Archive for Dicembre, 2023


Locandina La capraUn film di Francis Veber. Con Gérard Depardieu, Pierre Richard, Pedro Armendáiz Titolo originale La chèvre. Commedia, durata 91 min. – Francia 1981. MYMONETRO La capra * * * - - valutazione media: 3,11 su 13 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Una ragazza di ricchissima famiglia viene rapita in Messico; le indagini della polizia e di un detective privato non portano a nulla. Uno psicologo ha allora un’idea geniale: visto che la ragazza è sempre stata sfortunatissima, soltanto uno sfortunato come lei potrà ritrovarla… La scelta cade su un oscuro contabile perseguitato dalla malasorte.

La Chèvre (1981) on IMDb
Locandina Buddy Buddy

Un film di Billy Wilder. Con Klaus KinskiJack LemmonWalter MatthauPaula PrentissDana Elcar. continua» Commediadurata 96 min. – USA 1981.

Rifacimento del francese Il rompiballe (1973). Matthau è un killer a pagamento che dalla sua stanza d’albergo sta per sparare su un testimone scomodo. Ma nella stanza attigua c’è un poveraccio che tenta il suicidio perché abbandonato dalla moglie. Il killer cerca di dissuaderlo (la faccenda richiamerebbe senz’altro l’attenzione della polizia sul posto). Ma così facendo, non riesce a togliersi dai piedi quel piagnisteo, che rischia di mandargli a rotoli il piano così bene organizzato.

Buddy Buddy (1981) on IMDb

Regia di Satyajit Ray. Un film Da vedere 1957 con Karna BanerjeeKanu Bannerjee. Titolo originale: Aparajito. Genere Drammatico – India1957durata 110 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +16 – MYmonetro 3,50 su 3 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Tra Il lamento del sentiero (1955) e Il mondo di Apu (1959), è la 2ª parte di una trilogia, tratta dal romanzo Pather Panchali del bengalese Bibhutibhusan Banerjee, che attraverso la storia di Apu e della sua famiglia traccia un affresco dell’India degli anni Venti e del suo travaglio evolutivo. Influenzato dal neorealismo italiano, Ray racconta la vita, la morte, il dolore delle madri, l’egoismo dei figli con un ritmo lento ma senza indugi, con cura figurativa di classico rigore ma senza compiacimenti estetizzanti, con la sobria forza di una semplicità che rende familiare un ambiente a noi lontano. Leone d’oro a Venezia 1957.

 L'invitto
(1956) on IMDb

Diretto da Satyajit Ray India, 1965

Amitabh, uno sceneggiatore di film commerciali, percorre il paese in cerca di location. Quando la sua auto si rompe, viene accolto da un coltivatore di tè e dalla moglie Karuna, una donna che aveva amato anni prima ma di cui non era stato in grado di prendersene cura, o non aveva voluto…

 Il codardo
(1965) on IMDb

Il santone è un film del 1965 di genere Commedia/Drammatico, diretto da Satyajit Ray, con Charuprakash Ghosh, Rabi Ghosh, Prasad Mukherjee, Gitali Roy, Satindra Bhattacharya, Somen Bose. Durata 65 minuti.

L’avvocato Gurupada è rimasto traumatizzato dalla tragica scomparsa della moglie e ora si trova da solo a crescere la figlia. Un giorno l’uomo incontra il misterioso santone Birichi, che sostiene di vivere da secoli e di aver incontrato nella sua lunga vita figure come Platone, Gesù, Buddha ed Einstein. Gurupada viene conquistato dai racconti del millantatore e decide di diventare un suo adepto.

 Mahapurush
(1965) on IMDb

Regia di Satyajit Ray. Un film Da vedere 1960 con Chhabi BiswasSumitra JatterjeeSharmila Tagore. Titolo originale: Devi. Genere Drammatico 1960durata 93 minuti.

Un anziano proprietario terriero vede nella nuora la reincarnazione della dea Kali e le fa tributare onori adeguati. Inutilmente il figlio cerca di distoglierlo dalla sua infatuazione. Un miracolo richiesto non accade e la “dea” impazzisce. Preso spunto da un’idea del famoso scrittore indiano Rabindranath Tagore, Ray costruisce un racconto sobrio e aspro che lucidamente descrive l’opposizione tra fede superstiziosa e razionalismo, e le trasformazioni psicologiche che induce nei personaggi.

 La dea
(1960) on IMDb

Regia di Satyajit Ray. Un film con Soumitra ChatterjeeSharmila TagoreAparna Sen, Kaberi Bose, Simi GarewalPahadi SanyalCast completo Titolo originale: Aranyer Din Ratri. Genere Drammatico – India1970durata 115 minuti.

“Giorni e Notti nella Foresta”, la sua traduzione italiana, è la storia di un gruppo di amici, funzionari di una cittadina, che decidono di lasciare le loro abitazioni e la civiltà, per andare nelle campagne nella regione del Bengala. Questi si scontreranno con gli abitanti della zona, i quali li guardano con un certo razzismo e disprezzo. Il film affronta in modo coinvolgente il contrasto tra modernità e tradizioni indiane.

 Giorni e notti nella foresta
(1970) on IMDb

Regia di Satyajit Ray. Un film con Uttam KumarSharmila TagoreBireswar SenSomen BoseNirmal GhoshPremangshu BoseCast completo Genere Drammatico – India1966durata 120 minuti.

Arindam, un famoso attore, deve recarsi a Nuova Delhi per ricevere un premio, ma non trova voli disponibili. È così costretto a prendere il treno, dove tutti lo riconoscono. Aditi, una giornalista, riesce a catturare la sua attenzione e i due converseranno durante il lungo viaggio. Da questo incontro la star uscirà cambiato, mettendo in discussione la sua carriera da attore.

 Nayak
(1966) on IMDb

Regia di Satyajit Ray. Un film con Chandana Banerjee, Nripati Chatterjee, Anil Chatterjee, Khagen Pathak, Gopal Roy, Kali Bannerjee, Kanika Majumdar, Kumar Roy, Govinda ChakravartiSoumitra ChatterjeeCast completo Titolo originale: Teen Kanya. Genere Commedia – India1961durata 173 minuti.

Satyajit Ray non era solo un grande ammiratore di Tagore, ma anche uno dei pochi a capire e interpretare i suoi lavori con una visione propria, unica nel suo genere. Ray con il suo modo di girare neorealistico ha trovato un perfetto alleato nelle storie quotidiane e popolari di Tagore. Teen Kanya, basato su tre storie di Tagore – The Postmaster, Monihara e Samapti – voleva essere un tributo di Ray per il poeta Premio Nobel, realizzato nel centenario della sua nascita, nel 1961. Il film ad ogni modo diventa una perfetta simbiosi tra un maestro scrittore e un maestro regista. The Postmaster è la tenera storia del direttore di un ufficio postale di città, molto educato che, in un villaggio di provincia, insegna a una ragazza a leggere e scrivere. Monihara è un racconto tessuto intorno all’ossessione di una donna verso i suoi gioielli, mentre Samapti è la storia di una ragazza un po’ maschiaccio che si rende conto di amare il padre dopo un matrimonio forzato. Inoltre, tutte e tre le storie sono state trasposte anche in singoli film.

 Teen Kanya
(1961) on IMDb

Abhijan (অভিযান, The Expedition) is a 1962 Bengali film directed by the Indian filmmaker Satyajit Ray

Soumitra Chatterjee interpreta Narsingh, un tassista. Narsingh è un Rajput orgoglioso e irascibile con una passione per la sua auto, una Chrysler vintage del 1930 e il suo Rajputeredità. Essendo un discendente di una famiglia reale Rajput, la sua autostima si riflette nella sua incapacità di accettare insulti e sconfitte, per cui prende anche parte a una piccola corsa con la sua macchina. Non vuole essere colui che resta indietro e sviluppa un forte odio per le donne e l’umanità in generale

 Abhijaan
(1962) on IMDb

Regia di Satyajit Ray. Un film con Sanjeev KumarSaeed JaffreyShabana AzmiFarida JalalVeenaDavid AbrahamCast completo Titolo originale: Shatranj Ke Khilari. Genere Commedia – India1977durata 129 minuti.

Pellicola ambientata in India nel 1856, alla vigilia della ribellione contro l’annessione britannica. L’attenzione si concentra sugli eventi di quegli anni, in particolar modo la politica di espansione della British East India Company, e la disillusione dei monarchi indiani. Wazed Ali Shan è uno di questi che, invece di preoccuparsi della pressione del governo inglese, passa le sue giornate a giocare a scacchi. Anche quando lui e i suo compagni saranno costretti a dover lasciare il paese, continueranno a giocare a scacchia all’aperto.

 Shatranj Ke Khilari
(1977) on IMDb

Regia di Kimberly Peirce. Un film Da vedere 1999 con Hilary SwankChloë SevignyPeter SarsgaardBrendan Sexton IIIAlicia GoransonCast completo Genere Drammatico – USA1999durata 118 minuti. – MYmonetro 3,94 su 2 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Nel gennaio 1993 a Falla City (Nebraska) arriva Brandon Teena, giovanottello carino che fa strage di cuori tra le coetanee e conquista quello di Lana, che si dà con passione e soddisfazione. Quando si scopre che Brandon è una ragazza, due maschietti balordi del gruppo perdono la testa e la violenza esplode. Da un fatto di cronaca su cui la regista esordiente e Andy Bienen hanno lavorato per 5 anni, traendone un film che è tutto, ma non un docudrama tanto, a livello plastico-figurativo, la sua scrittura è carica – qua e là con facili sforzature – di elementi simbolici o allusivi. Gli dà l’acqua della vita l’androgina H. Swank (premio Oscar) che sbalza il ritratto di un essere in preda a una profonda crisi d’identità sessuale, aggravata da un istinto forsennato per cacciarsi nei guai. La Sevigny, come Lana, ebbe una nomination come attrice non protagonista. Prodotto dalla Killer Film di Christine Vachon & Co. con la TCFox. Troppo trasgressivo e delicato per un vasto pubblico.

Boys Don't Cry (1999) on IMDb

I 4 dell'oca selvaggia - Film (1978)Un film di Andrew V. McLaglen. Con Roger Moore, Stewart Granger, Richard Harris, Richard Burton, Hardy Krüger Titolo originale Wild Geese. Avventura, durata 134′ min. – USA 1978. MYMONETRO I quattro dell’oca selvaggia * * * 1/2 - valutazione media: 3,91 su 13 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Quattro avventurieri mercenari sono assoldati per liberare il presidente di Stato africano prigioniero dei golpisti. Robusto e convenzionale, poco attendibile nei suoi risvolti romanzeschi sulla drammatica situazione politica dell’Africa odierna, ideologicamente confuso ed equivoco. Ebbe un seguito nel 1985, anch’esso scritto da Reginald Rose.

The Wild Geese (1978) on IMDb

Locandina La fuga [1]Un film di Delmer Daves. Con Humphrey Bogart, Lauren Bacall, Agnes Moorehead, Bruce Bennett, Tom D’Andrea. Titolo originale Dark Passage. Giallo, Ratings: Kids+13, b/n durata 106 min. – USA 1947. MYMONETRO La fuga [1] * * * 1/2 - valutazione media: 3,50 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

A Vincent Parry, condannato ingiustamente per uxoricidio, non resta che una possibilità: la fuga, nella speranza di dimostrare la propria innocenza scoprendo da solo l’assassino. La galera lo ha reso duro, ma questo non basta per sopravvivere quando si è braccati dalla polizia. Per sua fortuna Irene Jansen, una donna giovane e ricca che si è interessata al suo caso, lo aiuta a superare i posti di blocco. Anche Sam, un tassista che riconosce Parry dopo averlo preso a bordo, è convinto della sua innocenza e lo conduce da un chirurgo plastico. Dopo l’operazione, trovando assassinato l’unico amico disposto ad aiutarlo, Parry si rifugia in casa di Irene, scoprendo che questa conosce alcune delle persone la cui testimonianza gli è stata fatale al processo. Dopo qualche giorno, Parry riprende le indagini con un volto nuovo. Oltre che dalla polizia, deve guardarsi da un malvivente che ha scoperto il suo segreto e intende ricattarlo. È proprio quest’ultimo a fornirgli l’indizio decisivo per risolvere il mistero. Ma il suicidio del colpevole impedisce a Vincent di provare la propria innocenza, costringendolo a rifugiarsi in Perù, dove con Irene potrà cominciare una nuova vita. Piuttosto elementare per quanto riguarda il “chi è stato”, dato l’esiguo numero dei personaggi sospettabili, il film punta invece sulla tensione della caccia all’uomo, vissuta dal punto di vista di Parry con un impiego rimasto celebre della ripresa in soggettiva. Il volto di Parry resta in ombra o nascosto dietro le bende, visibile soltanto nelle fotografie sui giornali, fino a quando non assume definitivamente le fattezze di Bogart. Insolita per l’epoca, e per i vincoli del codice Hays, anche la luce in cui vengono presentati i poliziotti: più persecutori che tutori della legge. Una visione kafkiana consona alla personalità del “giallista maledetto” David Goodis, dal cui romanzo Giungla umana ( Dark Passage) è tratto il film. Un pessimismo temperato tuttavia dalla presenza di singoli coraggiosi cittadini pronti ad aiutare il protagonista e, naturalmente, da un opportuno lieto fine.

Dark Passage (1947) on IMDb

Regia di Richard Curtis. Un film Da vedere 2009 con Philip Seymour HoffmanBill NighyRhys IfansNick FrostKenneth BranaghCast completo Titolo originale: The Boat That Rocked. Genere Commedia, – Gran BretagnaGermania2009durata 135 minuti. Uscita cinema venerdì 12 giugno 2009 distribuito da Universal Pictures. – MYmonetro 3,62 su 17 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Scritto e diretto da Curtis, sceneggiatore di commedie romantiche di successo, alla sua 2ª regia, è un film lungo ma non prolisso perché vivace nel ritmo, sceneggiato con perizia, interpretato da una squadra di attori vispi che il regista lascia a ruota libera. Si rievoca un episodio storico degli anni ’60: da una nave corsara ancorata nel Mare del Nord, un gruppo di disc-jockey trasmette rock per la gioia di milioni di radioascoltatori. Dalla parte del potere e delle istituzioni c’è un ministro che ricorre a ogni mezzo per far tacere la radio sovversiva. Nonostante gli sfarinamenti nella struttura narrativa, il film funziona: gag abbondanti, dialoghi scoppiettanti, divagazioni spiritose e, ovviamente, la musica: Who, Stones, Jimi Hendrix, Dusty Springfield, Procol Harum. La moltiplicazione dei finali? In linea col disordine creativo del resto.

 I Love Radio Rock
(2009) on IMDb

Risultati immagini per L'età acerbaUn film di André Téchiné. Con Elodie Bouchez, Gaël Morel, Stéphane Rideau Titolo originale Les roseaux sauvages. Drammatico, durata 113 min. – Francia 1994. MYMONETROL’età acerba – Les roseaux sauvages * * * 1/2 - valutazione media: 3,50 su 12 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Maité, Serge, Henri e François sono quattro ragazzi colti in una fase di crisi della loro crescita. Questa si inserisce nella crisi di una nazione, la Francia, sempre più costretta nell’imbuto della guerra di Algeria. Techiné abbandona temporaneamente gli intellettualismi che gli sono cari per offrirci il ritratto di alcune personalità in fase di formazione. Con uno sguardo rivolto al passato senza mai dimenticare il presente. E con un gruppo di attori veramente bravi.

 L'età acerba
(1994) on IMDb

Regia di Vittorio De Sica. Un film Da vedere 1963 con Alberto SordiMaria Grazia BuccellaGianna Maria CanaleEttore GeriMariolina BovoCast completo Genere Commedia – Italia1963durata 94 minuti. – MYmonetro 4,36 su 3 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Roma primi anni Sessanta. Giovanni Alberti cerca di fare l’imprenditore edile senza avere capitali, e si trova in grandi difficoltà. I suoi amici sono tutti costruttori e hanno un tenore di vita che Giovanni non può sostenere. Quando chiede prestiti gli altri fanno orecchie da mercante. Giovanni deve ridimensionarsi e la moglie, abituata all’agiatezza, non capisce, in sostanza lo lascia. Giovanni incontra la moglie, non giovane, di un grande costruttore. Questa, ammiccante, gli dà un appuntamento. Ma la ragione non è quella che Giovanni immaginava: la donna gli chiede se sarebbe disposto a vendere un occhio al marito, che lo aveva perso in un incidente. Giovanni dapprima è furioso, ma poi capisce di non aver altra scelta. Con l’anticipo dei duecento milioni pattuiti dà una grande festa, per l’invidia di tutti, e sana i suoi debiti. La moglie torna a casa e tutto va a posto. Adesso però c’è da vendere l’occhio. In clinica Giovanni è terrorizzato, cerca di scappare ma viene ripreso. Non potrà proprio sottrarsi. Il film ebbe allora critiche pessime. Bastava che una storia dispensasse qualche sorriso perché venisse ritenuta di serie B. Era il dramma del povero Totò. Il Boom è del 1963, che fu proprio l’anno fondamentale del miracolo economico italiano (del “boom” appunto), e De Sica fece un ritratto che risulta geniale soprattutto a posteriori, quando sappiamo che quella stagione era soprattutto una speranza se non un abbaglio. La vicenda individuale di Alberto Sordi era come sempre la storia della speranza di un italiano. Del resto è proprio con ruoli come questo che l’attore è diventato l'”Albertone nazionale”, l'”Italiano medio”, il “più italiano degli italiani”. Noi riteniamo che nessun film come questo rappresenti quei sentimenti e quella confusione. Tutto questo con in più l’effetto De Sica, maestro assoluto, conoscitore della gente come nessuno e con l’effetto Sordi, nel momento migliore della sua carriera.

The Boom (1963) on IMDb

Risultati immagini per Febbre da CavalloUn film di Steno. Con Enrico MontesanoLuigi ProiettiCatherine SpaakMario CarotenutoAdolfo Celi.  Commediadurata 100 min. – Italia 1976MYMONETRO Febbre da cavallo * * * 1/2 - valutazione media: 3,92 su 44 recensioni di critica, pubblico e dizionari

Tre amici (un indossatore volante, uno sfaccendato e un posteggiatore) hanno il vizio delle corse dei cavalli. Perdono sistematicamente e ogni volta escogitano cervellotici stratagemmi per riuscire a pagare i debiti.

 Febbre da cavallo
(1976) on IMDb

Locandina italiana Into the Wild - Nelle Terre SelvaggeUn film di Sean Penn. Con Emile Hirsch, Marcia Gay Harden, William Hurt, Jena Malone, Brian Dierker. Drammatico, durata 148 min. – USA 2007. – Bim uscita venerdì 25 gennaio 2008. MYMONETRO Into the Wild – Nelle Terre Selvagge * * * 1/2 - valutazione media: 3,94 su 641 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Nel 1990 il neolaureato 22enne Chris McCandless lascia Atlanta (Georgia) e, senza un dollaro, inizia un vagabondaggio di due anni. Si crea un’identità nuova, ribattezzandosi Alexander Supertramp; si emancipa dalla famiglia benestante (non dalla sorella); viaggia dal South Dakota alla California, avventurosamente, approfondendo la conoscenza degli uomini e della natura; punta verso l’Alaska dove muore dopo un solitario soggiorno di 113 giorni. Jon Krakauer, autore del libro Nelle terre estreme (1998) cui si è ispirato Penn, ne parla come di un giovane diverso, egocentrico, caparbio, puro di cuore, privo di compromessi, radicale nelle scelte e nell’etica. Produttore e sceneggiatore, Penn somiglia a McCandless. Deve avere intuito che poteva cavarne l’opera della sua vita e ci è riuscito con un film forte e sincero, sereno e dolente. Quando alla fine si arrende alla natura, impassibile più che crudele, la sua morte non è una sconfitta. La breve scena in cui, ridotto allo stremo, incontra un gigantesco orso bruno che lo sfiora e se ne va, è un momento di grande cinema. Lungo, non prolisso. Inopinato V.M. 14 anni. Colonna musicale di Eddie Vedder, voce dei Pearl Jam.

 Into the Wild - Nelle terre selvagge
(2007) on IMDb

Poster The Hours Un film di Stephen Daldry. Con Meryl Streep, Nicole Kidman, Julianne Moore, Miranda Richardson, Ed Harris. Drammatico, Ratings: Kids+16, durata 114 min. – USA 2002. MYMONETRO The Hours * * * 1/2 - valutazione media: 3,90 su 36 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Dal libro di Michael Cunningham, emergentissimo autore americano già insignito di Pulizter. Storia di tre donne legate dal romanzo “Mrs Dalloway” scritto da Virginia Woolf e letto dalle altre due con risultati devastanti. Prima storia: della stessa Woolf (Kidman, deturpata per assomigliare all’originale), fine anni venti, Inghilterra, quando la scrittrice non riesce ormai più a controllare il suo mortale esaurimento (infatti si annegherà riempiendosi le tasche di sassi). La seconda è quella di Laura (Moore) a Los Angeles 1949, che ha, fra le altre angosce, un marito dolciastro e convenzionale che le fa odiare la vita e il figlio: li abbandonerà per trovare se stessa.

 The Hours
(2002) on IMDb