Archive for Gennaio, 2024


Locandina Cabiria

Un film di Giovanni Pastrone. Con Lidia QuarantaItalia Almirante ManziniUmberto MozzatoVitale De StefanoIgnazio Lupi. continua» Storicodurata 162′ min. – Italia 1914.

Dopo decenni di luoghi comuni (Cabiria come antenato ideologico del fascismo, il suo regista come “inventore” del carrello, le sue architetture “studiate” da Griffith durante la lavorazione di Intolerance, le acrobazie verbali di D’Annunzio), l’opus magnum di Pastrone è finalmente oggetto di una meritata revisione critica. Il disegno e la struttura del film emergono soprattutto osservando la meticolosa concatenazione delle azioni parallele all’interno dell’inquadratura e la lussureggiante ricchezza di dettaglio nelle scene d’interni, esaltate da un impiego del colore (tintura e viraggio) efficace negli effetti quanto misurato nelle variazioni. Ecco una preziosa occasione per paragonare la più recente ricostruzione della versione 1914 del film con gli affascinanti scarti di lavorazione presentati al Ridotto del Verdi durante le Giornate.

Cabiria (1914) on IMDb
Locandina Il colonnello Redl

Un film di István Szabó. Con Klaus Maria BrandauerArmin Mueller-StahlGudrun LandgrebeKároly EperjesHans Christian Blech. continua» Titolo originale Redl ezredesDrammaticodurata 140 min. – Ungheria, Germania 1985

Ascesa e fulminea caduta nell’esercito austroungarico di Alfred Redl, perfetto ufficiale di un esercito e di una nazione che stanno disfacendosi (la prima guerra mondiale è alle porte). Diventato un capo dei servizi segreti, viene tradito dalla propria omosessualità. Ricattato, è fatto passare per spia. Verrà costretto a suicidarsi. Dopo Mephisto un altro film notevole costruito da Szabò sulla misura del suo attore feticcio Brandauer.

Colonel Redl (1985) on IMDb
Chi Uccidera' Charley Varrick?: Amazon.it: Matthau, Don Baker, Farr,  Robinson, North, Matthau, Don Baker, Farr, Robinson, North: Film e TV

Un film di Don Siegel. Con Felicia FarrJoe Don BakerNorman FellWalter MatthauMonica Lewis. continua» Titolo originale Charley VarrickDrammaticodurata 111 min. – USA 1973MYMONETRO Chi ucciderà Charley Varrick? ***1/2- valutazione media: 3,84 su 9 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

harley Varrick, un ex acrobata d’aereo, decide di cambiare vita e dedicarsi alle rapine in banca. Ma a Tres Cruces, nel New Mexico, rapina una banca, che in realtà è un deposito in cui una banda di gangster tiene il denaro da riciclare. Ciò scatena una furibonda caccia all’uomo.

Charley Varrick (1973) on IMDb
Locandina Che la festa cominci...

Un film di Bertrand Tavernier. Con Philippe NoiretJean RochefortMarina VladyJean-Pierre MarielleChristine Pascal. continua» Titolo originale Que la fête commenceStoricodurata 120 min. – Francia 1975.

Dopo la morte di Luigi XIV, in Francia comanda suo fratello Filippo d’Orléans. Filippo sarebbe anche d’idee avanzate, ma è troppo condizionato dal perfido abate Dubois che fa il gioco del governo inglese. L’unico ad opporsi a Dubois è il guascone Pontcallec, che però viene catturato e mandato al patibolo. Intanto nel paese cominciano a serpeggiare i primi fermenti della rivoluzione, che però si farà aspettare settant’anni.

Let Joy Reign Supreme (1975) on IMDb

Regia di Philippe Labro. Un film con Jean-Louis TrintignantDominique SandaSacha DistelCarla GravinaPaul CrauchetCast completo Titolo originale: Sans mobile apparent. Genere Giallo – Francia1971durata 97 minuti. – MYmonetro 3,25 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

L’ispettore Carella indaga sulle morti di persone uccise da un misterioso cecchino. Cosa collega i delitti? Tratto da un romanzo di Ed McBain è un giallo all’americana con un intrigo complicato, realizzato con brio, ma privo di suspense. Un ottimo Trintignant nella parte di un poliziotto solo, testardo e onesto.

 Senza movente
(1971) on IMDb

Regia di Alejandro Jodorowsky. Un film Da vedere 2016 con Brontis JodorowskyAdan JodorowskyPamela FloresJeremias HerskovitsKaori ItoCast completo Titolo originale: Poesía sin fin. Genere BiograficoDrammaticoFantasy – CileFrancia2016durata 128 minuti. Uscita cinema giovedì 18 gennaio 2018 distribuito da Mescalito Film. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 3,88 su 8 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Santiago del Cile, al debutto degli anni Cinquanta. Alejandro Jodorowsky ha vent’anni e il desiderio di diventare poeta contro il parere del padre che lo sogna medico, ricco e borghese. Intrappolato nell’ennesima riunione di famiglia, recide (letteralmente) l’albero genealogico e ripara in una comune di artisti avanguardisti per coltivare finalmente il desiderio ardente. Ispirato dai più grandi maestri della moderna letteratura Latino Americana (Enrique Lihn, Stella Díaz, Nicanor Parra) e immerso nella sperimentazione poetica, Alejandro farà la sua rivoluzione culturale.
Con Poesia senza fine, Alejandro Jodorowsky invita lo spettatore al viaggio. Un viaggio introspettivo che pesca ancora una volta nella sua biografia e nel suo universo fantasmatico, dischiudendo la stagione rocambolesca dell’adolescenza e muovendo verso l’età adulta delle prime espressioni artistiche, dei primi turbamenti sentimentali.

Opera immensa, audace e generosa, Poesia senza fine comincia dove si interrompe La danza della realtà, cronaca dell’infanzia cilena dell’autore. Se la madre canta sempre il suo ruolo come in un film di Jacques Demy e il padre, tiranno domestico, vende ancora lingerie umiliando i poveri, a ‘crescere’ è Alejandrito, eroe adolescente, esaltato e scapigliato che chiude coi genitori e abbraccia la carriera di poeta.

Jodorowsky prosegue il racconto giocoso e caricaturale della sua esistenza, inventando e reinventando un altro cinema, personale, libero, senza limiti. Un cinema taumaturgico abitato da creature fantastiche che sembrano fuggite dall’immaginario felliniano. Poeti, clown, nani, ballerine e giocolieri scendono in pista per salvare quello che possono con un atto poetico prodigioso. Su tutti dominano Stella Díaz (Pamela Flores), poetessa dai seni opulenti e i capelli rossi, che inizia Alejandrito al sesso e alla bellezza aggrappata a un’erezione senza fine, Enrique Lihn (Leandro Taub) compagno di notti liriche ed alcoliche che interpreta la poesia in azione e prosegue ‘tutto dritto’ fino al mattino, Pequeñita (Julia Avedano), nana che vuole crescere con l’amore. L’incontro del protagonista con gli amici poeti ridefinisce la sua vita e ridimensiona il terrore e l’orrore del quotidiano. Perché per Jodorowsky l’immaginario è nostro amico e aiuta a riconciliarsi col dolore. Il nostro, il suo. E a questo titolo Brontis e Adan Jodorowsky, figli di Alejandro, impersonano nel film i padri e figli in divenire, l’emanazione simbolica (e incarnata) che contiene la soluzione del trauma.
Vero e proprio atto psicomagico, l’autore stana il conflitto e lo scioglie intervenendo fisicamente nel film, prendendo per mano il tormento dei personaggi e gettando una luce sentimentale sull’ombra tumultuosa della sua creazione. Tra fantasmi e realtà, per Jodorowsky nessuna verità può essere enunciata fuori da questa alleanza, l’autore abbraccia il giovane uomo che fu col padre, convertendo in poesia i gesti di violenza e le parole odiose che segnarono il loro congedo. Perché lo scopo della poesia è fare del mondo un posto migliore, anche molto tempo dopo, anche quando è troppo tardi. La poesia è tutto quello che crea, e per estensione quello che ci crea.

Endless Poetry (2016) on IMDb

Regia di Cristi Puiu. Un film Da vedere 2020 con Agathe BoschUgo BroussotMarina PaliiDiana SakalauskaitéIstván Teglas. Genere Drammatico – RomaniaSerbiaSvizzeraSveziaBosnia-HerzegovinaMacedonia2020durata 200 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 4,06 su 10 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

In una grande casa padronale di campagna Nikolai, proprietario terriero, si intrattiene con alcuni ospiti su temi filosofici e morali. Si passa dall’Anticristo alla presenza della morte nel mondo, dal senso della guerra al progresso civile e morale.

Cristi Puiu affronta i “Tre dialoghi” di Vladimir Sergeevic Solovyev, un testo che attrasse l’attenzione e l’ammirazione di Dostoevskij e di Tolstoj e che ha continuato ad influenzare la cultura cristiana tanto che Giovanni Paolo II nell’enciclica “Fide et Ratio” lo cita come uno dei pensatori che hanno condotto una coraggiosa ricerca sul rapporto tra filosofia e parola di Dio.

Puiu ne rilegge l’opera compiendo una scelta radicale sul piano cinematografico ben consapevole del rischio che corre proponendo un film di così lunga durata affidato fondamentalmente alla parola e al contendere filosofico raffinato. Ha, a precederlo, il cinema di un Maestro del cinema: Eric Rohmer il quale, oltre ad aver calato nella quotidianità dei nostri tempi riflessioni altrettanto complesse nei cicli dei “Racconti morali”, delle “Commedie e Proverbi ” e delle “Quattro stagioni” si era confrontato con la classicità in Las marchesa von…Perceval le gallois e La nobildonna e il duca.

Puiu divide la narrazione in capitoli ognuno dei quali ha il nome di un personaggio e in cui si permette di variare le modalità di ripresa. Si passa dai piani sequenza ad inquadrature fisse in campo medio o lungo per poi conversare a tavola con campi e controcampi. Al centro ci sono personalità che finiscono con l’incarnare differenti posizioni in rapporto sia alla fede che alla politica. C’è chi detesta il fatto che i militari vengano considerati non più quelle figure gloriose che erano nel passato e chi inneggia a una pace universale o ritiene inevitabile un’unione tra i popoli d’Europa che ponga fine alle rivalità e a cui la Russia non potrà far mancare la sua presenza. Su tutto però domina il rapporto con la Parola evangelica e con le sue diverse (quando non opposte) letture.

Manor House (2020) on IMDb

Non esiste versione in italiano

Regia di Steno. Un film Da vedere 1953 con Peppino De FilippoWalter ChiariAlberto SordiSilvana PampaniniTuri PandolfiniCast completo Genere Commedia – Italia1953durata 90 minuti. – MYmonetro 3,03 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Alcuni episodi comici, più o meno divertenti, sono cuciti insieme da un debole pretesto: assistiamo a quello che avviene in un giorno qualsiasi in pretura. Il film sarebbe caduto nel dimenticatoio se non fosse stato completamente riscattato dall’esilarante intervento di Alberto Sordi in altri due film.

A Day in Court (1954) on IMDb

Regia di Pupi Avati. Un film Da vedere 1986 con Gianni CavinaCarlo Delle PianeDiego AbatantuonoAlessandro HaberGeorge Eastman (II)Cast completo Genere Drammatico – Italia1986durata 101 minuti. – MYmonetro 3,47 su 2 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Nella notte di Natale quattro amici e un industrialotto, il pollo da spennare, si trovano per una partita di poker che sarà, in molti sensi, un regolamento di conti. Come si addice a una partita di poker, che è il fulcro del film, c’è suspense, ma vien fuori bene anche la conoscenza che il bolognese Avati ha della vita in provincia e del suo continuo peggioramento. Sua è l’orchestrazione sapiente di un quintetto di attori eterogenei che hanno le facce giuste. C. Delle Piane premiato come attore protagonista a Venezia 1986; Nastro d’argento a D. Abatantuono non protagonista; David di Donatello a R. De Luca (suono), Riz Ortolani (musica).

 Regalo di Natale
(1986) on IMDb

Edit 13/1/2024: sostituita versione dvdrip con una migliore

Regia di Christopher Nolan. Un film Da vedere 2006 con Hugh JackmanChristian BaleScarlett JohanssonMichael CaineRebecca HallCast completo Genere Azione, – USAGran Bretagna2006durata 130 minuti. Uscita cinema venerdì 22 dicembre 2006 distribuito da Warner Bros Italia. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: – MYmoro 3,80 su 21 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Londra, fine ‘800. Robert Angier (Jackman) e Alfred Borden (Bale) sono due prestigiatori/illusionisti di successo, specialmente il primo. Da amici com’erano, sono diventati più che rivali: si odiano. Nella loro acerrima competizione sono coinvolti il comune maestro di un tempo (Caine), una giovane apprendista (Johansson) e l’inventore (Bowie) di un marchingegno di teletrasporto. Come si dice nel film, ogni trucco è diviso in tre tempi: la presentazione, il colpo di scena e il prestigio, qualcosa che non si era mai visto prima. Sembra un film da (sullo) spettacolo, un esercizio elegante e sorprendente sull’illusione contrapposta alla realtà. Tratto da un romanzo di Christopher Priest. Grazie alla calibrata sceneggiatura – scritta con il fratello Jonathan – l’inglese C. Nolan va al di là e in profondo su temi gravi: ambizione, inganno, vendetta, ossessione, gelosia, insomma il legno storto dell’umanità. Alla resa dell’ambiente e dell’atmosfera dà molto la fotografia di Wally Pfister. Attori magnetici.

The Prestige (2006) on IMDb

Un film di Charles Vidor. Con Rita Hayworth, Glenn Ford, George MacReady, Joseph Calleia, Steven Geray. Drammatico, Ratings: Kids+16, b/n durata 110′ min. – USA 1945. MYMONETRO Gilda * * * 1/2 - valutazione media: 3,83 su 16 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Ballin Mundson, proprietario di un losco casinò di Buenos Aires, sposa un’ex ballerina, già amata da Johnny, il suo fedele collaboratore. Il triangolo che si regge su un complesso rapporto di amore-odio non si spezza nemmeno con la morte (apparente) di uno dei tre. Film di culto per i fan di Rita, corpo d’amore ribelle al suo ruolo di oggetto, che canta meravigliosamente “Put the Blame on Mame” e danza splendidamente “Amado mio”. L’assurdità dell’intrigo diventa un difetto secondario in questa miscela di noir e melodramma passionale in cui i dialoghi di Marion Parsonnet sono di un Kitsch che sfiora il sublime. La latente carica omosessuale di questa pietra miliare nella storia del divismo fu scoperta soltanto dalla critica europea.

Gilda (1946) on IMDb

Regia di David Mackenzie. Un film con Jeff Bridges, Gil BirminghamDale DickeyBen FosterChris PineWilliam SterchiBuck TaylorCast completo Titolo originale: Comancheria. Genere ThrillerDrammatico – USA2016durata 102 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: – MYmoro 2,76 su 14 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Rapinare le agenzie della Texas Midlands, solo pezzi piccoli, solo dalle casse, la mattina presto quando non ci sono clienti. Pulire i soldi al Casinò. Pagare i debiti, estinguere l’ipoteca e lasciare il ranch dove ha appena scoperto il petrolio ai suoi due figli, per interrompere una storia di povertà famigliare durata anche troppo. È questo il piano di Toby, per il quale ha bisogno di suo fratello Tanner, da poco in libertà, dopo dieci anni di carcere. Le banche gli hanno preso quel poco che aveva e ora lui deve riprenderselo, possibilmente senza spargere sangue. Due le incognite: Tanner, che è una testa calda, e un Texas ranger a un passo dal pensionamento, che come detective sa il fatto suo meglio di tutti gli altri.
Il britannico David Mackenzie “esce” a sua volta dalla prigione del suo precedente film, “Starred Up”, con la voglia di una scorribanda. Il Texas, con il suo paesaggio geografico e umano rude e sanguigno, spesso sarcastico, gli offre lo sfondo per un western contemporaneo che riassegna i ruoli e per una storia di deserti emotivi e trivellazioni in profondità, al cuore degli affetti.
Le intenzioni sono buone, per quanto non sorprendenti, ma il film tarda a mettersi in moto, si trascina a lungo, indeciso se giocare la carta del thriller o quella del ritratto psicologico o ancora del western lirico e moderno. La colonna sonora parla allora al posto della regia, ma è invadente, chiacchierona: ha poco a che fare tanto con il lessico dei comanchi che con quello dei cowboys.
La sceneggiatura, firmata dall’autore di Sicario, parla di una violenza diversa, ma non meno disumana: quella del capitale, delle sue trappole, delle sue minacce educate ma senza sconti. E parla di uomini: diversi, ma vicini, i due fratelli; in tutto simili, ma lontani, Toby e il Ranger. C’è una linea che li divide, quella della legalità, e nessuna evenienza che uno dei due possa passare dall’altra parte. Chris Pine nei panni del primo e Jeff Bridges in quelli del secondo, trovano due ruoli che calzano loro a pennello, e li vestono al meglio. Mackenzie non li fa incontrare fino al finale, ma li accomuna con lo strumento del montaggio. Quando li mette l’uno di fronte all’altro, armati, dentro la forma a specchio del duello, confeziona un gran finale senza per questo alzare la sordina. Se ciò che lo procede avesse avuto lo stesso stampo, avremmo visto un film migliore.

Hell or High Water (2016) on IMDb
Locandina Il dolce domani

Un film di Atom Egoyan. Con Ian HolmCaerthan BanksTom McCamusBruce GreenwoodSarah Polley Titolo originale The Sweet HereafterDrammaticodurata 110 min. – Canada 1997MYMONETRO Il dolce domani ***1/2- valutazione media: 3,84 su 8 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Il film è tratto dal libro di Russel Banks e si ispira a un fatto vero avvenuto nel 1980 in Texas. La vicenda si sposta a Sam Dent, paese del Canada. Un autobus pieno di bambini affonda nel ghiaccio. Ne muoiono quattordici. Sopravvivono la conducente e una bambina che rimane paralizzata. Un avvocato intende sostenere gli abitanti e ottenere i danni. Ma si scontra con un mondo piccolo e ipocrita. Anche la grande tragedia viene “digerita” e strumentalizzata. Splendida natura canadese a far parte integrante del racconto. Grande prova di Holm e buona regia di Egoyan che si è visto assegnare il Gran Premio della Giuria a Cannes.

The Sweet Hereafter (1997) on IMDb

Regia di Andrew Haigh. Un film Da vedere 2011 con Jonathan Race, Loreto Murray, Sarah Churm, Joe Doherty, Kieran HardcastleTom Cullen, Chris New, Laura Freeman, Vauxhall Jermaine, Jonathan Wright. Titolo originale: Weekend. Genere Drammatico – Gran Bretagna2011durata 96 minuti. Uscita cinema giovedì 10 marzo 2016 distribuito da Teodora Film. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: – MYmoro 3,81 su 17 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

La tanto intensa quanto breve storia d’amore di 2 giovani di Nottingham: Russell, bagnino di una piscina soddisfatto del suo lavoro, e Glen, impiegato di una galleria d’arte con ambizioni creative. Da un casuale congresso carnale nasce un sempre più profondo desiderio di conoscenza reciproca che li trascina a denudare le proprie anime. Distribuito in ritardo in Italia da Teodora, dopo il successo, più di critica che di pubblico, di 45 anni (2015), è il 2° LM d’autore di Haigh, dopo Greek Pete (2008). È una dramedy d’amore, un pizzico mélo , che attinge la sua linfa vitale all’originale normalità di protagonisti, dialoghi ed eventi. Lontano anni-luce dallo stereotipo degli omosessuali tutti frizzi e lazzi, con un sagace uso dei primi e primissimi piani, Haigh li fa sentire come uguali anche al pubblico eterosessuale, senza tuttavia attenuare la denuncia delle discriminazioni, palesi e occulte, di cui sono ancora oggetto e delle peculiari sofferenze che ne derivano. Doppiamente premiato (film e regia) al Festival LesGaiCineMad 2011 di Madrid. La CEI ne ha sconsigliato la visione giudicandolo “scabroso” e molte sale ne hanno rifiutato la proiezione, non riuscendo però a impedirne il successo non solo di critica ma anche di pubblico.

Weekend (2011) on IMDb

Poster Yellow Submarine - Il sottomarino gialloUn film di George Dunning. Con Paul McCartney, George Harrison, Ringo Starr, John Lennon, The Beatles. Titolo originale Yellow Submarine. Animazione, Ratings: Kids, durata 90 min. – Gran Bretagna, USA 1968. MYMONETRO Yellow Submarine – Il sottomarino giallo * * * 1/2 - valutazione media: 3,81 su 12 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Un film a cartoni animati particolarmente originale e pieno di fantasia. I cattivi Biechi Blu, che odiano la bellezza, i fiori e la musica, attaccano Pepelandia, un paese felice, e pietrificano i suoi abitanti. Solo un marinaio riesce a salvarsi imbarcandosi su un sottomarino giallo sul quale fa salire i quattro Beatles che, dopo una serie di avventure, grazie alla loro musica, riporteranno la vita a Pepelandia.

Yellow Submarine (1968) on IMDb
Poster Dogville

Un film di Lars von Trier. Con Nicole Kidman, Stellan Skarsgård, Siobhan Fallon, Chloë Sevigny, Patricia Clarkson. Drammatico, durata 165 min. – Danimarca, Francia, Svezia, Norvegia 2003.MYMONETRO Dogville * * * 1/2 - valutazione media: 3,86 su 74 recensioni di critica, pubblico e dizionari.


Sfuggita all’inseguimento di due killer, la bella Grace arriva nella sperduta cittadina di Dogville. Grazie all’aiuto di Tom, portavoce della comunità, Grace riesce ad ottenere protezione a patto che sia disposta a lavorare per la comunità. Ma quando si viene a sapere che la donna è una grossa ricercata, gli abitanti di Dogville avanzano nei confronti di Grace sempre maggiori pretese. Ma Grace nasconde un segreto che farà pentire tutta Dogville di aver mostrato i denti contro di lei… Lars Von Trier ha ripulito il proprio cinema da quel sospetto di manierismo autoreferenziale che lo rendeva inviso a molti. Il Dogma e’ alle spalle. Resta solo un ‘Dog’ nel titolo del film ma il regista danese, con l’avvio di questa trilogia rompe col passato confermando paradossalmente la continuita’. Niente piu’ camera a mano o sfocature estemporanee ma un’assenza quasi totale di scenografia in favore della parola e dei gesti. L’influenza di Brecht e’ dichiarata ma non si tratta di un omaggio retro. Siamo invece di fronte a una storia narrata per capitoli in cui si concretizza il bisogno di una moarle che non rinvii la punizione e che, soprattutto, non risolva tutto con un perdono generalizzato. Le colpe vanno punite. Le protagoniste ‘cuordoro’ della trilogia precedente trovano in Grace un personaggio femminile pronto a subire fino in fondo ma che alla fine sapra’ come non soccombere. Von Trier ha forse superato una volta per tutte il piacere sottile di cercarsi dei detrattori con la dimostrazione della capacita’ di valorizzare un cinema purificato dall’esibizione stilistica e capace di mettersi al servizio degli attori. Prima fra tutti una straordinaria Nicole Kidman ma senza dimenticare l’apporto di attori del calibro di Ben Gazzara o James Caan. Lauren Bacall non fa il cameo role ma e’ li’ a ricordarci che il cinema ‘classico’ non puo’ morire. Non pero’ conservarlo in una cineteca della memoria. Bisogna sapersi rimettere in gioco. Sempre. Lei lo fa da maestra.

Dogville (2003) on IMDb

Regia di Vittorio De Sica. Un film Da vedere 1941 con Adriana BenettiAnna MagnaniVirgilio RientoVittorio De SicaGiuditta RissoneCast completo Genere Commedia – Italia1941durata 87 minuti. – MYmonetro 2,96 su 3 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Una furba orfanella, innamorata del medico dell’istituto che la ospita, riesce a conquistare il suo cuore e a scacciare la sciantosa che l’insidiava. 

Doctor, Beware (1941) on IMDb
Lankenauta Vaghe stelle dell'OrsaUn film di Luchino Visconti. Con Claudia Cardinale, Jean Sorel, Michael Craig, Renzo Ricci, Fred Williams. Drammatico, b/n durata 100′ min. – Italia 1965. MYMONETRO Vaghe stelle dell’orsa * * * 1/2 - valutazione media: 3,75 su 10 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Sandra Luzzatti torna con il marito Andrew da Ginevra a Volterra, nella casa natale dove incontra il fratello Gianni con cui ebbe un rapporto morboso; la madre, inferma di mente, è rinchiusa in una clinica. Il passato ritorna, anche quello del loro padre, studioso ebreo morto in un lager. Andrew chiede un chiarimento e parte, invitando la moglie a seguirlo, mentre il fratello la scongiura di restare. Dramma intimista e decadente dove, tentando di conciliare Sofocle (Elettra) con D’Annunzio (Forse che sì, forse che no), Visconti si sforza di elevare a livello tragico la vicenda e si scontra con le modeste dimensioni drammatiche dei personaggi. Scritto dal regista con Suso Cecchi D’Amico e Enrico Medioli; fotografia di A. Nannuzzi con insolito uso dello zoom; musiche di C. Franck. Una fulgida Cardinale. Leone d’oro a Venezia, immeritato come sarebbero stati meritati quelli per La terra trema, Senso, Rocco e i suoi fratelli.

Sandra (1965) on IMDb

Locandina italiana The WrestlerUn film di Darren Aronofsky. Con Mickey Rourke, Marisa Tomei, Evan Rachel Wood, Mark Margolis, Todd Barry. Drammatico, durata 109 min. – USA, Francia 2008. – Lucky Red uscita venerdì 6 marzo 2009. MYMONETRO The Wrestler * * * 1/2 - valutazione media: 3,73 su 202 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Negli anni ’80 Randy “The Ram” Robinson era un eroe del pro wrestling all’apice della carriera. L’incontro con il rivale Ayatollah, sconfitto il 6 aprile 1989, sarebbe rimasto per sempre nella storia dello spettacolare sport. Tuttavia, venti anni dopo “l’ariete” porta sul corpo i segni della lotta. Appesantito e decaduto, lavora part time in un grande magazzino e pratica il wrestling nelle palestre dei licei, ogni fine settimana, per la gioia dei (pochi) fan che gli sono rimasti.
Il fallimento e la distruzione fisica sono temi che Darren Aronofsky aveva già esplorato in passato ma nel narrare la ballata del lottatore errante, trova il modo per estenderli a una sfera più ampia. Il personaggio di The Ram (interpretato da un Mickey Rourke in stato di grazia) rappresenta infatti l’essenza stessa del fallimento. 

The Wrestler (2008) on IMDb

Regia di Michel Franco. Un film con Naian González NorvindDiego BonetaMonica del CarmenDario Yazbek BernalCast completo Genere Drammatico, – Messico2020durata 88 minuti. Uscita cinema lunedì 26 aprile 2021 distribuito da I Wonder Pictures. – MYmonetro 2,77 su 25 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

In una città del Messico dilaniata da sommosse e rivolte, la ricca Marianne Novelo sta per sposare il fidanzato Alan, quando un gruppo di popolani armati fa irruzione nella grande villa dei suoi genitori, portando caos, terrore e mattanza, con la complicità di parte dei domestici.

New Order (2020) on IMDb