solitario, reso immortale da una misteriosa monaca che, iniettando delle sanguisughe nel suo corpo, ha fatto in modo che ogni ferita subita si rimarginasse immediatamente. Da questo incipit di trama alla True Grit emerge da subito la conclamata passione di Miike per il western, sublimata ormai dieci anni fa in Sukiyaki Western Django. E siccome la mela non cade mai troppo lontana dall’albero, è inevitabile, sin dal prologo in bianco e nero, pensare al vate Kurosawa Akira.

 L'immortale
(2017) on IMDb

Regia di Takashi Miike. Un film con Kazue FukiishiAtsushi IdaRenji IshibashiGoro KishitaniMatsushige YutakaCast completo Titolo originale: Chakushin ari – One Missed Call. Genere Horror – Giappone2003durata 112 minuti. – MYmonetro 2,38 su 3 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Dall’omonimo romanzo di Yasushi Akimoto ( Chakushin ari = Una chiamata persa), sceneggiato con Daira Minako dall’autore. La maniera del prolifico Miike (5 film all’anno in media) è riconoscibile anche in questo thriller di paura telefonica, fondato sull’ubiquità del cellulare, questa nostra protesi tecnologica e mediatica che ci rende raggiungibili sempre e in ogni luogo. Qui si aggiunge il fattore tempo. I messaggi terrificanti che la protagonista Yumi (Kou) e le sue amiche ricevono anticipano di qualche giorno il futuro e mettono la vittima in ascolto del proprio, imminente avvenire di morte. Yumi, indagando, cerca di interrompere la catena delle morti violente.

 The Call - Non rispondere
(2003) on IMDb

Regia di Takashi Miike. Un film con TeahMichelle ReisPatricia ManterolaMitsuhiro OikawaKoji Kikkawa. Genere Thriller – Giappone2000durata 102 minuti.

Mario e la sua fidanzata cinese Kei sono braccati dalla polizia e cercano di fuggire in Brasile. Il boss cinese Ko, innamorato di Kei, si oppone distruggendo i loro passaporti falsi. Per racimolare il denaro necessario ad un piano di fuga alternativo, i due cercano di sottrarre i proventi di una bisca clandestina che coinvolge anche Ko ma, per errore, si ritrovano con una valigia piena di droga appartenente allo yakuza Fushimi. La borsa viene rilevata dal direttore di una tv portoghese che, tentando di rivenderla a prezzo maggiorato, finisce nelle mani di Fushimi e Ko. I due boss mettono una taglia su Mario e rapiscono Kei. Mario è così costretto ad uscire allo scoperto…

 Hyôryû-gai
(2000) on IMDb

Regia di Takashi Miike. Un film con Nanako MatsushimaTatsuya FujiwaraTakao OsawaMasatô IbuTsutomu YamazakiCast completo Titolo originale: Wara No Tate. Genere Thriller – Giappone2013, – MYmonetro 2,75 su 2 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Dopo che lo psicopatico Kyomaru ha assasinato la sua nipotina di sette anni, il magnate Ninagawa ha promesso un milione di yen a chiunque lo ucciderà. Per il tenente Mekari e la sua squadra non sarà facile trasferire il presunto colpevole alle autorità di Tokyo: il viaggio è lungo e disseminato di spie e persone disposte a tutto per avvicinare il prigioniero ed eliminarlo, magari per sanare un debito famigliare o una ferita affettiva. Mekari stesso, così come gli altri membri della ristretta squadra di protezione, dovrà fare uno sforzo sovraumano per restare fedele al proprio dovere e proteggere ad ogni costo la vita di un uomo che sta mietendo una vittima innocente dopo l’altra.

 Shield of Straw - Proteggi l'assassino
(2013) on IMDb

Regia di Takashi Miike. Un film con Kenji SawadaKeiko MatsuzakaShinji TakedaNaomi Nishida. Genere Horror – Giappone2001durata 113 minuti.

La famiglia Katakuri è vittima della malasorte: la loro locanda non attira alcun cliente. La colpa è probabilmente dell’ambiente circostante, molto trascurato. Quando i clienti arrivano la situazione non migliora considerando che i malcapitati finiscono per soccombere nei modi più strani. Il primo cliente si suicida in preda ad una visione mistica, un campione di sumo muore durante un amplesso amoroso, un ufficiale della marina viene ucciso in seguito ad una lite. È il momento giusto per l’eruzione del vulcano a cui, forse, farà seguito una nuova era piena di speranza e felicità.

 Katakuri-ke no kôfuku
(2001) on IMDb

The Great Yokai War (妖怪大戦争 Yōkai daisensō?, lett. “La grande guerra degli yōkai“) è un film del 2005, diretto da Takashi Miike. Il film è uscito in Giappone il 6 agosto 2005 ed è stato presentato fuori concorso al Festival del cinema di Venezia il 5 settembre 2005.

Il film utilizza il titolo dell’omonimo film del 1968, distribuito dalla ADV Films.

L’unico tema comune in entrambi i film, è la guerra degli yōkai: il primo film utilizzava la figura di un demone babilonese in viaggio verso il Giappone per punire le popolazioni indigene; nel lungometraggio moderno vengono utilizzate figure di rigetto per punire la popolazione.

Il film del 1968 utilizzò la tecnica visiva nipponica del Tokusatsu, mentre nel film del 2005 è stata utilizzata soprattutto la grafica computerizzata, oltre ai pupazzi animatronici e alla tecnica stop-motion.

Un ragazzo si trasferisce in un paesino dopo il divorzio dei genitori; durante una festa locale, il ragazzo sceglie il Kirin come protettore.

Ben presto si viene a scoprire che il Kirin sta mettendo in atto una feroce guerra contro gli umani e le popolazioni locali.

 La guerra dei fantasmi
(2005) on IMDb

Regia di Takashi Miike. Un film con Takeshi CaesarYukie ItouKyosuke IzutsuKippei Shîna. Titolo originale: Shinjuku kuroshakai: Chaina mafia sensô. Genere Thriller – Giappone1995durata 100 minuti.

Il detective Kiriya Tatsuhito della polizia di Tokyo è chiamato ad indagare intorno ad alcuni omicidi nel quartiere di Shinjuku ad opera di una triade cinese comandata da Wang Zhiming. Inizialmente vende le proprie informazioni sul caso al gruppo rivale, gli Yamane, presto, però, scopre che Yoshihito, il giovane fratello avvocato, difende gli interessi della triade ed è probabilmente coinvolto in prima persona nel traffico di organi umani gestito da Wang. Proteggere il fratello diventa l’unico scopo del detective sconvolto…

 Shinjuku Triad Society
(1995) on IMDb

The Mole Song: Undercover Agent Reiji (土竜の唄 潜入捜査官 REIJI Mogura no uta – Sennyu sosakan: Reiji?) è un film del 2014 diretto da Takashi Miike.

Reiji Kikukawa, che ha un forte senso della giustizia, si è diplomato all’accademia di polizia con il punteggio più basso di sempre. Diventa un agente di polizia, ma viene improvvisamente licenziato dal capo della polizia per questioni “disciplinari”. In realtà, il licenziamento fa parte di un piano attentamente orchestrato. A Reiji viene ordinato di diventare una “talpa”, un poliziotto sotto copertura. Il suo obiettivo è Shuho Todoroki, il capo della banda Sukiyakai. Il gruppo è il più grande gruppo criminale nell’area di Kanto. A Masaya Hiura, che lavora come giovane capo di una banda affiliata a Sukiyakai, piace Reiji. Mentre attraversa varie difficoltà, Reiji si fa strada verso Shuho Todoroki.

 Mogura no uta: Sennyuu sousakan Reiji
(2013) on IMDb

Yattaman – Il film (ヤッターマン Yattāman?) è un film del 2009 diretto da Takashi Miike. La pellicola si rifà alla celebre serie anime Yattaman prodotta dalla Tatsunoko (internazionalmente nota come Yatterman). In Italia il film è stato distribuito nel 2011 al cinema tramite il distributore Officine UBU[1].

Ganchan e la sua ragazza Janet costruiscono straordinari robot e quando il mondo è in pericolo si trasformano in Yatta 1 e Yatta 2, i supereroi Yattaman. L’occasione per una nuova impresa si presenta quando la giovane Shoko chiede il loro aiuto per ritrovare il padre, scomparso in Norvegia mentre era sulle tracce di uno dei quattro frammenti della potente Pietra Dokrostone. Qualcun altro è infatti alla ricerca della mitica Pietra. Si tratta degli acerrimi nemici degli Yattaman: il trio Drombo, composto dalla bellissima e perfida Miss Dronio, e dai suoi tirapiedi Boyakki e Tonzula. I Drombo, con l’aiuto del misterioso Dottor Dokrobei ingaggiano con gli Yattaman una dura battaglia per il possesso della Dokrostone e per il destino del mondo.

 Yattaman - Il film
(2009) on IMDb

Kikoku (鬼哭, distribuito come Yakuza Demon negli Stati Uniti) è un film yakuza giapponesediretto da Takashi Miike . Il film riunisce Miike con Riki Takeuchi , che interpreta il personaggio principale.

Seiji (interpretato da Takeuchi) è cresciuto come un orfano cresciuto dal suo capo Muto. La famiglia Muto è composta solo dal boss Muto, Seiji e Yoshi e funge da ramo della più ampia famiglia Date. Quando Muto è chiamato a saldare i suoi debiti con la banda, giura invece di assassinare un alto ufficiale della famiglia rivale Tendo. Seiji si offre di eseguire lui stesso l’assassinio, ma Muto lo proibisce perché Seiji ha già scontato una condanna per omicidio di 15 anni per un colpo legato a una banda. Il giorno dopo, Muto viene arrestato per possesso illegale di arma da fuoco e condannato a scontare 2 anni di carcere.

 Kikoku
(2003) on IMDb

Regia di Takashi Miike. Un film Da vedere 2004 con Shô AikawaKyoka SuzukiAtsuro WatabeYui IchikawaKoen KondoNaoki YasukôchiCast completo Genere Commedia – Giappone2004durata 115 minuti. – MYmonetro 3,50 su 2 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Un uomo mediamente infelice, dalla famiglia disastrata e dall’attitudine vittimista ha una sola passione: Zebraman, il supereroe protagonista di una serie televisiva di quart’ordine. Per questo passa tutto il suo tempo libero a cucirsi un costume identico a quello dell’eroe e nel disperato tentativo di vivere, anche per finta, un’identità più soddisfacente comincia a girare di notte indossandolo e atteggiandosi ad eroe. Le conseguenze sono immediatamente nefaste vista l’inettitudine del soggetto, capita però che contemporaneamente alcuni alieni stiano progettando di prendere il controllo della Terra, occasione perfetta per l’inetto di trasformarsi in eroe.

 Zebraman
(2004) on IMDb

Genere:Azione Anno:2010 Regia:Takashi Miike Attori:Shô AikawaTsuyoshi AbeRiisa NakaMasahiro Inoue Paese:Giappone

Quindici anni sono trascorsi dall’epica battaglia tra Zebraman e gli alieni…Nel 2025, Zebra City è una metropoli modello dove si sperimentano riforme politiche. Uno di questi esperimenti è “L’Ora della Zebra”. Ogni giorno alle 5:00 e alle 17:00, per cinque minuti, la legge permette ogni sorta di atto criminale! I potenziali criminali vengono annientati, e insieme a loro, anche i malati e gli anziani… Dall’entrata in vigore dell’Ora della Zebra il tasso di criminalità inizia a diminuire, rendendo Zebra City la metropoli più sicura al mondo – e finalmente il nero e il bianco sono chiaramente distinti! Sulle strade di Tokyo, completamente trasformate, Shinichi si risveglia all’improvviso: ha perso la memoria. Sono esattamente le 5:00 – comincia l’Ora della Zebra! Ed ecco che un poliziotto della Zebra-Polizia apre il fuoco contro di lui.

 Zeburâman: Zebura Shiti no gyakushû
(2010) on IMDb
Locandina Sukiyaki Western Django

Un film di Takashi Miike. Con Hideaki Ito, Masanobu Ando, Koichi Sato, Kaori Momoi, Yusuke Iseya. Azione, durata 121 min. – Giappone 2007. MYMONETRO Sukiyaki Western Django * * * - - valutazione media: 3,13 su 9 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

In un villaggio giapponese, in una terra molto simile al vecchio west, due gang, i Genji vestiti di bianco e gli Heike vestiti di rosso, combattono all’ultimo sangue per un forziere d’oro.
Il divertissement di Takashi Miike, che afferma di avere incontrato gli Spaghetti Western (che in giappone si chiamano Maccheroni Western) all’età di sei anni quando i genitori che guardavano i film di Sergio Leone gli regalavano pistole e speroni, è cinefilia pura. Questo è il pregio e il difetto di un film che nei primi tre minuti dà il meglio di sè. È Quentin Tarantino nell’ironica parte di Piringo, narratore, con una meravigliosa parlata inglese dalla cadenza nipponica. Lo sfondo dipinto, con quel sole perfetto e giallo fa il resto. E qui inizia il film.
Ci sono donne di metallo, sceriffi immortali, fragorosi suoni di pallottole, e tanti colori caldi, che giungono fino al rosso del sangue che scorre a fiotti. Le citazioni sono infinite, da Corbucci fino al sempiterno Sergio Leone. Takashi Miike, che fino a oggi si era confrontato con l’horror e l’inquietudine, sa dove mettere le mani, e i temi di amore e morte ricorrono anche in questo omaggio assoluto al Western all’italiana. La durata del film, circa due ore, rende gli scontri a fuoco ripetitivi, ma a salvare Sukiyaki Western Django è ancora l’amore per il cinema. L’eterno incontro delle due mani che si avvicinano strizzando l’occhio a Duello al sole sono ancora un gioiello di questo gioco che il regista giapponese e Tarantino hanno pensato qualche tempo fa proprio in un ristorante del Lido Veneziano, a dimostrazione che il sogno del cinema esiste ancora. In Oriente. In Occidente. E Leone San non potrà che sorridere, a modo suo, da qualche parte in cielo.

 Sukiyaki Western Django
(2007) on IMDb

Regia di Park Chan-wookTakashi MiikeFruit Chan. Un film con Byung-Hun LeeKyoko HasegawaAtsuro WatabeMiriam Chin Wah YeungBai Ling. Genere Drammatico – Corea del sudCorea del sudGiapponeCina2004durata 125 minuti. – MYmonetro 3,07 su 2 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Dall’oriente un terzetto di mediometraggi va a comporre un film solo per duri di stomaco.
Cina: per combattere le rughe, la facoltosa signora Qing pranza spesso da zia Mei, specie di fattucchiera i cui ravioli sono un elisir di lunga vita. Il segreto è nel ripieno: carne di feti abortiti.
Corea: un regista e sua moglie vengono rapiti da una comparsa psicopatica che li tortura. Il motivo è che l’uomo non riesce ad accettare che il regista oltre che bravo, bello e ricco, sia anche buono.
Giappone: una giovane scrittrice è tormentata dal ricordo di un delitto commesso da bambina.
Gli estremorientali sembrano essersi resi conto di essere le genti più allucinate del pianeta, al momento, e decidono di unire le forze e mettere insieme questa sorta di campionario dell’efferatezza. Scegliete dal catalogo l’episodio che più vi aggrada e tuffatevi nel maelstrom della follia pura.

Three... Extremes (2004) on IMDb
Locandina Visitor Q

Un film di Takashi Miike. Con Kenichi Endo, Shungiku Uchida, Kazushi Watanabe, Shôko Nakahara Drammaticodurata 84 min. – Giappone 2001MYMONETRO Visitor Q * * 1/2 - -valutazione media: 2,92 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

La famiglia Yamazaki è alla deriva: il padre, giornalista televisivo, subisce un trauma che lascia il segno, mentre la moglie tossicodipendente è alla mercé delle angherie del figlio. Almeno finché un misterioso individuo irrompe nelle abitudini degli Yamazaki e le sconvolge.
Visitor Q, o della disintegrazione e ricomposizione della famiglia giapponese. Come in un principio della termodinamica, Takashi Miike prende come esempio la più inverosimile – ma insieme paradigmatica nel suo parossismo – delle famiglie possibili, in quello che forse è il capitolo più emblematico di una filmografia sterminata. Incesto, tossicodipendenza, necrofilia, prostituzione, voyeurismo sono solo alcune delle empietà presenti in seno alla famiglia Yamazaki: una sequenza di elementi apparentemente ideale per épater les bourgeois il più possibile, non fosse che la sincerità di Miike va ben oltre simili scorciatoie, perseguendo un inatteso percorso morale. Niente sensazionalismi nel crudo digitale delle inquadrature, dedite a un malsano verismo che non arretra nemmeno di fronte alla più disgustosa delle sequenze.
Non si sa quanto siano voluti i rimandi a Teorema di Pasolini (mentre sono certi ed evidenti quelli a Crazy Family di Sogo Ishii, capostipite ideale di un sub-genere sui drammi moderni della famiglia nipponica che ha portato a risultati di eccellenza in tempi recenti, come Tokyo Sonata di Kurosawa o Love Exposure di Sono Shion), fatto sta che – eccessi a parte – esiste un fil rouge che accomuna le due opere; dove Pasolini cercava la disintegrazione del nucleo familiare in favore della libertà dell’individuo, Miike ritrova l’unità familiare, anche se nel nome della perversione. L’intervento del Visitor Q, autentico deus ex machina armato di mattone, è il fattore scatenante dell’inversione di tendenza degli apparentemente irrecuperabili Yamazaki, fenomeno che parte dalla (ri)presa di coscienza della figura materna, sorta di dea della fertilità finalmente vista come tale dal figlio frustrato e violento e dal marito fedifrago e umiliato. Ma spingersi troppo in profondità nell’analisi risulta esercizio vano almeno quanto fermarsi inorriditi al grottesco della superficie.
Takashi Miike, in special modo in Visitor Q, va assunto nella sua unicità disturbante, presentata con la naturalezza di un (non-)autore che rifiuta le convenzioni del linguaggio per offrire la sua nuda verità. Una verità spesso vergognosamente e disgustosamente illuminante sulla natura umana.

Bijitâ Q (2001) on IMDb