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Miyamoto Musashi (宮本武蔵) è un film del 1954 diretto da Hiroshi Inagaki.

È il primo capitolo della Trilogia del Samurai di Inagaki, tratta dal romanzo Musashi di Eiji Yoshikawa sulla vita e le gesta di Musashi Miyamoto, celebre samurai autore de Il libro dei cinque anelli.

I film dai quali essa è composta sono:

In seguito alla Battaglia di Sekigahara, Takezo e il suo amico e compagno d’armi Matahachi si ritrovano feriti e in fuga, essendosi arruolati nella fazione perdente. I due trovano rifugio presso la vedova Oko e sua figlia Akemi, le quali vivono depredando soldati caduti in battaglia. Ben presto si fanno vivi dei banditi per chiedere la consegna del bottino alle donne, ma interviene Takezo che li mette in fuga. Entrambe le donne, impressionate dal coraggio dell’uomo, tentano di sedurlo.

Samurai I: Musashi Miyamoto (1954) on IMDb

Il secondo e terzo capitolo della saga hanno i subita tradotti con google, potrebbero esserci delle imprecisioni.

Risultati immagini per wonder woman 1970

Wonder Woman è una serie televisiva statunitense, basata sulle avventure del personaggio dei fumetti DC Comics Wonder Woman, creato da William Moulton Marston e qui interpretato da Lynda Carter.
La serie è in realtà costituita da due serie distinte. La prima, Wonder Woman, si basa sui fumetti della Golden Age, è ambientata durante la seconda guerra mondiale, è stata prodotta dalla ABC e trasmessa tra il 1975 e il 1977, costituendo la prima stagione. La seconda The New Adventures of Wonder Woman, è ambientata negli anni 70 del XX secolo, all’epoca della trasmissione, prodotta dalla CBS e trasmessa tra il 1977 e il 1979, costituendo la seconda e la terza stagione.


Washington, 1942. Il maggiore dell’aeronautica militare degli Stati Uniti Steve Trevor precipita con il proprio aereo sull’Isola del Paradiso, un’isola nascosta che si trova nel Triangolo delle Bermude, dove viene soccorso dalle amazzoni. Diana, nonostante il parere contrario della madre, la Regina Hippolyta, lo trasporta con il suo aereo invisibile in un ospedale degli Stati Uniti, dove viene curato.
Diana decide di rimanergli accanto e aiutarlo nella sua lotta contro i nazisti sotto i panni della nostra eroina Wonder Woman, che alterna alla sua identità segreta di Diana Prince.
Durante la sua permanenza dovrà affrontare numerosi attacchi da parte dei tedeschi, che tentano continuamente di infiltrarsi come spie per sottrarre importanti informazioni agli avversari, così da poter vincere la guerra.

Wonder Woman ha una forza sovrumana di poco inferiore a quella di Superman: ciò emerge dall’ultima guida scritta da Scott Beatty e pubblicata dalla DC sulla principessa amazzone, ma sebbene guarisca dalle ferite molto velocemente, non è del tutto invulnerabile. Può, inoltre, volare e correre a una velocità supersonica (in particolari condizioni può superare la velocità della luce). Ha una buona resistenza agli incantesimi, è immune al controllo mentale ed è capace di espellere i veleni dal suo corpo, inoltre ha dei sensi sovrumani, che le permettono ad esempio di sentire le fonti di magia e di afferrare al volo una freccia a mezz’aria o di intercettare i proiettili, è capace di comunicare con gli animali oltre che di interagire con gli stessi se sono di piccola taglia. Atena le ha donato una grande saggezza e intelligenza, perciò parla molte lingue terrestri. Nelle vecchie storie, se i suoi bracciali venivano legati da un uomo, perdeva tutti i suoi poteri.

Wonder Woman (1975) on IMDb

Un film di Walter Hill. Con Jami GertzRalph MacchioJoe Seneca Titolo originale CrossroadsCommediadurata 96 min. – USA 1986MYMONETRO Mississippi Adventure * * 1/2 - - valutazione media: 2,83 su 7 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Genio della chitarra con il blues nel sangue, il giovane Eugene Martone (nome da bluesman, Talent Boy) vuole a tutti i costi ritrovare l’unica canzone andata perduta del grande chitarrista Robert Johnson. Venuto a conoscenza che nell’ospizio locale, ad Harlem, abita l’ormai ottantenne Willie Brown, l’ultimo ad aver suonato con Robert ancora in vita, si fa assumere come inserviente pur di carpire, dal testardo musicista di colore, il segreto di quelle note. Per i due ha inizio un viaggio che li condurrà da New York a Memphis, e poi sempre più a sud, nello stato del Mississippi, verso quel crocicchio dove, negli anni Trenta, più di un uomo imparò l’essenza del blues dal diavolo in persona.
Walter Hill elabora un ritratto dei luoghi e delle leggende attorno ai quali crebbe l’affascinante mito di Robert Johnson, bluesman morto misteriosamente nel 1938 a Greenwood nel Mississippi, e di Willie Brown, che lo accompagnò negli ultimi anni. La musica, costante e avvolgente, è curata da Ry Cooder, che aveva già firmato con i suoi accordi di chitarra molte immagini dei Guerrieri della palude silenziosa, film diretto da Walter Hill nel 1981.
La pellicola è il racconto di un viaggio verso sud, ma anche la narrazione del percorso interiore che coinvolge progressivamente i due protagonisti: da una parte il giovane Talent Boy, ostinato e ambizioso, a cui manca però ancora “il chilometraggio”, cioè l’esperienza del musicista on the road e la conoscenza diretta del blues e dei suoi luoghi. Dall’altra, un vecchio che deve fare i conti con la sua vita e con quelle decisioni che un giorno, in piedi fermo a un crocicchio, stabilirono il suo destino.
Pur appoggiandosi su alcune curate ed efficaci scelte di stile, il film si eleva soprattutto grazie ai contenuti della storia che racconta, basati sulle vicende e sulle suggestioni (Legba è effettivamente il nome del demone degli incroci) della tradizione americana sudista. E una volta accettati i toni poco drammatici della commedia avventurosa, si possono scorgere e percepire quelle che sono le radici del blues.

Crossroads (1986) on IMDb
Zombi" di G. Romero è l'horror sociale definitivo · Recensione

Regia di George A. Romero. Un film con David EmgeKen ForeeScott H. ReinigerGaylen RossTom SaviniGeorge A. Romero. Genere Cofanetto 1978, Consigli per la visione di bambini e ragazzi: V.M. 18

Una misteriosa epidemia che resuscita i morti trasformandoli in mostri affamati di carne umana dilaga negli Stati Uniti senza che militari e scienziati possano opporvi rimedio. Francine, una ragazza incinta che lavora presso un’emittente televisiva di Philadelphia, insieme all’amico Stephen e ai poliziotti Peter e Roger, tenta di mettersi in salvo raggiungendo in elicottero un grande centro commerciale che potrebbe offrire sicuro rifugio e abbondante scorta di viveri ed armi. Dopo aver eliminato gli zombi che si trovano all’interno (i mostri muoiono se colpiti al cervello) Francine, Stephen e Roger (Peter è stato ucciso dopo che il morso di uno zombi lo ha irrimediabilmente contaminato), devono fronteggiare l’improvvisa irruzione di un banda di teppisti motorizzati che vogliono saccheggiare le provviste di cibo.Durante il concitato scontro, gli ingressi del supermercato restano incustoditi e ciò permette ai morti viventi di riversarsi a frotte nei magazzini. Stephen cade vittima degli invasori, ma Francine e Peter riescono avventurosamente a raggiungere l’elicottero e prendono il volo verso un incerto destino.
La critica ha privilegiato come chiave di lettura del film quella della metafora del consumismo imperante (autodistruttivo e, insieme, autorigenerantesi) nel mondo contemporaneo, trovando un evidente riscontro nell’ambientazione del quasi avveniristico “shopping mall” nel quale vivi e morti viventi convergono e famelicamente si combattono e si contendono la sopravvivenza. Nelle intenzioni del regista c’è comunque anche l’accento posto sul problema razziale (la famiglia di portoricani che rifiuta di consegnare alla polizia i suoi morti) e sulla violenza istituzionalizzata, cinica, drastica e impietosa nell’uso delle armi contro i nemici della società. L’impianto orrorifico – scandito dai sanguinolenti effetti speciali di Tom Savini, solo in parte mitigati da qualche slittamento verso l’autoironia o il surreale -, e la cornice apocalittica da fine del mondo sono però gli elementi che più si impongono nella memoria dello spettatore, complice anche lo sviluppo stesso della storia che, rinunciando a qualsiasi premessa esplicativa (il film si riallaccia idealmente ma non necessariamente alla Notte dei morti viventi realizzato da Romero 10 anni prima), è tutto compresso nel racconto di una battaglia da incubo.Dario Argento, oltre ad esserne il produttore, è anche coautore della colonna sonora.

Zombie (1979) on IMDb
Locandina La polizia chiede aiuto

Un film di Massimo Dallamano. Con Mario Adorf, Franco Fabrizi, Marina Berti, Corrado Gaipa, Claudio Cassinelli. Poliziesco, durata 90′ min. – Italia 1974. MYMONETRO La polizia chiede aiuto * * - - - valutazione media: 2,31 su 12 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Indagando sull’impiccagione di una ragazzina, la polizia arriva a una organizzazione di giovanissime squillo con molti clienti d’alto rango. Gli italiani non brillano nel poliziesco, ma è grave, come in questo caso, quando per parlare di violenza si fa violenza, per criticare gli orrori si mostrano orrori senza il filtro di un linguaggio, di uno stile, dunque di un’etica.

What Have They Done to Your Daughters? (1974) on IMDb

Kichiku (鬼畜大宴会?Kichiku dai enkai) è un film del 1997, diretto da Kazuyoshi Kumakiri

Aizawa, leader di un gruppo estremista di studenti, si trova in carcere. Durante la sua assenza, la leadership del gruppo viene presa dalla fidanzata di Aizawa, Masami, che usa il sesso come mezzo per sottomettere il resto del gruppo. In seguito al suicidio in carcere di Aizawa, Masami inizia a perdere la fiducia degli altri membri.

The Demon (1978) on IMDb

Non ricordo se i subita li ho tradotti con google o trovati in rete.

Un film di Enzo Girolami Castellari. Con Fabio Testi, Marcella Michelangeli, Vincent Gardenia, Glauco Onorato, Renzo Palmer. Poliziesco, durata 91 min. – Italia 1976. MYMONETRO Il grande racket * * - - - valutazione media: 2,42 su 10 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Una banda molto agguerrita, comandata da un gangster di origine francese, ha steso una rete fittissima di ricatti e intimidazioni sui commercianti e i gestori di locali notturni romani. Dopo aver tentato di combatterla con le vie legali, un commissario guida un manipolo di disperati in una imboscata ai pezzi grossi della gang. Massacrogenerale.

The Big Racket (1976) on IMDb
Kidnapped-Cani Arrabbiati: Amazon.it: riccardo cucciolla: Film e TV

Regia di Mario Bava. Un film con Riccardo CucciollaLea LanderMaurice PoliDon BackyGeorge Eastman (II)Erika DarioCast completo Genere Hard boiled – Italia1974durata 96 minuti. – MYmonetro 2,95 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari

Tre feroci banditi in fuga dopo una rapina fallita sequestrano una Fiat 1100 su cui viaggiano un uomo e una bionda e si avviano sull’autostrada. Nel finale, l’uomo dell’auto si rivela al telefono il peggiore di tutti. Finite le riprese, il produttore fallì e il film non fu mai distribuito in Italia. In un’intervista sul bimestrale genovese FILM , Don Backy dichiarò di avere in casa solo un VHS uscito in Germania nel 1995. Quentin Tarantino lo vide in USA e tanto gli piacque da intitolare in suo onore il suo 1° film Reservoir Dogs . Il cantante aggiunse che l’erotismo perverso, Leitmotiv del film (violento nella scena della donna inseguita in un campo di granturco), è dovuto, secondo lui, alla sfera sessuale un po’ contorta di Bava: “È una storia cattiva, senza ironia – aggiunge – in sintonia con la società che stava cambiando… Alla fine non si salva nessuno”.

Rabid Dogs (1974) on IMDb
Poster Musica cubana  n. 0

Un film di German Kral. Con Pío LeyvaBarbaro MarínMario ‘Mayito’ RiveraPedro ‘El Nene’ Lugo MartínezTelmary Díaz Titolo originale Música cubanaDocumentariodurata 90 min. – Cuba, Germania, Giappone 2004

Barbaro, tassista dell’Avana appassionato di musica, carica sul suo taxi il cantautore Pío Leyva, star del leggendario Buena Vista Social Club. L’entusiasmo per l’incontro casuale con uno dei suoi miti insinua in lui un’idea un po’ folle, da autentico sognatore: formare una band, guidata da Leyva, che riunisca il meglio della nuova musica cubana, per una fusione perfetta tra modernità e tradizione. Quando il cantautore, ormai anziano ma con l’energia di un ragazzino, accetta di dirigere il progetto di questo improvvisato impresario musicale, inizia un viaggio affascinante e travolgente nelle sonorità di un’isola lanciata verso il futuro, ma pienamente consapevole del proprio importante passato.
Prodotto da Wim Wenders, che nel 1999 aveva diretto un ottimo documentario sulla straordinaria avventura del Buena Vista Social Club, Musica cubana aggiunge un nuovo tassello alla ricostruzione europea di un fenomeno che ha valicato i confini caraibici per travolgere il mondo intero con i suoi ritmi trascinanti. Ma, dietro l’allegria e la vitalità così tipicamente cubane, c’è una sofisticata ricerca sonora che affonda le proprie radici in un passato difficile, permeato dalla sofferenza. Ben lo spiegano i giovani musicisti che il regista German Kral intervista, seguendo le prove per la tournée mondiale sognata da Barbaro. Chi tra loro ha origini africane è consapevole dei dolori patiti dagli schiavi neri. «Noi siamo gli eredi di questa storia – afferma uno dei musicisti – e conserviamo dentro di noi il senso di questa sofferenza. Ma con i tamburi trasformiamo la tristezza in allegria. Dove c’è un nero con un tamburo c’è una festa».
La musica cubana deriva proprio dalla tradizione dei tamburi importata dagli schiavi condotti dall’Africa. Naturale, allora, che questo popolo abbia il ritmo nel sangue e che la voglia di ballare superi lo scoramento per le carenze materiali. L’allestimento di questo visionario progetto musicale diventa, così, la celebrazione di una grande festa di strada, dove la musica sbuca dagli angoli più remoti e inaspettati di questa Avana piena di contraddizioni. «Cuba – racconta una musicista – è un’isola fatta di rumori, dove l’acqua spesso manca, la gente tiene la tv ad alto volume, i bambini per strada vogliono partecipare. Cuba è un’isola fatta di cose negative e positive, tante contraddizioni, e io sono parte di tutto questo». Un tutto che significa anche povertà. Così, il viaggio del regista sulle tracce di Pío Leyva and The Sons of Cuba diventa anche un viaggio alla scoperta degli affollati “barrios” da cui molti di questi giovani musicisti provengono, con le loro baracche e la voglia di affrontare le avversità con il sorriso sulle labbra e un tamburo in mano.
Tra le tappe compiute nel documentario c’è anche quella che conduce il regista alla Scuola Nazionale delle Arti dell’Avana, dove i talenti del domani coltivano la passione e lo studio della musica tradizionale, perché nessuno di questi giovani lanciati verso il futuro e portati all’innovazione intende negare le proprie radici. Così, dall’incontro tra il jazz, il reggae, l’hip hop, la dance latino-americana e le sonorità africane nasce una musica nuova che ha l’intensità e l’energia trascinante di una fusione perfetta, proprio come quella che è all’origine del popolo cubano. E se si pensa che le sonorità raffinate della celebre “Chan Chan”, targata Buena Vista Social Club, non abbiano nulla in comune con il rap, basta ascoltare la versione eseguita dai Sons of Cuba a Tokio per comprendere quanto quest’idea sia sbagliata. E, mentre il Giappone si lascia contagiare dall’entusiasmo esportato dal vento caraibico, il regista rende il giusto omaggio a un cantautore, Pío Leyva, che sarebbe scomparso due anni dopo e che, dopo una carriera straordinaria, ammetteva di sentirsi un bambino, «perché ho tutto quello che da piccolo non ho potuto avere».

Música cubana (2004) on IMDb
La Mantide Omicida (Restaurato In Hd): Amazon.it: Stevens, Talton, Hopper,  Randolph, Conway, Stevens, Talton, Hopper, Randolph, Conway: Film e TV

Un film di Nathan Juran. Con Craig Stevens, Alix Talton, William Hopper, Donald Randolph, Pat Conway. Titolo originale The Deadly Mantis. Fantascienza, b/n durata 78′ min. – USA 1957. MYMONETRO La mantide omicida * * 1/2 - - valutazione media: 2,67 su 7 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Dopo segnalazioni allarmanti, paleologo scopre in regione artica una gigantesca mantide che rapidamente arriva a New York e si nasconde in un tunnel. Quando in un modesto film di fantascienza c’è almeno una sequenza che prende allo stomaco, chiudi un occhio. Buoni effetti speciali.

The Deadly Mantis (1957) on IMDb
Locandina Il signore degli anelli

Un film di Ralph Bakshi. Con Christopher Guard, William Squire, Michael Scholes, John Hurt, Simon Chandler. Titolo originale The Lord of the Rings. Animazione, Ratings: Kids, durata 133 min. – Gran Bretagna 1978. MYMONETRO Il signore degli anelli * * * - - valutazione media: 3,01 su 23 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Ambiziosa versione in animazione della saga (1954-55) di John Ronald Reuel Tolkien. Giovane hobbit della Terra di Mezzo deve gettare nel fuoco della montagna l’anello malefico del Signore delle Tenebre. Mille difficoltà lo attendono. Animazione per adulti? L’azione abbraccia la prima metà dei 3 libri e termina bruscamente; passata la prima ora diventa anche confusa, il che per un disegno animato è il colmo. Anche la tecnica impiegata, ricalcata in parte su quella del cinema dal vivo, lascia perplessi. Belle musiche di Leonard Rosenmann.

The Lord of the Rings (1978) on IMDb


 

Un film di Frank Borzage. Con George P. Breakston, Jimmy Butler, Jackie Searl, Frankie Darro, Donald Haines. Titolo originale No Greater Glory. Drammatico, b/n durata 78′ min. – USA 1934. MYMONETRO I ragazzi della via Paal [1] * * * - - valutazione media: 3,00 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Dal romanzo (1907) di Ferenc Molnár: storia dolceamara di due gruppi di ragazzi che nella Budapest del primo Novecento si contendono uno spazio libero per i giochi. Uno dei ragazzi, l’unico a non avere i gradi, muore durante una “battaglia”. I “soldati” dei due eserciti rivali seguono piangendo la madre che trasporta il piccolo cadavere. Sceneggiato da Jo Swerling e messo in immagini con l’abituale finezza psicologica da Borzage che smorza, ma non soffoca, la vena antimilitarista di Molnár e ne accentua anche troppo quella romantica.

I ragazzi della via Paal (1935) on IMDb
Locandina Maddalena: zero in condotta

Un film di Vittorio De Sica. Con Vittorio De Sica, Pina Renzi, Carla Del Poggio, Arturo Bragaglia, Vera Bergman. Commedia, Ratings: Kids+13, b/n durata 76′ min. – Italia 1941. MYMONETRO Maddalena: zero in condotta * * * - - valutazione media: 3,13 su 8 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Studentessa “mascalzona” di una scuola femminile intercetta una lettera d’amore scritta a un personaggio immaginario dalla sua romantica insegnante di corrispondenza commerciale, e la fa arrivare al suo omonimo che vive a Vienna. Equivoci a catena e fiori d’arancio. Tratto da una commedia dell’ungherese Laszlo Kadar di cui conserva l’impianto teatrale, è il 2° film di De Sica regista, che vi interpreta da istrione una triplice parte (Carlo Hartman figlio, padre, nonno) e il 1° della vispa Del Poggio. Irrealista sino all’astrazione, ma con una carica critica verso la rigidità del sistema scolastico.

Maddalena, Zero for Conduct (1940) on IMDb
Risultati immagini per Lo strano Amore di Marta Ivers

Un film di Lewis Milestone. Con Barbara Stanwyck, Lizabeth Scott, Van Heflin, Kirk Douglas. Titolo originale The Strange Love of Martha Ivers. Drammatico, Ratings: Kids+13, b/n durata 117′ min. – USA 1946. MYMONETRO Lo strano amore di Marta Ivers * * * - - valutazione media: 3,33 su 7 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
La perfida Marta (Stanwyck) ha ucciso la zia per ereditarne l’immensa ricchezza e ha comprato con il matrimonio l’unico testimone (Douglas), debole e vile figlio di un ex operaio che accetta il compromesso per diventare procuratore distrettuale. Il casuale incontro con un vecchio amico d’infanzia (Heflin) mette in crisi la coppia. Doppio epilogo tragico, insolito per quell’epoca. Da un racconto inedito di John Patrick sceneggiato da Robert Rossen, è il 1° film di Douglas, tipico esempio di misoginia che caratterizzò molti film americani del dopoguerra. Cupo dramma angoscioso con una Stanwyck efficace dark lady.

The Strange Love of Martha Ivers (1946) on IMDb

Il commissario Maigret (Maigret) è una serie televisiva con protagonista il commissario Maigretpersonaggio letterario ideato da Georges Simenon, interpretato da Bruno Cremer. La serie è composta da 54 episodi (della durata di circa 90 minuti ciascuno) prodotti tra il 1991 e il 2005.

La serie è una coproduzione francosvizzerobelga essendo prodotta dalla Dune in collaborazione con Antenne 2 (poi diventata France 2), TSR (Television de la Suisse Romande) e la televisione belga (RTBF).

Maigret (1991) on IMDb

Il primo episodio ha dei problemi di frame al momento non risolti.

Gli episodi da 21 a 29 mancanti verranno aggiunti appena verranno trasmessi su Mediaset.

Regia di Paolo Sorrentino. Un film Da vedere 2004 con Toni ServilloOlivia MagnaniAdriano GianniniGianna Paola ScaffidiRaffaele PisuCast completo Genere Drammatico – Italia2004durata 100 minuti. – MYmonetro 3,89 su 20 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Titta Di Girolamo ha cinquant’anni, vive da otto anni in un albergo di una cittadina del Canton Ticino lontano dalla famiglia, apparentemente facoltoso ma senza alcuna esibizione di ricchezza. È un uomo che nasconde un segreto che emergerà a poco a poco anche grazie al progressivo innamoramento per la ragazza del bar dell’hotel. Il secondo film di Sorrentino merita tutte le attenuanti che vanno concesse all’opera seconda ma non convince. Se in L’uomo in più scorreva la vita, anche se quella circoscritta dell’ambiente calcistico, qui ci troviamo di fronte a un film così ‘recitato’ da suonare falso. Con i pensieri e le battute costruiti a tavolino che, a volte, nenanche un grande attore come Servillo riesce a sostenere. La raffinatezza stilistica sul piano visivo viene così a contatto con personaggi come (ad esempio) i due ex proprietari dell’albergo ridotti a vivere in una stanza dello stesso. Sembrano leggere, non ‘dire’ le battute. A questo si aggiunga una descrizione stereotipa dei mafiosi come non la si vedeva da tempo al cinema. All’estero (festival di Cannes) piace. Forse perchè aderisce allo slogan “spaghetti, pizza, mafia”?

The Consequences of Love (2004) on IMDb

Regia di Mamoru Hosoda. Un film Titolo originale: Mirai no Mirai Genere AnimazioneDrammatico, – Giappone2018durata 98 minuti. Uscita cinema lunedì 15 ottobre 2018 distribuito da Nexo Digital. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: Film per tutti Valutazione: 3,00 Stelle, sulla base di 1 recensione.

Kun ha quattro anni e un’infanzia felice. Almeno fino a quando non arriva Mirai, la sua sorellina. Geloso fino alle lacrime, Kun cerca tra capricci e ricatti di attirare l’attenzione dei genitori, monopolizzata dai bisogni primari di Mirai. Il suo unico rifugio al disappunto è il giardino di casa dove accadono ogni giorno prodigi straordinari. Ai piedi di un grande albero genealogico e magico, Kun fa la conoscenza degli affetti più cari, colti in età diverse della loro vita: la madre bambina, la sorellina adolescente, il nonno ragazzo, il padre fanciullo. In un viaggio tra passato e futuro, Kun scopre la sua storia e trova il suo posto nel mondo. Un posto che comprende anche Mirai.

Mirai (2018) on IMDb
Risultati immagini per Space Symphony Maetel - Galaxy Express 999 Outside

Space Symphony Maetel – Galaxy Express 999 Outside (宇宙交響詩メーテル ~銀河鉄道999外伝~, Uchū kōkyōshi Maetel ~Ginga tetsudō 999 gaiden~?) è un anime televisivo in 13 puntate realizzato nel 2004, su soggetto originale di Leiji Matsumoto. In Italia è edito in DVD dalla Yamato Video.

Essendo sia prequel di Galaxy Express 999 che sequel di Maetel Legend (il quale è comunque un prequel dello stesso Galaxy), spiega molte cose degli antefatti della storia originale, ed è inoltre collegato anche a La regina dei mille anni, il quale narra la storia della madre di Maetel, Promethium.

Maetel è la figlia della regina Ra Andromeda Promethium del pianeta Lahmetal, un pianeta errante, nonché uno dei primi gruppi civilizzati che hanno meccanicizzato i propri corpi. Infatti, la regina Promethium nel tentativo di salvare i suoi sudditi dal clima impietoso del pianeta, aveva deciso di meccanizzare tutto; ma gli uomini meccanici di Lahmetal iniziarono a meccanicizzare lo spazio galassia dopo galassia contro il volere di molti esseri umani, scatenando così numerose rivolte. Maetel viene richiamata su Lahmetal per succedere alla madre, dove scopre le grandi sofferenze causate da quest’ultima. I pirati Harlock ed Emeraldas (sorella di Maetel) lavorano assieme per assassinare Promethium, e chiedono a Maetel di farlo.

Uchû kôkyôshi Mater: Ginga tetsudô Three-Nine gaiden (2004) on IMDb
Risultati immagini per Heidi Sui Monti

Regia di Isao Takahata. Un film Genere Animazione – Giappone1975durata 100 minuti.

Heidi è una bambina di 6 anni che vive con la zia Dete. Dovendo andare a lavorare a Francoforte, la zia decide di affidare Heidi alle cure del nonno, un uomo che vive da solo in una baita nel cuore delle Alpi Svizzere e che viene soprannominato in paese “Il vecchio Burbero”. L’arrivo della nipotina cambierà presto il suo cuore.

Heidi (1978) on IMDb
Risultati immagini per Rupan Sansei Pāto Faibu

Lupin III – Ritorno alle origini (ルパン三世 PART5 Rupan Sansei Pāto Faibu?) è la quinta serie televisivaanime di Lupin III, nata per festeggiarne il 50º anniversario.

Lupin III e Daisuke Jigen si trovano in Francia. La storia inizia nella stanza di un appartamento nel paesino di Riquewihr dove indagano su un sito oscuro chiamato ‘Marco Polo’, dove puoi comprare qualsiasi cosa, come droga e armi da fuoco. Per rubare una moneta digitale, Lupin, invade un enorme server strettamente sorvegliato chiamato “Twin Towers” alla ricerca della misteriosa hacker Ami. Lupin affronterà la trappola di Marco Polo con Ami che però nasconde un intrigante mistero che piano piano verrà a galla.

Lupin III: Part 5 (2018) on IMDb