Archive for Novembre, 2023


Regia di Philippe Labro. Un film con Jean-Paul BelmondoCharles DennerCarla GravinaJean RochefortPierre GrassetCast completo Titolo originale: L’héritier. Genere Drammatico – Francia1972durata 110 minuti. – MYmonetro 3,00 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Morto il padre in un incidente aereo un po’ sospetto, eredita un impero editoriale e un complesso siderurgico. Deciso a rinnovare con democrazia la conduzione dell’azienda, scopre che si trama ai suoi danni. Rifacendosi in parte agli sfondi cupi del Caso Mattei , il film è infarcito di particolari poco curati e di luoghi comuni, ma è sostenuto da bravi attori e da un montaggio serrato.

 L'erede
(1973) on IMDb

ORE CONTATE - Spietati - Recensioni e Novità sui FilmUn film di Dennis Hopper. Con Jodie Foster, Dean Stockwell, John Turturro, Dennis Hopper, Joe Pesci. Titolo originale Backtrack. Poliziesco, durata 99′ min. – USA 1989. MYMONETRO Ore contate * * - - - valutazione media: 2,25 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Un sicario (Hopper) deve eliminare un’artista concettuale (Foster), testimone scomoda di un delitto mafioso, ma se ne innamora. Peripezie mirabolanti li portano in Nuova Zelanda. A causa di dissensi nella postproduzione, il film fu distribuito col nome di Alan Smithee, regista inesistente che però ha firmato una ventina di film americani, tutti contrassegnati da forti contrasti produttivi. Col piede sull’acceleratore dell’eccesso, Hopper pratica la contaminazione parodica dei generi. Sconsigliabile agli spettatori che amano la logica narrativa, interessante per chi ha qualche dimestichezza con le ultime correnti delle arti figurative made in USA. Nel 1991, ripristinata col nome di Hopper l’edizione originale di 116 minuti, il film fu rititolato (Catchfire) e ridistribuito negli USA sulla TV cavo e in home video.

Catchfire (1990) on IMDb

La violenza: Quinto potere (1972)Un film di Florestano Vancini. Con Mario AdorfEnrico Maria SalernoRiccardo CucciollaCiccio IngrassiaGastone Moschin.  DrammaticoRatings: Kids+16, durata 101 min. – Italia 1972MYMONETRO La violenza: quinto potere * * 1/2 - - valutazione media: 2,75 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Nell’aula di un tribunale si celebra un processo per i fatti criminosi causati dalla lotta tra due cosche mafiose. Solo i pesci piccoli pagheranno. Il soggetto del film allude chiaramente ad alcuni famosi delitti della mafia.

La violenza: Quinto potere (1972) on IMDb

Purtroppo non ho trovato versione migliore di questo vhsrip

NOTA BENE: QUESTA NON E’ UNA MIA RELEASE E I RINGRAZIAMENTI VANNO ALL’UPLOADER ORIGINALE OVVERO DENNIS DELLA MIRCREW

Dal 1937 la Walt Disney Pictures realizza indipendentemente, o con collaborazioni, film e lungometraggi d’animazione. Lo studio principale dedicato alla produzione di film d’animazione è l’attuale Walt Disney Animation Studios, ma altre produzioni parallele si sono affiancate a questo filone principale, realizzate da sezioni interne della Disney e filiali estere, o in co-produzione con studios indipendenti.

.: Informazioni sulla release :.
Questa Release è frutto di circa due mesi di lavoro. Alcuni titoli sono stati davvero difficili da reperire e devo ringraziare Disney+ senza il quale non sarei riuscito a trovare gran parte dei contenuti più rari. La mia intenzione iniziale era quella di inserire tutti i Classici e i Direct To Video, ma mi son scontrato subito con la realtà delle cose, ovvero che non li conosce nessuno e non si trovano facilmente. Pertanto ho deciso di pubblicare tutta la raccolta “as is” e di evolverla nel tempo nel caso trovassi i film mancanti.

Snow White and the Seven Dwarfs (1937) on IMDb
Totò e Carolina (1955) - IMDb

Regia di Mario Monicelli. Un film Da vedere 1954 con TotòAnna Maria FerreroArnoldo FoàMaurizio ArenaEnzo GarineiMario CastellaniCast completo Genere Comico – Italia1954durata 85 minuti. Valutazione: 3,00 Stelle, sulla base di 4 recensioni.

L’agente di polizia Caccavallo ha il compito di riportare al paese natio una ragazza sbandata che a Roma aveva tentato il suicidio per una delusione d’amore. Nessuno la vuole. Che farne? Presentato in censura nel febbraio 1954, fu bocciato perché considerato inaccettabile in 35 punti. Dopo altre due bocciature, fu ammesso alla programmazione in dicembre con tagli per più di 200 metri e alcuni rifacimenti espressamente indicati. Uscì nel marzo 1955, ma col divieto di esportazione all’estero che fu tolto nel 1958, al sesto esame di censura. La commedia offre a Totò l’occasione di mostrare il versante patetico e malinconico del suo personaggio. Qualche spunto di satira anticlericale. Soggetto di Ennio Flaiano, sceneggiato da Age, Scarpelli, Sonego e Monicelli che per la 1ª volta firma la regia da solo.

Totò e Carolina (1955) on IMDb
Locandina L'uomo che uccideva a sangue freddo

Un film di Alain Jessua. Con Alain DelonAnnie GirardotRobert HirschMichel Duchaussoy, Jean-François Calvé, Jeanne Colletin, Robert Party. continua» Titolo originale Traitement de chocDrammaticodurata 88 min. – Francia, Italia 1972

Reduce da una crisi sentimentale che l’ha prostrata nel fisico e nello spirito, Hélène Masson (Girardot), affermata manager, si sottopone alle cure del dottor Devilers (Delon), direttore di un’esclusiva clinica all’avanguardia in una terapia di ringiovanimento dei tessuti derivata da sperimentazioni su animali, alle quali ricorrono periodicamente illustri personaggi del mondo politico e finanziario. Tra i due nasce una superficiale relazione sentimentale: la donna è indotta a mantenere un certo distacco turbata da alcuni tragici avvenimenti che colpiscono, inspiegabilmente, il personale paramedico, interamente composto da extracomunitari. Insospettita dalla misteriosa sparizione di alcuni inservienti, Hélène scopre che i medici si servono di loro per sperimentare e mettere a punto i farmaci tanto decantati. Dopo aver ucciso Devilers, che in un drammatico confronto l’aveva aggredita, Hélène è rinchiusa in carcere e a nulla valgono le sue denunce sulla losca attività della clinica: anche il capo della polizia come altri autorevoli personalità pubbliche era cliente del cinico dottore e non c’è alcun interesse a far scoppiare uno scandalo.
Più che sulla suspence, il film è giocato sulle eccellenti interpretazioni dei due carismatici protagonisti e sulle inquietanti atmosfere che incorniciano il racconto. Il soggetto rielabora i tradizionali intrecci della fantamedicina filtrandoli con le tematiche del cosiddetto “cinema della paranoia” (quello che comprende anche L’invasione degli ultracorpi e Seconds) e aggiungendovi un inedito spunto di denuncia civile contro lo strapotere della classe dirigente e contro l’emarginazione e lo sfruttamento degli immigrati. Poco fortunato al botteghino, il film offese parte della critica non tanto per la spregiudicatezza della storia, quanto per alcune scene di nudo integrale.Conosciuto anche con i titoli: Shock, Shock Treatment, Doctor in the Nude.

Shock Treatment (1973) on IMDb

Il delitto Matteotti - Film (1973) - MYmovies.itUn film di Florestano Vancini. Con Mario Adorf, Vittorio De Sica, Riccardo Cucciolla, Franco Nero. Drammatico, Ratings: Kids+16, durata 120′ min. – Italia 1973. MYMONETRO Il delitto Matteotti * * * - - valutazione media: 3,01 su 11 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Maggio 1924: il deputato socialista Matteotti contesta le elezioni truccate dai fascisti. Viene rapito e ucciso. Gennaio 1925: Mussolini promulga leggi eccezionali che stroncano ogni opposizione. Esempio di cinema politico e popolare che, pur nello schematismo congenito al genere, offre un quadro di un periodo cruciale della nostra storia chiaro e persuasivo come una lezione. Denso, teso, avvincente. Efficace il Mussolini di Adorf. Scritto dal regista con Lucio M. Battistrada. Globo d’oro della stampa estera.

The Assassination of Matteotti (1973) on IMDb
Risultato immagini per Il Gobbo lizzani

Un film di Carlo Lizzani. Con Ivo GarraniBernard BlierGérard BlainAnna Maria FerreroGuido Celano. continua» DrammaticoRatings: Kids+16, b/n durata 95 min. – Italia 1960.

Un giovane borgataro romano, Alvaro detto “il Gobbo”, durante la guerra si fa un nome come sabotatore ai danni di tedeschi e fascisti. Suo principale oppositore è un commissario fascista, di cui il protagonista ama la figlia. L’arrivo degli Alleati pone fine momentaneamente alle vendette e alle rappresaglie, ma nel dopoguerra Alvaro diventa rapinatore. La sua innamorata ne condivide il destino.

The Hunchback of Rome (1960) on IMDb

Risultati immagini per Marty, Vita di un TimidUn film di Delbert Mann. Con Ernest Borgnine, Karen Steele, Betsy Blair, Joe Mantell. Titolo originale Marty. Commedia, Ratings: Kids+16, b/n durata 91′ min. – USA 1955. MYMONETRO Marty, vita di un timido * * * 1/2 - valutazione media: 3,75 su 8 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Da un sabato a una domenica sera, nel Bronx, un uomo e una donna s’incontrano, si parlano, si innamorano. Lui è un macellaio, brutto e grasso, lei una maestrina non più giovanissima. Scritto da Paddy Chayefsky, ha il respiro narrativo di un racconto e le sue origini televisive sono evidenti. Un film senza grossi drammi, senza psicanalisi, che narra una realtà che diventa verità. È il primo dei teledrammi che verso la metà degli anni ’50 furono rifatti a basso costo per il cinema, portando una ventata d’aria fresca nel cinema hollywoodiano. Anche se oggi la sua novità è difficilmente riconoscibile, grande fu la sua importanza storica. Ebbe 7 candidature agli Oscar, vincendone 4: miglior film, regia, sceneggiatura e Borgnine. Palma d’oro a Cannes.

Marty (1955) on IMDb

Un film di Gilles Grangier. Con Jean Gabin, Nadia Tiller, Danielle Darrieux Titolo originale Le désordre et la nuit. Poliziesco, Ratings: Kids+16, b/n durata 93 min. – Francia 1957.MYMONETRO Il vizio e la notte * * 1/2 - - valutazione media: 2,75 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Un funzionario di polizia, incaricato di far luce sull’assassinio del gestore di un locale notturno, incontra, in quell’ambiente equivoco, una ragazza tedesca dedita alla droga, che gli mostra subito simpatia. Il poliziotto, benché molto più anziano di lei, se ne innamora. I suoi superiori gli impongono di troncare la relazione. Ma lui continua a star vicino alla ragazza anche perché è convinto che potrà aiutarlo a risalire all’assassino. Così infatti avviene. Terminate le indagini, l’uomo darà le dimissioni e aiuterà la fanciulla a liberarsi dal vizio della droga.

The Night Affair (1958) on IMDb



Locandina Il clan degli uomini violentiUn film di Pierre Granier-Deferre. Con Jean GabinMarc Porel, Daniele Ajoret Titolo originale La horseDrammaticodurata 100 min. – Francia 1970.
Un vecchio e ricco contadino fa sparire un grosso quantitativo di stupefacenti che suo nipote avrebbe dovuto smerciare. Ne consegue una guerra tra la famiglia del contadino e i gangster, che finiscono per avere la peggio. Anche al nipote passa la voglia di dedicarsi al pericoloso commercio.

Horse (1970) on IMDb
Risultati immagini per Il Fascino del Delitto

Un film di Alain Corneau. Con Marie TrintignantBernard BlierPatrick Dewaere Titolo originale Série noireGiallodurata 110 min. – Francia 1979. – VM 18 –

Poupart, un commesso viaggiatore sognatore e velleitario (ma fallito nel lavoro e negli affetti), si lascia indurre da una precoce adolescente a rapinare e uccidere la vecchia zia di lei. Dopo il delitto, Poupart perde il controllo dei nervi.

Serie Noire (1979) on IMDb

Regia di Pierre Granier-Deferre. Un film Da vedere 1972 con Marcel BozzuffiLea MassariYves Montand. Titolo originale: Le fils. Genere Drammatico – Francia1972durata 103 minuti. – MYmonetro 3,00 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Un còrso, temuto ras della malavita di New York, torna in patria dalla madre morente e compie una piccola ricerca del tempo perduto. Il presente l’attende al varco per mano di due sicari a pagamento. Cultore di un cinema d’atmosfera e d’analisi psicologica, regista della malinconia, Granier-Deferre dà il suo meglio in certi interni casalinghi, ma non sfugge alle convenzioni del melodramma d’azione. Le facce sono giuste.

 Un battito d'ali dopo la strage
(1973) on IMDb

Regia di Eric Rohmer. Un film Da vedere 1976 con Bruno GanzOtto SanderEdith CleverEdda SeippelPeter LührEduard LinkersCast completo Titolo originale: La marquise d’O…. Genere Drammatico – FranciaGermania1976durata 107 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +16 Valutazione: 4,00 Stelle, sulla base di 6 recensioni.

Da una novella (1808) di Heinrich von Kleist: nel 1799 in Lombardia una giovane vedova rischia in un assedio di essere violentata dalla soldataglia russa, ma viene soccorsa da un giovane conte che, però, mentre lei si trova priva di conoscenza, approfitta di lei. Rimane incinta, ma rifiuta l’evidenza. La sua ostinazione nel dichiararsi innocente è scambiata per impudenza dai familiari che la scacciano. Il modo con cui, sul filo di un’ironia ora comica ora tragica, Rohmer ha messo in immagini Kleist ha del miracoloso per la ricostruzione dell’epoca neoclassica, l’impassibilità con cui registra il comportamento dei personaggi, la direzione degli attori. Una commedia “lacrimosa” che non ha nulla di “sentimentale”. Fotografia di Nestor Almendros. Premio speciale della giuria a Cannes.

The Marquise of O (1976) on IMDb
Locandina La nobildonna e il duca

Un film di Eric Rohmer. Con Lucy RussellJean-Claude DreyfusFrançois MarthouretLéonard CobiantCaroline Morin. continua» Titolo originale L’anglaise et le DucStoricodurata 128 min. – Francia 2001. – Bim Distribuzione MYMONETRO La nobildonna e il duca ***-- valutazione media: 3,34 su 11 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Grace Elliott, è una giovane dama scozzese che si ritrova a Parigi, impossibilitata a rientrare in patria, nei giorni della Rivoluzione. Il film di Rohmer si ispira ai suoi diari, che riferiscono dei giorni del Terrore, ma anche del suo legame con Philippe “Egalité” Duca d’Orléans, cugino di Luigi XVI. I due sono stati amanti, ma un’attenzione profonda li lega ancora. Grace però, da monarchica convinta qual è, non perdona a Philippe il voto in favore della messa a morte del Re. Si ritrova poi coinvolta in un processo nel quale, a seguito di una lettera rinvenuta in un suo cassetto, viene accusata di essere una spia inglese controrivoluzionaria. Eric Rohmer affronta per la terza volta un film in costume per raccontare, dal punto di vista dell’aristocrazia, i giorni del Terrore. Lo fa tentato, più che dalla lettura ideologica, dalla possibilità di tradurre in immagini un diario e dall’uso, per lui assolutamente nuovo, del digitale. Non potendo e non volendo ricostruire la Parigi ‘com’era’, ne ha commissionato delle vedute pittoriche a un artista e le ha usate come sfondi su cui far agire gli attori nel momento in cui si trovano all’esterno. Ne risulta un film geometrico e prezioso, ma un po’ freddo. Proprio come una stampa antica.

The Lady and the Duke (2001) on IMDb
Locandina Gli amori di Astrea e Céladon

Un film di Eric Rohmer. Con Stéphanie de Crayencour, Andy GilletCécile CasselVéronique ReymondRosette. continua» Titolo originale Les amours d’Astrée et de CéladonDrammaticodurata 109 min. – Francia 2007. – Bim Distribuzione uscita sabato 1 settembre 2007. MYMONETRO Gli amori di Astrea e Céladon ***-- valutazione media: 3,45 su 34 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Gallia al tempo dei druidi (V secolo d.c.). Il pastore Céladon è innamorato della pastorella Astrée la quale, per un equivoco, crede di essere stata tradita e intima all’amato di non farsi più vedere. Céladon, disperato, si getta in un fiume ma non muore. Viene salvato dalle ninfe alle quali giurerà di non ripresentarsi mai più ad Astrée. Il desiderio però è troppo forte e il giovane farà di tutto per rivedere la fanciulla senza infrangere la promessa.
Eric Rohmer torna a rileggere cinematograficamente un testo del passato, dopo le ormai lontane esperienze di Perceval le Gallois e de La marchesa von…. Lo fa con un testo di un romanzo del XVII secolo di Honoré d’Urfé nel quale trova materia per continuare, in altri termini, la sua ciclicamente ritornante riflessione formale sul ‘sentire’ della giovinezza. Interviene sul testo con una scelta di regia in cui la finzione è molteplice e dichiarata. La didascalia iniziale ci informa che non si è potuto girare nei luoghi in cui il romanzo era ambientato perché ormai deturpati dalla modernità (e subito torna alla memoria il polemico film L’albero, il sindaco e la mediateca). Inoltre ci ricorda che i costumi di scena non si rifanno al V secolo dopo Cristo in cui la vicenda si sviluppa ma al modo in cui nel XVII secolo si immaginava che i romani si vestissero. Tutto quindi ri-costruito. A quale scopo? Sembrerebbe che l’ormai anziano e sempre schivo Rohmer non si senta più in grado di raccontare i giovani d’oggi come se il gap generazionale fosse per lui ormai incolmabile. Ecco allora che si ‘rifugia’ nella rilettura ormai ‘antica’ dei miti e di un’epoca che sembra distante anni luce dal mondo odierno e chesicuramente lo è.
Però in definitiva il gioco del desiderio, del rapporto tra i sessi, dell’accecamento prodotto dall’eccesso di desiderio di possesso finiscono col ripresentarsi, anche se sotto forme diverse. Lontano dal cinema spettacolare così come da quello dell’impegno sociale Rohmer continua in perfetta solitudine la sua indagine. Con il sorridente rigore che gli è proprio.

The Romance of Astrea and Celadon (2007) on IMDb

Regia di Eric Rohmer. Un film Da vedere 1984 con Tchéky KaryoChristian VadimPascale OgierFabrice LuchiniMathieu SchiffmanCast completo Titolo originale: Les nuits de la pleine lune. Genere Commedia – Francia1984durata 102 minuti. Valutazione: 3,00 Stelle, sulla base di 7 recensioni.

Novembre, Parigi. Louise è una giovane arredatrice d’interni che vive con Rémi in un appartamento a Marne La Vallée, quartiere periferico in fase di completamento. Louise, anche se ama il suo compagno, vorrebbe però conservare una parte di autonomia che le consente di uscire la sera con amici e amiche senza doversi sempre piegare a compromessi. Rémi invece pensa esattamente all’opposto. Pensa di aver già poco tempo da condividere con lei e non vuole perderne neanche un secondo. Non gli interessa nulla della vita mondana tanto che ha preferito andare ad abitare nel luogo in cui lavora anche se si trova fuori Parigi. Louise si è però lasciata uno spazio di fuga: un appartamentino in città che ha affittato ad un’amica e che ora provvede a riarredare per trasformarlo in un’isola di provvidenziale solitudine. Il primo a visitarla sarà Octave, sposato e con figlia ma innamorato (respinto) di Louise.
“Chi ha due mogli perde l’anima. Chi ha due case perde il senno”. Il proverbio che apre il film è significativo a partire dalla sua struttura. È infatti formato da due parti la prima delle quali è stata pensata da Rohmer mentre la seconda appartiene alla tradizione popolare francese. Si tratta in fondo della stessa unione di due aspetti che contrassegna la personalità della protagonista. La versione francese (“Qui a deux femmes perd son âme”) permette di ampliare ulteriormente la riflessione. La prima parte è infatti riferibile ovviamente a Octave che vorrebbe avere due donne trovandosi però anche a rappresentare il lato maschile di Louise la quale è a sua volta “deux femmes”. Una cerca la stabilità in amore e una si dà da fare per negarla.
Se si osservano con attenzione le immagini dei titoli di testa si noterà una serie di dissolvenze che offrono allo sguardo dello spettatore una panoramica a 180°, continuamente frammentata, che sposta progressivamente il suo punto di vista mostrando ulteriori porzioni di spazio. La strada, con il bivio in apertura e in chiusura, assume una valenza metaforica. È necessario confrontarsi continuamente con i bivi della vita dovendo compiere delle scelte mai facili e mai definitive.
Le protagoniste del ciclo di “Commedie e proverbi” (e Louise è una di loro) si trovano costantemente impegnate a cercare di estromettere la realtà dal loro universo ma quest’ultima si fa largo a forza e a nulla valgono gli sforzi messi in atto per tentare di arginarla. La vita per Rohmer è un flusso di relazioni in cui l’altro non può essere programmaticamente al servizio di una propria scelta per quanto valida essa sia. Non si può escludere chi ci sta accanto da una comunicazione ‘vera’. Il personaggio di Louise diventa così interessante perché è una donna che vorrebbe rimanere presente nella vita di due uomini senza però ‘esserci’ del tutto. Si tratta di un desiderio che non è legato solo alla finzione cinematografica. Ancora una volta Rohmer sa leggere nel profondo dell’animo di personaggi che sono persone.

Full Moon in Paris (1984) on IMDb

Regia di Eric Rohmer. Un film Da vedere 1983 con Arielle DombasleAmanda LangletSimon De La BrossePascal GreggoryFéodor AtkineCast completo Titolo originale: Pauline à la plage. Genere CommediaDrammaticoSentimentale – Francia1983durata 94 minuti. – MYmonetro 3,71 su 4 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

La bella divorziata Marion (A. Dombasle) e sua nipote, la tredicenne Pauline, passano gli ultimi giorni di vacanza in settembre su una spiaggia della Normandia. Pauline fa il suo apprendistato amoroso, ma i modelli adulti a disposizione non sono raccomandabili. 3° episodio della serie “Commedie e proverbi” (“Chi parla troppo si danneggia”, Chrétien de Troyes), è una commedia elegante sullo sfondo di un paesaggio alla Dufy affidata interamente al dialogo. Puro teatro senz’essere teatrale. Fotografia di Nestor Almendros.

Pauline at the Beach (1983) on IMDb

Regia di Edward Dmytryk. Un film Da vedere 1946 con Robert MitchumGuy MadisonJean PorterDorothy McGuireWilliam GarganBill WilliamsCast completo Titolo originale: Till the End of Time. Genere Drammatico – USA1946durata 105 minuti. – MYmonetro 3,00 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Questo film è molto simile a I migliori anni della nostra vita (girato da William Wyler e che fu il massimo successo dell’anno). Si racconta la storia di un gruppo di reduci della seconda guerra mondiale e il loro difficile reinserimento nella vita civile. Una giovane vedova si prenderà cura di loro.

Till the End of Time (1946) on IMDb

Regia di Don Hertzfeldt. Un film Genere Animazione – USA2012durata 62 minuti.

L’animatore candidato all’Oscar Don Hertzfeldt ha unito senza soluzione di continuità i suoi tre cortometraggi con protagonista il tormentato Bill, Everything will be OK (2006), I Am So Proud of You (2008), and It’s Such a Beautiful Day (2011), trasformandoli in un incredibile e comicamente grottesco nuovo lungometraggio. Tutti e tre i capitoli della storia sono stati interamente ripresi con una vecchia macchina da presa 35mm: costruita negli anni Quaranta, è una delle ultime macchine da presa di questo tipo sopravvissute ancora operanti in America, ed è stata indispensabile nella creazione delle immagini sperimentali e degli effetti visivi unici di questo film. Il nuovo lungometraggio di It’s Such a Beautiful Day riunisce l’intera storia di Bill per la prima volta, rimodellandola con nuovo materiale aggiuntivo.

 It's Such a Beautiful Day
(2012) on IMDb