Archive for Gennaio, 2024


Locandina italiana La meglio gioventùUn film di Marco Tullio Giordana. Con Luigi Lo Cascio, Adriana Asti, Sonia Bergamasco, Maya Sansa, Fabrizio Gifuni. Drammatico, Ratings: Kids+16, durata 360 min. MYMONETRO La meglio gioventù * * * 1/2 - valutazione media: 3,87 su 59 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Gli ultimi 40 anni della Storia italiana sono raccontati attraverso le vicende di una famiglia.
Il protagonista principale è Nicola (da cui parte il racconto) il quale, durante l’alluvione a Firenze del ’66, incontra e si innamora di una donna e la segue per vivere nella città di lei, Torino.
E’ la Torino degli anni ’70, sullo sfondo del terrorismo, dei problemi operai e dell’immigrazione dal Sud. Questo è l’incipit che prosegue fino ai giorni nostri per chiedersi e chiederci che cosa sia cambiato da allora e cosa sia rimasto uguale.
Un film per il quale era previsto solo il passaggio in televisione presente invece a Cannes nella sezione “”Un certain regard”. Un’opera storica raccontata in 6 ore, ma non solo: un affresco che descrive l’evoluzione dei costumi, dei rapporti familiari e le trasformazioni sociali, con qualche riflessione pungente sulla politica del nostro Paese. Dopo tanta televisione che si spaccia per cinema troviamo un film che puo anche passare in televisione ma che soprattutto consente al pubblico di rivisitare passioni, lotte, errori e speranze di una generazione e di quella che e’ venuta dopo.

The Best of Youth (2003) on IMDb

Locandina Lo specchio della vitaUn film di Douglas Sirk. Con Lana Turner, John Gavin, Sandra Dee, Robert Alda, Susan Kohner. Titolo originale Imitation of Life. Drammatico, Ratings: Kids+16, durata 124′ min. – USA 1959. MYMONETRO Lo specchio della vita * * * 1/2 - valutazione media: 3,80 su 15 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

In un’attrice vedova le ambizioni professionali hanno la meglio sulle ragioni del cuore. Rinuncia al matrimonio con un giovane fotografo e trascura la figlia, affidandola a una governante nera la cui figlia, anch’essa per far carriera, si spaccia per bianca e diventa spogliarellista. Ultimo film hollywoodiano di D. Sirk e il suo più grande successo commerciale. Rispetto al romanzo (e al film di Stahl), le modifiche sono radicali “nell’ottica del fallimento, dell’insuccesso, dell’ambiguità” (A. Castellano), trasformandolo decisamente in un melodramma declinato al femminile. J. Moore (la governante) e S. Kohner (sua figlia) ebbero una nomination all’Oscar. “Per la prima volta grazie a Sirk mi sono sentita attrice e non una donna utilizzata per la sua bellezza” (L. Turner).

Imitation of Life (1959) on IMDb

Locandina Kamikaze Girls

Un film di Nakashima Tetsuya. Con Kyoko Fukada, Anna Tsuchiya, Miyasako Hiroyuki, Ryoko Shinohara, Abe Sadao Titolo originale Shimotsuma monogatari. Commedia, durata 102 min. – Giappone 2004. MYMONETRO Kamikaze Girls * * * 1/2 - valutazione media: 3,89 su 7 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Svampito ma non sterile questo titolo nipponico è impossibile, come da copione, da inquadrare in un genere preciso. Il filone a cui può essere assimilato è quello della sterminata cultura dei manga, nel particolare si possono individuare connessioni con la celebre serie Tank Girl. Mimiko è una stralunata ragazza che vive secondo gli ideali del rococò, ha un innato talento per il ricamo e spende tutti i soldi scuciti al padre, commerciante di marche tarocche, in costosissimi vestiti di pizzo ricamati. Conclusasi l’attività del padre, deciderà di vendere di nascosto su internet tutti i fondi di magazzino per poter svaligiare la propria boutique di abiti vittoriani di fiducia. Conoscerà così una biker mascolina di nome Ichigo, interessata all’acquisto di imitazioni Versace: le due diventeranno protagoniste di un’involontaria e tormentata amicizia. Caricatura dai colori accesi di una nazione, l’opera propone una comicità di straordinaria follia ed appare a tutti gli effetti come il più classico dei manga in versione “vivente”, grazie anche a vere e proprie trovate cartoonistiche. Immerso in una fotografia shocking, accesa e plastificata, il titolo orienta interamente all’intrattenimento un ritratto iperbolico di manie e follie di massa, rendendo l’aspetto satirico assolutamente funzionale alla condotta fresca e schizzata. In una corsa sfrenata su binari inventati al momento, si va a braccio tra assurdità e paradosso: divertimento assicurato

Kamikaze Girls (2004) on IMDb

Locandina Il deserto dei TartariUn film di Valerio Zurlini. Con Vittorio Gassman, Helmut Griem, Francisco Rabal, Jean-Louis Trintignant, Giuliano Gemma. Drammatico, Ratings: Kids+16, durata 150 min. – Italia, Francia, Germania 1976. MYMONETRO Il deserto dei Tartari * * * 1/2 - valutazione media: 3,83 su 20 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Il tenente Giovan Battista Drogo, di fresca nomina, viene assegnato alla fortezza Bastiani, un avamposto ai confini dell’impero che si trova dinanzi al deserto anticamente abitato dai Tartari. Giunto a destinazione Drogo avverte come ogni militare, dal soldato ai più alti gradi, sia in attesa dell’arrivo del nemico proprio dal da quella direzione e quanto la vita dell’intera guarnigione dipenda da quell’attesa. Drogo cerca di farsi trasferire ma l’atmosfera che regna nella fortezza finisce con l’affascinarlo e a impedirgli di andarsene.
Il romanzo omonimo di Dino Buzzati (edito nel 1940) aveva attratto da subito più di uno sceneggiatore e regista ma tutti avevano finito con l’arrendersi dinanzi alla difficoltà di ambientazione storica. Perché lo scrittore situa la vicenda in una dimensione atemporale e la stessa Fortezza Bastiani può essere considerata un luogo non identificabile (Buzzati si spinse a dire che avrebbe potuto anche essere la redazione del Corriere della sera per cui scriveva). Ecco allora che l’idea viene accantonata fino al 1963 quando il libro esce in Francia in edizione tascabile. Sarà Jacques Perrin (già attore per Zurlini in Cronaca familiare) a rilanciare l’idea. La collocazione storica viene fissata alla fine dell’Ottocento con una forte connotazione di eleganza e rigidità austro-ungarica che la famiglia Buzzati-Traverso aveva ben conosciuto. Il luogo (fondamentale) è la fortezza di Barn nel sud dell’Iran (ora distrutta dal terremoto del 2003).
Il film è fedele al libro (tranne che nel finale per problemi produttivi) perché fondamentalmente sia Buzzati che Zurlini condividevano una visione della vita dominata da un senso profondo di attesa, da una sensazione di inutilità, da una profonda malinconia.”Vivere la vita non ha altro fine che lasciarla passare e la morte è l’unica giustificazione” così si esprimeva il regista individuando questo tema come il fil rouge di tutta la sua filmografia. Grazie a un cast di altissimo livello Zurlini rilegge non solo il mondo di Buzzati ma ci propone anche una personale visione del pascaliano ‘silenzio dinanzi agli infiniti spazi’ con questo che sarà il suo ultimo film.

The Desert of the Tartars (1976) on IMDb
Locandina Goodbye South, Goodbye

Un film di Hou Hsiao-Hsien. Con Hsiang HsiHsu Kuei-YingAnnie Shizuka InohJack Kao Titolo originale Nanguo zaijan, nanguoDrammaticodurata 116 min. – Taiwan 1996.

Uno sguardo crudo ed essenziale sulle classi meno abbienti di Taiwan, fatte di gente senza morale, senza speranza né punti di riferimento.E’ un film complesso sul piano linguistico . Racconta una non storia che obbliga lo spettatore a creare dei percorsi personali all’interno dei piani sequenza che il maestro taiwanese costruisce con la consueta abilità.

Goodbye South, Goodbye (1996) on IMDb

A City of Sadness re-released after 33 years in 4K 「悲情城市」時隔33年重返大銀幕- Taipei  TimesCittà dolente (悲情城市S, bēiqíng chéngshìP) è un film del 1989 diretto da Hou Hsiao-hsien.

Taiwan, 15 Agosto 1945: L’Imperatore nipponico Hirohito annuncia la resa incondizionata alle forze alleate, e i giapponesi lasciano l’isola di Formosa, sotto il loro dominio dal 1894.
Taiwan, 10 Dicembre 1949: Chiang Kai-shek e i vertici del Kuomintang si rifugiano a Taipei, fondando la Repubblica Cinese, di cui Chiang fu il primo presidente.
City of Sadness svolge il suo corso tra questi due estremi temporali, attraverso le vite della famiglia Lin, nella cittadina rurale di Chiu-fen.
Hou Hsiao Hsien dipinge con il suo stile elegante ed ellittico una saga familiare che condensa e dilata insieme l’eco di quel tumultuoso periodo della storia di Taiwan.

A City of Sadness (1989) on IMDb

Regia di Hou Hsiao-Hsien. Un film con Chun-fang ChangShih ChangDoze NiuChao P’eng-chueTsung-Hua ToCast completo Titolo originale: Fong guei lai de ren. Genere Drammatico – Taiwan1983durata 99 minuti.

Finita la scuola, Ah-Ching e i suoi amici passano il loro tempo a bere e a combattere nell’isoletta di pescatori in cui vivono. Stanchi di quella routine, tre di loro decidono di recarsi nella città portuale di Kaohsiung per cercare lavoro. Grazie ad alcuni parenti trovano un appartamento. Ma non appena si insediano, Ah-Ching si innamora della fidanzata di un vicino di casa. Da quel momento, i tre si trovano ad affrontare la dura realtà della grande città.

The Boys from Fengkuei (1983) on IMDb
Pane e fiore (1996) - Streaming, Trailer, Trama, Cast, Citazioni

Regia di Mohsen Makhmalbaf. Un film Da vedere 1996 con Mirhadi TayebiAli BakhshiAmmar TaftiMohsen Makhmalbaf. Titolo originale: Nun va goldun. Genere Psicologico, – IranFrancia1996, durata 77 minuti. Uscita cinema mercoledì 4 giugno 1997 distribuito da Sacher. – MYmonetro 3,00 su 3 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Un ex poliziotto si presenta a Teheran al regista Makhmalbaf: vorrebbe recitare nel suo prossimo film. I due si erano incontrati 20 anni prima: il regista, allora estremista diciassettenne, aveva accoltellato lui, guardia dello Scià, ed era finito in prigione. Il film in cantiere rievoca proprio quell’episodio. Ciascuno dei due sceglie “la sua giovinezza”, cioè l’interprete dei propri vent’anni. Ma durante le riprese le cose si svolgono in modo diverso. Anziché colpi di coltello e di pistola, i due ragazzi si scambiano il pane e il fiore del titolo. Fotogramma fisso e fine: un geniale coup de théâtre nel cuore. Film straordinario in cui la semplicità diventa stile e coincide con un’intensità ricca di echi e di riflessioni. Nel cinema iraniano non c’è soltanto Kiarostami. Il titolo originale significa “un istante di innocenza”.

A Moment of Innocence (1996) on IMDb

Regia di Mohsen Makhmalbaf. Un film con Shaghayeh DjodatBehzad DoraniFeizola GashghaiMaryam KeyhanMohsen MakhmalbafCast completo Genere DocumentarioCommedia drammatica – Iran1995durata 75 minuti.

Il regista iraniano Mohsen Makhmalbaf mette un annuncio sul giornale in cerca di interpreti per il suo prossimo film: ai provini si presenteranno migliaia di aspiranti attori e attrici. Presentato nella sezione Un Certain Regard del Festival di Cannes 1995 per celebrare i cento anni dalla nascita del cinema.

Hello Cinema (1995) on IMDb
Locandina La verità

Un film di Henri-Georges Clouzot. Con Brigitte BardotPaul MeurisseCharles VanelMarie José NatSami Frey. continua» Titolo originale La véritéDrammaticob/n durata 124 min. – Francia, Italia 1960MYMONETRO La verità ***1/2- valutazione media: 3,65 su 11 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Si celebra un processo contro una ragazza, dalla vita molto libera, che ha ucciso l’amante dopo aver scoperto che costui stava per sposare la morigerata sorella. La corte e il pubblico sono prevenuti contro l’accusata per motivi moralistici e la poverina, non sopportando il linciaggio, si suicida prima del verdetto.

The Truth (1960) on IMDb

Un film di Henri-Georges Clouzot. Con Dany CarrelBernard FressonLaurent TerzieffElisabeth Wiener Titolo originale La prisonnièreDrammaticodurata 105 min. – Francia, Italia 1967.

La moglie del pittore Gilbert si innamora del mercante d’arte Stanislas Hassler, con cui instaura un rapporto di totale dipendenza sessuale e psicologica. Egli ama fotografare le donne in pose oscene e la giovane si adatta. Il marito è desolato e furioso.

Woman in Chains (1968) on IMDb
Manon (film) - Wikipedia

Un film di Henri-Georges Clouzot. Con Serge ReggianiMichel AuclairCécile Aubry Titolo originale Dama s sobachkoyDrammaticoRatings: Kids+16, b/n durata 110 min. – Francia 1948.

Vagamente ispirato al celebre romanzo di Prévost. Durante l’occupazione nazista della Francia, la giovane Manon fa l’amore coi soldati tedeschi. Dopo la liberazione, il patrigno Robert Des Grieux la porta con sé a Parigi. I due si industriano in traffici di vario genere

Manon (1949) on IMDb
Mission Impossible (1996) [Edizione: Stati Uniti]: Amazon.it:  Cruise/Voight: Film e TV

Mission: Impossible è una serie cinematograficastatunitense, ispirata all’omonima serie televisiva, che dal 1996 vede protagonista (nonché produttore) Tom Cruise nel ruolo di Ethan Hunt, affiancato da personaggi ricorrenti come Benji Dunn (Simon Pegg) e Luther Stickell (Ving Rhames). La serie ha riscosso successo di critica e pubblico avendo prodotto, ad oggi, un fatturato pari a 3,4 miliardi di dollari in tutto il mondo.[1] Il sesto film (Mission: Impossible – Fallout), rilasciato a luglio 2018, è stato il più redditizio della saga a livello globale. Nel gennaio 2019 sono stati annunciati due sequel, diretti entrambi da Christopher McQuarrie, girati simultaneamente e programmati per le estati del 2021 e del 2022.[2] Tuttavia, per difficoltà tecniche insorte durante le riprese del settimo capitolo della serie cinematografica, la produzione ha abbandonato l’idea di girare immediatamente l’ottavo film

Mission: Impossible - Dead Reckoning Part One (2023) on IMDb
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Harry Potter è una serie di romanzi fantasy scritta da J. K. Rowling, incentrata sulle avventure del giovane mago Harry Potter e dei suoi migliori amici Ron Weasley e Hermione Granger, studenti della Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. Il mondo magico nel quale è ambientata la saga consiste in una società parallela che vive celata al resto del mondo reale, quello delle persone comuni, che vengono definite “babbani“. L’arco narrativo segue principalmente lo scontro tra il protagonista e il mago oscuro Lord Voldemort, desideroso di conquistare il mondo magico e l’immortalità.

Locandina I guardiani della notteUn film di Timur Bekmambetov. Con Konstantin Khabenskiy, Vladimir Menshov, Valeriy Zolotukhin, Mariya Poroshina. Titolo originale Nochnoy dozor. Fantastico, durata 114 min. – Russia 2004. uscita venerdì 14 ottobre 2005. MYMONETRO I guardiani della notte * * 1/2 - - valutazione media: 2,55 su 32 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Nella Mosca contemporanea umani dotati di poteri straordinari e vampiri si affrontano per mantenere la tregua ormai millenaria tra le forze della Luce e le forze delle Tenebre. I guardiani della notte sorvegliano le gesta dei vampiri impedendo che possano uccidere persone innocenti, allo stesso tempo gli esseri notturni controllano i guardiani della luce. Un’antica profezia prevede che, all’arrivo di un Eletto, l’equilibrio tra i due poteri sia destinato a spezzarsi in favore di una delle due fazioni che, in seguito a una guerra apocalittica, dominerà l’altra. Quel momento è ormai giunto e il messia dovrà scegliere da che parte stare.
Tratto dall’omonimo romanzo di Sergej Luk’janenko, il fanta-horror che non ti aspetti arriva dalla Russia e si appresta a conquistare l’America visto che sono già stati messi in cantiere due seguiti che verranno distribuiti dalla Fox (I guardiani del giorno e I guardiani del crepuscolo). Piccolo caso in patria, stupisce per la riuscita realizzazione tecnica nonostante il modesto budget a disposizione e per la spettacolarità di alcune scene.
Nel Bene si annida il Male e anche nel Male è possibile trovare un po’ di umanità e di bontà: è questo che ci racconta il film di Bekmambetov e il tema della contrapposizione non manichea tra i due poteri è uno degli aspetti più interessanti di tutto il film che, pur non brillando per originalità, trascina lo spettatore in un mondo affascinante e oscuro; un cammino a volte reso difficoltoso da una trama così complessa, da essere di ostacolo alla comprensione della vicenda.

Night Watch (2004) on IMDb
Risultati immagini per I Quattrocento 400 Colpi

Un film di François Truffaut. Con Jean-Pierre Léaud, Albert Rémy, Claire Maurier, Patrick Auffay, Georges Flamant. Titolo originale Les 400 coups. Psicologico, Ratings: Kids+16, b/n durata 93 min. – Francia 1959. MYMONETRO I quattrocento colpi * * * * 1/2 valutazione media: 4,53 su 39 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Come una madre che osserva e veglia, nelle prime immagini del primo capolavoro di Truffaut, quello che lo ha fatto passare dai banchi di scuola dei “Cahiers du Cinema” alla cattedra della macchina da presa, la Tour Eiffel è sempre presente, e domina Parigi. I 400 colpi è anche il primo film del personaggio Antoine Doinel, alter ego del regista, sempre interpretato da Jean Pierre Leaud, che accompagnerà nella vita cinematografica il cineasta francese.

 I 400 colpi
(1959) on IMDb
Howard E Il Destino Del Mondo: Amazon.it: Robbins,Thompson,  Robbins,Thompson: Film e TVHoward e il destino del mondo è un film di Willard Huyck del 1986, con Lea Thompson, Jeffrey Jones, Tim Robbins, Ed Gale, Chip Zien, Timothy M. Rose, Steve Sleap, Peter Baird, Mary Wells, Lisa Sturz. Prodotto in USA. Durata: 109 minuti.
 
Howard è un giovane papero che sta godendo il meritato riposo dopo un’intensa giornata di lavoro nella sua casa nel pianeta dei paperi, davanti alla Tv con una rivista in mano. Improvvisamente una forza incontenibile lo rapisce e lo catapulta nello spazio profondo in un viaggio verso l’ignoto.
 
Howard the Duck (1986) on IMDb

Poster HooligansUn film di Lexi Alexander. Con Elijah Wood, Charlie Hunnam, Claire Forlani, Marc Warren, Leo Gregory. Titolo originale Green Street Hooligans. Drammatico, durata 109 min. – USA, Gran Bretagna 2005. uscita venerdì 9 giugno 2006. MYMONETRO Hooligans * * * - - valutazione media: 3,45 su 163 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Un aspirante giornalista americano di nome Matt, espulso ingiustamente da Harvard, decide di voltare pagina raggiungendo la sorella a Londra. Appena sbarcato nel vecchio continente, Matt si imbatterà nel proprio cugino acquisito, fratello del cognato, leader della frangia più violenta degli ultrà del West Ham United, football club londinese. Il giovane si ritroverà così catapultato in una guerra tra fazioni, vero e proprio motivo di vita per gli hooligans; accolto nella “famiglia”, ne sposerà la filosofia e non tarderà a rivestire un ruolo di rilievo tra i ranghi del gruppo.
Distaccandosi per stile cine-genico dal nostro pur valido Ultrà, il titolo affronta in modo patinato ma onesto il ben noto turbine di violenza ai margini degli stadi, contestualizzando la spirale di rabbia non solo come solito sfogo a frustrazioni quotidiane, bensì come catalizzatore capace di mascherare il vuoto esistenziale in senso più ampio: si delinea così a tinte forti e in modo netto il fenomeno come un enorme Fight Club a cielo aperto, dove la componente violenta arriva ad essere completamente slegata da quella sportiva, ridotta a trascurabile pretesto. A fronte di un messaggio trasparente, stagliato su risvolti drammatici grazie al forte effetto contrasto, uno script che amalgamandosi con un discreto stile registico funziona tutto sommato anche a livello di story-telling.

Green Street Hooligans (2005) on IMDb

Regia di Alain Resnais. Un film Da vedere 1959 con Emmanuelle RivaBernard FressonEiji Okada. Genere Drammatico, – Francia1959durata 91 minuti. Uscita cinema lunedì 28 aprile 2014 distribuito da Cineteca di Bologna. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +16 – MYmonetro 3,88 su 8 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Una donna francese e un uomo giapponese hanno trascorso la notte insieme. Lei è a Hiroshima per girare un film come attrice. Sono entrambi felicemente sposati e lei deve ripartire il giorno successivo per la Francia. Tra di loro e il momento in cui dovranno lasciarsi si insinua il passato recente della città devastata dalla bomba atomica americana e quello prossimo di lei giovane ragazza di Nevers che si innamora di un tedesco nella Francia occupata.
Alain Resnais, al suo esordio nel lungometraggio, realizza un’opera destinata a lasciare un segno imperituro nella storia del cinema. Il regista aveva realizzato un rigoroso e penetrante documentario sull’Olocausto (Notte e nebbia) e la produzione gli chiese di replicare l’esperienza riflettendo sul nucleare. Ma Resnais non era e non è mai stato regista disposto a ripetersi e quindi, dopo più di tre mesi di preparazione con un intellettuale conoscitore profondo della cultura nipponica, opta per un film di finzione. Cerca quindi la collaborazione di una scrittrice per giungere a una sceneggiatura che, come avrà modo di dichiarare nel corso di un’intervista, gli consenta di “opporre il lato enorme, mostruoso, fantastico di Hiroshima, alla minuscola piccola storia di Nevers, che ci è rinviata attraverso Hiroshima, come la luce fioca di una candela è rinviata ingrandita e rovesciata dalla lente”. Superate le ipotesi Françoise Sagan e Simone de Beauvoir sarà Marguerite Duras a fornirgli quella struttura che mescola la memoria con la cancellazione del passato, Hiroshima e Nevers, la coppia che si è momentaneamente formata e quanto non è possibile eliminare dalle reciproche vite, la Storia e le storie. E’ il funzionamento della mente che si fonde con il sentimento e l’istinto quello che percorre un’opera il cui autore sperimenta, nel senso più pieno ed efficace del termine, le potenzialità del cinema. Il rapporto tra le immagini e il suono, ad esempio, è spesso spiazzante. I suoni dell’Hiroshima dell'”oggi” vengono sovrapposti alle inquadrature sulla Nevers dell’occupazione nazista per fornire la sensazione dell’irrompere del ricordo all’interno dell’attuale relazione ma può accadere anche il contrario. Così come al tempo e allo spazio viene negata la linearità in favore di una continuità tra l’ieri e l’oggi, tra Nevers e Hiroshima. Di fronte a un amore ‘proibito’ e all’indicibile violenza del massacro nucleare Resnais voleva porre lo spettatore dinanzi a quella che definiva “la grande contraddizione (che) consiste nel fatto che abbiamo il dovere e la volontà di ricordarci, ma siamo obbligati a dimenticare per vivere”. Ci è riuscito con una profondità e uno stile inarrivabili.

Hiroshima Mon Amour (1959) on IMDb

La signora della porta accanto - Il Cinema RitrovatoUn film di François Truffaut. Con Henri Garcin, Fanny Ardant, Gérard Depardieu, Roger Van Hool, Veronique Silver. Titolo originale La femme d’à côté. Drammatico, durata 106′ min. – Francia 1981. MYMONETRO La signora della porta accanto * * * 1/2 - valutazione media: 3,83 su 16 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Bernard e Mathilde si sono amati con passione e si sono lasciati con rabbia. Si ritrovano otto anni dopo, entrambi “felicemente sposati”. Il fuoco si riaccende. Meglio durare o bruciare? Abitano in campagna, vicino a Grenoble (patria di Stendhal…). “Stupido” come una canzone di Edith Piaf o di Gino Paoli, ma dice la verità sull’amore: fa male. 20° film di F. Truffaut, il suo 6° film d’amore e, purtroppo, il penultimo. F. Ardant lo illumina come una fiamma bruna. È, a modo suo, anche un thriller: un film d’amore hitchcockiano. L’amore-passione in cifra quotidiana.

The Woman Next Door (1981) on IMDb