Archive for Novembre, 2023


Regia di Pedro Almodóvar. Un film con Antonio de la TorreHugo SilvaMiguel Ángel SilvestreLaya MartíJavier CámaraCast completo Titolo originale: Los amantes pasajeros. Genere Commedia, – Spagna2013durata 90 minuti. Uscita cinema giovedì 21 marzo 2013 distribuito da Warner Bros Italia. – MYmonetro 2,73 su 11 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Il volo 2549 della compagnia Península, diretto a Città del Messico, registra un danno tecnico al carrello. Azzoppato come il suo bizzarro equipaggio, l’aereo gira in tondo sul cielo di Toledo in attesa che un aeroporto venga attrezzato per gestire atterraggio e emergenza. ‘Narcotizzati’ i passeggeri e le hostess della classe turistica, a vegliare i pochi clienti della business ci sono due assistenti di volo e il responsabile di cabina, col vizio della tequila e del sesso ad alta quota. Invaghito del capitano, bisessuale, non disdegna una fellatio al co-pilota, ancora indeciso sulla sua natura e in attesa di istruzioni dalla torre di controllo. Composti ai loro posti conversano intanto di vita e di morte una coppia di sposi novelli e drogati, un finanziere ricercato, un killer professionista, un playboy irriducibile, una consumata protagonista della cronaca rosa e una rabdomante di trapassi vergine. Intrattenuti con siparietti e agua de Valencia corretta alla mescalina, sognano il Messico e dimenticano la paura, ‘precipitando’ nel sesso e nel piacere.
Dopo aver ‘cambiato pelle’ e abitato i tessuti delle emozioni, Pedro Almodóvar lascia il principio di realtà per quello del piacere. Decollato e invertita la rotta, vola verso il passato e una ritrovata esuberanza sessuale. A governare un aereo in avaria e in volo a ellissi su Toledo è la legge del desiderio e il registro dell’eccesso, congenitamente connaturato all'”almodramma”. Emancipata e ardente, Gli amanti passeggeri è una commedia alla mescalina e come l’alcaloide del peyote ha un’azione eccitante sullo spettatore e sui passeggeri, che affollano una fusoliera satura di colori, pop e omosessualità. Radicale e in barba alle mezze misure, Almodóvar gira un film che pratica l’amoralità propria dello humor camp, guardando alla Spagna e alla crisi che l’ha piegata.
In panne, come il suo aereo, la Península gira a vuoto dentro un cielito lindo, indecisa se precipitare o atterrare. Nell’attesa, mentre la classe operaia è sedata per evitare il panico e le ‘discese’ in piazza, la ‘prima classe’ si intrattiene come può dopo aver fallito a terra vita, matrimoni e banche. Se il Paese vive in equilibrio inerziale sotto un regime di dittatura finanziaria, nell’alta quota della finzione Almodóvar cerca e trova la sua catarsi, risvegliando i suoi personaggi agli anni della movida madrilena.
La sregolatezza e la piena libertà che caratterizzarono lo spirito della capitale spagnola nell’era postfranchista risalgono come un rigurgito o uno schizzo organico a sfogare il dolore, la perdita e la sconfitta. La dismisura impatta il compromesso e drammatizza una realtà che in Spagna come in Italia ha preferito governare e controllare le pulsioni melodrammatiche dell’immaginario collettivo, declinandole in forme espressive addomesticate. In un tourbillon di lacrime, desideri, turgori, umori, eccessi, cadute, impennate, punti esclamativi ritmici e coreografici, Almodóvar cortocircuita personaggi, destini e dialoghi fino all’appagamento nell’amplesso. Perché il suo cinema non conosce scacco e trova sempre soddisfazione, rimandando la morte o raggiungendo il massimo piacere nel suo approssimarsi.
Lasciata la casa e la città, collocazioni ideali della sua filmografia, l’autore spagnolo pratica l’autoerotismo a cinquemila metri di altezza, invitando i suoi attori a una sessualità gioiosa. Lo sanno bene Javier Cámara, Carlos Areces e Raúl Arévalo, steward ineguagliabili e gaissimi dentro un crescendo musicale. Sulla pista restano invece gli attori di ieri, amabili zavorre e indissolubili legami. Assegnati ai blocchi e al trasporto bagagli, Penélope Cruz e Antonio Banderas sono comparse ‘gravide’ di (altre) storie.

I'm So Excited! (2013) on IMDb
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LABIRINTO DI PASSIONI (Vendita) - SentieriSelvaggi

Regia di Pedro Almodóvar. Un film con Helga LinéImanol AriasCecilia RothAntonio Banderas. Titolo originale: Laberinto de Pasiones. Genere Commedia – Spagna1982durata 100 minuti. – MYmonetro 2,98 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Una serie di intricate vicende di un gruppo di persone tutte ossessionate dal sesso: da Reza Niro, un diverso, a Sexilia, ninfomane. Recuperato nel 1990 sulla scia del successo di Almodóvar (che qui appare nelle vesti del regista di fotoromanzi), è un filmaccio sgangherato, senza centro, piuttosto mal recitato. Il peggior torto che gli si può fare è quello di prenderlo sul serio.

 Labirinto di passioni
(1982) on IMDb

Un film di Pedro Almodóvar. Con Eusebio Poncela, Carmen Maura, Miguel Molina, Bibì Andersen, Antonio Banderas. Titolo originale La ley del deseo. Drammatico, durata 106′ min. – Spagna 1987. – VM 18 MYMONETRO La legge del desiderio * * * - - valutazione media: 3,00 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Gli amori di un regista omosessuale, diviso tra due ragazzi (uno poi ucciderà l’altro), e quelli di sua sorella, attrice procace che un tempo era suo fratello, transessuale immerso nella memoria dell’amore incestuoso per il padre col quale era scappata di casa e per il quale aveva cambiato sesso. Il film che impose in Italia Almodóvar, poligrafo eccentrico di origine contadina, ex hippy, teatrante, cineasta alternativo della trasgressione: un cocktail di romanticismo e buffoneria, surrealismo e grottesco, melodramma e farsa. Il trionfo del cattivo gusto, ma volutamente portato all’estremo e condito con umor nero di inconfondibile segno ispanico. Può affascinare o irritare, certamente diverte.

Law of Desire (1987) on IMDb
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Si vede discretamente ma è probabile che sia un vhsrip

La mala educación - Film (2004) - MYmovies.it

Regia di Pedro Almodóvar. Un film con Gael García BernalFele MartínezJavier CámaraLluís HomarDaniel Giménez CachoCast completo Genere Drammatico – Spagna2004durata 110 minuti. Uscita cinema domenica 10 ottobre 2004 – MYmonetro 2,80 su 33 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Due ragazzi, Ignacio ed Enrique, scoprono l’amore, il cinema e la paura in una scuola religiosa all’inizio degli anni ’60. Padre Manolo, direttore dell’Istituto e insegnante di Lettere, è testimone e attore di queste prime scoperte. I tre personaggi si rincontreranno altre due volte, alla fine degli anni ’70 e nel 1980. Questo secondo incontro segnerà la vita e la morte di uno dei due.”
Questa è la breve trama che Almodovar ha fatto inserire nel materiale per la stampa. Infatti è quanto basta per seguire il film senza avere troppi ‘svelamenti’ superflui. Perché questo non è un film ‘scandalo’ come il battage pubblicitario ha voluto far credere. Sui preti pedofili ha detto (e fatto) di più di recente il Vaticano. Questo è un film sullo scrivere della realtà perché diventi cinema e, per di più, cinema di genere.
Almodovar vuol realizzare un ‘noir’. Alla sua maniera ma pur sempre un ‘noir’. Questo progetto fa sì che il film, rispetto ai suoi due ultimi capolavori, sia quasi raggelato. La vita tenta di scorrervi all’interno ma trova continui ostacoli nella forma della narrazione. È come se, a dispetto delle numerose dichiarazioni in senso contrario, Almodovar sentisse la materia troppo vicina a sé per immergervisi dentro e avesse il bisogno di nascondersi dietro lo schermo. Quello del cinema e delle sue scelte narrative. La sua filmografia non ne guadagna molto. Tre stelle di stima.

Bad Education (2004) on IMDb
L'indiscreto fascino del peccato: Amazon.it: varie, varie, varie: Film e TV

Regia di Pedro Almodóvar. Un film con Carmen MauraJulieta SerranoCristina Sánchez PascualMarisa ParedesChus LampreaveCast completo Titolo originale: Entre tinieblas. Genere Grottesco – Spagna1983durata 87 minuti. – MYmonetro 2,98 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Morto il fidanzato per overdose, cantante di flamenco si rifugia nel piccolo convento madrileno delle Redentoras Humilladas dove le suore si iniettano eroina, allevano una tigre e molte galline, scrivono sotto pseudonimo romanzetti spinti, s’impegnano in un futuro viaggio in Thailandia come corrieri della droga. Il che non impedisce loro di essere pie, generose, amanti del prossimo. Questo melodramma raffreddato con i veleni del grottesco non è una parodia: i sentimenti di queste donne, suore o peccatrici, sono presi sul serio. È sbracato e divertente a causa della strategia retorica di Almodóvar che spiazza lo spettatore, suscitando in lui “la percezione e l’accettazione di un mondo in cui il disordine eccede e sfida ogni ricomposizione” (A. Wilde), strategia che sarebbe uno dei caratteri del postmoderno. Maciullato dalla distribuzione (e dalla censura) italiana.

 L'indiscreto fascino del peccato
(1983) on IMDb

Regia di Pedro Almodóvar. Un film con Rossy De PalmaVictoria AbrilPeter CoyoteVerónica ForquéBibiana Fernández. Titolo originale: Kika. Genere Commedia, – Spagna1993durata 111 minuti. Uscita cinema giovedì 19 gennaio 1995 distribuito da Filmauro. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +16 – MYmonetro 3,06 su 2 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

C’è una truccatrice che deve fare i conti con le sindromi del suo partner il cui padre ha ucciso la madre. C’è un pornodivo che stupra fanciulle. C’è una reporter TV in cerca di storie trucide da inserire nel suo show. E le storie si intrecciano. 10° film di Almodóvar, uscito in Italia con un ritardo di 2 anni: una feroce, grottesca, violenta satira sui mass media all’insegna del Kitsch premeditato. La mano del più interessante autore del cinema spagnolo si sente, ma anche la maniera. L’operazione è solo parzialmente riuscita.

 Kika - Un corpo in prestito
(1993) on IMDb

Regia di Pedro Almodóvar. Un film Da vedere 1991 con Victoria AbrilMarisa ParedesMiguel BoséJavier BardemBibiana Fernández. Titolo originale: Tacones lejanos. Genere Commedia – Spagna1991durata 119 minuti. – MYmonetro 3,06 su 2 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Becky (Paredes), diva della canzone, torna a Madrid, dopo anni di successo in Messico, e rivede la figlia Rebecca (Abril) annunciatrice di un telegiornale. Quando suo marito, ex amante di Becky, è assassinato, un giudice (Bosé) dalla doppia vita indaga, senza credere alla confessione che Rebecca fa in diretta TV. In questo falso melodramma dai personaggi eccentrici Almodóvar combina sapientemente la leggerezza ironica del tocco e la gravità dolorosa dei tempi tenendo lo spettatore sulla corda. Musiche del giapponese Ryuichi Sakamoto.

 Tacchi a spillo
(1991) on IMDb

Regia di Pedro Almodóvar. Un film con Carmen MauraFélix RotaetaAlaskaEva SivaCecilia RothConcha GrégoriCast completo Titolo originale: Pepi, Luci, Bom y otras chicas del Monton. Genere Commedia – Spagna1980durata 80 minuti. – MYmonetro 2,56 su 2 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Pepi coltiva pianticelle di marijuana sul balcone. Un poliziotto la scopre e accetta di non denunciarla in cambio della sua verginità. Per vendicarsi, Pepi chiede aiuto all’amica Bom che seduce la moglie masochista del poliziotto e lo fa bastonare dagli amici, che sbagliano e pestano il suo gemello. Opera prima del trasgressivo regista spagnolo, ex impiegato della SIP, omosessuale e rockettaro, girata in 16 mm nel 1978, è un divertente, caotico, ironico quadro di un microcosmo che riesce a far ridere, a scandalizzare o imbarazzare con canagliesca grazia amorale.

 Pepi, Luci, Bom e le altre ragazze del mucchio
(1980) on IMDb

Regia di Pedro Almodóvar. Un film Da vedere 2016 con Emma SuarèzAdriana UgarteDaniel GraoInma CuestaDarío GrandinettiCast completo Titolo originale: Silencio. Genere Drammatico, – Spagna2016durata 99 minuti. Uscita cinema giovedì 26 maggio 2016 distribuito da Warner Bros Italia. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 3,46 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

La preparazione del trasloco riporta la 50enne Julieta al passato: decide così di non partire più con il suo compagno e scrive invece una lettera alla figlia che non vede da 13 anni per raccontarle la storia del suo amore per Xoan e della sua scomparsa. In concorso al 69° Festival di Cannes, è un carrozzone di personaggi in coma, incidenti letali, abbandoni, egoismi, mali incurabili, solitudine, ripicche. Il filo che li lega è un devastante senso di colpa che punisce per ogni peccato e annienta per ogni piccola gioia. Almodóvar scrive una sceneggiatura ispirata a 3 storie di Alice Munro – Fatalità , Fra poco e Silenzio – e dirige i personaggi quasi prendendone le distanze, in una storia greve, una tragedia della realtà, con una recitazione volutamente secca, asciutta, quasi monocorde. La singhiozzante musica di Alberto Iglesias non basta a zuccherare un film intriso di solitudine, dolore, depressione.

 Julieta
(2016) on IMDb
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Regia di Pedro Almodóvar. Un film Da vedere 1988 con Carmen MauraAntonio BanderasJulieta SerranoRossy De PalmaMaria Barranco.Cast completo Titolo originale: Mujeres al borde de un ataque de nervios. Genere Commedia – Spagna1988durata 88 minuti. – MYmonetro 3,28 su 16 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Una donna sta per essere abbandonata dal suo amante, un famoso doppiatore cinematografico. Mentre cerca di rintracciarlo s’imbatte nel figlio dell’amante, in un’amica che crede di essere inseguita dalla polizia e infine nella nuova fiamma del suo ex. Il film ha ottenuto 1 candidatura a Premi Oscar, ha vinto un premio ai Nastri d’Argento, Il film è stato premiato al Festival di Venezia, 1 candidatura a Golden Globes,

Women on the Verge of a Nervous Breakdown (1988) on IMDb
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Regia di Pedro Almodóvar. Un film Da vedere 1984 con Carmen MauraVerónica ForquéÁngel De Andrés LópezGonzalo SuarezLuis HostalotCast completo Titolo originale: ¿Qué he hecho yo para merecer esto?. Genere Commedia – Spagna,1984durata 99 minuti. – MYmonetro 3,50 su 6 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Il nucleo centrale del quarto lungometraggio del regista spagnolo Almodovar è rappresentato da Gloria, casalinga tutta casa e cucina. Vive col marito tassista un’esistenza miseranda e ha accumulato una grande frustrazione. È la sfortuna in persona. Non è però un film drammatico secondo la follia del suo autore, è una parodia che non manca di evidenziare aspetti emblematici di quotidianità, e il dramma esiste.

What Have I Done to Deserve This? (1984) on IMDb
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Regia di Pedro Almodóvar. Un film Da vedere 2011 con Antonio BanderasElena AnayaMarisa ParedesJan CornetRoberto ÁlamoCast completo Titolo originale: La piel que habito. Genere Drammatico, – Spagna2011durata 120 minuti. Uscita cinema venerdì 23 settembre 2011 distribuito da Warner Bros Italia. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: V.M. 14 – MYmonetro 3,05 su 9 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Da quando sua moglie è morta, arsa viva in un incidente d’auto, Robert Ledgard, chirurgo plastico, dedica la vita alle ricerche su una pelle artificiale, sensibile alle carezze, ma resistente alle ustioni. Ha bisogno di una cavia e di un complice. La cavia è Vicente, un ragazzo che ha violentato sua figlia Norma (Suárez) e che Robert fa prigioniero. Il complice è la fedele Marilia che l’ha visto crescere fin dalla nascita. Lo stesso Ledgard vive quasi prigioniero della sua fastosa casa El Cigarral, piena di specchi e di videocamere a circuito chiuso accese 24 ore su 24. Liberamente ispirato al romanzo Tarantula di Thierry Jonquet, è un film manierista e tortuoso in cui il 60enne Almodóvar mescola abilmente thriller e melodramma, fantascienza e horror, ricco di flashback e citazioni cinefile che comprendono Buñuel, Hitchcock, Fritz Lang e Georges Franju. La pelle come vestito in un film con molti vestiti.

 La pelle che abito
(2011) on IMDb

Regia di Pedro Almodóvar. Un film Da vedere 2009 con Penélope CruzLluís HomarBlanca PortilloJosé Luis GómezRubén OchandianoCast completo Titolo originale: Los Abrazos Rotos. Genere Drammatico, – Spagna2009durata 129 minuti. Uscita cinema venerdì 13 novembre 2009 distribuito da Warner Bros Italia. – MYmonetro 3,06 su 22 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Un uomo vive, scrive e ama al buio. 14 anni prima, in un incidente d’auto nell’isola di Lanzarote, ha perso la vista e (Magda)Lena, il grande amore della sua vita. Campa con sceneggiature, aiutato da Judit, sua fidata produttrice esecutiva, e da Diego, figlio di lei, dattilografo e guida per ciechi, al quale racconta la storia di Lena e di Ernesto Martel. Opus n. 17, è un melodramma metacinematografico, ma anche una commedia con risvolti di noir e parentesi grottesche su molti temi: fatalità, gelosia, abuso di potere, vendetta, tradimento, sensi di colpa. Nella struttura narrativa c’è il Leitmotiv della duplicazione (o sdoppiamento): 2 i nomi del protagonista; Ernesto Martel padre e figlio; il film ( Chicas y maletas ) nel film; 2 personaggi di P. Cruz; un uomo e una donna abbracciati e sommersi dalla lava del Vesuvio a Pompei, citazione di Viaggio in Italia di Rossellini. Debole la sezione maschile degli attori e in quella femminile la Portillo è più intensa della Cruz, con o senza parrucca bionda. Il cinefilo regista manchego dedica cammei alle sue fedeli Angela Molina, Rossy De Palma, Chus Lampreave, Lola Duenas. Almeno 2 sequenze notevoli e molti momenti significativi, ma la delusione di fondo rimane.

 Gli abbracci spezzati
(2009) on IMDb

Regia di Pedro Almodóvar. Un film Da vedere 1995 con Rossy De PalmaMarisa ParedesChus LampreaveJuan EchanoveJordi Mollà. Titolo originale: La flor de mi secreto. Genere Commedia, – Spagna1995durata 100 minuti. Uscita cinema venerdì 22 marzo 1996 distribuito da C.G.D – Cecchi Gori Distribuzione. – MYmonetro 2,97 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Leocadia Marcia detta Leo che, con lo pseudonimo di Amanda Oris, scrive romanzi rosa di successo, sprofonda in una duplice crisi: sta per essere abbandonata dal marito amatissimo e non ne può più di scrivere romanzetti. Tenta il suicidio, elabora il lutto, riscopre le proprie radici, raggiungendo la madre nel villaggio natio della Mancha (patria del regista e di Don Chisciotte). Un Almodóvar più limpido del solito, come riconciliato, in una commedia spruzzata, invece che intinta, di grottesco che vive della sua dolorante eroina e dei suoi rapporti con gli altri personaggi, specialmente femminili, raccontati con affetto, tenera ironia, leggerezza.

 Il fiore del mio segreto
(1995) on IMDb
Locandina italiana Tutto su mia madre

Un film di Pedro Almodóvar. Con Penelope Cruz, Cecilia Roth, Marisa Paredes, Candela Peña, Antonia San Juan.Titolo originale Todo sobre mi madre. Drammatico, durata 105 min. – Spagna1999. MYMONETRO Tutto su mia madre * * * 1/2 - valutazione media: 3,80 su 50 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Madrid: Manuela ha un figlio di diciassette anni che muore travolto dalla macchina su cui viaggia una famosa attrice impegnata nella pièce Un tram che si chiama desiderio. Manuela decide di trovare il padre del ragazzo che vive a Barcellona ed è diventato Lola, un travestito. La donna incontra Agrado, altro travestito, che fa la vita e conosce anche l’attrice indiretta responsabile della morte del figlio.
Vincitore dell’Oscar come miglior film straniero, Tutto su mia madre è una perfetta fusione di passione per l’arte (a partire ovviamente dal cinema da cui si prende esplicitamente in prestito il titolo riferendosi a All About Eve). E’ proprio a un’icona che Almodovar ama come Bette Davis che il film si ispira per raccontare quello che in altre mani sarebbe potuto diventare (avendone in nuce tutte le potenzialità) un melodramma di bassa caratura. Pedro vi trasfonde (come quella flebo che vediamo in dettaglio in apertura) tutta la propria sensibilità. Le variabili sessuali di genere non sono per lui un problema ma anzi una fonte di ispirazione che riesce anche a tenere a distanza dall’altro temibile rischio: quello di un’algida referenzialità cinefila. E’ un film carico di umanità ma anche di sorprese quello che Almodovar propone agli spettatori. Si tratta di scoperte che vanno fatte passo passo insieme a Manuela (interpretata dall’argentina Cecilia Roth) perché ognuna di esse, anche quella più sopra le righe, apporta una nuova consapevolezza ai personaggi e favorisce un’empatia con mondi che il regista conosce e ama nella loro complessa contraddittorietà.

 Tutto su mia madre
(1999) on IMDb
Prime Video: Légami

Regia di Pedro Almodóvar. Un film Da vedere 1989 con Francisco RabalVictoria AbrilAntonio BanderasLoles LeónRossy De PalmaEmiliano RedondoCast completo Titolo originale: ¡Atame!. Genere Drammatico – Spagna1989durata 101 minuti. – MYmonetro 3,09 su 2 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Dimesso da una clinica psichiatrica, orfanello sequestra nel suo stesso appartamento una pornostar di cui è invaghito e la lega al letto, con lo scopo di darle il tempo di conoscerlo in modo che s’innamori di lui e lo sposi. Storia d’amore mimetizzata, in altalena tra commedia e melodramma, ammirabile per lo spessore dei personaggi, le accelerazioni di ritmo, l’umore beffardo delle scene erotiche e del modo con cui mette in discussione la nozione di normalità. Divertente specialmente nella 1ª mezz’ora. Diseguale, ma effervescente.

 Legami!
(1989) on IMDb
Risultati immagini per fingers 1978

Un film di James Toback. Con Harvey KeitelTisa FarrowJim Brown Titolo originale FingersDrammaticodurata 91 min. – USA 1978. – VM 18

Un giovane pianista sta preparando un esame al conservatorio e, intanto, riscuote per il padre gangster i soldi ricavati da scommesse illegali. Gli toccherà vendicare il genitore, ucciso da un rivale. Sconvolto dall’episodio, non riuscirà a dedicare la necessaria attenzione al suo esame…

Fingers (1978) on IMDb
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sostituita versione con questa 720p, non ho trovato versione in italiano

Regia di Georges Lautner. Un film con Klaus KinskiAlain DelonOrnella MutiMaurice RonetStéphane Audran. Titolo originale: Mort d’un pourri. Genere Poliziesco – Francia1977durata 120 minuti. – MYmonetro 3,00 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Il deputato Dubaye uccide Serrano, un suo disonesto collega, e prega l’amico Maréchal di fornirgli un alibi. Non è che l’inizio di una sanguinosa catena di delitti: molta gente teme il ritrovamento di un compromettente taccuino di Serrano. Maréchal si trova suo malgrado coinvolto nella vicenda: sarà egli stesso a risolvere l’enigma. 

Death of a Corrupt Man (1977) on IMDb
Risultati immagini per il diritto di uccidere 1950

Un film di Nicholas Ray. Con Gloria Grahame, Humphrey Bogart, Humphrey Bogart Titolo originale In a Lonely Place. Drammatico, Ratings: Kids+16, b/n durata 91′ min. – USA 1950. MYMONETRO Il diritto di uccidere * * * 1/2 - valutazione media: 3,83 su 7 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Da un romanzo di Dorothy B. Hughes: reduce di guerra, Dixon Steele è uno sceneggiatore di Hollywood in crisi, soggetto a inconsulti scoppi di violenza. Sospettato dell’assassinio di una ragazza, è discolpato da una vicina di casa che s’innamora di lui, ricambiata, ma la loro diventa presto una relazione tempestosa. Sul tema della violenza nei rapporti umani _ che gli era caro _ Ray ha fatto uno dei suoi film più intensi, originali e “puri”, una bella metafora sulla creazione artistica, ammirevole “per il gusto tutto elisabettiano nel mescolare temi, forme e personaggi popolari … con aspirazioni più colte” (S. Masi). Ottimo Bogart, che produsse il film con la sua società, straordinaria G. Grahame che in quel periodo stava per divorziare dal regista.

In a Lonely Place (1950) on IMDb
Poster Scarface
Un film di Brian De Palma. Con Al Pacino, Steven Bauer, Michelle Pfeiffer, Mary Elizabeth Mastrantonio, Robert Loggia.Drammatico, durata 170 min. – USA 1983. – VM 14 – MYMONETROScarface ****- valutazione media: 4,02 su 144 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Dall’omonimo capolavoro del gangster-movie anni ’30, un remake che rende onore al proprio ispiratore, qui magistralmente attualizzato ed ampliato nei contenuti. Ambientato a Miami, l’intreccio si dipana tra il mondo degli immigrati cubani e quello dei signori della droga della east-coast. Tony Montana, lo sfregiato, è uno tra i tanti “rifugiati politici” in territorio statunitense, sbarcati sulle coste della Florida in seguito all’apertura delle carceri cubane. Per i profughi la via più veloce per abbandonare la degenza economica è darsi al crimine, e Tony, non certo uno stinco di santo, non ci penserà due volte. Comincerà così per il gangster una rapida ascesa, che arriverà a vertiginose quanto pericolose altezze. Oliver Stone stende una sceneggiatura cruda, ritratto di un mondo fatto di polvere bianca e potere, pupe da sballo e disco-music elettronica: il mondo dei gangster anni ’80, insomma. Grazie all’elegante mano di De Palma, l’opera danza sul ribaltamento del punto di vista: ci si scoprirà a simpatizzare per la mina vagante Tony, selfmade-boss scaltro e ligio al proprio, seppur deviato, codice d’onore. Montana, rozzo cubano di umili origini, incarna gli ideali del ghetto portandoli all’estremo, costruendo dal nulla un impero economico basato sull’illegalità. Un titanismo incurante di qualsiasi limite umano plasma la sfolgorante parabola del protagonista, vittima della propria fremente volontà di potenza. Il prodotto finale, lontano dalle ovattate atmosfere de Il padrino , è una feroce rilettura del capitalismo, dove il sogno americano si rivolta contro se stesso e la cultura del dollaro si affianca ineluttabilmente all’eccesso, preludio in tale contesto all’autodistruzione. Affiancato da una splendida Michelle Pfeiffer agli esordi, Al Pacino regala l’anima ad un antieroe leggendario, contribuendo a creare un’opera che traccia nuove e nette linee guida per il futuro del genere (e non solo). Sulle note di una emblematica “Push it to the limit”, lo spirito del cinema si rinnova incarnandosi in un monumentale dramma corvino, serio candidato al titolo di gangster-movie stradaiolo definitivo.

Scarface (1983) on IMDb